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MOTOGP: Pecco Bagnaia si aggiudica le pre-qualifiche a Spielberg

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Foto da moto.it
Foto da moto.it

Pecco Bagnaia ha firmato il miglior tempo nelle pre qualifiche del Gran Premio di MotoGp in Austria.

Il pilota della Ducati ufficiale ha chiuso in 1’28″508 precedendo i piloti Ducati Pramac Franco Morbidelli, che ha chiuso in 1’28″789, e Jorge Martin, che chiude in 1’28″827. Al quarto posto Marc Marquez che ha chiuso in 1’28″858.

Brutta caduta nel finale per Fabio Di Giannantonio. Il pilota italiano della Ducati ha rimediato un brutto infortunio alla spalla per il quale è stato necessario il trasporto in ospedale. Caduta anche per Enea Bastianini, senza gravi conseguenze.

Sono rimasti fuori invece, e dovranno passare per la Q1, Pedro Acosta, ancora una volta a terra dopo le due cadute del mattino (undicesimo tempo), e Jack Miller, di poco staccato dalla top ten. Fuori anche l’ottimo Fabio Quartararo, che con la Yamaha è rimasto anch’esso a ridosso dei dieci, fallendo l’accesso diretto alla Q2 per appena 99 millesimi.

Pre-qualifiche MotoGP foto da : Moto.it

Pre-qualifiche MotoGP foto da : Moto.it

Classe 2004. Studente di Infermieristica all'Università degli studi di Messina. Aspirante infermiere nell'area critica ed emergenze e grande appassionato del Motorsport.

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Israele-Hamas: i negoziati restano in stallo e Netanyahu ordina di riportare a casa gli ostaggi

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Il tempo nei negoziati è finito perché Hamas non è interessata e dunque Israele riporterà a casa gli ostaggi grazie a una vittoria militare a Gaza. Sarebbe questa la linea che vorrebbe seguire il premier.

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Calcio

Tsunami Blues: il Chelsea travolge il Betis in rimonta e vince la sua prima Conference League

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La Conference League è finalmente giunta al suo atto conclusivo. La finale di Breslavia porta in scena Chelsea e Real Betis (alla prima finale europea della sua storia) per contendersi, sul campo, il titolo di quarti campioni della Conference. La squadra di Pellegrini, dopo un inizio di stagione non brillantissimo, da gennaio in poi ha cambiato totalmente rotta, risultando come una delle squadre più in forma d’Europa, meritevole di approdare in finale per affrontare la compagine favorita della competizione.

Speranza e Realtà

In uno stadio quasi interamente biancoverde, il fischio d’inizio viene anticipato dalla consueta cerimonia d’apertura, che porta sul manto verde i volti dei protagonisti di questo ultimo atto. Il Betis non esita a partire subito con la marcia ingranata, portando in scena uno stile di gioco immediatamente arrembante e offensivo. Dopo appena otto minuti, la squadra di Pellegrini va in vantaggio grazie al colpo da biliardo di El Zazzouli, che riceve, al limite dell’area, un pallone magico da Isco e calcia a incrociare, battendo Jorgensen. Nonostante la sicurezza del gol del vantaggio, i biancoverdi non smettono di pressare e proporre diverse manovre offensive nei minuti immediatamente successivi, con Bartra che arriva addirittura a sfiorare un clamoroso gol da 35 metri. Il Chelsea sembra essere sulle gambe, probabilmente per la tensione del momento e per un approccio alla gara non proprio sereno; dal 35’ in poi, però, la squadra di Maresca riesce a trovare un suo equilibrio e si difende egregiamente limitando i movimenti del Betis. Nel secondo tempo l’inversione di marcia è pressoché totale: i Blues cominciano a pressare e a proporsi insistentemente, fino ad arrivare ad un dominio totale. Al 65’ Palmer sale in cattedra, e dopo una gestione palla magistrale in mezzo al campo, fa partire un cross preciso per Enzo Fernandez, che si trasforma in un gigante e di testa buca Adriàn, riportando tutto in parità. Non passano neanche quattro minuti, e un’altra, magica, invenzione di Cole Palmer dall’out di destra trova in area Nicholas Jackson, che anticipa tutti e ribalta le sorti del match, portando avanti i Blues. Il Betis è in balia dell’onda blu che lo sta travolgendo, e il Chelsea, dal canto suo, è bravo ad approfittare degli errori avversari, soprattutto in fase difensiva. All’83’, un liscio di Sabaly favorisce Reece James, che stoppa il pallone e, con diverso tempo per prepararsi, calcia sul secondo palo e insacca il pallone all’incrocio dei pali, chiudendo la partita con un epilogo degno delle più belle favole. Nel recupero si unisce alla festa anche Caicedo, che dal limite dell’area calcia all’angolino basso, bucando Adriàn per la quarta volta e siglando il gol del definitivo 4-1, che manda in paradiso la squadra di Maresca.

Illusione

Per 65 minuti, il Betis ha creduto di potercela fare, di poter mettere piede nell’Olimpo dei vincitori Europei, portando un gioco convincente e aggressivo, che sembrava stare immobilizzando una delle regine del calcio inglese. Nonostante la volontà, la voglia e la speranza, il grande dispendio fisico, a lungo andare, si è rivelato un’arma a doppio taglio.  Nel secondo tempo il crollo prestazionale è inevitabile, i Blues prendono il sopravvento e gli ultimi venticinque minuti non lasciano spazio ad interpretazioni. Il 4-1 finale è immagine di un Betis coraggioso, audace, ma che non è riuscito a reggere la richiesta fisica di un match per cui, il Chelsea, era sicuramente più preparato.

 

 

 

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Gossip

Freddie Mercury aveva una figlia segreta? A rivelarlo è la nuova biografia di Lesley-Abb Jones

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Foto: Radio Beat

A breve è prevista l’uscita di “Love Freddie”, scritta da Lesley-Ann Jones, che ci fa una rivelazione sensazionale: secondo la biografa e giornalista, il famoso frontman dei Queen, aveva una figlia!

Stando a quanto dichiarato, sarebbe nata nel 1976, come frutto di una relazione nascosta tra Freddie e la moglie di un caro amico, e attualmente, lavora in Europa nel settore della sanità.

La donna, ha esplicitamente chiesto a Lesley Ann Jones di rimanere anonima, (tanto che per indicarla è semplicemente stato utilizzato l’appellativo di “B”) nonostante sia stata proprio lei, tre anni fa, a contattarla per raccontarle la sua storia. (Dunque, l’assenza di testimonianze e prove concrete rende le sue affermazioni di incerta attendibilità.)

La donna pronuncia solo belle parole, per quello che ritiene essere suo padre “Le circostanze della mia nascita potrebbero apparire, per gli standard della maggior parte delle persone, inconsuete e persino oltraggiose. Non dovrebbe essere una sorpresa. Non ha mai fatto mancare il suo impegno nell’ amarmi e prendersi cura di me. Mi ha amato come un bene prezioso

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