Attualità
Papa Francesco: notte tranquilla in ospedale ma “c’è chi ha sperato che morissi”

Aggiornamento sulle condizioni di salute del pontefice: dopo la diagnosi di polmonite bilaterale, il Vaticano ha diffuso un nuovo aggiornamento del Papa tramite bollettino dichiarando le condizioni del pontefice dopo la nuova notte trascorsa al policlinico Gemelli di Roma.
Il Vaticano nelle ultime ore ha aggiornato lo stato di salute del Santo Padre, ricoverato al policlinico Gemelli di Roma dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale, dichiarando: “Notte serena, Papa Francesco si è alzato e ha fatto colazione in poltrona“.
Dunque al momento, la sua situazione di salute sembra essere “stabile“. Fonti interne del Vaticano confermano il proseguimento della terapia, riferendo che il pontefice, oltretutto, prosegue la sua attività lavorativa, ovviamente calibrata con il suo stato di malattia e permanenza ospedaliera.
Durante le prossime ore, nel suo settimo giorno di ricovero, sarà diffuso un nuovo bollettino per aggiornarci sulle nuove condizioni del pontefice.
LA PREOCCUPAZIONE DEL PRESIDENTE CEI
Questa mattina Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, ha dichiarato quanto segue a Bologna, per ‘inaugurazione a margine del dell’anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano Flaminio: “Siamo tutti preoccupati per il Papa ma le cose che si dicono sono esattamente quelle che avvengono. Il fatto che il Papa abbia fatto colazione, abbia letto i giornali, abbia ricevuto delle persone vuol dire che siamo nella direzione giusta di un pieno recupero, che speriamo avvenga presto.”
CONDIZIONI DI SALUTE
Iera sera era giunto che c’era un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori, così come è risultato tramite le analisi del sangue valutate dal team medico. A livello generale, il bollettino ha fatto sapere che “le condizioni cliniche si presentano stazionarie“.
Inoltre Matteo Bruni, portavoce del Vaticano, ha riferito che il Pontefice ha dedicato parte della sua giornata di ricovero leggendo alcuni quotidiani e svolto le sue attività lavorative insieme ai suoi collaboratori di fiducia.
LA VISITA DELLA PREMIER MELONI
Nel pomeriggio invece Papa Francesco ha accolto in visita la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con cui si è intrattenuto privatamente per una ventina di minuti. La Premier si è recata per rivolgere gli auguri al Pontefice di una pronta guarigione a nome del Governo e di tutto il Paese, aggiungendo con una nota di Palazzo Chigi, di essere “molto contenta di averlo trovato vigile e reattivo.”
LE PAROLE DEL PONTEFICE
Il Corriere della Sera, ci svela alcune battute di Papa Francesco fatte alla Meloni: “Qualcuno ha pregato perché andassi in Paradiso, ma il Padrone della Messe ha pensato di lasciarmi ancora qui!“. Inoltre, le ha confidato il rammarico di non poter essere presente di persona al Giubileo, cosciente del fatto che sia meglio ascoltare i consigli dei medici soprattutto dopo il recente peggioramento, ha infine aggiunto con un tocco di ironia: “Mi hanno detto che devo prendermi cura della salute, altrimenti finirò presto in Paradiso.”
Attualità
I ricercatori del MPI rivelano che il Dna può influenzare i gusti musicali

Come una volta affermò Charles Darwin “la musica deve essere classificata tra le cose più misteriose di cui l’uomo è dotato”; ed effettivamente, le predisposizioni e preferenze sonore sono ad oggi considerati dai ricercatori cognitivi fenomeni complessi e ricchi di sfumature non totalmente lineari.
Lo scorso anno è già stato dimostrato come il cervello umano percepisca la musica come una vera e propria ricompensa, verificando l’attivazione di 3 neuroni durante l’ascolto, con il consecutivo rilascio di dopamina, che in questo caso, (adoperando da neurotrasmettitore) ha la capacità di provocare sentimenti di serenità, entusiasmo, esuberanza e perfino maggiore motivazione e concentrazione.
Eppure, non era ancora ben chiaro, se le particolarità genetiche avessero un effettivo ruolo nel determinare i gusti musicali individuali, o almeno, fino a quando i ricercatori dell’instituto Max Plank di Psicolinguistica a Nimega, (nei Paesi Bassi), non si sono preoccupati di fornire risposte concrete sul legame tra musica e Dna; ed è cosi che grazie al prezioso aiuto dei dottorandi in Neuroscienze cognitive del MPI, sono emersi sorprendenti risultati.
Ma andiamo per ordine… da dove nasce l’idea della ricerca?
Ecco le parole del primo autore Giacomo Bignardi: “Volevamo capire se le differenze genetiche tra gli individui possono portare a differenze nel piacere che le persone attribuiscono alla musica e cosa possono dirci sulla musicalità umana in generale”
Per la ricerca, è dunque stata effettuata un’analisi attinente alla soggettiva percezione melodica e ritmica su 9000 modelli di gemelli omozigoti ed eterozigoti, per poter constatare se gli omozigoti presentassero somiglianze rilevanti e se vi fosse riscontro di un sequenziale concatenamento con la genetica.
Lo studio (poi pubblicato sulla rivista scientifica multidisciplinare Nature Communications), chiarisce che il piacere ascoltando musica è in parte ereditario, poiché circa per il 54% è condizionato dalle differenze genetiche di ogni individuo… ma non solo! La musica può influenzare anche altri diversi aspetti del piacere melodico, tra cui (oltre alle regolazione di emozioni di cui parlavamo prima) abbiamo anche il saper ballare a ritmo ed il saper suonare.
Non c’è quindi solo un collegamento con le preferenze musicali, ma anche con le predisposizioni.
Secondo Giacomo Bignardi, una scoperta del genere potrebbe rivelarsi altamente rivoluzionaria per le future ricerche neurocognitive “La risposta a questa grande domanda ha il potenziale per aprire una finestra su aspetti più generali della mente umana come il modo in cui le esperienze diventano piacevoli.”
Attualità
Guerra in Ucraina: domenica delle palme tragica a causa di un attacco russo a Sumy

In quella che doveva essere una giornata di pace con l’inizio della domenica delle palme, l’Ucraina invece continua a perdere civili per mando della Russia, attaccando la cittadina di Sumy in pieno giorno con un attacco missilistico mirato a causare morti e feriti.
Il fatto è accaduto a Sumy, nel giorno della domenica delle palme in un momento affollato per la popolazione: gente che stava andando a messa per pregare, ci andava al supermercato ecc. L’inviato di Trump ha espresso: “Superati i limiti della decenza.”, si aggiunge il premier britannico Starmer dicendo: “Putin deve ora accettare un cessate il fuoco completo e immediato senza condizioni.”
La guerra in Ucraina continua il suo percorso giungendo al giorno 1.145. Un attacco missilistico russo ha colpito la città ucraina di Sumy, provocando 32 vittime certe, tra cui due minori. Sull’accaduto è diventato virale sul web il video di una bambina che urla: “Mi hanno colpita“, uno dei tanti scenari successi.

foto @ansa

foto @zazoom

foto @skytg24
LE PAROLE DI ZELENSKY
Secondo le autorità locali, Mosca ha agito la Domenica delle Palme per causare volutamente più morti. Le parole del Presidente Zelensky: “Colpita la gente che va in chiesa, solo un bastardo può fare tanto.” si esprime a riguardo anche Kellog, l’inviato speciale di Trump per la Russia e l’Ucraina: “Superati i limiti della decenza“. Invece il ministro britannico Starmer dichiara: “Il presidente ucraino ha dimostrato il suo impegno per la pace. Putin deve ora accettare un cessate il fuoco completo e immediato senza condizioni.”
Attualità
Decreto Salvini bocciato: la Cassazione mantiene “genitore” sui documenti

Per la Corte sarebbe discriminatorio e illegittimo privare il minore di un documento d’identità che non rappresenti a pieno la sua reale famiglia, il contrario di ciò che voleva raggiungere Salvini.
E’ deciso, non ci saranno più né “padre” né “madre” sui documenti dei figli, ma un generico “genitori”. La Cassazione a tal proposito, ha respinto il ricorso del ministero dell’Interno affermando che, privare un minore di un documento d’identità che non rappresenti al sua vera famiglia, sia un atto discriminatorio e illegittimo.
COSA COMPORTA
Ciò significa che è legittima la disapplicazione del decreto del Viminale del 2019, che consente unicamente di indicare sul documento i due genitori come padre e madre. Dunque la Corte d’Appello dice “sì” alla modifica in “genitore 1” e “genitore 2” sulla carta d’identità, bocciando così il decreto Salvini.
LE PAROLE DEI GIUDICI
I giudici della Corte Suprema, il collegio coordinato da a Maria Acierno e composto dai consiglieri Laura Tricomi, Giulia Iofrida, Alessandra Dal Moro e Alberto Pazzi come consigliere estensore, scrivono sulla modifica approvata: “L’effetto finale, irragionevole e discriminatorio dell’assunto del ministero sarebbe stato quello di precludere al minore una carta d’identità valida per l’espatrio, solo perché figlio naturale di un genitore naturale e di uno adottivo dello stesso sesso“.
La Cassazione ricorda di aver riconosciuto “rispetto a una coppia omoaffettiva femminile, che l’adozione in casi particolari si presta a realizzare a pieno il preminente interesse del minore alla creazione di legami parentali con la famiglia del genitore adottivo, senza che siano esclusi quelli con la famiglia del genitore biologico“.
Ormai sono da anni che continua la battaglia tra Viminale e vari Comuni che hanno trascritto all’anagrafe i due genitori di coppia omosessuale come due madri o due padri, ora la Cassazione ha dato il via libera e bocciato il decreto Salvini.
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