Attualità
Olly vince Sanremo 2025: il riassunto della quinta serata del Festival
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Con la finale di sabato 15 febbraio siamo giunti all’atto finale del Festival di Sanremo 2025, che ha visto trionfare Olly, in una competizione che fino all’ultimo è stata agguerrita e senza nulla di scontato
TUTTA L’ITALIA
La finale si apre con l’esibizione di Gabry Ponte, con il suo (ormai) tormentone Tutta l’Italia, che ci ha accompagnato per tutte queste cinque serate come sigla del Festival. Con al suo fianco Alessandro Cattelan ed Alessia Marcuzzi, il direttore artistico Carlo Conti, in maniera abbastanza spedita, dà il via alla gara. Come prevedibile, all’ultimo atto della kermesse, i cantanti hanno dato il meglio di loro, con prestazioni di alto livello.
LA GARA
Senza troppe interruzioni, i big in gara si susseguono velocemente, con le esibizioni di Olly, Achille Lauro e Giorgia particolarmente apprezzate dal pubblico in sala, che dimostra il suo apprezzamento con delle parziali standing ovation. Rispetto alle altre serate, gli ospiti sono di meno, ma senza dubbio di qualità. Alberto Angela, sul palco dell’Ariston, espone un discorso sul futuro e sul come e il perché i giovani lo temano. Dopo di lui, sul Suzuki Stage ha luogo l’esibizione di Tedua, seguita da quella di Antonello Venditti sul palco dell’Ariston, omaggiato con il premio alla carriera. Per la prima volta in questo Festival, ci si collega con la Costa Toscana, ormeggiata a largo delle coste liguri, sui cui ponti si esibiscono i Planet Funk, seguiti subito dopo dall’ingresso di Edoardo Bove e del suo discorso molto toccante sull’importanza della vita e soprattutto della salute mentale.
CLASSIFICA
Nella parte finale della serata, si esibiscono gli ultimi cantanti, seguiti dall’ingresso di Bianca Guaccero, Gabriele Corsi e Mariasole Pollio, conduttori del PrimaFestival che fanno da preludio all’annunciazione della classifica finale. Tra sorprese e conferme, Carlo Conti annuncia le posizioni dal ventinovesimo al decimo posto, con la sorprendente esclusione dalla top cinque di Achille Lauro e quella clamorosa (e immeritata) di Giorgia. In top cinque arrivano, così: Lucio Corsi, Brunori Sas, Olly, Fedez e Simone Cristicchi. Dopo aver rivisto le esibizioni e aver riaperto e chiuso il televoto, Carlo Conti, insieme a Bianca Balti, che nel frattempo è tornata a calcare il palco dell’Ariston, annuncia il vincitore. Ecco di seguito le prime cinque posizioni:
1. Olly
2. Lucio Corsi
3. Brunori Sas
4. Fedez
5. Simone Cristicchi
TOP 3
Olly: vince meritatamente il Festival, riportando sul palco le emozioni e l’amore che negli ultimi anni erano stati messi da parte. Performance pressoché impeccabile, riconosciuta come tale dal pubblico dell’Ariston, che lo omaggia con una parziale standing ovation. Corona un anno straordinario come meglio non avrebbe potuto e ora si lancia definitivamente, con una carriera ancora tutta in divenire
Lucio Corsi: è il vincitore morale di questo Festival. Probabilmente il migliore di tutti, arrivato da outsider ed esce come il preferito di molti (se non di tutti) e si spiana la strada per l’anno che verrà e non solo.
Giorgia: che fosse una grande artista già si sapeva, ma in questo Festival ha dato a tutti non solo una lezione di musica e di canto, ma anche e soprattutto di umiltà. Esclusa immeritatamente dalla top cinque e forse anche dalla top tre, sale sul palco commossa per ricevere il premio Tim, tra gli applausi dell’Ariston che la omaggia e che lei ringrazia come se fosse la prima volta.
FLOP 3
Modà: per gran parte del Festival sono stati sottotono, e alla fine si piazzano ad un forse troppo generoso ventiduesimo posto. Canzone che non ha niente di che ma che risulta coerente con la loro produzione, apprezzata da una buona fetta di pubblico. Avrebbero potuto fare qualcosa di più.
Clara: dopo un Sanremo discreto che non l’ha vista però sotto i riflettori, Clara porta la sua peggior performance proprio alla finale. La sua canzone, forse troppo simile a quella dell’anno scorso, poteva essere l’occasione per avviarsi a qualcosa di più grande, ma lei non riesce a cogliere l’occasione, portando sul palco una Diamanti Grezzi 2.0.
Gaia: partita bene, nel corso del Festival si perde sempre di più. La canzone aveva grande potenziale, ma nelle varie esibizioni Gaia non è riuscita a renderle giustizia, concludendo il suo festival nelle zone basse della classifica
PAGELLE
Attualità
Sperimentazione animale in Australia: ratti torturati per studiare la violenza sulle donne
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Direttamente dall’Australia arriva un esperimento orribile e crudele verso gli animali: nei laboratori australiani alcuni ratti sono stati sottoposti ad uno strangolamento lento senza arrivare alla morte dell’animale, per investigare deficit motori e cognitivi ed effetti sul sistema infiammatorio a distanza per poter simulare le vittime di violenza; esperimenti ingiustificabili.
Questi terribili esperimenti rappresentano un fenomeno con aspetti psicologici e culturali che, naturalmente, non possono essere sottoposti agli animali, poiché l‘unico modello attendibile è l‘essere umano.
Recentemente è stato pubblicato uno studio sconsiderato proveniente dai laboratori australiani le cui vittime a questi terribili esperimenti sono i ratti. Sottoposti ad uno strangolamento lento ma senza uccisione, con commozione celebrale con l’obiettivo di investigare deficit motori e cognitivi ed effetti sul sistema infiammatorio a distanza di una settimana.
ESPERIMENTO INNATURALE
Si tratta di un progetto che non si può definire in alcun modo scientifico, ma che avrebbe la pretesa di studiare tramite lo sfruttamento di animali come i ratti gli effetti delle violenze sulle donne da parte dei partner.
L’esperimento consiste nel studiare il fenomeno sopra citato tramite lesioni celebrali traumatiche apportate negli esemplari femmina adolescenti con strangolamento non fatale con l’aggiunta di test comportamentali e cognitivi per poter valutare gli impatti post lesione.
Questo esperimento rappresenta vergogna e offesa per chi fa ricerche seguendo un metodo scientifico e debba leggere e commentare studi simili, scientificamente privi di basi concrete e attendibili del tutto ingiustificabili eticamente, data la violenza, l’abuso e il dolore inflitti dall’esperimento come una vera e propria macchina di tortura medievale.
Il trattamento a cui sono stati sottoposti i ratti è stato così violento e grave che, come riportato nel documento, alcuni hanno dovuto richiedere la rianimazione. Oltretutto, le violenze subite da partner non rientrano solo in una condizione fisica, ma in un quadro piuttosto complesso e multifattoriale che coinvolge dimensioni socioeconomiche, psicologiche e culturali che non possono essere riprodotte in alcun modo negli animali.
Attualità
Michelle Trachtenberg: lutto per il mondo dello spettacolo
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Trovata morta nel suo appartamento a Manhattan Michelle Trachtenberg, attrice in serie di successo come Gossip Girl, e Bluffy l’Ammazza vampiri.
Michelle, che aveva solo 39 anni, era una figura di spicco nel panorama televisivo, capace di conquistare milioni di spettatori con il suo talento e la sua personalità carismatica. La sua carriera era iniziata fin da giovanissima, quando partecipò a numerosi spot pubblicitari prima di entrare nel cast di Buffy il quale gli aveva aveva poi conferito una grande visibilità.
Nel corso degli anni, Trachtenberg ha continuato a consolidare la sua carriera, apparendo in numerose altre produzioni televisive e cinematografiche.
Dopo il suo periodo di massimo splendore, Michelle era rimasta lontana dai riflettori per un po’, concentrandosi sulla sua vita privata e su progetti più intimi. Tuttavia, la sua morte improvvisa ha lasciato tutti senza parole. Al momento, non ci sono dichiarazioni ufficiali sulla causa del decesso e i suoi fan, amici e colleghi sperano in una risposta tempestiva.
Le reazioni sui social media sono state di incredulità e dolore.
Attualità
Nuovo bollettino di Papa Francesco: “crisi respiratoria più lunga del solito, condizioni critiche”
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E’ arrivato qualche ora fa un nuovo bollettino in cui le condizioni del pontefice si aggravano. La santa sede ha dichiarato:” È stato necessario applicare ossigeno ad alti flussi, e a causa di una piastrinopenia sono state fatte emotrasfusioni”. Il pontefice è descritto come: “vigile, ma più sofferente rispetto ieri”.
Sono ore di ansia per il Santo Padre, le cui condizioni sembrano peggiorare ad un ritmo lento. Proprio oggi, il pontefice ha attraversato una delle giornate più delicate da quando è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una polmonite bilaterale.
Leggi anche: “Papa Francesco: notte tranquilla in ospedale ma “c’è chi ha sperato che morissi”
Al momento la prognosi è riservata, i medici del Gemelli hanno inoltre spiegato che Papa Francesco: “ha chiesto che fosse detta la verità” anche se il bollettino ricevuto in serata non rassicura affatto: “Le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo.”
MOMENTI CRITICI
Proprio questa mattina Papa Francesco ha presentato una “crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi.” Inoltre gli esami del sangue odierni hanno evidenziato una “piastrinopenia”, ossia una carenza di piastrine associata d un’anemia che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni.
Tuttavia il papa, come chiarisce lo stesso bollettino: “continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri“. Nonostante l’acuto ottimismo di venerdì, la crisi respiratoria e l’emergere della piastrinopenia e dell’anemia, con la necessità di trasfusioni sanguigne, richiedono un’analisi medica sulle loro origini per poter riuscire nell’eventualità a modulare ancora la terapia.
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