Intrattenimento
Aprile 2025: Le Uscite Musicali più attese

Il mese di Aprile è pronto ad aggiornare il panorama musicale italiano con tantissima nuova musica. Dal ritorno di grandi nomi della scena ai più ‘giovani’, pronti a lasciare il segno e rinnovare le nostre playlist. Scopriamoli insieme:
TOCCA IL CIELO – BNKR44, fuori il 4 Aprile
I bnkr44 stanno per tornare con il loro quarto album, “Tocca il cielo”, in uscita il 4 aprile, una data speciale che coincide con il loro compleanno. Per preparare il terreno, il gruppo toscano ha anticipato il disco con due singoli: ‘Capolavoro‘ e ‘Spa cabaret‘, brani che hanno acceso la curiosità dei fan sul progetto finale.
Per celebrare questo evento, i bnkr44 hanno ideato il: ‘Tocca il cielo Fest‘ un raduno unico con i fan che si terrà proprio il 4 Aprile ad Empoli in cui il gruppo festeggerà insieme ad alcuni ospiti a sorpresa. Nel nuovo album, infatti, troveremo diversi artisti come Tedua, Ele A, 18k, Emma Nolde e Pino D’angiò, perciò non è da escludere che alcuni di questi potrebbero fare la loro comparsa durante i festeggiamenti.

Foto: IG bnkr44
VISCERALE – MEZZOSANGUE, fuori il 4 Aprile
Il ‘rapper con il passamontagna’ dopo solamente un anno da ‘Musica Cicatrene‘ è pronto a rilasciare un nuovo capitolo della sua carriera musicale: ‘Viscerale‘.

Foto: IG mezzosanguemc
NON GUARDARE GIÙ – TREDICI PIETRO, fuori il 4 Aprile
Tredici Pietro, uno degli artisti più sperimentali della scena italiana è pronto ad esordire col suo primo album. Il figlio d’arte bolognese ha tutte le carte in regola per fare il grande passo e quest’album ne sarà la conferma. Ecco la tracklist già rilasciato la tracklist:
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Non guardare giù
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Morire
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Emirates
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LikethisLikethat
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Tempesta (feat. Lil Busso e Psicologi)
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SEMPREtardi
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Verità
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MILANOcollane
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Galleggiare
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Respirare
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$oldi denaro moneta ca££££hh
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Serve amore (feat. Irbis)
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TRADIRti

Foto: IG tredicipietrotredici
ANGELO BALACLAVA – SILENT BOB, fuori il 4 Aprile
Silent Bob è pronto a fare il suo ritorno con il nuovo album ‘Angelo Balaclava’. Come anticipazione, è stato rilasciato un trailer ufficiale, che ha dato un assaggio del sound che caratterizzerà il disco. Inoltre, è già stata rilasciata una delle tracce dell’album: “WTF“.

Foto: Switch On
BOTTIGLIE VUOTE – PINGUINI TATTICI NUCLEARI feat. MAX PEZZALI, fuori l’11 Aprile
Un fulmine a ciel sereno che ha colto tutti di sorpresa! Nella giornata di ieri è arrivato l’annuncio sui social dell’uscita di questo nuovo singolo che vede collaborare insieme i Pinguini Tattici Nucleari e Max Pezzali, un’accoppiata che non ci aspettavamo ma di cui forse avevamo bisogno. La curiosità è tanta, che sia questa la colonna sonora che ci accompagnerà fino all’estate?

Foto: IG pinguinitatticinucleari
SCARABOCCHI – CHIELLO, fuori l’11 Aprile
Le avvisaglie c’erano già state: a inizio marzo, alcune foto in studio pubblicate su Instagram avevano acceso la curiosità dei fan. Poi, il 28 marzo, è arrivato “Pirati”, un singolo dal forte impatto introspettivo, in cui Chiello riflette sullo scorrere del tempo e sulla consapevolezza che solo fermandoci ci accorgiamo di quanto siamo cambiati.
Ora la conferma ufficiale: il nuovo album è in arrivo l’11 aprile. Da sempre artista fuori dagli schemi, Chiello ha costruito il suo percorso sull’originalità e su una visione musicale unica. Anche questa volta, c’è da aspettarsi un viaggio sonoro che porterà con sé tutta quella follia creativa che lo ha reso una delle voci più particolari della scena.

Foto: IG chiello_fsk
COMUNI MORTALI – ACHILLE LAURO, fuori il 18 Aprile
Dopo lo straordinario successo di Incoscienti Giovani che ha incantato Sanremo e riunito fan di tutte le età: dagli adolescenti agli anziani, Achille Lauro è pronto a far suo il mese di aprile col suo nuovo album: Comuni Mortali. La sua incredibile capacità di trasformare la sua arte senza mai risultare banale o ripetitivo fa ben sperare i suoi ascoltatori. Perciò non vediamo l’ora di ascoltarlo, soprattutto dopo la sua ultima dichiarazione sui social: “L’album più importante della mia carriera”.

Foto: IG achilleidol
CANERANDAGIO PARTE 1 – NEFFA, fuori il 18 Aprile
Aprile prepara il ritorno di Neffa nella scena musicale italiana. Canerandagio parte 1 segnerà un’ulteriore evoluzione artistica del cantautore, produttore e pioniere del genere rap in Italia, capace di reinventarsi negli anni senza perdere mai lo smalto. Del nuovo disco si sa poco: 10 tracce tutte da scoprire, fatta eccezione per la prima. Littlefunkyintro, infatti, è stata rilasciata il 28 Marzo ed è l’intro del disco che ha anticipato la direzione musicale che Neffa ha intenzione di prendere in questo nuovo progetto.

Foto: IG neffaofficial
CREDO – MONDO MARCIO, fuori il 25 Aprile
“CREDO rappresenta per me una rinascita. Non capitano molte volte le chance nella vita, anzi in questo ambiente non capitano mai.” Queste sono le parole che Gian Marco Marcello in arte Mondo Marcio ha utilizzato per descrivere la ‘Main track’ di quest’album. Non è un caso che la data di uscita coincida con il giorno della liberazione.
L’album quindi si preannuncia come u viaggio personale e introspettivo, in cui il rapper milanese mette a nudo la sua fedeltà verso la musica che lo ha salvato nel corso della sua vita. Un’opera che si prospetta molto intensa e autentica, capace di colpire nel profondo i fan più storici e chi invece si sta avvicinando al suo mondo solo di recente. Ecco la tracklist completa:
- SENZA VOCE FEAT. IL PRESENTE
- CREDO
- COL FUOCO NEGLI OCCHI
- SABBIA
- NO WAVE
- L’ULTIMA VOLTA FEAT. IL FUTURO
- CARNIVORI
- MILANO PIANGE FEAT. IL PASSATO
- EUPHORIA
- RUMORS
- LAST DANCE
- LANZAROTE

Foto: IG mondo_marcio
Intrattenimento
La vera storia di Biancaneve: tra folklore e realtà

Quando parliamo di Biancaneve, non facciamo solo riferimento ad una fiaba per bambini, ma anche ad uno dei più famosi racconti popolari con l’onore di essere diventato il primo grande classico Disney, da cui ne sono poi scaturiti i successivi.
Ma cosa c’è di vero in Biancaneve?
Cosa si cela dietro il racconto diventato ad oggi fonte d‘ispirazione per numerosi live action?
La vera Biancaneve
Incomincia tutto da una tradizione tramandata esclusivamente oralmente, da generazione in generazione, e di cui la “musa” fu la contessa Margherita di Waldeck.
Oggi, possiamo ricostruire i tasselli della sua biografia mediante i documenti della città di Bad Wildungen e soprattutto, attraverso le attente ricerche di Eckhard Sander, trascritte poi nel noto “Schneewhittchen, Maerchen Oder Wahrtheit?”
Dunque, Margherita di Waldeck nacque 1533, meravigliando sin dai primi giorni di vita chiunque la andasse a trovare, per la sua candida bellezza.
E fu così, nella città di Bad Wildungen si sentì sempre più spesso parlare di una piccola contessa dai capelli neri e la pelle bianca come la neve.
Nelle terre della famiglia, avvolti in goffi indumenti di lavoro, vi erano vari bambini che lavoravano nelle minierie.
A causa dell’ardua attività, spesso presentavano malformazioni dovute ad un grave ritardo nello sviluppo della crescita; rimanendo così, bassi e gobbi anche da adulti.
(Nel racconto, per “aggiungere un po’ di dolcezza alla realtà”, i bambini in questione si sono evoluti nei famosi sette nani che aiutano Biancaneve. Non vi è però alcuna documentazione che dimostri un reale legame tra i giovani lavoratori di miniere e la contessa Margherita.)
La madre morì non appena lei ebbe quattro anni, ed il padre, poco dopo, si risposò con Caterina Di Hatzefeld, donna ricordata come austera e tenace.
La nuova matrigna si mostrava eccessivamente fredda e distaccata nei confronti della bambina, infliggendole spesso punizioni per cose da nulla.
Così, le due instaurarono un pessimo legame, tanto che non appena Margherita arrivò all’età di 16 anni, venne fatta allontanare dal castello, ed esiliata poi a Bruxelles.
(In una delle versioni dei fratelli Grimm infatti vi è proprio Bruxelles come sfondo!)
E fu sempre a Bruxelles, che si innamorò dell’erede al trono di Spagna (Filippo II);
si trattò di una relazione duratura, benché continuamente osteggiata a causa della fede lauteriana di Margherita, e del matrimonio combinato che sarebbe dovuto avvenire tra Filippo e Maria D’Inghilterra…
ai due non importava: facevano proprio sul serio!
Eppure, all’età di 21 anni, Margherita morì avvelenata, (probabilmente da alcuni sicari arrivati apposta dalla Spagna per ucciderla e fare in modo che il matrimonio combinato di Filippo non venisse compromesso.)
(Un ritratto della Contessa Margherita di Waldeck)
E la mela avvelenata?
Anche qui, abbiamo un piccolo aggancio con la realtà: in quel periodo, (intorno alla metà del 1500), a Bad Wildungen, si era sparsa la voce che vi fosse un uomo che avvelenava i meli, causando ai bambini che ne mangiavano i frutti violente intossicazioni alla gola. Per questa ragione, l’uomo in questione, veniva definito da tutti “Lo stregone.”
La “Biancaneve” dei Grimm
La prima edizione scritta della storia, (che era stata raccontata per molto tempo esclusivamente come tradizione orale), fu per la prima volta redatta in una prima edizione nel 1812 nella raccolta “Le fiabe del focolare”; con la firma dei fratelli Grimm (Jacob e Wilhem Grimm).
Ecco la loro storia:
La regina, intenta a ricamare in silenzio, si punse un dito.
Tre gocce di sangue caddero sul bianco candido del lino, creando un bel contrasto. In quel momento, la donna espresse un desiderio: avere una figlia con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l’ebano.
“𝔦𝔩 𝔯𝔬𝔰𝔰𝔬 𝔰𝔲𝔩 𝔟𝔦𝔞𝔫𝔠𝔬 𝔯𝔦𝔰𝔲𝔩𝔱ò 𝔠𝔬𝔰ì 𝔟𝔢𝔩𝔩𝔬 𝔠𝔥‘𝔢𝔩𝔩𝔞 𝔭𝔢𝔫𝔰ò: ‘𝔄𝔥, 𝔰𝔢 𝔰𝔬𝔩𝔬 𝔞𝔳𝔢𝔰𝔰𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔟𝔞𝔪𝔟𝔦𝔫𝔞 𝔟𝔦𝔞𝔫𝔠𝔞 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔫𝔢𝔳𝔢, 𝔯𝔬𝔰𝔰𝔞 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔦𝔩 𝔰𝔞𝔫𝔤𝔲𝔢, 𝔢 𝔟𝔯𝔲𝔫𝔞 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔩‘𝔢𝔟𝔞𝔫𝔬 𝔡𝔦 𝔮𝔲𝔢𝔰𝔱𝔞 𝔣𝔦𝔫𝔢𝔰𝔱𝔯𝔞!’ 𝔓𝔬𝔠𝔬 𝔱𝔢𝔪𝔭𝔬 𝔡𝔬𝔭𝔬, 𝔩𝔢 𝔫𝔞𝔠𝔮𝔲𝔢 𝔲𝔫𝔞 𝔣𝔦𝔤𝔩𝔦𝔞 𝔠𝔥𝔢 𝔢𝔯𝔞 𝔟𝔦𝔞𝔫𝔠𝔞 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔩𝔞 𝔫𝔢𝔳𝔢, 𝔯𝔬𝔰𝔰𝔞 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔦𝔩 𝔰𝔞𝔫𝔤𝔲𝔢, 𝔢 𝔟𝔯𝔲𝔫𝔞 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔩‘𝔢𝔟𝔞𝔫𝔬”
Il desiderio si avverò, ma non senza conseguenze. Nacque Biancaneve.
Con il passare degli anni, la sua bellezza divenne insopportabile agli occhi della regina, che, consumata dall’invidia, ordinò la sua morte.
Pretese da un cacciatore che le portasse i polmoni e il fegato della bambina… per poterli mangiare con sale e pepe. Ma l’uomo, colto da pietà, la risparmiò e offrì al suo posto le interiora di un cinghiale.
Biancaneve, fuggita nei boschi, trovò rifugio in una piccola casa abitata da sette nani, che incantati, l’accolsero piacevolmente.
“𝔓𝔬𝔯𝔱𝔞𝔯𝔬𝔫𝔬 𝔩𝔢 𝔰𝔢𝔱𝔱𝔢 𝔠𝔞𝔫𝔡𝔢𝔩𝔦𝔫𝔢 𝔢 𝔬𝔰𝔰𝔢𝔯𝔳𝔞𝔯𝔬𝔫𝔬 𝔅𝔦𝔞𝔫𝔠𝔞𝔫𝔢𝔳𝔢: “𝔊𝔦𝔲𝔰𝔱𝔬 𝔠𝔦𝔢𝔩𝔬, 𝔤𝔦𝔲𝔰𝔱𝔬 𝔠𝔦𝔢𝔩𝔬!” 𝔤𝔯𝔦𝔡𝔞𝔯𝔬𝔫𝔬. “𝔒𝔥, 𝔠𝔬𝔪’è 𝔟𝔢𝔩𝔩𝔞!” 𝔈 𝔰𝔲𝔟𝔦𝔱𝔬 𝔩𝔞 𝔱𝔯𝔬𝔳𝔞𝔯𝔬𝔫𝔬 𝔡𝔢𝔩𝔦𝔷𝔦𝔬𝔰𝔞.”
Ma la regina, scoprendo che era ancora viva, decise di finirla da sé, travestendosi. Tentò prima con un nastro stretto al collo, poi con un pettine avvelenato. Furono i nani, accorgendosene in tempo, a salvarla.
Infine, ricorse alla trappola perfetta: una mela avvelenata, rossa e seducente solo per metà. Biancaneve morse proprio il lato letale e cadde a terra, priva di vita.
Nessuno riuscì a salvarla.
I nani, distrutti, la deposero in una bara di vetro, incapaci di seppellirla.
Molto tempo dopo, un principe vide il corpo intatto della fanciulla e… ne fu innamorato (o per meglio dire, ossessionato).
Implorò i nani di poterla portare con sé, non in cambio di ricchezze, ma per amore disperato. I nani, colpiti dalla sua devozione, gliela concessero.
Nel castello, non riusciva a lasciarla, la voleva con sé in ogni momento, anche durante i pasti, anche mentre dormiva.
“𝔖𝔱𝔞𝔳𝔞 𝔰𝔢𝔡𝔲𝔱𝔬 𝔩ì, 𝔱𝔲𝔱𝔱𝔬 𝔦𝔩 𝔤𝔦𝔬𝔯𝔫𝔬 𝔞 𝔣𝔦𝔰𝔰𝔞𝔯𝔩𝔞, 𝔰𝔢𝔫𝔷𝔞 𝔯𝔦𝔲𝔰𝔠𝔦𝔯𝔢 𝔞 𝔡𝔦𝔰𝔱𝔬𝔤𝔩𝔦𝔢𝔯𝔢 𝔩𝔬 𝔰𝔤𝔲𝔞𝔯𝔡𝔬. 𝔈 𝔮𝔲𝔞𝔫𝔡𝔬 𝔡𝔬𝔳𝔢𝔳𝔞 𝔲𝔰𝔠𝔦𝔯𝔢 𝔢 𝔫𝔬𝔫 𝔭𝔬𝔱𝔢𝔳𝔞 𝔤𝔲𝔞𝔯𝔡𝔞𝔯𝔩𝔞 𝔢𝔯𝔞 𝔭𝔯𝔢𝔰𝔬 𝔡𝔞 𝔲𝔪𝔬𝔯 𝔫𝔢𝔯𝔬, 𝔢 𝔰𝔢𝔫𝔷𝔞 𝔩𝔞 𝔟𝔞𝔯𝔞 𝔞𝔠𝔠𝔞𝔫𝔱𝔬 𝔫𝔬𝔫 𝔯𝔦𝔲𝔰𝔠𝔦𝔳𝔞 𝔞 𝔪𝔞𝔫𝔡𝔞𝔯 𝔤𝔦ù 𝔫𝔢𝔪𝔪𝔢𝔫𝔬 𝔲𝔫 𝔟𝔬𝔠𝔠𝔬𝔫𝔢.”
Ma portare la bara ovunque divenne una tortura per i servi del principe. Frustrati e stanchi, un giorno aprirono la teca e, con brutalità, sollevarono il corpo inerte di Biancaneve, colpendola più volte alla schiena per sfogare la loro rabbia.
Fu in quel momento che il pezzo di mela avvelenata le uscì dalla gola.
“𝔄𝔩𝔩𝔬𝔯𝔞 𝔞𝔠𝔠𝔞𝔡𝔡𝔢 𝔠𝔥𝔢 𝔦 𝔰𝔢𝔯𝔳𝔦, 𝔠𝔥𝔢 𝔡𝔬𝔳𝔢𝔳𝔞𝔫𝔬 𝔠𝔬𝔫𝔱𝔦𝔫𝔲𝔞𝔪𝔢𝔫𝔱𝔢 𝔭𝔬𝔯𝔱𝔞𝔯𝔢 𝔩𝔞 𝔟𝔞𝔯𝔞 𝔞𝔳𝔞𝔫𝔱𝔦 𝔢 𝔦𝔫𝔡𝔦𝔢𝔱𝔯𝔬, 𝔠𝔬𝔪𝔦𝔫𝔠𝔦𝔞𝔯𝔬𝔫𝔬 𝔞 𝔦𝔯𝔯𝔦𝔱𝔞𝔯𝔰𝔦 𝔭𝔢𝔯 𝔩𝔞 𝔰𝔦𝔱𝔲𝔞𝔷𝔦𝔬𝔫𝔢, 𝔢, 𝔲𝔫𝔞 𝔳𝔬𝔩𝔱𝔞, 𝔲𝔫𝔬 𝔡𝔦 𝔩𝔬𝔯𝔬 𝔰𝔠𝔬𝔭𝔢𝔯𝔠𝔥𝔦ò 𝔩𝔞 𝔠𝔞𝔰𝔰𝔞, 𝔢, 𝔰𝔬𝔩𝔩𝔢𝔳𝔞𝔫𝔡𝔬 𝔅𝔦𝔞𝔫𝔠𝔞𝔫𝔢𝔳𝔢, 𝔡𝔦𝔰𝔰𝔢𝔯𝔬: “𝔊𝔲𝔞𝔯𝔡𝔞𝔱𝔢 𝔮𝔲𝔦, 𝔠𝔦 𝔱𝔬𝔠𝔠𝔞 𝔮𝔲𝔢𝔰𝔱𝔞 𝔠𝔬𝔯𝔳é𝔢 𝔱𝔲𝔱𝔱𝔬 𝔦𝔩 𝔤𝔦𝔬𝔯𝔫𝔬, 𝔭𝔢𝔯 𝔠𝔬𝔩𝔭𝔞 𝔡𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔯𝔞𝔤𝔞𝔷𝔷𝔞 𝔪𝔬𝔯𝔱𝔞”; 𝔢 𝔠𝔬𝔰ì 𝔡𝔦𝔠𝔢𝔫𝔡𝔬, 𝔩𝔢 𝔡𝔦𝔢𝔡𝔢𝔯𝔬 𝔲𝔫 𝔠𝔬𝔩𝔭𝔬 𝔡𝔦 𝔪𝔞𝔫𝔬 𝔰𝔲𝔩𝔩𝔞 𝔰𝔠𝔥𝔦𝔢𝔫𝔞, 𝔢 𝔠𝔬𝔰ì, 𝔦𝔫 𝔮𝔲𝔢𝔩 𝔪𝔢𝔫𝔱𝔯𝔢, 𝔦𝔩 𝔱𝔢𝔯𝔯𝔦𝔟𝔦𝔩𝔢 𝔭𝔢𝔷𝔷𝔬 𝔡𝔦 𝔪𝔢𝔩𝔞 𝔠𝔥𝔢 𝔞𝔳𝔢𝔳𝔞 𝔪𝔬𝔯𝔰𝔬, 𝔩𝔢 𝔣𝔲𝔬𝔯𝔦𝔲𝔰𝔠ì 𝔡𝔞𝔩𝔩𝔞 𝔤𝔬𝔩𝔞, 𝔢 𝔅𝔦𝔞𝔫𝔠𝔞𝔫𝔢𝔳𝔢 𝔱𝔬𝔯𝔫ò 𝔦𝔫 𝔳𝔦𝔱𝔞.”
Biancaneve si rianimò, come se avesse solo dormito. Ma il suo risveglio fu il frutto della rabbia, della stanchezza e della violenza, non di un bacio o di un gesto d’amore.
Il principe la prese con sé e, insieme, decisero di sposarsi.
Alla cerimonia invitarono anche la regina, e come atto di vendetta, le vennero fatte indossare scarpette di ferro incandescente. Fu costretta a ballare finché i piedi non le si bruciarono del tutto, crollando a terra, arsa viva, mentre Biancaneve e il principe assistevano alla scena senza alcuna pietà.
Si tratta indubbiamente di un finale dai toni cupi e violenti, benché in linea con il resto della storia; ma sicuramente poco adatta ad un pubblico di bambini.
I fratelli Grimm, ben presto arrivarono alla consapevolezza di doverne modificare alcuni elementi; e così, la mamma di Biancaneve venne sostituita dal personaggio della “Matrigna Cattiva” (ed in particolare, tale variazione viene attribuita all’amorevole rapporto tra i due autori e la loro madre, e al fatto che volessero elevare la figura del genitore.)
Le rettifiche vennero apportate soprattutto al finale, in quanto, una rivalsa così sinistra poteva venir reputata eccessiva per l’angelica principessa che volevano rappresentare; ed è così, che la Matrigna finì semplicemente in prigione, con addirittura qualche visita da parte di Biancaneve.
Biancaneve e “la follia Disney”
Nonostante l’importanza che ad oggi attribuiamo al lavoro dei Grimm, il racconto ha acquisito parte della sua notorietà grazie all’animazione diretta da Walter Elias Disney (ad oggi conosciuto semplicemente come Walt Disney)
Nel 1834, quando ancora per le animazioni venivano portati sul grande schermo disegni tinteggiati interamente a mano, (con l’aggiunta poi di effetti visivi e sonori), la realizzazione dei cartoni animati si limitava a cortometraggi dalla durata di 6/8 minuti.
Un giorno però, Walt ebbe un’idea: radunò il suo team di designer facendolo accomodare… puntò i riflettori su di lui e incominciò a… raccontare una favola!
(E intovinate un po’… stiamo ancora parlando della favola di Biancaneve!)
Non si limitò a raccontare la trama, ma interpretò a suo modo anche i dialoghi dei personaggi con le rispettive voci, donando al racconto un’enfasi che lasciò di stucco ogni singolo impiegato della Disney all’interno di quella stanza.
Non appena terminò, disse di essere intenzionato a portare quella narrazione sullo schermo del cinema, e a tutti sembrò una fantastica idea… ma c’era un problema: Come avrebbero fatto a raccontare in pochi minuti una storia così lunga?
Walt diede la soluzione: la Disney sarebbe stata la prima azienda a realizzare un cortometraggio di ben 90 minuti!
(Ricordiamo che all’epoca, la Disney era una piccola società, non troppo conosciuta e con un limitato piano finanziario.)
Tralaltro nessuno aveva mai realizzato un lungometraggio completamente disegnato in quella che sarebbe poi diventata la tecnica tradizionale, e così, si sparse la voce della recente trovata ritenuta da tutti come “pericolosa e bizzarra”
Addirittura, i giornali incominciarono a parlare di “Disney’s Folly” (“Follia Disney”), e di come probabilmente un lungometraggio animato di un’ora e mezza sarebbe stato un insuccesso e avrebbe potuto causare problemi di vista al pubblico.
(foto: Medium)
Il budget fu inaspettatamente più elevato del previsto, tanto che Walt dovette ipotecare la propria casa e chiedere un grande prestito per poter completare l’opera.
Nel 1837 riuscì finalmente a terminare, e, alla prima del film, si presentò tutta Hollywood, inclusi vip più celebri, tutti estremamente incuriositi del risultato finale.
Inutile dirlo… fu un successo assoluto, con un guadagno di 8 milioni di dollari! (Record allora battuto solo da “Via Col Vento”)
I gironali allora, si ricredettero
(foto: The Saturday Evening Post)
E dunque, quando parliamo di Biancaneve, ci riferiamo anche all’inizio del successo della Disney!
Intrattenimento
Spider-Noir: rilasciato il teaser trailer e data di uscita della serie con protagonista Nicholas Cage

Dopo alcuni scatti trapelati mesi fa dal set, Prime Video ha diffuso il primo teaser trailer di Spider-Noir e ci mostra in via ufficiale per la prima volta una foto e il primo teaser trailer della serie con protagonista Nicholas Cage.
Cage mostrerà in live-action l’affascinante variante noir di Spiderman, nata da un fumetto di David Hine, Fabrice Sapolsky e Carmine Di Giandomenico; anche se già abbiamo notato la sua presenza sebbene molto minima in Into the Spider-Verse, con la voce dello stesso Nicholas Cage.
Leggi anche: Spider-Noir: novità sulla serie tv con Nicolas Cage + foto set
TEASER TRAILER
DATA DI USCITA
Come anticipato nel teaser riportato qui sopra, la serie tv uscirà nel 2026 su Prime Video, in più nonostante nel teaser sia tutto in bianco e nero, si potrà scegliere di vedere Spider-Noir anche nella variante a colori.
TRAMA E CAST
Le vicende si svolgeranno nella New York degli anni 30′ in cui Spider-man è un investigatore privato, invecchiato e perseguitato dalla sfortuna, costretto a confrontarsi con il suo passato in quanto unico supereroe della città. Oltre a Cage, il cast è composto da: Lamorne Morris, Brendan Gleeson, Abraham Popoola, Li Jun Li, Karen Rodriguez e Jack Huston.
Intrattenimento
Il Signore degli Anelli – Caccia a Gollum: svelata la data di uscita

Dopo lunghi anni di attesa, si ritorna nella terra di mezzo con il nuovo film: Il Signore degli Anelli – Caccia a Gollum, annunciando la data di uscita.
Dopo circa un mese dagli ultimi aggiornamenti sulla nuova pellicola ambientata nella terra di mezzo, arriva finalmente una notizia che i fan attendevano con molta suspense. Il prossimo capitolo tratto dai racconti del mondo creato da J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli – Caccia a Gollum ha annunciato la data di uscita.
DATA DI USCITA
Rivelato da Variety, il film avrà come come regista e protagonista Andy Serkis e il suo personaggio, Gollum, arriverà nelle sale il 17 dicembre 2027, data che non sorprende troppo i fan per la tempistica dato l’attesa di uscita delle precedenti trilogie.
La notizia è arrivata dopo un mese dall’ultimo aggiornamento sul progetto riportato dalla Co-presidente e CEO di Warner Bros, Pam Abdy, rivelando che Andy Serkis era attivamente impegnato nella pre-produzione e che la sceneggiatura sarebbe stata pronta entro massimo maggio 2025.
Lo slittamento di un anno, come rivelato dallo stesso regista, è dovuto al fatto che Il Signore degli Anelli – Caccia a Gollum avrebbe richiesto più tempo del previsto. Difatti a Screen Rant, Serkins aveva anticipato: “Siamo proprio all’inizio del processo di scrittura. Ci prepareremo entro la fine dell’anno. La preparazione richiede un bel po’ di tempo, sei o sette mesi, e poi inizieremo le riprese l’anno prossimo. Quindi, la data di uscita è fissata a dicembre 2027“.
TRAMA
Il Signore degli Anelli – Caccia a Gollum narrerà gli eventi che precedono la “Compagnia dell’Anello” focalizzandosi sulla missione intrapresa da Gandalf e Aragorn per rintracciare Gollum e impedirgli di cadere nelle mane si Sauron, dato che lo Stregone Grigio entrerà a conoscenza che l’unico anello è nelle mani di Bilbo Beggins.
Sebbene i dettagli sulla trama siano attualmente riservati, si può prevedere che il film approfondirà aspetti inediti proprio del personaggio di Gollum e del suo ruolo nella saga.
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