Cronaca
Delitto di Afragola: nuove rivelazioni dopo il colloquio tra Tucci e gli inquirenti

Arrivano nuovi sconvolgenti retroscena sul delitto di Afragola, da parte di Alessio Tucci , il 18enne ex fidanzato di Martina, dopo essere stato ascoltato dagli inquirenti.
LA RICOSTRUZIONE
Il giovane, reo confesso del delitto di Afragola e in stato di fermo dallo scorso mercoledì notte con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, avrebbe raccontato agli inquirenti dei suoi numerosi tentativi di depistaggio per evitare che gli investigatori potessero sospettare di lui.

In foto, il luogo del Delitto di Afragola Foto: RaiNews
Nelle ore successive all’omicidio, il 18enne avrebbe eliminato tutte le chat con la ragazza e si sarebbe tolto di dosso i vestiti insanguinati, cercando di nascondere il suo stesso telefono (tracciato successivamente con le telecamere di sorveglianza), per poi uscire tranquillamente la sera stessa con i suoi amici e partecipare il giorno dopo alle ricerche del corpo della ragazza.
Inoltre, Tucci avrebbe dichiarato durante l’interrogatorio: “L’ho colpita perché ha rifiutato il mio abbraccio”.
L’IPOTESI DEL PUBBLICO MINISTERO
Alberto della Valle, pubblico ministero della procura di Napoli, avrebbe ipotizzato un nuovo dettaglio raccapricciante: stando a quanto rilevato dall’autopsia, la 14enne sarebbe morta dopo lunghi minuti di agonia in seguito ai colpi in testa inferti con una pietra (ciò va in contrasto con le dichiarazioni di Tucci, che affermava che Martina prima di essere sommersa da quest’ultimo con i detriti era già morta).
L’AGGRAVANTE DELLA CRUDELTÀ
Nel provvedimento il P.M. ha aggiunto anche l’aggravante della crudeltà, per i ripetuti colpi sferrati contro la ragazza quando era ormai inerme.
Nel documento si parla infatti di “spiccata personalità trasgressiva e incontenibile dell’indagato” e si dice che, quando ha colpito e ucciso la ragazza, Tucci “scatenava una forza micidiale“.
Cronaca
Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.
Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.
La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.
Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.
La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.
Attualità
Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
Cronaca
Morti due giovani in via duca degli Abruzzi a Palermo dopo un incidente frontale in moto: ecco chi sono

Palermo – Via Duca degli Abbruzzi
Aliberti Gabriel e Lopriore Alessandro (21 e 17 anni) sono rimasti coinvolti in un brusco schianto frontale in moto, in seguito il quale i due hanno perso la vita ed un sedicenne è rimasto ferito.
Il tutto è accaduto davanti la Palazzina Cinese, in Via Duca degli Abruzzi.
Le strade attualmente sono state chiuse al traffico per poter effettuare eventuali rilievi.
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