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F1: Le pagelle del GP d’Australia

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Foto: Arabian Business, Grafica: Julya Marsala

E’ appena trascorso il terzo Gran Premio della stagione 2024. Adesso i piloti cominciano seriamente a confrontarsi con la propria monoposto. Tra alti e bassi, ecco le pagelle del GP d’Australia

Carlos Sainz: 10 e Lode

Dopo la vittoria a Singapore 2024 lo spagnolo riesce a portare un altra bandiera a Maranello, capace di rimettersi in piedi dopo un’operazione di appendicite e tirare fuori un week end perfetto alla guida di quella rossa che sarà ancora sua solo per quest’anno. Qui forse l’unica nota dolente pensando a questo momento e quel che sarà tra un anno. Ma mercato a parte, la scena in questo weekend è stata tutta del “Matador”.

Charles Leclerc: 8.5

Anche se conosciamo bene il monegasco, starà schiumando di rabbia perché come l’anno scorso a Singapore avrebbe voluto esserci lui su quel gradino più alto del podio al posto dello spagnolo. Charles tutto il week end sottotono rispetto a Carlos, nulla da dire. Ha fatto un gara spettacolare, ma ha fatto di più, rispettando gli ordini dati dalla scuderia di non sorpassare Sainz, e aver fatto le FP2 e FP3 piazzandosi in prima posizione.

Lando Norris: 9 & Oscar Piastri: 8.5

Norris, come spesso accade in gare riesce a tenere un ritmo ancora irraggiungibile per il talentuoso compagno di squadra, ma ha il merito di provarci lo stesso, complice comunque una McLaren molto più a suo agio rispetto alle gare precedenti. Anche per Piastri un weekend sempre nei piani alti della classifica ma un passo indietro rispetto al compagno di squadra. Bravi loro, brava la McLaren che a un certo punto ci ha creduto e ci ha provato ma il rosso era più forte dell’arancione sotto il sole di Melbourne. Doppietta “minore” che però nel giorno della debacle Mercedes, permette alla McLaren di diventare la terza forza del mondiale.

Sergio Perez: 6.5

Per la squadra scompare come sempre nelle difficoltà. E dire che aveva iniziato bene con il piazzamento al secondo posto… Ma si è sciolto al sole australiano più del freno della Red Bull di Verstappen.

Fernando Alonso: 6.5

Lo spirito da battaglia e la tenacia non gli mancano mai. Non molla niente durante tutto il weekend. Durante la gara si ritrova per un momento in vetta, sorpassato successivamente da un pimpante Sainz. Nel finale viene coinvolto nell’incidente di Russell, che gli costa una penalità di 20 secondi e 3 punti della patente.

Lance Stroll: 6

La classifica ufficiale vede al sesto posto il canadese, che in gara si è visto poco e questo per lui è forse un segnale positivo, con il merito supplementare per una volta di essersi posizionato davanti al compagno di squadra.

Yuki Tsunoda: 9

Bravissimo a entrare in Q3 al sabato e sempre in lotta per i punti la domenica. Il settimo posto è frutto anche di tre ritiri eccellenti (una Red Bull e due Mercedes) ma lui è bravo a farsi trovare pronto a cogliere l’occasione. In costante crescita.

Nico Hulkenberg e Kevin Magnusen: 7.5

A punti ancora una volta la Haas, stavolta addirittura con entrambi i piloti, con il tedesco davvero molto bravo a risalire dopo una qualifica poco brillante.

Alexander Albon: 6

Non è riuscito a concretizzare l’obiettivo del punto iridato, quasi “imposto”, dopo che il team aveva sacrificato l’incolpevole Sargeant per farlo correre. Certo, gareggiare con questo tipo di pressione non sarebbe né bello né giusto, e la Williams di quest’anno sembra un passo indietro (forse anche due) rispetto a quelle degli ultimi anni.

Max Verstappen 9: (S.V in gara)

Un week-end da dimenticare per Max. Nelle prove libere non era riuscito a dimostrare la sua imponente forza, in qualifica aveva piazzato la sua RedBull in pole position. Ma allo spegnimento dei semafori in gara, dopo quattro giri, è costretto al ritiro a causa di un problema ai freni, concludendo la sua striscia di gare senza ritiri (43). Il primo posto nella classifica è insidiato dai ferraristi, ma il problema di Melbourne è un semplice incidente di percorso nella stagione del tre volte campione del mondo.

Lewis Hamilton 6:(S.V in gara)

Dopo due prove poco convincenti, in Australia è sembrato regredire ulteriormente. Fuori dal Q3 al sabato, in gara stava faticando per stare in zona punti prima che un guasto ponesse fine alla sua gara mediocre. Con una vettura che sembra incompatibile con la guida del pilota britannico, la stagione del sette volte campione del mondo può essere molto faticosa…

George Russell 6.5: (S.V in gara)

Fa del suo meglio con una Mercedes anche quest’anno ben al di sotto delle aspettative. Nell’incidente si fa sorprendere da una diversa impostazione di curva di Alonso e chiude con un botto spettacolare ma per fortuna incruento. Una gara dove comunque si è confermato come prima punta della squadra, sarà all’altezza di prendere il posto di Hamilton come primo pilota?

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante social media manager e grande appassionato del Motorsport.

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F1: Pole Position per Mad Max nel Red Bull Ring

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Iniziano le qualifiche del Gran Premio d’Austria ed escono tutti i piloti tranne i due piloti della Mercedes. Dopo qualche minuto Russell si mette a dettare il passo con un tempo di 1:05.614 con gomma usata. Successivamente con gomma nuova Sainz accende tre settori viola con 1:05.263, seguito da Verstappen. Nel frattempo situazione difficile per Lewis Hamilton che si trova tra gli esclusi con una macchina che tocca troppo l’asfalto. A pochi minuti dalla fine del Q1 i piloti escono ancora una volta per un ultimo giro. Eliminati al Q1 Zhou Guanyu, Logan Sargeant, Valtteri Bottas, Lance Stroll, Alexander Albon. Solo in dodicesima posizione Checo Perez e in quindicesima Fernando Alonso. In prima posizione Sainz con la sua Ferrari, seguito da Piastri e Verstappen.

Continuiamo le qualifiche vedendo fuori le due Alpine e le due Rosse di Maranello. Dopo l’uscita di tutte le vetture Max Verstappen si mette davanti con un crono di 1:04.577; dietro di lui troviamo Sainz e Russell. A poco dalla fine il pilota a rischio è Daniel Ricciardo. Vengono esclusi Daniel Ricciardo, Pierre Gasly, Kevin Magnussen, Yuki Tsunoda e Fernando Alonso

Semafori verdi anche per l’ultima sessione. Con un crono di 1:04.426 l’olandese fa la differenza. Hamilton viene investigato per aver fatto un uscita dai box pericolosa. Verstappen abbassa ancora una volta il tempo, mentre Leclerc prende la sua scia ma va lungo.Tempo di Oscar Piastri cancellato per track limits. Fantastica pole position da parte di Max Verstappen, seguito da Norris, Russell, Sainz, Hamilton, Leclerc, Piastri, Perez, Hulkenberg e Ocon.

 

Prossimo appuntamento domani ore 15 (ore italiane) per il Gran Premio d’Austria.

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MotoGp: Pecco Bagnaia vince la Sprint Race ad Assen

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Francesco Bagnaia ha conquistato una vittoria straordinaria nella Sprint Race di Assen, dimostrando una combinazione impeccabile di strategia, abilità e gestione della gara. Fin dall’inizio, Bagnaia ha preso il comando, precedendo Jorge Martin e Maverick Vinales, e ha mantenuto un ritmo costante che gli ha permesso di incrementare progressivamente il suo vantaggio.

La sprint è iniziata con Bagnaia che ha preso subito la testa, seguito da Martin e Alex Marquez. Al terzo giro, Vinales ha superato Alex Marquez, posizionandosi al terzo posto. Nel corso della gara, Bagnaia ha continuato ad aumentare il suo vantaggio, passando da 0.670 secondi al sesto giro a 1.5 secondi al 10° giro. Questo incremento costante ha dimostrato la sua capacità di gestione della gara e la sua strategia ben pianificata.

La gara è stata caratterizzata anche da vari incidenti e penalità. Marc Marquez è caduto alla curva 2 nel secondo giro, mentre Alex Marquez ha ricevuto una long lap per aver superato i limiti della pista, ma al termine della gara ha ricevuto una penalità di tre secondi per non averlo effettuato. Inoltre, Espargaro è caduto rovinosamente alla curva 15 nel penultimo giro. Nonostante questi eventi, Bagnaia ha mantenuto la concentrazione e ha continuato a spingere, dimostrando una grande maturità e abilità di guida.

Nel penultimo giro, Bagnaia aveva un vantaggio di 1.5 secondi su Martin, che è aumentato a 1.7 secondi nell’ultimo giro. Questo gli ha permesso di tagliare il traguardo in prima posizione, seguito da Martin e Vinales. La vittoria di Bagnaia non è stata solo il risultato di una guida veloce, ma anche di una strategia ben pianificata e di una gestione impeccabile della gara, che presuppone un ottimo feeling nella gionata di domani.

La vittoria di Francesco Bagnaia nella Sprint Race di Assen rafforza la sua posizione nel campionato e dimostra come la combinazione di strategia, abilità e gestione della gara possa portare a risultati straordinari. Questo trionfo è un esempio lampante di come la disciplina e la concentrazione possano fare la differenza nel mondo delle corse, dopo i difficili risultati nelle scorse gare sprint, togliendo quella del Mugello.

La Masterclass tornà in posta domani alle 14:00 ( ora italiana) per la gara lunga.

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F2: Oliver Bearman vince la Sprint Race a Spielberg

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Nella Sprint F2 in Austria, Ollie Bearman ha finalmente interrotto il suo digiuno di vittorie. Il pilota inglese ha dominato la gara dall’inizio alla fine, regalando un grande sollievo al team Prema e alla Ferrari, dopo un periodo difficile culminato con il flop in Spagna. Sul podio con lui, Pepe Martì e Paul Aron, quest’ultimo leader del mondiale che cerca di allungare in classifica.

La vittoria di Bearman segna una svolta per Prema, che ha mostrato miglioramenti rispetto alle recenti prestazioni. Nella zona punti si sono piazzati anche Bortoleto, Hauger, Crawford, Maini e Durksen.

La gara è iniziata con una partenza difficile per Maini, che dalla pole position è sceso subito in terza posizione, permettendo a Bearman di prendere il comando, seguito da Martì, che però ha subito un danno all’ala anteriore. Antonelli, partito sedicesimo, è riuscito a risalire fino al quattordicesimo posto. Durante la gara, Barnard è scivolato fino alla settima posizione, mentre Isack Hadjar ha finito dodicesimo, compromettendo le sue possibilità di ottenere punti importanti. Antonelli ha perso una posizione a causa di un sorpasso di Fittipaldi, scendendo al quindicesimo posto, con problemi di potenza segnalati dal team Prema.

Paul Aron ha segnato il giro più veloce, mentre nelle retrovie si è accesa la battaglia tra O’Sullivan, Barnard e Crawford. Barnard, afflitto dagli stessi problemi di Antonelli, ha visto sfumare le sue speranze di punti. Sul finale, Aron e Bortoleto si sono scambiati più volte la posizione, senza però che il brasiliano riuscisse a sorpassare. Martì ha accorciato le distanze su Bearman, mentre Colapinto ha superato Maini per il quinto posto.

Negli ultimi giri, Colapinto ha perso sei posizioni, chiudendo all’undicesimo posto, mentre Bearman ha mantenuto il comando fino alla fine, conquistando una vittoria tanto attesa.

La Formula 2 scenderà in pista domani per la Featured Race alle 10:00 (ora italiana)

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