Cronaca
Medio Oriente, al via 24 ore di tregua umanitaria: aiuti e camion a Gaza
Svolta di Israele, in Medio Oriente, nella Striscia di Gaza: sotto la pressione internazionale, il governo Netanyahu ha disposto la ripresa degli aiuti e annunciato tregue umanitarie per facilitarne la distribuzione. Cessate il fuoco dalla mattina del 26 luglio fino alla sera in diversi centri abitati dell’enclave palestinese. Media egiziani vicini allo Stato riportano che i camion con gli aiuti umanitari sono entrati nella giornata di ieri nella Striscia di Gaza.
TREGUA IN MEDIO ORIENTE
Svolta di Israele nella Striscia di Gaza: sotto la pressione internazionale, il governo Netanyahu ha disposto la ripresa degli aiuti e annunciato tregue umanitarie per facilitarne la distribuzione: le Idf attueranno un cessate il fuoco dalla mattina di ieri, giorno 26 luglio, fino alla sera stessa in diversi centri abitati dell’enclave palestinese. E nella notte hanno annunciato di aver già effettuato il lancio di pacchi di cibo.
Media egiziani vicini allo Stato riportano che i camion con gli aiuti umanitari sono entrati ieri nella Striscia di Gaza, proprio dopo che Israele ha annunciato una “pausa tattica” in alcune parti del territorio per consentire le consegne. “I camion con gli aiuti egiziani iniziano a entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah“, ha riferito Al-Qahera News su X.
“Questa tregua non avrà alcun significato se non si trasformerà in una reale opportunità per salvare vite umane. Ogni ritardo si traduce in un nuovo funerale, ogni silenzio significa un altro bambino che muore tra le braccia di sua madre senza medicine né latte“: lo ha detto in una dichiarazione pubblicata oggi su Telegram il direttore generale del ministero della Salute della Striscia di Gaza controllato da Hamas, Munir Al-Barsh.
Il segretario di Stato americano Rubio ha detto alle famiglie degli ostaggi che gli Usa “devono cambiare strategia a Gaza“, secondo Axios.
L’APPELLO DELL’ONU
Le Nazioni Unite intensificheranno gli sforzi per distribuire cibo ai palestinesi nella Striscia di Gaza approfittando delle pause umanitarie annunciate da Israele in aree designate. Lo ha dichiarato il responsabile umanitario dell’Onu, Tom Fletcher, in un post su X.
“Accogliamo con favore l’annuncio di pause umanitarie a Gaza per consentire il passaggio degli aiuti. Siamo in contatto con le nostre squadre sul terreno, che faranno tutto il possibile per raggiungere in questa finestra il maggior numero di persone affamate“, ha scritto Fletcher.

Foto: Avvenire
ISRAELE ANNUNCIA LA TREGUA IN MEDIO ORIENTE
I primi camion carichi di aiuti hanno attraversato 24 ore fa il confine dall’Egitto verso la Striscia di Gaza, mentre Israele ha annunciato una tregua nei combattimenti per «scopi umanitari» in diverse aree.
Le immagini mostrano una fila di camion carichi di sacchi bianchi che attraversano, sul lato egiziano, l’ingresso del valico di Rafah, che conduce al territorio palestinese meridionale. Tuttavia, i camion non entreranno direttamente nella Striscia di Gaza, dove il valico di frontiera è chiuso da oltre un anno, e dovranno prima percorrere alcuni chilometri fino al valico israeliano di Kerem Shalom per un’ispezione.
L’esercito israeliano aveva annunciato in precedenza di aver paracadutato aiuti umanitari a Gaza, dopo settimane di pressioni internazionali per consentire l’arrivo di cibo e altri beni vitali per la popolazione in un territorio, quello di Gaza, devastato da oltre 21 mesi di guerra. Il ministero degli Esteri israeliano ha annunciato «una pausa umanitaria» nei centri civili e nei corridoi umanitari per consentire la distribuzione degli aiuti.
Questa «pausa tattica» sarà osservata quotidianamente a partire dalle aree di Deir al-Balah nella Gaza centrale, al-Mawasi nel sud e Gaza City nel nord, dove attualmente non sono in corso operazioni militari.
Cronaca
Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale
A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.
Daniele Barolo, agricoltore di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.
I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.
Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.
Cronaca
La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati
Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.
Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa“
L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.
Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira “I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia”
Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.
Cronaca
Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione
Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.
Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.
La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.
Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.
La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.


