Motori
Oltre il limite: Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna

Dopo una settimana di pausa, la massima categoria del motorsport arriva in Italia. Nel cuore pulsante della Motor Valley troviamo l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari. Nato dall’idea di un gruppo di tifosi romagnoli, viene inaugurato nel 1953 lungo la sponda destra del fiume Santerno, ai piedi delle colline di Imola. Il circuito si conferma una sfida tecnica di altissimo livello per piloti e team. Universalmente apprezzato per la sua complessità, con curve insidiose e frenate impegnative, il circuito emiliano permette comunque di mantenere ritmi elevati, esaltando le doti di guida e la performance dei mezzi. Con una lunghezza di 4,909 km è caratterizzato da 19 curve, di cui 9 a destra e ben 10 a sinistra, mettendo a dura prova l’assetto delle vetture e le capacità dei piloti. Inoltre un importante piano di riqualificazione e ammodernamento, curato dal celebre architetto Hermann Tilke tra il 2006 e il 2007, ha ulteriormente elevato gli standard del circuito e delle sue strutture, preservando al contempo il suo carattere unico.
L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola non è solo un banco di prova tecnico di altissimo livello, ma anche un luogo intriso di storia e passione motoristica. Il circuito ha infatti ospitato alcune delle pagine più memorabili del motorsport mondiale, diventando un’icona per piloti e tifosi. Tuttavia, pensando a questo circuito non possiamo dimenticare il tragico weekend del 1994 che vide la scomparsa di due figure indimenticabili di questo sport: il leggendario Ayrton Senna e il promettente Roland Ratzenberger, in due distinti incidenti che scossero profondamente il mondo intero e portarono a una revisione radicale degli standard di sicurezza in Formula 1; per questo è stata aggiunta una variante alla curva del Tamburello per ridurre la velocità delle monoposto in quel tratto.
Il primato del giro più veloce sul circuito di Imola appartiene a Lewis Hamilton, che nel 2020 ha realizzato un incredibile tempo di 1:15.484. Tra i favoriti del AWS Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna i piloti McLaren sono sicuramente i contendenti principali. Tuttavia, entrambi hanno sottolineato come la vettura richieda una guida molto precisa che rende difficile portarla al limite. Questo fattore potrebbe quindi essere una grande opportunità per i piloti all’inseguimento dei due, come le Mercedes e Max Verstappen.
Nonostante un inizio di campionato non esaltante, la Scuderia Ferrari arriva al Gran Premio di casa di Imola consapevole di poter trovare nei suoi tifosi un sostegno indescrivibile, in un appuntamento fondamentale della stagione. Inoltre tappa speciale anche per Kimi Antonelli, il quale affronterà il suo primo Gran Premio in Italia, sul leggendario circuito di Imola. Un’emozione unica correre davanti al pubblico di casa, tra storia e passione, con tutta l’Italia che lo sostiene in questo importante passo della sua giovane carriera.
Di seguito gli orari del AWS Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna:
Venerdì 16 maggio
13:30 Prove Libere 1
17:00 Prove Libere 2
Sabato 17 maggio
12:30 Prove Libere 3
16:00 Qualifiche
Domenica 18 maggio
15:00 Gara
Motori
Top & Flop GP di Monza 2025

Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.
Top
Max Verstappen
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.
Lando Norris
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.
Andrea Kimi Antonelli
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.
Flop
Ferrari
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.
George Russell
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.
Aston Martin
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.
Motori
F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi

Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.
La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.
Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.
Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.
La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.
Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.
Motori
Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò

Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.
Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta.
A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.
Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.
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Foto: SkySport
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