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Mufasa: Il Re Leone, anticipazioni del nuovo prequel Disney -Video

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E’ uscito il primo trailer ufficiale di Mufasa. Ancora una volta, la Disney torna nelle terre del branco con una nuova storia sulle origini dello sfortunato padre di Simba, Mufasa, realizzando un prequel del classico Disney Il Re Leone. Il primo trailer ci mostra indizi schivi ma importanti per capire meglio la trama del leone che ha cambiato la vita di tutti.

Il primo trailer di Mufasa: Il re Leone è stato diffuso in rese anticipatamente dalla realizzazione della pellicola Disney diretta da Barry Jenkins. Anticipato con la prima foto suggestiva di Mufasa (padre di simba) ancora cucciolo. Il film arriverà in tutti i cinema in Italia dal 19 dicembre.

Il primo breve video sulla nuova pellicola ci mostra a primo impatto uno scenario nuovo, un branco di leoni che emerge da una grotta in cima a una montagna ghiacciata. “È un film di ‘viaggio’” ha affermato Barry Jenkins, aggiungendo “Siamo abituati a tutti questi personaggi che vivono insieme in questo unico posto, e penso che parte dell’obiettivo [del film] sia quello di mostrare davvero da dove provengono tutte queste persone e come sono finite insieme.” Da queste parole si percepisce che parte del viaggio del giovane Mufasa si espande oltre i luoghi in cui splende la luce, in terre che mettono in risalto la diversità dell’Africa, Jenkins dice a tal proposito: “Ho questa battuta davvero volgare in cui mi piace dire che ci sono tonnellate di persone che frequentano i programmi letterari delle scuole superiori e leggono [il racconto di Ernest Hemingway] Le nevi del Kilimangiaro e ancora non hanno idea che nevica sul continente dell’Africa” aggiungendo “È stato fantastico per me avere l’opportunità di ampliare la portata del mondo de Il Re Leone e, così facendo, sperimentare alcuni di questi ambienti davvero straordinari.

Il trailer, anticipato durante l’Expo D23 nel 2022, ha mostrato nei primi attimi Rafiki (interpretato da John Kani) che trasmette la leggenda di Mufasa a un gruppo di giovani cuccioli, tra cui Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumba che che commentano le vicende narrate. Successivamente si scopre con grande sorpresa che il leone che sarebbe dovuto diventare re sia in realtà un cucciolo orfano, dovendo affrontare da solo il mondo finché non ha trovato la strada per diventare il futuro monarca di Pride Rock: “In questo luogo è nato un leone senza una goccia di nobiltà nel sangue”, racconta Rafiki, il mandrillo che sollevò per primo il cucciolo appena nato Simba, affinché il regno animale ne fosse testimone: “Il leone che avrebbe cambiato le nostre vite per sempre.”

In questo nuovo film, Rafiki parla di “un leone nato senza una goccia di nobiltà nel sangue” riferendosi a un giovane Mufasa che arrivò al potere solo guadagnandoselo, non essendo nato dentro di esso: “Penso che il viaggio che Simba intraprende sia abbastanza simile al viaggio che Mufasa ha dovuto intraprendere” ha affermato il regista, continuando dicendo: “Ti è mai capitato di incontrare qualcuno e poi incontrare i suoi genitori e dire, ‘Oh mio Dio, vieni da una famiglia perfetta’ – quindi presumi semplicemente che i genitori siano cresciuti in queste condizioni perfette?“. Come detto dallo stesso Jenkins, il film vuole far mostrare che la vita di Mufasa non è stata così perfetta come molti si alludevano e la sua nobile natura potrebbe suggerire.

Mufasa: Il re leone è un film drammatico musicale diretto da Barry Jenkins, scritto da Jeff Nathanson e prodotto da Walt Disney Pictures e Pastel Productions. Il nuovo film si presenta come prequel del remake live-action del 2019, incentrato sull’ascesa di uno dei più grandi re del Pride Rock: Mufasa. Nella savana africana Rafiki racconta a Kiara, figlia di Simba e Nala, la storia di suo nonno, mentre  Timon e Pumba aggiungono commenti colorati al racconto.

Inoltre il regista, quando è stata annunciata il progetto della nuova pellicola per la prima volta ha dichiarato: “Dovevo fare questo film. Perché quando avevo 14 anni stavo crescendo due nipoti e c’era una VHS che abbiamo guardato circa 95 volte nell’arco di due giorni. Pensavo a Mufasa e a come cresce… Non sono un re, non sono un re… Mufasa trova la forza in se stesso e nella famiglia e amici che ha con lui.

Classe 2003. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista e graphic designer e appassionata della cultura giapponese, delle riviste della nuova generazione e ogni forma d'arte.

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Ultimo annuncia allo stato Olimpico di Roma che diventerà papà -Video

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Foto: Notizie Dal Mondo

Oltre ai successi musicali e professionali Ultimo si prepara a vivere una delle avventure più significative ed emozionanti nel corso della sua carriera: quella di diventare papà!

Facciamo un passo indietro:

Ci troviamo nello stadio Olimpico di Roma, dove il 24 giugno 2024, durante quella che per i fan presenti era ancora una delle tante esibizioni dell’artista, il cantante romano ha fatto un annuncio che ha scaldato i cuori di tutti i presenti: lui e la sua fidanzata, Jacqueline Luna Di Giacomo, stanno aspettando il loro primo figlio.

A metà concerto, Jacqueline è salita sul palco, mostrando un visibile pancino. Il pubblico, già in visibilio per la performance, è esploso in un fragoroso applauso e urla di gioia. Con un gesto tenero e pieno d’amore, Ultimo si è avvicinato alla sua compagna e le ha dato un bacio affettuoso sulla pancia.

Jacqueline, visibilmente emozionata, ha condiviso il palco con il suo compagno, mentre il cantante,, ha dedicato a lei e al futuro nascituro “Quel filo che ci unisce Le parole della canzone scritta proprio dopo uno dei primi incontri con Jacqueline, hanno assunto un nuovo, commovente significato alla luce della felice notizia.

Niccolò Morriconi, che ha sempre mantenuto un certo grado di riservatezza sulla sua vita privata, ha scelto di condividere questo momento con i suoi fan, dimostrando ancora una volta il profondo legame che ha con il suo pubblico. L’annuncio della gravidanza di Jacqueline segna una nuova fase nella vita del giovane cantante, che si appresta a diventare padre per la prima volta.

I fan hanno immediatamente inondato i social media con messaggi di auguri e congratulazioni, esprimendo il loro affetto e supporto alla coppia. Anche colleghi e amici del mondo della musica e dello spettacolo hanno voluto far sentire la loro vicinanza e gioia per l’annuncio; da Eros Ramazzotti a Alessia Foglia, che hanno commentato il post su Instagram della dolce attesa.

Si potrebbe anche dire, che con questa sorpresa, il concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico di Roma non sarà ricordato solo per la straordinaria performance musicale, ma anche per un annuncio che ha portato una ventata di gioia e tenerezza tra tutti i presenti!

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Venditti e la critica ad Annalisa, Angelina Mango ed ai giovani artisti

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Foto: Biografie online

Nell’ambito di un’intervista recente, l’autore dell’iconica “Notte prima degli esami” ha, come sempre parlato con il suo caratteristico tono schietto e appassionato.

Venditti ha sottolineato l’abilità e il talento dei giovani musicisti contemporanei, ma ha anche evidenziato le pressioni e le sfide che dell’attuale panorama musicale:

I giovani sono bravi: io so fare quello che fanno loro, ma loro non sanno fare quello che faccio io”, ha dichiarato Venditti, evidenziando una distinzione tra la sua generazione e quella attuale.

Questa affermazione mette in luce la sua convinzione che, nonostante il talento indiscutibile dei nuovi artisti, ci sia una differenza sostanziale nell’esperienza e nella libertà creativa di cui lui ha goduto durante la sua carriera.

Secondo Venditti, i giovani artisti sono “trafitti dalle scadenze” e vivono nella costante paura di essere dimenticati. Questa pressione si traduce in un approccio alla carriera che spesso privilegia la produttività e la presenza costante sui media, a scapito della pura espressione artistica. Venditti ha menzionato specificamente Annalisa e Angelina Mango, descrivendole come interpreti fantastiche ma costrette a diventare qualcosa di diverso da sé stesse a causa delle esigenze del mercato.

Annalisa è una bravissima cantante, ma è stata costretta dal mercato a diventare altro da se stessa”, ha detto Venditti. “Anche Angelina Mango. Interpreti fantastiche e poi c’è qualcuno che decide il suono per tutti”. Questa critica mette in luce un problema ricorrente nell’industria musicale moderna: l’influenza eccessiva delle etichette discografiche e dei produttori che, nel tentativo di garantire il successo commerciale, spesso indirizzano gli artisti verso stili e generi che non rispecchiano pienamente la loro identità artistica.

Sostanzialmente secondo Venditti, se da un lato il mercato richiede una continua innovazione e una presenza costante, dall’altro gli artisti rischiano di perdere la loro voce unica nel tentativo di conformarsi alle aspettative esterne.

Più come una critica costruttiva, però, queste sue parole potrebbero essere interpretate anche come un appello ai giovani che si ritrovano ad avere a che fare in prima persona con il mercato musicale.

Come detto da lui stesso è solo un invito a raccontare con la musica la propria autenticità, poiché al giorno d’oggi è purtroppo facile che il diritto di espressione venga intrappolato dagli interessi del mercato.

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Scoperto dopo 42 anni il nome della modella sulla copertina di “Rio” dei Duran Duran

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Foto: La Repubblica

L’albumRioha segnato un punto di svolta per i Duran Duran, consolidando il loro successo internazionale grazie a brani come “Hungry Like the Wolf”, “Save a Prayer” e, naturalmente, “Rio“.

La copertina dell’album, con il suo stile distintivo e la figura femminile enigmatica, ha giocato un ruolo cruciale nel definirne l’immagine visiva.

L’artista Patrick Nagel, noto per il suo stile distintivo che combinava elementi di Art Deco e Pop Art, ha creato l’immagine iconica della copertina di “Rio“. La donna raffigurata, con il suo volto geometrico e i colori vivaci, è diventata un simbolo dell’estetica degli anni ’80, e fino ad ora, l’identità della musa di Nagel era rimasta avvolta nel mistero.

Tuttavia, più di quattro decenni, è stato finalmente svelato il mistero dietro il volto iconico raffigurato.

La modella che ha ispirato l’illustrazione della copertina, pubblicata il 10 maggio 1982, è Marcie Hunt! A essersene reso conto è stato un fan notando l’immagine uguale di un numero di Vogue Paris del 1981, dove era raffigurata proprio la modella in questione.

Arriva in seguito la conferma Barry Hahn, l’assistente di Patrick Nagel.

La scoperta ha sorpreso sia la band che la stessa Marcie, che non sapeva di essere stata immortalata in una delle copertine più celebri degli anni ’80.Questo è veramente forte! Fino ad ora non sapevo assolutamente che questa mia foto fosse stata usata per la copertina di Rio“, ha scritto.”È molto eccitante! Adoro i Duran Duran e ho ballato spesso la loro musica negli anni 80… e più tardi al mio matrimonio”.

Per molti fan, scoprire l’identità della modella è come svelare un pezzo mancante di un puzzle che ha affascinato generazioni. E per Marcie Hunt, è un sorprendente riconoscimento tardivo del suo ruolo in una delle icone visive della musica pop.

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