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Cronaca

Condanna per Juan Darthes, l’attore de “Il mondo di Patty” per abuso

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Foto: Virgilio Notizie

Juan Darthes, attore della serie televisiva “Il mondo di Patty” che interpretava Leandro, è stato condannato per l’accusa di abuso sessuale contro la collega ThelmaFardin la quale interpreteva Giusy.

Il caso, ha trovato finalmente una conclusione con la sentenza emessa in Brasile, dove l’attore si era rifugiato per evitare il processo.

Thelma Fardin ha espresso il suo sollievo e la sua soddisfazione per la decisione giudiziaria attraverso un commovente messaggio, nonostante si tratti di una sentenza di soli 6 anni.

Volevo poter guardare negli occhi dei miei figli e dirgli che ho fatto tutto quello che potevo perché il mondo che nel quale li avrei portati fosse più giusto. Oggi questo è un messaggio di speranza per tutte le persone che hanno sofferto e che attualmente stanno subendo violenza. È la speranza che la giustizia possa arrivare. […] Mi dissero di andare in tribunale, e andai, l’ho rincorsa, ho viaggiato in Nicaragua, mi sono sottoposta ad esami infiniti. Dovevamo trovare giustizia in Brasile dove si rifugiò l’uomo che abusò di me. Ci rivolgiamo alla cooperazione nazionale e oggi abbiamo ottenuto una sentenza storica, che costituisce un precedente per molte altre vittime. Ma la giustizia la costruiamo tutti, per questo è fondamentale che se qualcuno ti racconta la sua storia, il suo dolore, non lo si deve giudicare o dargli colpe. Abbiamo bisogno di empatia e accoglienza per poter permettere che più persone parlino. I pregiudizi ci sono sempre stati sulle vittime, quando il giudizio dovrebbe essere solamente sui colpevoli. La giustizia molte volte non è riparatrice, per questo deve esserlo il racconto sociale.”

Il processo contro Juan Darthes è stato lungo e complesso, con diverse fasi legali attraversate in più paesi. La collaborazione internazionale è stata fondamentale per portare a termine il procedimento e ottenere una condanna. Questo caso rappresenta un precedente davvero significativo, dimostrando che la giustizia può raggiungere anche chi tenta di sfuggirla rifugiandosi in un altro paese.

La sentenza contro Darthes oltre ad aver riconosciuto la colpevolezza dell’attore, ha anche inviato un messaggio chiaro a tutti coloro che hanno subito (o stanno subendo) abusi: non bisogna mai considerarsi soli e la giustizia può essere ottenuta.

Classe 2004. Studentessa in Lettere all’Università degli studi di Palermo. Aspirante editor e giornalista. Appassionata di musica, vintage e letteratura.

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Cronaca

Roma: militanti di CasaPound aggrediscono studenti

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Mercoledi sera, sono stati aggrediti alcuni studenti e studentesse appartenenenti a Rete degli studenti medi“, e a “Sinistra Universitaria Sapienza”.

LA DINAMICA

L’aggressione è avvenuta a Colle Oppio, una zona molto frequentata dall’estrema destra romana.

Dalle indagini della Digos è emerso che i responsabili di questa vile aggressione squadrista sono i militanti di “CasaPound”, i quali hanno attaccato i giovani studenti per via del loro differente orientamento politico.

Tutto è cominciato quando gli studenti universitari tornavano dalla manifestazione  in difesa della Costituzione , tenutasi a Piazza Santi Apostoli.

I membri di CasaPound si sono avvicinati ai ragazzi, strappandogli la bandiera della sinistra universitaria, e aggredendoli in maniera feroce: “Mo gli rubo la bandiera”, ha esclamato un militante di CasaPound prima dell’azione violenta.

LE DICHIARAZIONI DEGLI AGGREDITI

I ragazzi, in seguito all’aggressione subita sono stati sottoposti a cure mediche, peraltro hanno specificato che la matrice di tale violenza era neofascista, essendo che a Colle Oppio è presente un gruppo di estrema destra, operante nella vecchia sede del Movimento Sociale Italiano”, e che secondo la recente inchiesta di “Fanpage è affiliato a Gioventù nazionale”.

Naturalmente Gioventù nazionale ha immediatamente respinto le accuse, esprimendo in modo del tutto ipocrita la loro solidarietà ai ragazzi:

“Ribadiamo la netta condanna a qualsiasi forma di violenza, la stessa condanna che vorremmo ci fosse nelle numerose occasioni nelle quali i nostri ragazzi vengono aggrediti, anche nelle scuole e nelle università” è quanto detto dal Presidente di Gioventù nazionale di Roma, Francesco Todde.

Inoltre per gli studenti l’aggressione è il risultato delle numerose denunce da parte dei sindacati studenteschi nei confronti dello squadrismo e del fascismo, pertanto hanno fatto presente alle varie autorità competenti, soprattutto al governo, che “questa aggressione è la dimostrazione che si prova a reprimere il dissenso”.

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Attualità

Fedez querela Jacobs: l’atleta ora rischia il processo

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Il campione olimpico Marcel Jacobs rischia il processo per diffamazione aggravata.

Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera“, è emerso che la Procura di Brescia, attraverso il sostituto procuratore Giovanni Tedeschi, ha depositato la notifica conclusiva sull’episodio datato 2021.

LA VICENDA

Il fatto è risalente al 2021, anno in cui Marcel Jacobs ha trionfato nelle olimpiadi di Tokio, e aveva scelto di delegare il controllo della sua immagine alla società Doom Enternaiment, gestita dalla madre di Fedez.

La  querela, ad opera dei legali della società, è stata avviata nel momento in cui Jacobs, in un’intervista rilasciata nel quotidiano La stampa“, ha rimproverato la società di non essere stata efficace nel curare i suoi interessi.

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Cronaca

Inchiesta Bbc: migranti gettati in mare dalla Guardia Costiera greca

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Secondo quanto rilevato dallaBbc“, la Guardia Costiera greca ha provocato la morte di decine di migranti, gettandoli volontariamente nelle acque del Mediterraneo.

L’INCHIESTA DELLA BBC

Si presume che le vittime siano morte per due ragioni:

1) perché indotte ad abbandonare le acque territoriali greche.

2) per essere rispedite in mare dopo che avevano raggiunto le isole greche.
Questi episodi alquanto disumani si sono verificati negli ultimi 3 anni.
Nell’inchiesta realizzata dalla ‘Bbc” emerge che vi sono stati casi in cui le autorità greche hanno gettato in mare i migranti, mentre in altri casi dal racconto dei migranti si evince che sono stati trasportati su zattere gonfiabili senza motore, successivamente sgonfiate.

IL CONTESTO POLITICO

Il governo greco è noto per essere un fautore dei rimpatri forzati, essendo accusato di respingere i migranti verso la Turchia, peraltro il diritto internazionale giudica irregolare questa procedura.

LE TESTIMONIANZE DI UN MIGRANTE

Tra le testimonianze riportate nel documentario della ‘Bbc‘, vi è quella di un uomo camerunese, il quale racconta di essere stato cacciato, e in seguito trasferito in compagnia di  altri due migranti , sulla motovedetta della guardia costiera da poliziotti vestiti di nero“.
L’uomo ha proseguito il racconto dichiarando che è stato picchiato, per poi essere gettato in mare insieme agli altri due compagni.
Il migrante che ha raccontato tale accaduto si è riuscito a salvare, nuotando fino a riva, per quanto riguarda gli altri 2 migranti, purtroppo non ce l’hanno fatta e i loro corpi sono stati ritrovati sulla costa turca.

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