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F1: Disastro Leclerc nelle FP1, Verstappen in testa

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foto: F1-Formulacritica

Appena conclusa la prima e unica prova libera del Gran premio di Miami, dalla durata di un’ora. Il miglior tempo è quello di Max Verstappen che nonostante i problemi di aderenza in pista, si piazza in testa con un crono di 1: 28.595 (con gomma soft). Subito seguito dalla McLaren di Oscar Piastri lontano 0.105 dal campione del mondo olandese. Carlos Sainz con un tempo di 1:28.711 si posiziona in terza posizione, davanti alla Mercedes di George Russell, seguito da Lance Stroll, Sergio Perez e Lewis Hamilton. Si classificano tra le prime dieci posizioni anche Yuki Tsunoda e i due piloti Alpine, fine settimana che inizia bene e porta molta speranza rispetto l’inizio della stagione. 

Disastro di Charles Leclerc, il quale dopo un testacoda nei primi minuti della sessione è costretto al ritiro a causa del surriscaldamento della frizione. Due scuderie presentano dei pacchetti aggiornamenti molto importanti. Prima fra tutti è la McLaren che con la vettura di Lando Norris presenta interamente le novità, ad eccezione della power unit e della livrea. Nella vettura di Oscar Piastri, invece, le novità mostrate sono solamente la metà. Alcune di queste sono appunto: l’entrata delle pance della macchina, che si mostrano più larghe e più basse e le prese dei freni anteriori. La scuderia inglese, infatti, rischia molto a portare queste importanti migliorie aerodinamiche su una pista senza grip. La seconda scuderia che esibisce solo la metà degli aggiornamenti, che continueranno a Imola è la Mercedes; si presentano diversi il fondo, le sospensioni e la carrozzeria, con queste modifiche la W15 ha più stabilità rispetto a prima. Tuttavia, anche la Ferrari avrebbe dovuto presentare il pacchetto aggiornamenti in questo weekend di gara, ma non volendo fare una scelta così rischiosa in questo circuito ha rimandato il tutto al gran premio dell’Emilia-Romagna, dove si vedranno in pista alcuni piloti di F2 come Oliver Bearman che guiderà per la Haas. 

Le qualifiche sprint si disputeranno alle 22:30 (ore italiane). 

Foto: Motorionline.com

Classe 2004. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportiva e grande appassionata del Motorsport.

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  1. Salvatore

    4 Maggio 2024 at 11:35

    Articolo meraviglioso e con un grande senso di professionalità.
    Complimenti all’autrice dell’articolo, Sig.na Angela Messina

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F1: Le McLaren blindano le due prove libere nonostante la nuova direttiva

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Il Gran Premio di Spagna segna l’esordio di una nuova direttiva tecnica della FIA pensata per limitare ulteriormente le flessioni aerodinamiche delle ali, questa volta concentrandosi sul posteriore delle vetture. Dopo i controlli più severi già introdotti in precedenza per l’anteriore, da Montmelò entrano in vigore nuove specifiche che obbligano i team a ridurre la deformazione strutturale delle ali posteriori ad alte velocità. L’obiettivo è rendere più uniforme il carico aerodinamico e limitare soluzioni borderline che garantivano vantaggi in rettilineo grazie alla flessione controllata dei profili alari. Nonostante i timori che la nuova normativa potesse impattare le prestazioni di alcune squadre, la McLaren si è mostrata subito in gran forma.

Ecco una riscrittura completa del testo con parole completamente diverse ma che mantiene inalterato il significato. Ho incluso anche un’introduzione come richiesto:

Nelle prime prove libere del gran premio spagnolo, Lando Norris ha lanciato un messaggio forte e chiaro nel primo turno di prove libere del Gran Premio di Spagna, mettendosi al comando con il miglior crono e dimostrando che la McLaren MCL39 non ha sofferto il recente aggiornamento all’ala anteriore. Alle sue spalle si è piazzato Max Verstappen, con le Ferrari subito dietro, apparse solide sul giro veloce con le gomme morbide. Il pilota britannico, fresco vincitore a Montecarlo, ha fatto segnare un ottimo 1’13”718 su pneumatici soft, tempo notevolmente più veloce rispetto al 2024 nonostante le elevate temperature ambientali e dell’asfalto. Norris è stato l’unico a scendere sotto l’1’14”, rifilando oltre tre decimi a Max Verstappen, che ha concluso in seconda posizione con la sua Red Bull RB21, nonostante un problema tecnico che lo ha costretto a una lunga sosta ai box. L’olandese ha percorso solo 18 giri e ha completato una breve simulazione di gara al termine della sessione. Dietro di loro si sono inserite le due Ferrari, con Lewis Hamilton sorprendentemente più veloce del compagno Charles Leclerc. Hamilton ha fermato il cronometro a soli 11 millesimi da Verstappen, mentre Leclerc ha accusato un distacco di circa mezzo secondo. Il monegasco, però, è riuscito a stare davanti a Oscar Piastri, quinto, che non è mai sembrato in pieno controllo della sua McLaren, lamentando un sottosterzo inedito rispetto alle gare precedenti.

Ottima prestazione per Liam Lawson, sesto con la Racing Bulls, che ha battuto Isack Hadjar di circa due decimi. Tra le due monoposto faentine si è inserito Ollie Bearman, autore di un buon tempo con la Haas. Più attardato Rio Hirakawa, diciassettesimo, alla guida della vettura solitamente destinata a Esteban Ocon: il giapponese ha chiuso a sette decimi da Bearman. Yuki Tsunoda non ha brillato con l’altra Red Bull, fermandosi al nono posto nonostante abbia finalmente ricevuto l’aggiornamento con il nuovo muso corto. La top 10 è stata completata da Pierre Gasly con l’Alpine, mentre Franco Colapinto ha chiuso ancora una volta in ultima posizione sulla A525. L’argentino ha pagato un problema tecnico che gli ha impedito di completare il programma previsto, accumulando un ritardo di otto decimi da Gasly. La Mercedes è apparsa in difficoltà: George Russell ha chiuso undicesima, mentre Kimi Antonelli non è andato oltre il diciottesimo tempo. Va sottolineato che le W16 non hanno girato con gomme soft, ma solo con le medie. Ciò non giustifica però il distacco importante accusato, né il passo gara poco competitivo mostrato da Russell, lontano dai migliori. Sul fronte delle simulazioni di gara, è emersa una Ferrari molto convincente con Leclerc, che ha mantenuto un ritmo stabile sull’1’19” con gomme soft. Solo Verstappen è riuscito a tenere quel passo, mentre le due McLaren hanno faticato, soprattutto a causa di un marcato sottosterzo. Entrambe hanno girato su tempi oltre il secondo rispetto al monegasco, anche se resta il dubbio su quanto abbiano spinto i motori: potrebbe trattarsi di una strategia conservativa. Infine, nel confronto tra gli altri team, Lance Stroll ha piazzato la migliore Aston Martin in dodicesima posizione, poco davanti al compagno Alonso. Nico Hulkenberg ha portato la Sauber al quattordicesimo posto, precedendo Gabriel Bortoleto di due posizioni. Deludente la Williams, con Carlos Sainz solo quindicesimo e il debuttante Victor Martins in penultima posizione , che però si è difeso bene considerando che era alla sua prima uscita sulla FW47.

La seconda sessione di libere a Barcellona ha visto Oscar Piastri chiudere davanti a tutti con un eccellente 1’12”760, seguito da Russell e Verstappen. L’australiano della McLaren ha confermato i progressi del team dopo i test comparativi sulle ali posteriori effettuati in FP1, correndo in FP2 con un assetto più scarico. L’inizio sessione è stato subito animato: pista affollata, scambi di testa tra Leclerc e Alonso, ma poi sono emerse le McLaren. Norris ha segnato un 1’13”636, superato poi da Russell in 1’13”501, mentre Verstappen si è inserito tra i due in 1’13”910. Antonelli ha brillato con un ottimo giro che lo ha portato fino al secondo posto temporaneo, poi scavalcato da Piastri. Non sono mancati i problemi: Bearman è finito nella ghiaia, Norris ha avuto un’uscita con conseguente intervento al retrotreno e Stroll ha lamentato problemi allo sterzo. In casa Ferrari, Hamilton ha definito la vettura “inguardabile” via radio, mentre Russell ha faticato a mantenere il ritmo nei long run, con un crollo dei tempi già al terzo giro. Leclerc ha lavorato a lungo sulla sospensione posteriore prima del long run, ma i riscontri non sono stati incoraggianti. Il suo passo con gomma media è stato sul 20.6, lontano dai riferimenti del mattino. Le due Ferrari si sono unite alla simulazione gara solo a venti minuti dal termine, mentre le McLaren erano già lanciate, con Norris autore di un passo solido. Nel finale, Verstappen ha dato spettacolo superando Leclerc sul dritto grazie al DRS, mentre Piastri ha consolidato la prima posizione. Classifica chiusa con Piastri, Russell e Verstappen davanti a Leclerc e Norris. Più indietro Hamilton e le due Red Bull di supporto, in una sessione che ha mostrato una McLaren in crescita e una Ferrari ancora in cerca di conferme, mentre Mercedes resta in difficoltà sul passo gara.

Il prossimo appuntamento per Formula 1 è nella giornata di domani con l’ultima sessione di libere e poi una qualifica che si preannuncia emozionante.

 

 

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Oltre il Limite: Gran Premio di Spagna

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La Formula 1 non ha intenzione di rallentare, dopo le emozioni del Gran Premio di Monaco, il circus si sposta nel cuore della Catalogna per il Gran Premio di Spagna, una delle tappe tecniche più importanti dell’intero calendario.

Archiviato il prestigioso appuntamento di Monte Carlo, la Formula 1 accende di nuovo i motori e si dirige verso uno dei circuiti più tecnici e completi dell’intero calendario: il Circuit de Barcelona-Catalunya. Un tracciato che non ha bisogno di presentazioni e che rappresenta una pietra miliare per piloti, ingegneri e appassionati, grazie alle sue curve veloci, lunghi rettilinei e improvvisi cambi di direzione.

Situato nella località di Montmeló, a pochi chilometri da Barcellona, questo circuito è presente in calendario dal 1991 e ha spesso fatto da teatro per battaglie epiche. Il tracciato catalano è considerato da molti il banco di prova per eccellenza: qui ogni debolezza tecnica viene messa a nudo, e ogni miglioramento può tradursi in risultati concreti.

Occhi puntati sulla Red Bull, chiamata a rispondere dopo un weekend monegasco meno dominante del solito, e sulla McLaren, in costante crescita e sempre più protagonista. Il team di Woking sembra aver trovato la quadra sul bilanciamento della vettura, e il tracciato spagnolo potrebbe essere il terreno giusto per confermare la competitività mostrata nelle ultime gare. Per la Ferrari, dopo i segnali positivi delle ultime gare, il weekend catalano rappresenta un momento chiave per testare la competitività della SF-24 su un circuito completo e impegnativo. Anche la Mercedes è attesa al varco, in cerca di certezze dopo un inizio di stagione altalenante.

Il layout del tracciato è lungo 4.657 metri e prevede 66 giri da percorrere durante la gara. Tra le curve simbolo spiccano la veloce curva 3, da percorrere in pieno con le gomme sotto stress, e la doppietta finale delle curve 13 e 14, fondamentali per avere una buona uscita sul rettilineo principale e tentare un sorpasso in staccata alla curva 1. Qui, diversamente da Monaco, i sorpassi sono ben più che possibili, ma serviranno gomme ben gestite e una strategia intelligente. A rendere il tutto più interessante ci pensa la Pirelli, che porterà le mescole C1, C2 e C3, una combinazione che premia chi riesce a far lavorare correttamente le gomme sin dai primi giri.

La strategia sarà dunque il fulcro del weekend spagnolo, con un’attenzione particolare al degrado degli pneumatici, spesso decisivo a Montmeló. Chi riuscirà a trovare il giusto compromesso tra passo gara e gestione delle gomme, potrà davvero fare la differenza.

Tutti gli occhi saranno puntati sulla battaglia al vertice, ma occhio anche agli outsider: il GP di Spagna è spesso l’occasione in cui si rimescolano le carte e si scoprono i veri equilibri tecnici della stagione.

Il programma completo del weekend:

Venerdì 30 maggio
09:55 Prove Libere F3 
11:05 Prove Libere F2
13:30 Prove Libere 1 F1
15.00 Qualifiche F3
15:55 Qualifiche F2
17:00 Prove Libere 2 F1

Sabato 31 maggio
10:05 Gara Sprint F3
12:30 Prove Libere 3 F1
14:15 Gara Sprint F2
16:00 Qualifiche F1

Domenica 1 giugno
08:30 Feature Race F3
10:00 Feature Race F2
15:00 Gara F1

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Top e Flop del GP di Silverstone 2025: Impresa di Bezzecchi

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Il Gran Premio di Gran Bretagna 2025, disputato sul circuito di Silverstone, ha regalato emozioni e colpi di scena, con una gara segnata da incidenti, ritiri e una lotta serrata per il podio. Ecco i tre piloti che si sono distinti positivamente e i tre che hanno deluso le aspettative.

 Top

1. Marco Bezzecchi 

Bezzecchi ha conquistato una vittoria straordinaria interrompendo una lunga astinenza dal successo. Partito dalla decima posizione, ha saputo approfittare delle circostanze di gara, inclusi incidenti e ritiri, per rimontare e tagliare il traguardo per primo. Questa vittoria rappresenta anche il primo successo stagionale per Aprilia.

2. Marc Márquez 

Nonostante una caduta nella prima partenza, che ha causato una bandiera rossa, Márquez è riuscito a ripartire e a rimontare fino al terzo posto finale. Una prestazione che dimostra la sua determinazione e abilità nel recuperare posizioni in condizioni difficili.

3. Johann Zarco 

Il pilota francese ha ottenuto un eccellente secondo posto, segnando un importante risultato per il team Honda. Una prestazione solida che conferma la sua competitività in questa stagione.

Flop

1. Fabio Quartararo 

Dopo aver conquistato la pole position e aver condotto la gara per diversi giri, Quartararo è stato costretto al ritiro a causa di un guasto tecnico al dispositivo di altezza della sua Yamaha. Un duro colpo per il pilota francese e per il team Yamaha.

2. Francesco Bagnaia 

Il campione in carica ha subito un’altra battuta d’arresto, ritirandosi dalla gara dopo una caduta. Questo risultato negativo lo allontana ulteriormente dalla vetta della classifica mondiale.

3. Álex Márquez 

Dopo aver vinto la gara sprint del sabato, Álex Márquez ha vissuto una domenica difficile. Una caduta nella prima partenza ha compromesso la sua gara, e nonostante sia riuscito a ripartire, ha concluso in quinta posizione, lontano dalle aspettative.

Silverstone 2025 ha riscritto gli equilibri del Mondiale: Bezzecchi trionfa e rilancia Aprilia, mentre errori e ritiri pesano sulle ambizioni di Bagnaia e Quartararo. La corsa al titolo è più aperta che mai.

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