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Il Venezia vince e rialza la testa. 0-0 tra Juventus e Napoli

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Foto: X Lega Serie A

Torna a sorridere il Venezia di Eusebio Di Francesco, che batte 2-0 il Genoa e rialza la testa dopo la sconfitta contro il Milan. In attesa del derby di Milano, Juventus e Napoli falliscono l’approdo in vetta, in uno 0-0 molto spigoloso e tattico. 

Venezia-Genoa

La partenza shock del match di Milano chiedeva una risposta feroce, e nelle prime azioni del match il Venezia prova a sfruttare l’onda emotiva sospinta dal pubblico del Penzo, e la continua ricerca della verticale verso Pojhanpalo all’inizio non lascia riferimenti alla rocciosa difesa rossoblù. La prima occasione del match è un cross tagliente all’interno dell’area piccola verso Oristano, la cui spizzata viene respinta dal riflesso di Gollini. Il Genoa comincia a trovare soluzioni nel momento in cui alza il ritmo a centrocampo, dove i movimenti continui di Frendrup e Malinovskyi, coadiuvati dalla sapienza tattica di Badelj. Il fraseggio rapido e preciso della squadra di Gilardino manda a vuoto il pressing lagunare, e le altre occasioni della prima frazione sono tutte di marca rossoblù, ma sotto porta Vitinha ed Ekuban non riescono a colpire.  Nel secondo tempo il Genoa deve subito adoperare un cambio, a causa del grave infortunio alla caviglia di Malinovskyi, al suo posto entra Pinamonti per appesantire ferocemente l’attacco. Il Venezia approfitta di questa correzione tattica e comincia a prendere sempre più campo grazie al lavoro superlativo di Busio, fenomenale nel recuperare palloni a profusione e ribaltare il fronte per alzare il baricentro dei lagunari. Intorno all’ora di gioco il Venezia ha l’occasione di aprire le danze, con il rigore procurato da Busio, spinto in maniera vistosa da De Winter. Dal dischetto Pohjanpalo incrocia il destro e Gollini si supera in tuffo, negando al finlandese il primo gol in Serie A. L’occasione dagli undici metri può riaccendere il Genoa che però rimane passivo al cospetto del Venezia, che pochi minuti dopo va in vantaggio, con il tiro cross di Busio su cui Gollini non riesce a intervenire, a causa di un’incomprensione con la difesa. Da quel momento il Genoa non esce più dalla propria metà campo, in assoluta difficoltà contro la continua spinta in avanti portata dalla squadra di Di Francesco. Nel finale il Venezia chiude la pratica, con il cross di Yeboah (entrato al posto di Oristanio) verso  Pohjanpalo, libero di calciare forte sul palo di Gollini che non riesce a respingere, per la prima gioia in questo campionato. Nel finale il Genoa non ne ha più e la difesa del Venezia si compatta e conquista il secondo clean sheet stagionale. Una vittoria che rilancia la squadra di Di Francesco, dopo la pesante sconfitta contro il Milan. Tre punti che escludono momentaneamente il Venezia dalla zona calda. A quota quattro punti, in attesa delle altre gare, il Venezia si gode il primo -meritato- successo in campionato. Comincia nel peggiore dei modi la settimana cruciale della settimana del Genoa, atteso mercoledì nel turno di Coppa Italia, dove il Grifone affronterà la Sampdoria. Il celebre Derby della Lanterna si infiamma già da questo weekend, e la sconfitta di Venezia deve essere subito smaltita per evitare scivoloni che possano compromettere il percorso della squadra di Gilardino.

Juventus-Napoli

Dopo l’annuncio delle formazioni, anche il campo nelle prime battute conferma alcune novità importanti. La scelta di Conte di passare dal consueto 3-4-2-1 alla difesa a quattro permette ai partenopei di cominciare la gara dell’Allianz con personalità, sempre alla ricerca del fraseggio nello stretto per poi verticalizzare verso Lukaku e Kvaratskhelia. Rispetto al match di Champions contro il PSV, Thiago Motta si affida a Savona al posto dell’acciaccato Gatti (accentrando Kalulu al fianco di Bremer). Il lavoro eccellente dei due centrali in marcatura sulla coppia azzurra, permettono al reparto offensivo bianconero di poter alzare il baricentro con il passare dei minuti. Il continuo scambio di posizione tra gli esterni e le mezz’ali, proposto anche in Champions, porta la Juve a tentare di sfruttare i cross per colpire la difesa del Napoli, ma la retroguardia partenopea è attenta nelle marcature e non concede praticamente nulla. La posizione ibrida di McTominay, in costante movimento tra attacco e centrocampo, mantiene sempre Locatelli e McKennie in una posizione di stasi, alla ricerca di una posizione tale da garantire equilibrio e dinamicità al centrocampo bianconero. L’ultima, e una delle poche, occasioni del primo tempo è una punizione di Politano verso la porta, su cui Lukaku non riesce a colpire di testa, e Di Gregorio chiude in corner. Nel secondo tempo Thiago Motta decide di lasciar fuori Vlahovic, poco coinvolto e  dalla marcatura dei difensori partenopei, per inserire Weah, nell’insolita posizione di centravanti. Il cambio tattico garantisce più libertà agli esterni, cercati ripetutamente nella prima parte di ripresa dai lanci di Locatelli, ma le due difese continuano a rimanere molto attente e concentrate, e questo porta a un ritmo basso e un equilibrio totale su ogni fronte. La prima occasione del secondo tempo è un’incursione di Politano terminata da un mancino a giro alto sopra la traversa. Da quel momento segue un quarto d’ora in cui i bianconeri alzano il ritmo e mettono alle corde il Napoli. L’eccessiva passività dei partenopei viene percepita anche da Conte che decide di adoperare tre cambi, con l’uscita collettiva di Lukaku e Kvara, oltre al cambio codificato tra Politano e Neres, per gli ingressi di Simeone e Folorunsho. Nel finale, cosi come per tutto il resto della gara, l’equilibrio e i tatticismi prevalgono, con nessuna delle due squadre che riesce a trovare il giusto guizzo per portare a casa la vittoria. Un pareggio che allunga la striscia di imbattibilità della Juventus di Thiago Motta, al terzo 0-0 consecutivo. La difesa bianconera si conferma solida e per la quinta gara, su cinque, non subisce gol, ma adesso comincia a crearsi un caso legato al reparto offensivo, dove la poca precisione e lucidità di Vlahovic sta condizionando il rendimento numerico dell’attacco della Juventus. Prosegue spedito il percorso del Napoli, che torna da Torino con un buon punto e tante risposte sopratutto dal reparto difensivo, dove il trio difensivo è riuscito a imporsi nuovamente. Tanta curiosità per il ruolo dei nuovi acquisti all’interno degli schemi di Conte, con McTominay che si è confermato un jolly per il gioco degli azzurri.

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