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Cronaca

Inchiesta Bbc: migranti gettati in mare dalla Guardia Costiera greca

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Foto: Europa Today

Secondo quanto rilevato dallaBbc“, la Guardia Costiera greca ha provocato la morte di decine di migranti, gettandoli volontariamente nelle acque del Mediterraneo.

L’INCHIESTA DELLA BBC

Si presume che le vittime siano morte per due ragioni:

1) perché indotte ad abbandonare le acque territoriali greche.

2) per essere rispedite in mare dopo che avevano raggiunto le isole greche.
Questi episodi alquanto disumani si sono verificati negli ultimi 3 anni.
Nell’inchiesta realizzata dalla ‘Bbc” emerge che vi sono stati casi in cui le autorità greche hanno gettato in mare i migranti, mentre in altri casi dal racconto dei migranti si evince che sono stati trasportati su zattere gonfiabili senza motore, successivamente sgonfiate.

IL CONTESTO POLITICO

Il governo greco è noto per essere un fautore dei rimpatri forzati, essendo accusato di respingere i migranti verso la Turchia, peraltro il diritto internazionale giudica irregolare questa procedura.

LE TESTIMONIANZE DI UN MIGRANTE

Tra le testimonianze riportate nel documentario della ‘Bbc‘, vi è quella di un uomo camerunese, il quale racconta di essere stato cacciato, e in seguito trasferito in compagnia di  altri due migranti , sulla motovedetta della guardia costiera da poliziotti vestiti di nero“.
L’uomo ha proseguito il racconto dichiarando che è stato picchiato, per poi essere gettato in mare insieme agli altri due compagni.
Il migrante che ha raccontato tale accaduto si è riuscito a salvare, nuotando fino a riva, per quanto riguarda gli altri 2 migranti, purtroppo non ce l’hanno fatta e i loro corpi sono stati ritrovati sulla costa turca.

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Cronaca

Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale

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Foto: Freepik

A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.

Daniele Barolo, agricoltore  di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.

I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.

Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.

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Cronaca

La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati

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Foto: Giornale la Voce

Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.

Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa

L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.

Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia

Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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