Attualità
Caso Puff Daddy: emergono nuove verità sullo scandalo

In questi giorni continuano incessantemente ad affiorare nuovi particolari sullo scandalo che ha coinvolto il rapper e produttore discografico americano Puff Daddy, per gli amici Diddy, nome d’arte di Sean Combs.
Alle numerose testimonianze che hanno fatto uscire fuori lo scandalo, se ne sono aggiunte altre, che hanno smascherato nuove verità sconvolgenti.
LA SITUAZIONE GIUDIZIARIA DEL CANTANTE
Il rapper e musicista si trova attualmente in carcere, in attesa di processo, con le accuse di violenza e traffico sessuale, favoreggiamento della prostituzione, e associazione a delinquere.
Malgrado la gravità delle accuse, il suo legale, ha rigettato ogni accusa, ribadendo l’innocenza dell’artista.
LE RIVELAZIONI DI UN’ORGANIZZATRICE DEL WHITE PARTY
Le nuove testimonianze cominciano da un’intervista rilasciata sul “New York Post“, da una donna che provvedeva alle organizzazioni di queste ormai note feste chiamate “White Party“.
Fondamentalmente queste feste consistevano nella firma di un patto di segretezza, in cui era vietato l’utilizzo di smartphone, ed era garantita la presenza di alcolici con all’interno una sostanza chimica, che prende il nome di GHB, in italiano acido gamma-idrossibutirico, ossia una droga d’abuso.
Nelle rivelazioni della donna vi sono dei particolari relativi alla selettività e alle regole imposte da Combs.
Nello specifico, l’ex assistente ha raccontato che il rapper accettava solamente donne che seguissero determinati standard, quali, una corporatura magra (precisamente non oltre i 63 kg), i capelli lunghi, pochi tatuaggi, e preferibilmente giovani e sexy. Inoltre per quanto riguarda l’abbigliamento era richiesto alle ragazze di indossare un abito da festa molto corto, e dei tacchi a spillo.
Pertanto Daddy , come dichiarato dalla sua ex organizzatrice, si focalizzava su questi dettagli, ma non ne considerava uno, cioè quello inerente all’età, sicuramente per via delle leggi che vietano l’assunzione di alcol ai minorenni.
LA TESTIMONIANZA DI UNA BALLERINA
A fare luce su queste verità scandalose è stata anche un’altra donna, la quale, sempre sul” New York Post”, ha raccontato alcuni dettagli per nulla irrilevanti.
Si tratta di una ballerina, che nel 2005 ha partecipato ad un evento organizzato da Combs, l’Afterparty“ degli MTV Video Music Awards, ingaggiata con 250 dollari.
Peraltro alla ballerina , Diddy le aveva proposto di guadagnare altri 1000 dollari, se solo fosse andata a ballare a casa sua, tuttavia la giovane ragazza, all’epoca 20enne, non era convinta, in quanto sospettava qualcosa e declinò l’invito:“Mi è sembrato losco, quindi non ci sono andata. Ma altre ragazze ci sono andate, e poi non hanno voluto parlare di quello che era successo lì”, ha poi concluso la giovane ballerina.
Come se non bastasse, il “New York Post” ha rilevato diversi video di feste ,organizzate da Combs, in cui notano donne, che coincidono con la descrizione fatta dai testimoni, le quali hanno rapporti sessuali con uomini.
Attualità
Guerra in Ucraina: domenica delle palme tragica a causa di un attacco russo a Sumy

In quella che doveva essere una giornata di pace con l’inizio della domenica delle palme, l’Ucraina invece continua a perdere civili per mando della Russia, attaccando la cittadina di Sumy in pieno giorno con un attacco missilistico mirato a causare morti e feriti.
Il fatto è accaduto a Sumy, nel giorno della domenica delle palme in un momento affollato per la popolazione: gente che stava andando a messa per pregare, ci andava al supermercato ecc. L’inviato di Trump ha espresso: “Superati i limiti della decenza.”, si aggiunge il premier britannico Starmer dicendo: “Putin deve ora accettare un cessate il fuoco completo e immediato senza condizioni.”
La guerra in Ucraina continua il suo percorso giungendo al giorno 1.145. Un attacco missilistico russo ha colpito la città ucraina di Sumy, provocando 32 vittime certe, tra cui due minori. Sull’accaduto è diventato virale sul web il video di una bambina che urla: “Mi hanno colpita“, uno dei tanti scenari successi.

foto @ansa

foto @zazoom

foto @skytg24
LE PAROLE DI ZELENSKY
Secondo le autorità locali, Mosca ha agito la Domenica delle Palme per causare volutamente più morti. Le parole del Presidente Zelensky: “Colpita la gente che va in chiesa, solo un bastardo può fare tanto.” si esprime a riguardo anche Kellog, l’inviato speciale di Trump per la Russia e l’Ucraina: “Superati i limiti della decenza“. Invece il ministro britannico Starmer dichiara: “Il presidente ucraino ha dimostrato il suo impegno per la pace. Putin deve ora accettare un cessate il fuoco completo e immediato senza condizioni.”
Attualità
Decreto Salvini bocciato: la Cassazione mantiene “genitore” sui documenti

Per la Corte sarebbe discriminatorio e illegittimo privare il minore di un documento d’identità che non rappresenti a pieno la sua reale famiglia, il contrario di ciò che voleva raggiungere Salvini.
E’ deciso, non ci saranno più né “padre” né “madre” sui documenti dei figli, ma un generico “genitori”. La Cassazione a tal proposito, ha respinto il ricorso del ministero dell’Interno affermando che, privare un minore di un documento d’identità che non rappresenti al sua vera famiglia, sia un atto discriminatorio e illegittimo.
COSA COMPORTA
Ciò significa che è legittima la disapplicazione del decreto del Viminale del 2019, che consente unicamente di indicare sul documento i due genitori come padre e madre. Dunque la Corte d’Appello dice “sì” alla modifica in “genitore 1” e “genitore 2” sulla carta d’identità, bocciando così il decreto Salvini.
LE PAROLE DEI GIUDICI
I giudici della Corte Suprema, il collegio coordinato da a Maria Acierno e composto dai consiglieri Laura Tricomi, Giulia Iofrida, Alessandra Dal Moro e Alberto Pazzi come consigliere estensore, scrivono sulla modifica approvata: “L’effetto finale, irragionevole e discriminatorio dell’assunto del ministero sarebbe stato quello di precludere al minore una carta d’identità valida per l’espatrio, solo perché figlio naturale di un genitore naturale e di uno adottivo dello stesso sesso“.
La Cassazione ricorda di aver riconosciuto “rispetto a una coppia omoaffettiva femminile, che l’adozione in casi particolari si presta a realizzare a pieno il preminente interesse del minore alla creazione di legami parentali con la famiglia del genitore adottivo, senza che siano esclusi quelli con la famiglia del genitore biologico“.
Ormai sono da anni che continua la battaglia tra Viminale e vari Comuni che hanno trascritto all’anagrafe i due genitori di coppia omosessuale come due madri o due padri, ora la Cassazione ha dato il via libera e bocciato il decreto Salvini.
Attualità
KFC vende carne umana? Web indignato dopo il nuovo spot pubblicitario – Video

KFC, (acronimo di KFC CORPORATION), presente dal 1952 con il nome di KENTUCKY FRIED CHICKEN, ad oggi risulta essere una delle più famose catene alimentari statunitensi, specializzata soprattutto in pollo fritto e con un menù che comprende panini burger, patatine e wrap di ogni genere.
Il breve cortometraggio pubblicitario uscito a marzo per promuovere le portate, progettato recentemente dalla Mother London, sembra invece scatenare sui clienti l’effetto opposto, sollevando una serie di interrogativi e audaci teorie complottiste riguardo la provenienza degli ingredienti utilizzati.
LA PUBBLICITÀ
Lo spot si apre in una foresta dall’atmosfera enigmatica e dai toni quasi glaciali.
Qui, un ragazzo, dopo un breve contatto visivo con un pollo, viene coinvolto in una sorta di rituale di sacrificazione; condotto prima da un’orda all’interno un fiume, per poi finire immerso in acqua, che poi scopriamo essere olio bollente.
Una volta tirato fuori dall’ olio per frittura, assume le caratteristiche di un gigantesco pezzo di pollo, la stessa forma del pollo del KFC.
LA TEORIA
Gli utenti dopo l’uscita della campagna pubblicitaria, con legittimo sconcerto si sono chiesti che tipo di allocuzione possa mai suggerire la realizzazione della clip, e per quale motivo scegliere proprio un essere umano immerso nell’olio bollente invece che un pollo.
Cosi, alcuni influencer e persino una vasta gamma di consumatori abituali, sono arrivati ad ipotizzare possa trattarsi di un vero e proprio messaggio subliminale che faccia riferimento al cannibalismo, mostrando pertanto, senza necessariamente dichiararlo apertamente, l’ambigua provenienza della componente degli ingredienti utilizzati (che si traduce in vera e propria carne umana, insomma.)
Ma perché utilizzare carne umana invece che animale? Qual’è la base di questa teoria?
Si tratterebbe, stando agli ideatori del complotto, di una decisione determinata dall’assenza del numero dei polli per le 18 mila catene di ristoranti distribuite in ben 115 paesi.
Numeri molto alti ovviamente, ma che possono essere spiegati grazie alla precedente inchiesta sotto copertura in quattro allevamenti intensivi per un fornitore del marchio in Italia, realizzata dall’associazione Essere Animali, a sua volta contattata da Fanpage.
Nei filmati era emerso come venisse modificato il normale ritmo di crescita per far sì che in circa 40 giorni i polli possano arrivare al peso di macellazione, potendo cosi raggiungere il numero di oltre 500 milioni di polli solo in Italia, (condizione che ovviamente provoca gravi problematiche agli animali; quindi, se l’indagine può effettivamente chiarire come il pollo venduto dal KFC possa bastare per 8 milioni di clienti, finisce per sollevare ulteriori dubbi sul benessere animale.)
Ma allora perché mai realizzare uno spot pubblicitario del genere?
LA REALIZZAZIONE DEL CORTOMETRAGGIO
Che fosse un’alternativa strategia di marketing o meno, i responsabili della campagna pubblicitaria hanno rilasciato delle dichiarazioni che, implicano e sottointendono, a discapito della vivace teoria, la realizzazione del progetto sia ben distante dall’obiettivo di voler divulgare un messaggio subliminale riferito al cannibalismo.
Il direttore è tralaltro Vedran Rupic, già noto per la la particolarità dei suoi contenuti… non c’è quindi da sorprendersi se abbia optato per una satira dai toni onirici che mixa elementi di cultura e religione.
Monica Silic, responsabile delle attività di Marketing di KFC UK e Irlanda, spiega quale fosse l’effettivo intento dell’azienda “è il nostro modo di condividere la nostra ossessione per il pollo, offrendo al pubblico qualcosa di divertente in cui credere”
Il direttore creativo ed esecutivo di Mother London, nonchè Martin Rose, chiarisce “KFC è un’icona, tutto il nostro lavoro la rispetta e rispetta anche il pubblico, che dovrebbe capire che la logica va messa da parte per quei 120 secondi.”
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