Attualità
Sanremo2025: il riassunto con i top e flop della terza serata

La Terza serata del Festival di Sanremo 2025 si apre con le ‘canzonette’ di Edoardo Bennato, che scaldano l’Ariston. Ad affiancare Carlo Conti,le tre co-conduttrici d’eccezione: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa, intrattengono molto bene grazie alla loro bellezza e vivacità, smorzando la ‘fretta’ di Carlo Conti che sta caratterizzando questo Festival. L’Ariston vede inoltre, il ritorno sul palco dei Duran Duran e con loro, Victoria dei Maneskin, accolta da vera rockstar. Al tramonto del Festival viene celebrata Iva Zanicchi, a 60 anni dalla sua prima partecipazione al Festival ritorna sul palco dell’Ariston per ricevere il premio alla carriera, condito dalla standing ovation del pubblico. Sul finale viene decretato il vincitore delle nuove proposte, Settembre con ‘Vertebre‘ trionfa su Alex Wyse, uscendo vittorioso dopo una battaglia all’ultimo voto.

Fonte: QN
LE PRIME ESIBIZIONI
Dopo l’avvio di Edoardo Bennato e l’ingresso della bellissima Miriam Leone, si vedono le prime esibizioni rimanenti dei 14 concorrenti, che tornano sul palco dopo il debutto della prima serata. Notiamo maggiore convinzione e più tranquillità nelle performance, con l’ansia che pian piano va sciamando. Clara molto convincente, a seguire Brunori Sas e il suo ‘Albero delle noci’, poi Sarah Toscano a chiudere il primo trio.

Fonte RaiNews
MOLTO SPETTACOLO E POCA COMPETIZIONE
Carlo, altro che fretta! Il siparietto del bambino prodigio Samuele Parodi e il Teatro patologico che ha commosso l’Ariston, hanno fatto passare in sordina le esibizioni di Massimo Ranieri, Joan Thiele e Shablo oscurate poi dal il cast di ‘Mare Fuori 5’ all’ingresso dell’Ariston e l’esibizione magistrale di Ermal Meta sul Suzuki Stage.
I MIGLIORI DELLA SERATA
Lo spettacolo prosegue con le esibizioni stratosferiche di Noemi e Olly, che si dimostrano i migliori della serata per presenza sul palco. Noemi ha incantato con la sua voce, mentre Olly si è preso la scena di tutto l’Ariston, ricevendo una grandissima e meritata standing ovation.
VOLATA FINALE
La terza serata prosegue spedita con il ritorno dei Duran Duran che cantano “Invisible”, “Notorious” e “Ordinary world” e poi con Victoria “Psycho killer” e “Girls on film” “The wild boys”. La competizione vede poi i Coma_Cose (sempre con un outfit stravagante), i Modà, Tony Effe, Irama, Francesco Gabbani e Gaia, che chiude la fila.

Fonte: Radio 105
I MIGLIORI CINQUE
Al termine delle esibizioni viene stoppato il televoto e, dopo una simpatica gag delle co-conduttrici con l’IA che annuncia Carlo Conti come l’uomo perfetto, e la vittoria di Settembre tra le nuove proposte, si prosegue annunciando la classifica provvisoria (sempre in ordine sparso) dei migliori 5.
– Brunori Sas
– Olly
– Coma_Cose
– Francesco Gabbani
– Irama

Fonte: Raiuno
TOP 3
Olly: Il migliore senza alcun dubbio di questa terza serata. Arriva sul palco con sicurezza e con la tranquillità di chi improvvisa una esibizione nel corridoio di casa sua, l’emozione e l’ansia dell’Ariston non lo scalfiscono minimamente dando vita ad una performance memorabile che lo lancia tra i favoriti della vittoria finale.
Noemi: Una voce che incanta. Noemi lascia tutti senza parole sia per l’eleganza che per la bravura col microfono. Non andiamo avanti con i complimenti perché ‘Se t’innamori muori’.
Coma_Cose: è bastato un secondo ascolto per rendere ‘cuoricini’ una hit per tutti e la classifica lo conferma. Con una canzone dal testo leggero leggero ma ipnotico, i Coma_Cose si dimostrano un esperimento vincente.
FLOP 3
Sarah Toscano: Niente da dire sulle qualità della giovane cantante, la canzone è molto orecchiabile ma si nota una presenza scenica quasi ‘inesistente’. Forse è l’emozione di salire sul palco dell’Ariston ad essere la causa principale, sta di fatto che serve qualcosa in più.
Joan Thiele: Un brano diverso dal solito ma che rimane un po’ indietro. Rispetto ad altre performance la canzone ha faticato a catturare l’attenzione del pubblico. Potrebbe essere uno di quei pezzi che cresce con gli ascolti.
Massimo Ranieri: Per quanto la canzone sia stata ben eseguita, sembra un po’ fuori dal tempo, come se non riuscisse a connettersi davvero con le sonorità più fresche di oggi. Un pezzo che punta sull’emozione, ma che rischia di non lasciare il segno.
Attualità
Processo Puff Daddy, è terminato ufficialmente il processo: ecco l’esito

È giunto finalmente al termine, nella giornata di ieri, il processo a “Puff Daddy” che ha tenuto sulle spine tutta l’America, e non solo, per tantissime settimane. Subito dopo il termine del procedimento è giunto anche l’esito: Puff Daddy è stato ritenuto colpevole solo di due capi di imputazione su cinque e, di conseguenza, non rischia l’ergastolo.
In un verdetto misto, i giurati del processo penale federale a Sean Diddy Combs lo hanno dichiarato colpevole di due capi d’imputazione per trasporto a fini di prostituzione, ma lo hanno assolto dalle accuse più gravi: associazione a delinquere e traffico sessuale. Il verdetto, annunciato nella tarda serata del 1° luglio (ora statunitense), è stato confermato da più fonti, tra cui CNN, AP News e The Guardian.
IL VERDETTO A PUFF DADDY
La decisione arriva dopo circa 14 ore di deliberazioni. Combs era accusato di aver preso parte a una rete di sfruttamento sessuale e di aver promosso un sistema organizzato a scopo criminale: due capi d’imputazione gravi, che avrebbero potuto comportare l’ergastolo.
La giuria, però, l’ha assolto da queste accuse. Diversa, invece, la posizione per quanto riguarda i due capi d’imputazione minori, che lo accusavano di aver organizzato e finanziato spostamenti di donne a fini di prostituzione. In questi casi, Combs è stato dichiarato colpevole.
Il giudice Arun Subramanian ha ringraziato i giurati per il loro “enorme sacrificio” nel corso del processo: “Voglio che sappiate che è fonte di ispirazione per tutti noi. Avete ascoltato, avete lavorato insieme, siete stati qui ogni giorno, con la pioggia o con il sole. Lo avete fatto senza alcuna ricompensa, se non quella che deriva dal rispondere alla chiamata del servizio pubblico. Questo dovrebbe dare speranza a tutti noi“, ha detto.

Foto: Il Post
QUANTO RISCHIA ADESSO PUFF DADDY
Il rapper, che si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse, ora rischia una pena fino a 10 anni di carcere per le condanne per trasporto. Se fosse stato condannato per uno qualsiasi degli altri capi d’accusa, il 55enne avrebbe potuto affrontare fino all’ergastolo.
Ma Combs resterà in carcere: il giudice Arun Subramanian ha negato infatti al re dell’hip hop di uscire di carcere sotto cauzione, argomentando che i reati di traffico di persone a scopo prostituzione di cui è stato riconosciuto colpevole impongono che il condannato resti dietro le sbarre in attesa della sentenza.
LA REAZIONE DELL’AULA
Prima di essere accompagnato fuori dall’aula del tribunale dagli ufficiali giudiziari, Sean “Diddy” Combs si è inginocchiato davanti alla sedia e ha chinato la testa. Successivamente, rivolto alla tribuna, ha applaudito, spingendo anche il pubblico a farlo.
Combs ha guardato la famiglia con il viso raggiante, dicendo: “Grazie. Vi voglio bene, mamma.”.
In seguito i familiari hanno iniziato a gridare dream team agli avvocati, che si sono dati pacche sulle spalle e si sono abbracciati.
Attualità
Guerra in Medio Oriente: Israele sospende la consegna di aiuti a Gaza

L’annuncio, in Medio Oriente, arriva dopo la minaccia del ministro Smotrich di dimettersi dal governo se non fossero state prese misure per impedire il saccheggio da parte di Hamas. La notizia è stata diffusa dopo che Netanyahu ha ordinato all’Idf di elaborare un piano per impedire ad Hamas stessa di rubare gli aiuti. La sospensione rimarrà in vigore fino alla presentazione del piano dell’esercito, secondo una fonte.
Nel mentre, la Cia: “Abbiamo raccolto prove che indicano che i siti nucleari dell’Iran sono stati devastati” Israele ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti a Gaza dopo la minaccia del ministro di ultradestra Bezalel Smotrich di dimettersi dal governo se non fossero state prese misure per impedire che gli aiuti arrivino ad Hamas. Lo riferisce una fonte a Channel 12, citata da Times of Israel.
La notizia è stata diffusa poco dopo che l’ufficio del primo ministro aveva annunciato che Benyamin Netanyahu ha ordinato all’Idf di elaborare un piano in 48 ore per impedire ad Hamas di rubare gli aiuti. La sospensione della consegna di aiuti, in Medio Oriente, rimarrà in vigore fino alla presentazione del piano dell’esercito, aggiunge la fonte. La Guida suprema iraniana Khamenei è riapparsa in un messaggio video diffuso dalle tv e ha cantato vittoria dopo la fine della guerra dei 12 giorni: “Congratulazioni alla grande nazione iraniana per la vittoria sul regime israeliano”.
Ha criticato anche gli Usa: “Trump esagera l’impatto dei raid sui siti nucleari. la Repubblica Islamica ha dato un duro schiaffo all’America. “Il raid su Fordow è stato come la bomba su Hiroshima: ha messo fine alla guerra“, ha commentato Trump, che poi difende Netanyahu: “Il processo contro di lui deve essere annullato, gli Usa lo salveranno“.
Fonti da Gaza hanno dichiarato che nelle ultime 24 ore sono stati trasportati negli ospedali di Gaza 103 cadaveri e 219 feriti: secondo la protezione civile di Gaza, questa mattina 56 persone sono state uccise dal fuoco israeliano in tutta la striscia, tra cui sei che attendevano aiuti in due località separate.
Intanto secondo l’Onu a Gaza le operazioni israeliane, inclusi bombardamenti e attacchi in tutta la Striscia, “continuano ad avere un impatto devastante sui civili, causando decine di morti e feriti, molti dei quali stavano semplicemente cercando aiuti umanitari”: almeno 20 persone sono state uccise questa mattina negli attacchi delle forze israeliane a Gaza, tre delle quali aspettavano la distribuzione di aiuti umanitari nei punti di distribuzione: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti negli ospedali della Striscia.

Foto: Wikipedia
LA RISPOSTA DELL’IRAN
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha affermato che la Repubblica islamica ha “diritto” all’energia nucleare per scopi pacifici: “L’Iran ha il pieno diritto, ai sensi dell’articolo 4 del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), di utilizzare l’energia nucleare per scopi pacifici, ed è determinato a mantenere tale diritto in qualsiasi circostanza“, ha affermato Baghaei in un’intervista ad Al Jazeera.
I raid degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani hanno “distrutto la diplomazia“, ha dichiarato Baghaei, aggiungendo che gli Usa “devono essere ritenuti responsabili dell’aggressione commessa contro l’Iran in collusione con Israele“.
LA CONFERMA DALL’EUROPA SUL MEDIO ORIENTE
Le centrifughe di Fordow, uno dei più importanti impianti di arricchimento nucleare dell’Iran, “non sono piu’ operative” a seguito degli attacchi statunitensi, lo dice Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.
“Sulla base delle immagini satellitari, possiamo trarre conclusioni abbastanza precise sulle conseguenze del bombardamento“, ha dichiarato il numero uno dell’Aiea all’emittente radiofonica francese Radio France Internationale: “Data la potenza di queste bombe e le caratteristiche tecniche delle centrifughe, sappiamo che non sono più operative, semplicemente a causa delle vibrazioni, che causano danni fisici considerevoli e significativi“, ha affermato Grossi.
“Conosco molto bene l’impianto, è una rete di tunnel con diversi tipi di attività‘”, ha aggiunto ques’utlimo: “Quello che abbiamo visto nelle immagini corrisponde più o meno alla sala di arricchimento, è quella che è stata colpita“.
GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI SULLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE
Il fragile cessate il fuoco tra Iran e Israele regge, al momento, da circa due giorni dopo l’annuncio di quest’ultima e dopo aver anticipato l’imminente ripresa dei colloqui con Teheran sul programma nucleare, Donald Trump spera di raggiungere quello che ha definito “un accordo di pace globale“.
Secondo l’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, gli Stati Uniti stanno “discutendo con gli iraniani, diversi interlocutori ci stanno contattando e penso che siano pronti“, ha spiegato Witkoff.
Il cessate il fuoco sta procedendo “molto bene“, ha detto il Presidente, secondo il quale dopo 12 giorni di conflitto, Iran e Israele erano “stanchi, esausti“.
Secondo l’ultimo bilancio ufficiale iraniano, che elenca solo le vittime civili, la campagna militare israeliana ha causato almeno 627 morti e oltre 4.870 feriti. L’Iran ha reagito con attacchi missilistici e con droni, uccidendo 28 persone in Israele.
Teheran, che ha ribadito i suoi “legittimi diritti” a sviluppare un programma nucleare civile, si è dichiarata pronta a riprendere i colloqui con Washington per un accordo che regoli il suo programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni: “Parleremo la prossima settimana con l’Iran, potremmo firmare un accordo, non lo so”, ha annunciato Donald Trump dopo il vertice Nato all’Aia.

Foto: RSI
Attualità
Guerra Israele – Iran: Usa interviene e impone una tregua fragile

La notte tra sabato e domenica è stata soggetta dal bombardamento americano nei tre siti nucleari iraniani. L’attacco non ha causato il totale annientamento, ma ha ritardato solo di pochi mesi il programma atomico iraniano, diversamente da come aveva annunciato il presidente Donald Trump.
RETROSCENA DELL’ATTACCO
E’ stato rivelato da un rapporto del Pentagono, destinato a rimanere segreto e contestato da Trump, riferisce che l’attacco con le bombe di profondità che solo gli USA possiedono, ha distrutto gli ingressi di due dei tre siti, ma non ha distrutto gli ambienti sotterranei, ma anzi ha lasciato intatte le componenti principali ed essenziali del programma iraniano d’arricchimento dell’uranio.
Dunque il rapporto, significa che l’Iran impiegherà più tempo per dotarsi dell’atomica, se realmente lo voleva e vuole fare, conservando la sua capacità di farlo. Il che, secondo molti media USA, rende traballante la tregua tra Israele e Iran annunciata dal presidente Trump e confermata, nonostante qualche esitazione e numerose violazioni da parte di entrambi i presidenti: Masoud Pezeshkian per l’Iran e Benjamin Netanyahu per Israele.
ISRAELE-IRAN: CONTROVERSA ACCETTAZIONE DEL CESSATE IL FUOCO
Proprio ieri il presidente Netanyahu ha generato l’ira del magnate presidente, non convinto dell’opportunità del cessate al fuoco con l’Iran. Secondo diverse fonti anonime citate dall’Ap, Trump durante una telefonata conciata, ha chiarito a Netanyahu che era ora di cessare la guerra e di tornare alla diplomazia e che gli Stati Uniti non avrebbero più compiuto azioni offensive contro l’Iran.
Dopo la conversazione con Trump, Netenyahu si è impegnato a sospendere gli attacchi e a rispettare la tregua stabilita, dichiarando di aver raggiunto i propri obiettivi, il che però non coincide con il vero, stando al rapporto dell’intelligence militare statunitense. Lo stesso si è inoltre impegnato a fare Pezeshkia, annunciando la fine della “guerra dei 12 giorni“.
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