Attualità
Sanremo 2025: Le Previsioni del Festival – I Possibili Vincitori e i 5 Artisti da Tenere d’Occhio

Il Festival di Sanremo è finalmente alle porte, un’edizione che ha lasciato parlare di sé per settimane, partendo dal ritorno di Carlo Conti come presentatore, dalla scelta dei concorrenti ed infine, per non farci mancare nulla, per le numerose diatribe extra competizione che hanno avuto come protagonisti diversi cantanti della gara.
Abbiamo individuato quelli che secondo noi sono i 3 artisti favoriti per la vittoria finale, insieme ai 5 concorrenti da tenere d’occhio che potrebbero stupire (in positivo o in negativo), durante il Festival.
I 3 Possibili Vincitori
Giorgia: Una voce intramontabile
Giorgia è senza dubbio una delle voci più iconiche e rispettate della musica italiana, e la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025 la rende una delle grandi favorite per la vittoria. Con una carriera lunga e costellata di successi, la sua straordinaria estensione vocale e la sua capacità innata di trasmettere emozioni l’hanno consacrata come una delle artiste più amate e apprezzate della scena musicale italiana.
Con già un primo posto in bacheca, nel 1995 con Come saprei, Giorgia torna presentando “La cura per me”, un brano che mescola l’esperienza e la maestria di un’artista che conosce bene il Festival, con la freschezza di chi sa reinventarsi. La sua voce e la sua carriera imponente la rendono una concorrente ampiamente favorita.
Francesco Gabbani: Il campione pronto alla doppietta
Francesco Gabbani è un nome che ormai risuona forte nell’universo musicale italiano, e il suo percorso a Sanremo ne è la testimonianza. Con un palmares che vanta il primo posto nella categoria Nuove Proposte nel 2016 con Amen, la vittoria nel 2017 con Occidentali’s Karma, e il secondo posto con Viceversa nel 2020, Gabbani è senza dubbio uno dei grandi favoriti del Festival.
Nell’edizione odierna, Gabbani esibirà Viva la vita, un brano che promette di riconfermare la sua capacità di emozionare e divertire, continuando la sua tradizione di successi. La sua personalità carismatica e il suo stile unico, che mescola ironia e profondità, lo rendono una presenza impossibile da ignorare, capace di conquistare il pubblico e, soprattutto, la stampa, sempre attenta alle sue mosse. Gabbani potrebbe di nuovo emergere come uno dei grandi “pesi massimi” di questa edizione del Festival, pronto a lottare per un altro primo posto.
Simone Cristicchi: L’artista dalla sensibilità unica
Simone Cristicchi è un volto ben noto nel panorama musicale italiano, con una vittoria al Festival di Sanremo nel 2007 con il brano Ti regalerò una rosa. La sua capacità di raccontare storie toccanti e di trattare temi profondi hanno permesso a Cristicchi di conquistare un posto speciale nel cuore del pubblico e della critica.
Nel 2025, Cristicchi torna a Sanremo con “Quando sarai piccola”. Singolo che già dalle prime impressioni della stampa sembra promettere bene, ricevendo un buon riscontro, con una valutazione di 7.60 (secondo solo a “L’albero delle noci” di Brunori Sas), un punteggio che riflette l’apprezzamento per la sua capacità di saper conciliare la qualità musicale con la narrazione emotiva.
Cristicchi ha una capacità unica di coinvolgere il pubblico, grazie al suo tono inconfondibile e alla profondità dei suoi testi. Il suo ritorno al Festival di Sanremo, lo rende un concorrente papabile per la vittoria.
I 5 cantanti da tenere d’occhio
Rose Villain: Per la rivincita
Nonostante il 23° posto ottenuto nella scorsa edizione, “Click Boom” di Rose Villain si è rivelato uno dei brani di maggior successo del Festival, raggiungendo l’ottava posizione nella classifica FIMI e ottenendo la certificazione triplo disco di platino. Un risultato che dimostra come il gradimento del pubblico possa spesso ribaltare le gerarchie sanremesi.
Quest’anno, il suo percorso potrebbe seguire quello che ormai è noto come “effetto Tananai”. Ricordiamo infatti che nel 2022, Tananai chiuse all’ultimo posto con “Sesso Occasionale”, salvo poi trasformarsi in un fenomeno discografico e tornare l’anno successivo con “Tango”, brano che si classificò 5° nella finale.
Le doti vocali di Rose Villain, unite alla sua stravaganza e alla capacità di reinventarsi, potrebbero essere i suoi jolly, per rendere “Fuorilegge” l’arma vincente nel conquistare definitivamente il pubblico dell’Ariston e riscrivere la sua storia sanremese.
Olly: Pronto a prendersi la scena
Nel 2022, Olly si è presentato sul palco dell’Ariston da perfetto sconosciuto, chiudendo la sua esperienza sanremese al 24° posto. Un debutto che, seppur lontano dai riflettori principali, ha rappresentato solo l’inizio del suo percorso. Negli anni successivi, il suo talento ha trovato il giusto riconoscimento, conquistando pubblico e critica con uno straordinario successo discografico.
Oggi, il giovane cantautore genovese ritorna a Sanremo con una consapevolezza totalmente diversa: più maturo, più sicuro dei propri mezzi e pronto a vivere il Festival da protagonista. La sua evoluzione lo rende un artista da non sottovalutare, trasformandolo in un concorrente temibile e da tenere d’occhio, capace di ribaltare ogni pronostico con il suo brano “Balorda nostalgia“.
Sarah Toscano: Una nuova sfida
Vincitrice dell’ultima edizione di Amici, Sarah Toscano arriva a Sanremo 2025 con l’entusiasmo e l’energia di chi ha appena conquistato il grande pubblico televisivo. Nonostante la giovane età, ha già dimostrato di saper tenere il palco e di avere un’identità artistica ben definita.
Il Festival rappresenta per lei una sfida decisiva: il passaggio dal talent show al palco più prestigioso della musica italiana. La storia recente di Sanremo ha visto diversi ex concorrenti di Amici ottenere grandi risultati, e Sarah potrebbe seguire la stessa scia. Con il suo stile fresco e moderno, la giovane cantante è pronta a giocarsi le sue carte con il singolo “Amarcord” e chissà, magari rivelarsi una delle sorprese più interessanti della competizione.
Fedez: La Bomba mediatica di Sanremo 2025
Fedez si presenta al Festival di Sanremo 2025 in un momento della sua carriera e della sua vita personale che definire tormentato sarebbe riduttivo. Negli ultimi mesi, il rapper è stato al centro di un vero e proprio terremoto mediatico, tra la separazione da Chiara Ferragni, le rivelazioni di Fabrizio Corona e il conseguente polverone giornalistico che lo ha reso uno dei personaggi più discussi del momento.
Se già in passato Fedez aveva dimostrato di essere un artista capace di catalizzare l’attenzione ben oltre la sua musica, oggi arriva all’Ariston con addosso gli occhi di tutti, tra curiosità, scetticismo e attese altissime. Il Festival, in questo contesto, non è solo un’occasione per presentare un nuovo brano, ma anche un banco di prova per ridefinire la sua immagine pubblica e artistica. Tra pochi giorni capiremo se Battito sarà uno sfogo canoro di questa situazione opprimente capace di toccare i nostri cuori.
La domanda è inevitabile: riuscirà a far parlare più per la musica che per le polemiche? O il suo Sanremo sarà l’ennesimo capitolo di una narrazione più grande, dove lo spettacolo va oltre il palco? Una cosa è certa: Fedez sarà uno dei protagonisti assoluti di questa edizione, nel bene o nel male.
Brunori Sas: La penna che può lasciare il segno
Il Festival di Sanremo 2025 vedrà il debutto sul palco dell’Ariston di Brunori Sas, un nome che per la critica e il pubblico più attento alla musica d’autore non ha certo bisogno di presentazioni. Ma la vera domanda è: quanto sarà competitivo in un contesto come Sanremo?
Brunori arriva al Festival con una solida carriera alle spalle, fatta di testi profondi, ironia tagliente e un’identità musicale fortissima. Da sempre considerato uno degli autori più raffinati, costruendo un rapporto solido con pubblico e critica, grazie alla sua capacità di raccontare con grande sensibilità e tatto la quotidianità e le fragilità umane.
Sanremo rappresenta l’occasione per uscire dalla ‘confort zone‘ e mettersi in gioco tra nomi più mainstream e sonorità più radiofoniche. Se “L’albero delle noci” saprà emozionare il pubblico, così come ha conquistato la stampa con una votazione di 7.61 potrebbe rivelarsi una delle sorprese più affascinanti di questo Festival.
Attualità
Vera scoperta dell’America: smentito Colombo, i primi furono i Vichinghi

Contrariamente a ciò che sappiamo sul primo uomo a scoprire l’America nei libri di storia, in realtà non andò tutto secondo la sequenza temporale che sappiamo. Ebbene sì, in realtà non fu Colombo a scoprire l’America per primo, bensì i Vichinghi.
Uno studio ha dimostrato quanto si ipotizzava da tempo: la presenza europea in America risale a ben prima di Cristoforo Colombo, perché furono i Vichinghi nell’anno 1021, con 471 anni di anticipo da Colombo, ad essere i primi ad approdare sul continente americano.
LA SVOLTA DELLA VERITA’
La sorprendente verità è emersa grazie ad una scoperta incredibile in Canada. Gli scienziati Michael Dee, dell’Università di Groeningen, nei Paesi Bassi e colleghi di un’ampia collaborazione internazionale, sulla base della datazione di alcuni resti archeologici scoperti nel sito, hanno analizzato dei campioni di legno trovati a Terranova e hanno trovato al di sopra segni di un’ascia, ma non una qualunque, un’ascia vichinga.
Grazie all’utilizzo di tecniche di datazione avanzatissime, gli scienziati sono riusciti a stabilire l’anno esatto in cui quell’ascia ha intagliato quel pezzo di legno, dunque non un periodo generico, ma l’anno preciso: 1021 d.C.
Nonostante fosse noto già da tempo che i primi europei a raggiungere le coste americane fosse quel popolo noto per le sue spedizioni verso mete che ai tempi erano i margini del mondo conosciuto, ossia dal Mar Caspio alle coste remote della Groenlandia, ora per la prima volta, i ricercatori ci hanno fornito una data precisa per il primo sbarco nelle Americhe: il 1021.
PRIME TESTIMONIANZE
Risalgono agli anni Sessanta le prime testimonianze della presenza del popolo Vichingo sul continente americano. Le prime scoperte riguardano i resti della colonia di l’Anse aux Meadows, ma non c’era alcuna certezza circa la sua datazione, la cui stima è stata poi raggiunta solo oggi grazie a uno studio avanzato. Tutto partì grazie alla scoperta di resti lignei lavorati in modo inconfondibile con il ferro, materiale che era sconosciuto ai nativi americani.

@Focus
Attualità
Guerra in Medio Oriente, possibile accordo tra Israele e Hamas entro 1-2 settimane: ecco gli eventuali scenari

Arrivano nuove notizie in merito ad una possibile tregua in Medio Oriente tra Israele e Hamas, che prevederebbe un accordo sul cessate il fuoco con eventuale rilascio degli ostaggi.
Dialoghi che, però, si prevede andranno avanti nel lungo termine per circa una o due settimane.
POSSIBILE TREGUA IN MEDIO ORIENTE
Israele e Hamas potrebbero raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi entro una o due settimane, ma non si prevede che possa succedere in un giorno.
Lo ha dichiarato un alto funzionario israeliano a Reuters, durante la visita del premier Benjamin Netanyahu a Washington, che finora non ha prodotto annunci.
Secondo la fonte, se le due parti dovessero accettare una tregua di 60 giorni, Israele userebbe quel tempo per offrire un cessate il fuoco permanente che richiederebbe il disarmo del gruppo militante palestinese. Se Hamas rifiuta, “procederemo” con le operazioni militari, ha sottolineato il funzionario.
Il Qatar e altri Paesi potranno iniziare a destinare risorse e fondi alla ricostruzione della Striscia di Gaza già. durante il cessate il fuoco. E’ quanto ha accordato Israele nell’ambito dei negoziati in corso a Doha, come richiesto da Hamas per dimostrare serietà di intenzioni.
Lo Stato ebraico da parte sua insiste che non sia solo Doha a dare fondi, ma anche altri Paesi. Gli Stati della regione, tra cui l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, si rifiutano di impegnarsi a fornire aiuti per la ricostruzione se prima Israele non si impegna a porre fine alla guerra.
IL BILANCIO DEI MORTI SI AGGRAVA IN MEDIO ORIENTE
Almeno 24 persone, tra cui molte donne e bambini, sono stati uccisi dall’alba di oggi al centro e al sud di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera, citando fonti ospedaliere. Allarme a Tel Aviv e Gerusalemme per il lancio di missili dallo Yemen. Le forze israeliane hanno intensificato gli attacchi aerei su Gaza, mentre proseguono faticosamente i negoziati a Doha.
Intanto, il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che lui e Donald Trump condividono pienamente la strategia per giungere a un accordo sulla liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas, ma ha chiarito che Israele non firmerà alcun patto “a ogni costo“.

Foto: Il Corriere della Sera
DOMANI RITORNO IN ISRAELE DI NETANYAHU
E’ previsto per domani mattina il rientro in Israele da Washington del premier Benjamin Netanyahu. Lo scrive il giornale israeliano Haaretz. Netanyahu è negli Stati Uniti da domenica.
Nelle scorse ore il premier israeliano ha incontrato al Pentagono il segretario alla Difesa, Pete Hegseth, con il quale – ha reso noto l’ufficio di Netanyahu – ha parlato di questioni relative alla sicurezza, anche il “contrasto alle minacce dall’Iran“, dopo i 12 giorni di guerra a giugno tra Israele e la Repubblica Islamica, e il “rafforzamento dell’alleanza strategica tra Israele e Usa“.
Attualità
Processo Puff Daddy, è terminato ufficialmente il processo: ecco l’esito

È giunto finalmente al termine, nella giornata di ieri, il processo a “Puff Daddy” che ha tenuto sulle spine tutta l’America, e non solo, per tantissime settimane. Subito dopo il termine del procedimento è giunto anche l’esito: Puff Daddy è stato ritenuto colpevole solo di due capi di imputazione su cinque e, di conseguenza, non rischia l’ergastolo.
In un verdetto misto, i giurati del processo penale federale a Sean Diddy Combs lo hanno dichiarato colpevole di due capi d’imputazione per trasporto a fini di prostituzione, ma lo hanno assolto dalle accuse più gravi: associazione a delinquere e traffico sessuale. Il verdetto, annunciato nella tarda serata del 1° luglio (ora statunitense), è stato confermato da più fonti, tra cui CNN, AP News e The Guardian.
IL VERDETTO A PUFF DADDY
La decisione arriva dopo circa 14 ore di deliberazioni. Combs era accusato di aver preso parte a una rete di sfruttamento sessuale e di aver promosso un sistema organizzato a scopo criminale: due capi d’imputazione gravi, che avrebbero potuto comportare l’ergastolo.
La giuria, però, l’ha assolto da queste accuse. Diversa, invece, la posizione per quanto riguarda i due capi d’imputazione minori, che lo accusavano di aver organizzato e finanziato spostamenti di donne a fini di prostituzione. In questi casi, Combs è stato dichiarato colpevole.
Il giudice Arun Subramanian ha ringraziato i giurati per il loro “enorme sacrificio” nel corso del processo: “Voglio che sappiate che è fonte di ispirazione per tutti noi. Avete ascoltato, avete lavorato insieme, siete stati qui ogni giorno, con la pioggia o con il sole. Lo avete fatto senza alcuna ricompensa, se non quella che deriva dal rispondere alla chiamata del servizio pubblico. Questo dovrebbe dare speranza a tutti noi“, ha detto.

Foto: Il Post
QUANTO RISCHIA ADESSO PUFF DADDY
Il rapper, che si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse, ora rischia una pena fino a 10 anni di carcere per le condanne per trasporto. Se fosse stato condannato per uno qualsiasi degli altri capi d’accusa, il 55enne avrebbe potuto affrontare fino all’ergastolo.
Ma Combs resterà in carcere: il giudice Arun Subramanian ha negato infatti al re dell’hip hop di uscire di carcere sotto cauzione, argomentando che i reati di traffico di persone a scopo prostituzione di cui è stato riconosciuto colpevole impongono che il condannato resti dietro le sbarre in attesa della sentenza.
LA REAZIONE DELL’AULA
Prima di essere accompagnato fuori dall’aula del tribunale dagli ufficiali giudiziari, Sean “Diddy” Combs si è inginocchiato davanti alla sedia e ha chinato la testa. Successivamente, rivolto alla tribuna, ha applaudito, spingendo anche il pubblico a farlo.
Combs ha guardato la famiglia con il viso raggiante, dicendo: “Grazie. Vi voglio bene, mamma.”.
In seguito i familiari hanno iniziato a gridare dream team agli avvocati, che si sono dati pacche sulle spalle e si sono abbracciati.
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