Motori
F1: Top e Flop del Gran Premio di Cina

Il secondo appuntamento del calendario 2025 si è appena concluso con vari colpi di scena, dove la gloria ha abbracciato alcuni e la disperazione ha inghiottito altri. Tuttavia, siamo solo all’inizio di un campionato lungo e imprevedibile, dove i capovolgimenti di fronte saranno all’ordine del giorno.
Diversi team e piloti hanno dimostrato la loro stoffa in questo fine settimana, regalandoci emozioni indescrivibili. Il circuito di Shanghai ha sicuramente visto una protagonista in pista; la McLaren ha infatti confermato ancora una volta la sua superiorità rispetto agli altri avversari. Fin dalle prove libere del venerdì con Lando Norris in evidenza, e poi ancora con la pole position di Oscar Piastri nella gara della domenica che infine si è trasformata in una fantastica doppietta per la scuderia britannica. La capacità di gestire con efficacia l’inconveniente ai freni di Norris, unita a una strategia di gara vincente, ha dimostrato la loro notevole capacità di adattamento e reattività.
Una seconda squadra da incoronare come Top del weekend è la Haas che dopo una qualifica non brillante riesce a ribaltare le aspettative della gara portando entrambi i suoi piloti in zona punti, con Esteban Ocon in quinta posizione e Ollie Bearman in ottava, con alle spalle una memorabile rimonta. La Haas ha così finalmente mostrato segnali di risveglio, dando l’impressione di poter iniziare un nuovo percorso di crescita.
Infine menzione d’onore anche per Kimi Antonelli che dopo un debutto in Australia da campione, dimostra la sua bravura anche questa volta posizionandosi in sesta posizione, nonostante il danneggiamento avvenuto al fondo della sua vettura a causa di un detrito presente in pista all’inizio del Gran Premio, cosa che il team ha preferito non riferire al giovane in radio. Per questo motivo viene anche nominato come Pilota del Giorno dal pubblico, confermandosi la sorpresa di stagione.
Se da un lato ci sono stati momenti di gioia, dall’altro il weekend in Cina ha visto infrangersi diverse speranze. La delusione più grande del weekend è sicuramente la Ferrari. La vittoria di Lewis Hamilton nella Sprint aveva fatto sperare in una domenica altrettanto trionfale per la scuderia italiana, che ha invece vissuto un incubo. Dopo una competizione discreta da parte dei due piloti ma comunque in zona punti, la notizia della loro squalifica non tarda ad arrivare. Prima Charles Leclerc è stato squalificato a causa del peso della sua monoposto, inferiore al limite consentito, e successivamente lo stesso destino è toccato al suo compagno di squadra che invece presentava uno spessore dello skid inadeguato. Un weekend da archiviare in fretta per la Ferrari e i suoi tifosi, che sperano in un immediato cambio di rotta. Dopotutto, il campionato è appena iniziato.
Liam Lawson è un’altra nota dolente di questo weekend. Il neozelandese continua a deludere, e la sua permanenza in Red Bull è sempre più in bilico. La squadra austriaca esige risultati immediati, e Lawson, non avendo conquistato punti in nessuno dei due Gran Premi, non sta rispettando le aspettative. A Milton Keynes è già stato effettuata una riunione di emergenza per parlare del futuro del giovane.
Infine Fernando Alonso che si ritira ancora una volta, dopo il disastro australiano, a causa di problemi ai freni che lo costringono a rientrare ai box in sicurezza. Inizio di stagione da incubo per il due volte campione del mondo. Il team di Andy Cowell ha ancora tanto su cui lavorare.
Motori
MotoGP: Top & Flop GP d’Austria

Ieri al Red Bull Ring si è consumato un altro capitolo epico nella saga di Marc Márquez: ha finalmente spezzato la sua “maledizione” su questo circuito, conquistando la prima vittoria in Austria, nella 1000ª gara della classe regina, e inanellando la sesta vittoria consecutiva in stagione. Partendo dalla quarta casella in griglia Márquez ha sfoderato tutta la sua esperienza, aspettando il momento giusto e sfruttando al meglio lo scivolo aerodinamico per superare Marco Bezzecchi a fine gara.
Top
1. Marc Márquez – Strategia da manuale e mentalità da campione
Finalmente vittorioso al Red Bull Ring, Márquez ha gestito superbamente pneumatici e ritmo, andando a caccia del podio al momento giusto e imponendo il suo controllo magistrale.
2. Fermin Aldeguer – Il rookie che fa sognare
Da outsider a protagonista: Aldeguer ha rimontato fino al secondo posto, dimostrando talento, freddezza e classe. La sua prima stagione in MotoGP potrebbe riservarci molte altre sorprese.
3. Marco Bezzecchi – Cuore e caparbietà da pole
Partito in pole position e leader per gran parte della gara, Bezzecchi ha resistito alla pressione di Márquez e Aldeguer, portando comunque un podio storico per Aprilia. Ed è già pronto a ritentare.
Flop
1. Francesco Bagnaia – Solito dominatore… ma non stavolta
Ultimamente imbattuto su questo circuito, Bagnaia ha invece arrancato, scivolando fino all’ottavo posto, segno chiaro di un weekend anonimo su una pista che l’aveva amato finora.
2. Álex Márquez – Penalizzato dalla sfortuna
Con una lunga penalità (long-lap) da scontare dopo una manovra in Brno, Alex ha compromesso la sua gara fin dalle battute iniziali, chiudendo solo in decima posizione.
3. Jorge Martín – Brivido e botto… ma niente più
Doppio scivolone per Martín: il primo innocuo, il secondo più serio, avvenuto alla curva 7 mentre lottava per entrare nella top-10. Fortunatamente ha potuto tornare a piedi al box e sarà regolarmente al via in Ungheria.
Motori
Motogp: Marquez trionfa in Austria: prima vittoria al Red Bull Ring

Marc Marquez continua a riscrivere la storia della MotoGP. Sul tracciato del Red Bull Ring, uno dei pochi rimasti ancora fuori dal suo palmarès, lo spagnolo ha conquistato la sua prima vittoria in carriera in Austria, centrando l’ennesima doppietta di una stagione che sembra ormai segnata dal suo dominio.
Il leader del Mondiale ha costruito il successo con la solita freddezza: dopo una partenza guardinga, ha lasciato sfogare gli avversari nella prima metà di gara, salvo poi piazzare la zampata decisiva nel momento più delicato. Quando la corsa è entrata nel vivo, il #93 ha preso in mano il ritmo con una costanza impressionante, mettendo in fila gli avversari e tagliando il traguardo in solitaria.
Alle sue spalle, applausi a scena aperta per Fermín Aldeguer, autore di una rimonta travolgente che lo ha portato fino al secondo gradino del podio. Il giovane spagnolo ha confermato di essere ormai una realtà e non più una sorpresa, tenendo a bada avversari di grande esperienza.
Sul podio anche Marco Bezzecchi, protagonista di una gara tutta cuore e coraggio: il pilota del VR46 ha guidato la corsa per diversi giri, resistendo al ritorno delle Ducati ufficiali prima di dover arrendersi alla superiorità tecnica e al passo degli avversari. Il terzo posto, però, vale come una vittoria, soprattutto per come è maturato.
Ai piedi del podio si ferma Pedro Acosta, quarto con una prestazione solida ma senza acuti, mentre Enea Bastianini chiude in quinta posizione davanti a Joan Mir, che ritrova sensazioni positive dopo un periodo complicato. Settima piazza per Brad Binder, mai veramente incisivo, e solo ottava per Francesco Bagnaia, autore di un finale in netto calo che lo ha visto scivolare nelle retrovie dopo una partenza incoraggiante.
Giornata nera per Jorge Martin, incappato in un’altra caduta che lo costringe al ritiro. Per fortuna lo spagnolo è uscito illeso dall’incidente, come confermato dai controlli al centro medico.
Con questo successo, Marquez non solo consolida la leadership del Mondiale, ma manda un messaggio chiarissimo ai rivali: al momento, è lui l’uomo da battere.
Motori
Motogp: Podio tutto spagnolo nella Sprint Race austriaca

La Sprint Race al Red Bull Ring è iniziata con una partenza difficile per i piloti italiani in prima fila. Nonostante le buone qualifiche, i primi metri si sono rivelati insidiosi. In particolare, Francesco Bagnaia ha avuto uno scatto complicato, perdendo diverse posizioni, favorendo così la leadership ad Alex Marquez, il quale viene immediatamente seguito dal fratello che si avvicina sempre di più. Marco Bezzecchi dalla pole position si ritrova a combattere contro Pedro Acosta per la terza posizione; dopo qualche giro di bagarre lo spagnolo si prende con forza l’ultimo posto sul podio.
Intanto disastro per Pecco Bagnaia che si trova in difficoltà non riuscendo a combattere per le sue posizioni, si ritrova subito in sedicesima posizione. Sembra ci sia stato un problema al suo pneumatico posteriore che porta l’italiano della Ducati a ritirarsi dalla competizione. A cinque giri dalla fine Marc Marquez riesce a superare il fratello e a conquistare la prima posizione.
La Sprint Race austriaca si conclude con un podio tutto spagnolo. Vince Marc Marquez, seguito dalla Gresini di Alex Marquez e la KTM di Pedro Acosta che completa il trio in terza posizione.
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