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Questioni da bomber: Lautaro e Vlahovic regalano i tre punti a Inter e Juventus

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Dopo un inizio di stagione tra alti e bassi, l’Inter torna a vincere grazie alla doppietta del ritrovato Lautaro Martinez e scaccia i fantasmi post-derby. 

Udinese-Inter

La gara inizia con l’entusiasmo generale da parte dei tifosi nerazzurri, pronti a incitare la squadra dopo la sconfitta del derby perso per 2-1. Pronti via e l’Inter passa subito in vantaggio con l’attacco della profondità da parte di Frattesi che, viene innescato verticalmente da Darmian, e sigla il momentaneo 0-1 dopo soli quarantatré secondi. Dopo aver preso in mano il possesso del gioco, i nerazzurri mostrano più personalità, provando a raddoppiare per trovare una solidità che in campionato manca da un paio di giornate. Dopo due grandi occasioni da parte dell’Inter con Lautaro e Frattesi, l’Udinese prova a recuperare il divario mostrato dai nerazzurri nei primi minuti, riuscendo a rendersi pericolosa con il tiro di Bijol stoppato dall’intervento di Dimarco, e il cross di Zemura per Kabasele che spizza il pallone e lo spedisce sul secondo palo, firmando il gol dell’1-1 e la sua seconda rete in maglia bianconera. In chiusura di primo tempo, i ragazzi di Inzaghi sprecano una buona occasione con Darmian, che spedisce il pallone fuori dallo specchio della porta dopo il passaggio di Thuram, ma riescono a riportarsi in vantaggio a ridosso dal duplice fischio grazie alla prima rete in questo campionato di Lautaro Martinez, dopo un digiuno di otto giornate (l’ultimo gol risale alla 36ª giornata della passata stagione).

Esattamente come nella prima frazione, l’Inter segna subito, nuovamente con Lautaro Martinez. L’argentino viene servito dal compagno di reparto Thuram, e realizza una doppietta, sbloccandosi definitivamente dopo un inizio di stagione negativo dal punto di vista realizzativo. L’Udinese non molla e nei minuti successivi all’1-3 di Lautaro, prova ad accorciare le distanze con alcune giocate e alcune azioni personali da parte di Zemura, Zarraga e Thauvin. Ad un quarto d’ora dalla fine, l’Inter spreca con Carlos Augusto, l’esterno brasiliano (subentrato a Dimarco) non riesce a colpire bene il buon traversone servito da Lautaro, sciupando l’occasione del possibile 1-4. Nel momento in cui i nerazzurri sfiorano il quarto gol, l’Udinese riparte in campo aperto con il neo entrato Lucca che, si invola verso la porta e segna il 2-3 dopo aver vinto il duello contro Çalhanoğlu. Nei minuti finali, l’Inter trova il gol del 4-2 con Taremi ma, il direttore di gara annulla il gol dopo aver fatto finire l’azione per un fallo dello stesso Taremi su Isaak Touré. Sul rilancio del calcio di punizione a favore dei padroni di casa, l’arbitro fischia la fine di una gara ricca di gol e occasioni. Si attendeva una reazione dei campioni d’Italia e i tre punti del Bluenergy Stadium riportano un’aria serena dalle parti di Appiano Gentile. Il ritorno al gol di Lautaro Martinez, e la rete di Frattesi (titolare al posto dell’infortunato Barella), permettono all’Inter di ritornare in vetta alla classifica, a pari punti con Milan e Torino.

 

In seguito a tre pareggi a reti bianche, la Juventus torna a vincere e convincere a Genova. Torna al gol Dusan Vlahovic, autore di una doppietta, e completa l’opera Francisco Conceicao. Bianconeri momentaneamente in vetta alla classifica.

Genoa-Juventus

Nel silenzio assordante di Marassi, la Juventus cala il tris e si porta in vetta alla classifica. Dopo l’ottima gara contro il Napoli, i bianconeri cercano risposte dal reparto offensivo, confermato in blocco da Thiago Motta. Non manca solo il pubblico al “Ferraris” ma anche le occasioni da gol. Padroni di casa pericolosi con un calcio di punizione guadagnato da Ahnor, classe 2008 all’esordio in Serie A, e calciato sopra la traversa da Miretti. Da quel momento il Genoa comincia a ripiegare all’indietro e la Juve comincia a guadagnare campo e mantenere stabilmente il possesso del pallone, alla ricerca di uno spazio in cui colpire il blocco basso del Grifone .Sul finire di frazione di gara, spunto di Nico Gonzalez sulla destra che lascia sul posto Ahnor. Il suo tiro cross viene deviato prima da Bani e poi tolto dalla porta da Gollini. Dopo un primo tempo abbastanza piatto e bloccato, nella ripresa il copione sembra fin da subito diverso, partendo dalla scelta di Thiago Motta di invertire Kalulu e Danilo così da sfruttare la velocità in progressione del francese. Il fraseggio dei bianconeri comincia a liberare gli esterni, isolati dal movimento a mezza luna della difesa genoana. Al 47’ Nico Gonzalez apre verso Rouhi e il suo cross rimane nei pressi dell’area di rigore, dove Yildiz sposta leggermente il pallone e induce al tocco di mano De Winter. Dal dischetto Dusan Vlahovic fredda Gollini e torna al gol dopo tre partite di digiuno. Il vantaggio spezza le gambe alla squadra di Gilardino, in costante difficoltà nell’uscita grazie al lavoro superlativo di Bremer e Danilo in marcatura su Vitinha e Pinamonti. L’ondata bianconera non si placa e al 55’ trova il raddoppio, grazie al filtrante sublime di Koopmeiners per Vlahovic che incrocia sul secondo palo e trova la sua seconda doppietta in campionato. I cambi di Thiago Motta permettono alla Juventus di rimanere sempre attivi con il pressing e il fraseggio, ma il ritmo comincia a calare nuovamente. Il Genoa prova ad accorciare le distanze ma Perin risponde sempre presente. Nel finale arriva anche il tris della Juve, con un’azione da manuale conclusa dall’assist di Thuram per il mancino di Conceicao. Tre punti e tante risposte per la squadra di Thiago Motta, ancora imbattuta in questo avvio di campionato. Dopo sei giornate lo score dei gol subiti rimane ancora fermo a quota zero. Per il Genoa continua la crisi, dopo le sconfitte contro Venezia e Sampdoria. Gilardino adesso è atteso al valico e dovrà trovare gli stimoli giusti per invertire una rotta che sembra compromessa in questo settembre nefasto per la squadra di Genova.

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