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Cronaca

Palermo, uomo molesta una bambina allo Zen 2: abitanti tentano di linciarlo -Video

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Ieri 16 maggio, allo Zen, quartiere popolare di Palermo, un uomo di 62 anni si sarebbe abbassato i pantaloni per mostrare le parti intime ad una bambina di 5 anni che giocava con altri bambini nei padiglioni del quartiere.

L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE

L’uomo è stato inseguito dagli abitanti con mazze e spranghe generando una vera e propria rivoluzione che ha costretto la polizia antisommossa ad intervenire. il sessantaduenne è riuscito a rifugiarsi all’interno di un appartamento del quartiere, successivamente è stato scortato fuori dalle forze dell’ordine per recarsi in commissariato.

Alcuni agenti sono rimasti feriti durante il caos. Inoltre, sembrerebbe che anche la figlia del presunto molestatore si sia schierata con la folla inferocita.

LA DINAMICA

Il tutto sembra essere stato notato da alcuni passanti che, nell’immediato, sono intervenuti e successivamente, come si nota dai video che girano in rete, si sono verificate scene da guerriglia in via Agesia di Siracusa in mezzo ai palazzoni di Gregotti a Palermo.

Classe 2004. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista, reporter e presentatrice. Grande appassionata di musica e spettacolo.

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Cronaca

Liam Payne trovato morto a Buenos Aries

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Foto: Rolling Stones

Gli One Direction, la boy band di cui Payne è stato membro, hanno venduto milioni di dischi in tutto il mondo, diventando un fenomeno musicale internazionale. Nonostante la separazione del gruppo avvenuta nel 2016, Payne aveva proseguito la sua carriera da solista, raccogliendo un discreto successo con alcuni singoli di successo.

Eppure, questo mercoledì pomeriggio, Buenos Aires è stata scossa da una notizia che ha lasciato attoniti milioni di fan in tutto il mondo: Liam Payne, è stato trovato morto nella capitale argentina in circostanze ancora poco chiare.

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Nación, la polizia della stazione 14B di Buenos Aires ha ricevuto una richiesta d’intervento nel pomeriggio, in seguito a una segnalazione relativa a un uomo in stato di alterazione. La persona in questione, identificata successivamente come Liam Payne, sembrava essere sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti.

Leggi anche: Puff Daddy: Justin Bieber è una vittima o un carnefice?

Quando gli agenti sono giunti sul posto, hanno trovato il corpo di Payne riverso nel cortile interno di un hotel, privo di vita. Nonostante i tentativi di rianimazione, per il cantante non c’è stato nulla da fare. La polizia argentina ha immediatamente avviato le indagini per chiarire le cause del decesso, cercando di capire se siano coinvolte altre persone e se vi siano stati episodi di violenza prima del tragico evento.

Le autorità, per il momento, non hanno rilasciato ulteriori dettagli, ma i primi elementi fanno ipotizzare che l’abuso di sostanze possa essere stato un fattore determinante per un eventule suicidio.

Il corpo di Payne è stato trasferito all’istituto di medicina legale per un’autopsia, che dovrebbe fornire risposte più precise sulle cause della morte.

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Attualità

Puff Daddy: Justin Bieber è una vittima o un carnefice? -Video

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Attualmente, Hollywood e gli Stati Uniti sono sotto l’occhio di un ciclone mediatico.

Il caso P Diddy sta diventando sempre più intricato e spaventoso considerando tutti i vip coinvolti nei lussuosi “White Parties” organizzati tra le mure della villa del produttore discografico.

Puff Daddy, all’anagrafe Sean Combs,  al momento è accusato di traffico di esseri umani, associazioni a delinquere e violenza sessuale anche su minori.

LE DENUNCE

Numerose sono le testimonianze riguardo ad abusi e ricatti avvenuti durante queste feste sfarzose e, di conseguenza, tantissimi sono i soggetti coinvolti tra cui Jennifer Lopez, Beyoncé, Jay-Z, Usher, Ashton Kutcher, Meek Mill, Ally Carter, Will Smith, Leonardo DiCaprio, le Kardashian, Naomi Campbell.

Ovviamente, oltre a carnefici vi sono delle vittime e oltre 120 persone si sono fatte avanti denunciando i vari soprusi subiti spesso sotto effetto di droghe. A tal proposito, le bottiglie di olio per bambini sequestrate dalle forze dell’ordine potrebbero, in realtà,  contenere una droga liquida simile all’ecstasy, conosciuta anche come droga dello stupro. Stando alle ultime notizie, tra le vittime ci sarebbe anche un bambino di 9 anni, abusato in seguito ad un’audizione nei Bad Boy Records Studio, ovvero la casa discografica fondata da P Diddy.

Leggi anche: Hollywood sta tremando: Puff Daddy nel mirino

L’attore Ashton Kutcher in passato, in merito ai “White Parties” ha dichiarato di sapere “molte cose che non può raccontare”. Mentre, a peggiorare la posizione del produttore discografico vi è l’ex compagna Kim Porter. Quest’ultima ha pubblicato un libro (Kim’s Lost words), all’interno del quale raccontava di vari abusi subiti durante la loro relazione. Tuttavia, il testo è stato ritirato dal mercato su invito della famiglia di Puff Daddy. Nel 2018 la donna è deceduta.

JUSTIN BIEBER È UNA VITTIMA O UN CARNEFICE?

Sarà per l’enorme seguito e affetto ricevuto durante gli anni, ma la “vittima” che ha fatto più rumore è stata Justin Bieber. Il cantante canadese è diventato famoso all’età di quindici anni, preso sotto l’ala P Diddy sin dagli albori della sua carriera.

L’artista era ancora un giovane adolescente quando ha iniziato a frequentare le feste di Combs e in rete circolano dei video che ritraggono Justin in uno stato confusionale e, durante un’intervista nella quale gli chiedevano cosa facesse un quindicenne ad un genere di feste così esclusive e ambigue Puff Daddy rispose per lui “Non posso rivelarlo, ma tutto ciò che un adolescente sogna”.

Probabilmente all’inizio il giovane artista era abbagliato dallo sfarzo, dal potere e dalla fama, ma con il passare del tempo forse quello stile di vita ha incominciato a stargli stretto.

Non c’è dato ancora sapere quanto effettivamente sia stato vittima o carnefice, tuttavia è un dato di fatto, in base alle recenti rivelazioni, che un quindicenne non dovesse partecipare a questo genere di feste, soprattutto essendo a conoscenza, ad oggi,  di ciò che accadeva e dei ricatti che subiva gran parte delle gente che frequentava questi party. In un certo senso, si potrebbe anche dire che tutti potrebbero essere dei potenziali carnefici e delle potenziali vittime.

LA CANZONE YUMMY YUMMY

I fan stanno cercando di ricostruire la carriera dell’artista canadese e, sembrerebbe, che nella canzone “Yummy Yummy ci siano  riferimenti nascosti in merito ai “White Parties”. Il titolo del brano letteralmente significa “delizioso” e, secondo alcuni, nasconderebbe un gioco di parole; infatti, il ritornello sembrerebbe dire “You got that young me. Young me, young me, young me…” ossia “Mi hai preso giovane”, facendo riferimento all’ascesa, in età molto giovanile, del cantante vissuta con P Diddy.

Nel videoclip in questione, sono presenti numerosi riferimenti all’infanzia, come l’uso di colori vivaci, i partecipanti al banchetto e il cibo caricaturale. Inoltre, i personaggi nel video sembrano far parte di un‘élite. L’abbigliamento e il look di Justin Bieber assumono significati simbolici: la felpa rosa pastello potrebbe rappresentare l’innocenza e la giovinezza, attribuendo al cantante un aspetto tenero. In merito ai capelli rosa, vi è una teoria nota come “pink hair theory”, secondo cui gli artisti che tingono i capelli di questo colore hanno vissuto esperienze traumatiche o abusi.

Nella parte iniziale del videoclip, Justin Bieber  è all’interno di un lussuoso ristorante, partecipando a una cena con individui più grandi ed eccentrici. La scena si trasforma successivamente in una festa, evocando fortemente i “White Parties”associati a P Diddy. Secondo alcune dichiarazioni, questi eventi cominciavano con cene formali per poi sfociare nei cosiddetti “freaks off”, durante i quali venivano comportamenti scandalosi e l’utilizzo di droghe; aspetti per cui Puff Daddy è stato coinvolto in accuse.

Nel video, la trasformazione da banchetto a festa è accompagnata dalla deformazione del volto di Justin Bieber, probabilmente simboleggiante la distorsione della realtà dovuta all‘abuso di sostanze. Inoltre, sullo sfondo appare un misterioso individuo vestito di bianco con occhiali che sembra osservare e manipolare gli avvenimenti della serata: molte interpretazioni suggeriscono che questa figura richiami alla mente lo stesso P Diddy.

Nella scena finale del videoclip, c’è un piatto sporco e vuoto con residui d cibo, sopra il quale compare l’immagine di Justin ancora bambino con la scritta “yummy”. Questo dettaglio potrebbe simboleggiare che l’industria musicale e le persone potenti di hollywood che hanno contribuito alla fama dell’artista abbiano consumato e divorato la sua infanzia.

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Attualità

Hollywood sta tremando: Puff Daddy nel mirino

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Travolta da uno scandalo l’industria musicale più grande di sempre.

Al centro delle accuse ci sarebbe il rapper americano Puff Daddy, nome d’arte di Sean Combs, il quale è stato arrestato lo scorso 16 settembre, con l’accusa di abusi sessuali, violenze fisiche, psicologiche, giri di riciclo e prostituzione e, infine, omicidi.

LA SITUAZIONE

Il noto rapper non è nuovo a questo genere di accuse. Precedentemente è stato denunciato per traffico sessuale, favoreggiamento della prostituzione e abusi sessuali.

Attualmente si trova in carcere, dove peraltro si dichiara non colpevole,  e secondo i PM, il rapper non ha il diritto a pagare la cauzione, in quanto dispone di strumenti, denaro e personale, che gli consentirebbero di fuggire senza essere localizzato.

GLI ATTI DI ACCUSA

Puff Daddy si è reso protagonista nell’organizzazione di orge, con il coinvolgimento di personaggi noti, in cui vi partecipavano alcune donne, le quali venivano filmate, a loro insaputa, mentre assumevano sostanze stupefacenti e avevano rapporti sessuali molti dei quali senza il loro consenso.

In seguito il rapper ricattava le donne, chiedendo loro in cambio prestazioni sessuali.

DA CHI PROVIENE LA PRIMA DENUNCIA?

A denunciarlo per la prima volta è la sua ex fidanzata, la cantante “Cassie” , pseudonimo di Cassandra Ventura, che lo ha accusato di violenza sessuale e psicologica.

A certificare quanto successo sono le cartelle cliniche, da cui si rilevano danni cerebrali in conseguenza alle aggressioni subite.

Inoltre, tali violenze sono testimoniate da un video, trasmesso dalla CNN , in cui si vede il rapper prendere a calci la ex fidanzata, quest’ultima è poi scappata dalla stanza dell’hotel.

Nonostante fossero emerse queste prove, che conseguentemente hanno portato all’apertura delle indagini, al rapper non è stata attribuita alcuna condanna.

Da questa denuncia ne sono successivamente scaturite altre, sempre per violenza fisica e psicologica.

IL COINVOLGIMENTO DI PERSONAGGI NOTI

Attraverso alcuni filmati, girati nelle ville di Los Angeles e Miami, si evince che a partecipare a questi freak off, ci sarebbero anche personaggi noti come Leonardo Di Caprio, Jennifer Lopez e Jay-Z, Beyoncé…

Un altro particolare per nulla scontato è  che le sue proprietà sono state sottoposte a perquisizione, pertanto sono state reperite bottiglie di olio per bambini che in realtà potrebbero contenere, invece che dell’olio, una droga liquida simile all’ecstasy (MDMA); armi da fuoco illecite e telecamere segrete.

Questo scandalo, definito da molti il più eclatante dell’industria musicale, potrebbe sicuramente avere delle conseguenze negative sul mondo dell’industria musicale americana includendo altri settori, peraltro si ipotizza che ci saranno ulteriori particolari che potrebbero emergere nei prossimi giorni.

IL SOSPETTO SULL’OMICIDIO DI TUPAC SHAKUR

Spostandoci ad altre tipologie di reati, si sospetta che Puff Daddy sia stato il mandante dell’omicidio di Tupac Shakur.

A rivelarlo è un ex poliziotto di Los Angeles, il quale testimonia in un documentario che il rapper pagò un milione di dollari per eliminare Tupac.

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