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La battaglia dell’Olimpico tra Lazio e Milan termina 2-2. Finale thriller al Maradona

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Un sabato sera ricco di gol e colpi di scena. All’Olimpico Lazio e Milan non danno una svolta significativa al loro inizio di stagione, in un 2-2 ricco di emozioni, gol e spettacolo. Al Maradona succede di tutto nel secondo tempo, con il Parma che rimane in dieci e subisce la rimonta nel recupero, in uno dei match più folli degli ultimi anni.

LAZIO-MILAN. Dopo un pre-partita dal forte contenuto emotivo, con l’ovazione di tutto l’Olimpico per la scomparsa di Sven Goran Eriksson, la Lazio prova ad azzannare agonisticamente la gara, provando a pungere un Milan in cerca di intesa dopo le scelte coraggiose di Fonseca, che decide di lasciare in panchina Leao, Theo Hernandez e Calabria. Un avvio che ha come protagonista Stranjha Pavlovic, alla seconda partita da titolare nella retroguardia rossonera. Il centrale serbo prima evita il vantaggio ai padroni di casa, con un salvataggio sulla linea dopo la conclusione di Dia, poi sblocca la partita all’ottavo minuto con l’incursione di testa sul corner di Pulisic. Il vantaggio rossonero manda in visibile confusione la Lazio, in difficoltà nel fraseggio e nella produzione di cospicue palle gol. La scelta di Fonseca permette al Milan di avere meno estro e stravaganza in avanti, ma molta compattezza e unione tra i reparti. Dopo un ritmo forsennato nel primo quarto d’ora, per il resto del primo tempo la partita si spegne dal punto di vista quantitativo e qualitativo, con le uniche occasioni che arrivano da conclusioni bieche da parte di Okafor e Pulisic.

La ripresa si apre con un doppio cambio sulla fascia destra, dove Marusic rileva Lazzari e Isaksen che sostituisce Tchaouna, peggiore in campo tra le fila biancocelesti. Come nel primo tempo, anche al rientro dagli spogliatoi la Lazio non riesce a essere lucida nella trequarti offensiva, permettendo al Milan di avere sempre la superiorità numerica dietro e tanto spazio per ripartire in avanti. In uno sviluppo lucido e pulito della Lazio arriva il gol del pareggio, grazie all’azione avviata da Zaccagni e conclusa con il cross di Tavares per Castellanos, libero di piazzare il piatto a porta vuota e rimettere la gara in equilibrio. Il Milan si disunisce e la Lazio ne approfitta per piazzare lo zampino: al 65′ Zaccagni imbuca in verticale per uno scatenato Tavares, che arriva sul fondo e mette in porta Dia, che a porta vuota non sbaglia e ribalta tutto. La rivoluzione di Fonseca termina al 70′, quando il tecnico portoghese cambia quattro giocatori, con gli ingressi di Leao, Theo Hernandez, Musah e l’esordiente Abraham. I nuovi tenori ci mettono soltanto un minuto a pareggiare la gara, con un’azione tutta di prima conclusa dalla conclusione di Leao, che trova lo spazio per incrociare il destro. La Lazio reclama un calcio di rigore per un intervento goffo di Terracciano, e nello sviluppo dell’azione sfiora il nuovo vantaggio con Zaccagni, chiuso in maniera prodigiosa da Maignan. Nel finale il Milan ha l’occasione per vincere la gara, con la conclusione mancina di Abraham, chiusa in angolo dal tuffo di Provedel. Un punto a testa e tanti aspetti da analizzare e migliorare, con la classifica che non decolla per entrambe le squadre.

NAPOLI-PARMA. Nell’altro match delle 20.45 il Maradona diventa il teatro di quello che si candida come “partita più folle dell’anno”. Nel tempio sacro del calcio partenopeo, il Parma domina nel corso del primo tempo, con la ormai consueta gestione lucida e dinamica del pallone. Il vantaggio ducale arriva al 20′ quando Bonny viene steso da Meret e dal dischetto lo spiazza. Nella ripresa il Napoli prova a gettarsi in avanti per pareggiare la gara ma la difesa del Parma sembra invalicabile. La partita cambia al 75′ quando Suzuki abbatte Neres e viene espulso per doppia ammonizione. Il Parma termina le sostituzioni e a difendere i pali della porta ducale si presenta il capitano Delprato. Nel finale l’inferiorità numerica, e l’handicap rappresentato dal portiere atipico, portano il Napoli all’attacco totale, concluso con la rimonta partenopea. Al 92′ Spinazzola serve Lukaku, che incrocia e realizza il primo gol con la maglia azzurra. Quattro minuti dopo David Neres disegna il cross per l’incornata del sorpasso di Anguissa. Nel finale, nell’ultimo degli undici minuti di recupero, il Parma sfiora il clamoroso pareggio con Almqvist che calcia a botta sicura e trova la risposta sensazionale di Meret. Seconda vittoria consecutiva per il Napoli di Conte, che adesso comincia a ingranare definitivamente grazie all’arrivo di Lukaku.

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