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F1: Doppietta McLaren nelle FP3 a Yas Marina

Con l’ultima sessione di prove libere, le scuderie si giocano le ultime carte per ottimizzare le monoposto prima della cruciale qualifica di questo pomeriggio. Le prime a scendere in pista sono le due Aston Martin e le due Alpine con il nuovo arrivato Jack Doohan, il sostituto di Esteban Ocon. A seguire tutti gli altri piloti si riversano in pista, e a sorpresa è Kevin Magnussen a dettare il ritmo iniziale con un crono di 1:24.470.
Mentre Max Verstappen si avvicina a Magnussen e si piazza in seconda posizione, dalla vettura di Carlos Sainz si vede una fumata bianca che fuoriesce dagli scarichi e per precauzione è costretto a rientrare ai box.
A diciassette minuti dalla fine della sessione parte la simulazione di qualifica Alexander Albon si mette a dettare il passo con un time attack di 1:24.378, ma il feeling con la sua Williams non sembra perfetto. Successivamente le McLaren si impongono sulle altre monoposto, anticipando lo spettacolo che ci attende in qualifica. Le due vetture della scuderia inglese vengono seguite a ruota da Lewis Hamilton e Max Verstappen. Mentre le due Ferrari faticano a tenere il passo e sembrano in difficoltà.
Prossimo appuntamento alle ore 15 (ore italiane) per la qualifica del Gran Premio di Abu Dhabi.
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F1: Una qualifica da Re D’Inghilterra, Max Verstappen firma la pole position sul tracciato inglese.

Nel cuore dell’Inghilterra, tra le curve leggendarie di Copse, Maggotts e Becketts, il tempio della velocità britannica si prepara a scrivere un nuovo capitolo. È il giorno delle qualifiche e l’atmosfera è elettrica: le tribune sono gremite, il cielo è minaccioso, tipico di Silverstone ,e ogni decimo di secondo potrebbe fare la differenza tra gloria e oscurità. I team hanno portato aggiornamenti audaci, i piloti sono affamati e le tensioni nel paddock sono palpabili. Tra veterani in cerca di conferme e giovani lupi pronti a stupire, chi conquisterà la pole su una delle piste più iconiche del calendario?
Al semaforo verde della Q1 nessuno perde tempo: le nuvole incombono e il rischio di un improvviso cambio di condizioni spinge tutti a scendere immediatamente in pista. Le due McLaren dettano da subito il ritmo, con Max Verstappen che si inserisce a ruota, mentre le Ferrari scelgono un approccio più cauto rispetto al passo mostrato nelle libere del mattino. Ancora una volta sotto i riflettori della Federazione c’è Oliver Bearman, punito con una penalità di 10 posizioni in griglia per l’incidente avvenuto durante le PL3 in pit lane. Un avvio in salita per il giovane britannico. Il primo colpo di scena non tarda ad arrivare: Franco Colapinto, durante il secondo giro di riscaldamento, perde il controllo della sua Alpine e tocca lievemente le barriere. L’argentino prova a rientrare ai box, ma la monoposto lo tradisce. È costretto a parcheggiare nella via di fuga, causando una bandiera rossa che congela temporaneamente la sessione. Alla ripartenza, i team temporeggiano nel mandare in pista i piloti, ma bastano alcune gocce sulle telecamere a scatenare il panico nei box: tutti si mobilitano, consapevoli che la Q1 potrebbe trasformarsi in una lotteria bagnata. Con la tensione che sale, Fernando Alonso accende il pubblico con un giro fenomenale che lo porta in terza posizione con la sua Aston Martin. Ma è ancora tutto in gioco: molti avversari stanno rientrando in pista con gomme usate, pronti a strappargli il crono. In casa Ferrari il clima si fa teso: Charles Leclerc finisce nel mirino per un possibile mancato rispetto delle bandiere gialle. La Federazione chiarisce pochi minuti dopo che non ci sarà alcuna investigazione per il monegasco, che tira un sospiro di sollievo. Intanto, nonostante le goccioline d’acqua, i piloti cominciano a trovare feeling con l’asfalto. Negli ultimi due minuti, la pista si anima in un crescendo di adrenalina. Gli eliminati della Q1: Lawson, Bortoleto, Stroll, Hülkenberg e Colapinto
Il Q2 si apre con un’attesa sospesa: la pit lane è aperta, ma nessuno osa uscire. I radar meteo minacciano pioggia improvvisa e i team temporeggiano, studiando ogni nuvola. Poi, improvvisamente, tutti si lanciano in pista, dando vita a un trenino serratissimo all’uscita dei box. Verstappen rompe gli indugi con gomma nuova e si prende la vetta. Piastri lo imita, siglando esattamente lo stesso tempo. Ma è Lando Norris a infiammare la sessione, piazzandosi davanti a tutti con un 1’25’’231 da manuale. Per un attimo, il destino delle Ferrari sembra segnato: con gomme usate, Hamilton è undicesima e Leclerc tredicesima. Il cronometro corre e il panico sfiora i box del Cavallino. Ma è solo il preludio alla riscossa. Leclerc e Hamilton montano gomme nuove e si rilanciano. Giri perfetti, al limite: Hamilton si prende la prima posizione, Leclerc subito dietro in seconda. Una risposta netta, muscolare, che ribalta completamente la situazione. La bandiera a scacchi sancisce il verdetto: Ferrari 1-2 alla fine del Q2, con la pista in continua evoluzione e gli avversari alle spalle in affanno. Una dimostrazione di sangue freddo e prestazione pura, che rilancia le ambizioni del team di Maranello in vista della lotta per la pole. Gli eliminati della Q2 sono Sainz, Tsunoda, Hadjar, Albon e Ocon.
Il Q3 si apre con il classico brivido: dieci piloti, una sola pole e una pista pronta a regalare sorprese. Le McLaren sono le prime a lanciarsi, seguite dalle Ferrari, decise a confermare il grande passo visto in Q2. Il primo a chiudere un giro cronometrato è Oliver Bearman, ma il ritmo vero arriva subito dopo. Max Verstappen si porta in testa con un giro solido, nonostante un piccolo errore, ma è la coppia McLaren a infiammare Silverstone: Oscar Piastri firma un fantastico giro, prendendosi la pole provvisoria, con Norris subito alle sue spalle. Leclerc si inserisce quarto, ma viene battuto da uno straordinario Hamilton che piazza la sua Mercedes in seconda posizione. Dopo il primo run, breve pausa nei box e poi di nuovo tutti in pista per il tentativo decisivo. Le McLaren e le Ferrari guidano la fila per l’assalto finale, ma nessuno riesce a migliorarsi: Norris resta secondo, Piastri non riesce a replicare il suo tempo e chiede un controllo al fondo vettura. Leclerc scivola in quinta posizione, superato anche da Russell e poi nuovamente da Hamilton. Tutti gli occhi sono su Verstappen. L’olandese, come spesso accade, si tiene il colpo finale per sé. E lo piazza con precisione chirurgica: giro perfetto, pole position conquistata, ancora una volta. La RB21, nonostante le difficoltà nelle prime fasi, si conferma macchina da qualifica nelle mani del campione del mondo. McLaren beffata, Ferrari in terza fila, e Max ancora là davanti. La griglia di Silverstone è pronta a regalarci una domenica da brividi.
Con Verstappen in pole, le McLaren subito alle sue spalle e le Ferrari pronte a sfruttare ogni spiraglio, il Gran Premio di Silverstone si preannuncia incandescente. Le condizioni meteo restano un’incognita, le strategie saranno decisive e il margine tra i top team è sottilissimo. Verstappen ha lanciato il guanto di sfida, ma la battaglia è tutt’altro che chiusa. McLaren e Mercedes vogliono rovinargli la festa, mentre la Ferrari dovrà trasformare il buon passo in qualifica in concretezza sotto la bandiera a scacchi. Sul circuito dove la Formula 1 è nata, domani potrebbe scriversi un’altra pagina di leggenda. Tutti pronti, perché a Silverstone non si vince per caso.
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F1: Leclerc detta il passo nelle FP3 a Silverstone

Il sabato in Inghilterra si apre con la terza sessione di prove libere e le condizioni meteo si presentano incerte, con un cielo coperto di nuvole che causa un grande calo di temperatura dell’asfalto. Dopo un venerdì in cui la Ferrari ha mostrato un ottimo passo gara, l’attesa è tutta per capire se le gerarchie di ieri verranno confermate. Tra poche ore, infatti, i team si sfideranno per la pole position, rendendo questa sessione di cruciale importanza.
Dopo qualche minuto anche i big iniziano a scendere in pista, ma è la Ferrari di Charles Leclerc a mantenere il comando, segnando un tempo di 1:25.922. Intanto Max Verstappen continua a lamentarsi della sua vettura per i freni, mentre Leclerc segnala delle gocce di pioggia nella nona curva. George Russell fa segnare un miglioramento significativo, portando la sua Mercedes in seconda posizione, a soli due decimi dalla Ferrari numero 16 di Charles Leclerc.
Con soli venti minuti rimasti alla fine della sessione, le due McLaren, finora rimaste nelle retrovie, escono allo scoperto con prepotenza. Un giro eccezionale le vede balzare in prima e seconda posizione, con un crono impressionante di 1:25.566, rimescolando completamente le carte in tavola. Liam Lawson, intanto, riceve una bandiera bianconera a causa di una guida errata. A soli otto minuti dalla conclusione della sessione, una bandiera rossa interrompe l’azione a causa di detriti in pista. Questo imprevisto risulta particolarmente sfortunato per Lewis Hamilton, che vede il suo giro abortito e si trova al momento in undicesima posizione.
I piloti sono tornati in pista per un ultimo tentativo, ma la sessione si è conclusa con una seconda bandiera rossa. Questa è stata causata dall’incidente di Gabriel Bortoleto, che perde il controllo della sua vettura nella sequenza di curve Maggotts-Becketts. A peggiorare la situazione, rientrando ai box, Oliver Bearman ha a sua volta sbattuto contro le barriere, danneggiando l’anteriore della sua monoposto. Un finale decisamente movimentato per le prove libere.

Foto: SkySport
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Formula 1, GP di Silverstone: Norris comanda le FP2

Le premesse per un weekend spettacolare ci sono tutte. Sul leggendario circuito di Silverstone, le seconde prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna hanno incoronato Lando Norris come il più veloce del venerdì pomeriggio, con una McLaren che torna a far paura, soprattutto nel finale della sessione. Dietro di lui, però, si fanno largo due Ferrari in stato di grazia: Charles Leclerc chiude secondo, Lewis Hamilton terzo, confermando l’ottimo passo gara già mostrato nelle FP1, dominate proprio dal sette volte iridato.
Il britannico della McLaren firma il miglior crono delle FP2, galvanizzato dal pubblico di casa e da una vettura che pare aver ritrovato la solidità che mancava nelle ultime uscite. Dopo un inizio di sessione altalenante, le Papaya sono salite in cattedra negli ultimi giri lanciati, con Norris capace di sfruttare al meglio la mescola morbida e le condizioni della pista in continuo miglioramento.
La Rossa si conferma competitiva, con un venerdì tutto all’attacco. Charles Leclerc si piazza secondo a pochi millesimi da Norris, mentre Hamilton conquista il terzo tempo, ribadendo il feeling crescente con la SF-25. Ancora più incoraggianti i dati sul passo gara, dove entrambi i piloti Ferrari hanno mostrato costanza e degrado contenuto, anche con le gomme medie. Per i tifosi del Cavallino, un venerdì da sorrisi larghi.
Giornata più complicata per Max Verstappen, che non riesce a trovare il bilanciamento ideale della sua Red Bull e chiude solo quinto, preceduto anche da un sorprendente Oscar Piastri. L’olandese ha lamentato problemi di stabilità in inserimento e qualche bloccaggio di troppo, soprattutto nel secondo settore.
In affanno le Mercedes, con Russell e Antonelli più staccati rispetto ai diretti rivali. Il giovane talento italiano, alla prima Silverstone in F1, ha faticato nel traffico e non è riuscito a completare un giro pulito nel finale, chiudendo appena fuori dalla top 10.
Con McLaren, Ferrari e Red Bull racchiuse in pochi decimi, e condizioni meteo incerte per il sabato, si prospetta un fine settimana tiratissimo. Domani alle 12:30 si torna in pista per le FP3, ultima occasione per rifinire i setup in vista delle qualifiche, che si preannunciano incandescenti. Il tempio della velocità britannico è pronto a regalarci un altro capitolo epico della stagione.
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