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Cronaca

Firenze, esplosione in un deposito Eni a Calenzano: morti, feriti e dispersi

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foto: open

L’ente dell’ENI ha confermato che nel corso della mattinata è divampato un incendio presso un deposito di carburanti a Calenzano, provincia di Firenze.

A recarsi tempestivamente sul posto sono stati proprio i Vigili del Fuoco, che con il passare delle ore stanno continuando a spegnere le fiammi di tutto il circondario che sono confinate fino alla zona pensiline di carico, che fortunatamente non intaccano in nessun modo le condizioni del parco dei serbatoi. Dopo l’avvenimento, sono tutt’ora in corso gli accertamenti e verifica su tutti gli impianti e le cause che hanno scatenato l’esplosione.

Anche lo stesso Eugenio Giani, il presidente della Regione Toscana, ha comunicato: “I vigili del fuoco hanno domato le fiamme in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini. I tecnici della nostra Agenzia regionale per la protezione ambientale sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, inclusi eventuali effetti sui corsi d’acqua”. Non solo il presidente della Regione Toscana, ha mostrato preoccupazione per l’accaduto ma anche il Comune di Calenzano, attraverso i sui social ha espresso: “Ai residenti in zona raccomandiamo di tenere chiuse porte e finestre e spegnere eventuali impianti di climatizzazione”. Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore.

L’esplosione è stata avvertita anche in centri distanti dal luogo dove è avvenuta. Diversi sono stati i feriti precisamente 9, con due vittime e tre i dispersi.  Uno dei feriti, ha raccontato l’avvenimento secondo il suo punto di vista, trovandosi presso il suo impiego, a circa 100 metri dall’esplosione. Si racconta così: “ Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. Abbiamo sentito solo uno spostamento d’aria così forte da farci svoltare per diversi metri all’interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito. Non sappiamo cosa è accaduto ma è stata l’esperienza più traumatica della mia vita. Sono ancora stordito”.

Queste sono le parole di una testimonianza vissuta in prima persona, fortunatamente tutte le persone ferite sono state portate in salvo e recati verso l’ospedale più vicino per gli accertamenti del caso.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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Attualità

Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

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Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.

Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.

Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.

 

L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.

L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.

Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.

 

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Cronaca

Morti due giovani in via duca degli Abruzzi a Palermo dopo un incidente frontale in moto: ecco chi sono

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Foto: Palermo Today

Palermo – Via Duca degli Abbruzzi

Aliberti Gabriel e Lopriore Alessandro (21 e 17 anni) sono rimasti coinvolti in un brusco schianto frontale in moto, in seguito il quale i due hanno perso la vita ed un sedicenne è rimasto ferito.

Il tutto è accaduto davanti la Palazzina Cinese, in Via Duca degli Abruzzi.

Le strade attualmente sono state chiuse al traffico per poter effettuare eventuali rilievi.

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