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Oltre il limite: Gran Premio del Giappone

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Dopo una settimana di pausa, la Formula 1 è pronta a riaccendere i motori per la terza tappa del Mondiale. La fioritura dei ciliegi regala ogni anno emozioni uniche a chi ha l’onore di vedere il Giappone tingersi di rosa, ma questa volta il Suzuka International Circuit potrebbe colorarsi di un’altra sfumatura.

Archiviato il Gran Premio della Cina, le aspettative per il weekend non sono delle migliori per diverse squadre, ad eccezione della McLaren. Per gli avversari si preannuncia un altro dominio del team papaya, ma attenzione ai nuovi pacchetti di aggiornamenti che alcune squadre, come la Scuderia Ferrari, porteranno in pista. Il team italiano, dopo la doppia squalifica, ha bisogno di riscatto, soprattutto su questo circuito, che nel 2014 ha visto spegnersi la luce di Jules Bianchi. La SF-25 avrà diversi aggiornamenti, a partire dal nuovo fondo—lo stesso che ha causato la squalifica in Cina—fino alle nuove sospensioni posteriori, probabilmente la causa delle mancate prestazioni in qualifica. Per la Ferrari sarà un vero tour de force per conquistare punti importanti in ottica campionato.

Ma i cambiamenti non riguardano solo la Ferrari: anche in Red Bull ci sono novità. Dopo appena due gare, il team austriaco ha licenziato Liam Lawson, facendo spazio a Yuki Tsunoda, che avrà l’opportunità di debuttare con la Red Bull proprio sul circuito di casa. Tuttavia, il giapponese non avrà molto tempo per adattarsi alla nuova vettura, dato che Helmut Marko è sempre vigile sulle prestazioni dei suoi piloti. L’attenzione ai giovani talenti è un aspetto sempre più rilevante in Formula 1. Da un paio d’anni, i rookie hanno la possibilità di disputare almeno due sessioni di FP1 per fare esperienza nella categoria. A inaugurare questa opportunità nel weekend giapponese sarà Alpine, che farà scendere in pista Ryo Hirakawa al posto di Jack Doohan per la prima sessione di prove libere. Il pilota giapponese, attualmente impegnato con Toyota nel WEC, avrà così un primo assaggio della Formula 1. Il Gran Premio del Giappone è un evento di grande importanza anche per gli sponsor, e per l’occasione molte squadre sfoggeranno livree speciali. Tra le più attese c’è quella della Red Bull, che omaggerà Honda con una livrea completamente bianca. Anche Haas ha deciso di rendere omaggio alla fioritura dei ciliegi, sfoggiando una livrea celebrativa. Oltre alle vetture, anche diversi piloti indosseranno caschi speciali per l’evento.

Il Suzuka International Circuit si distingue per la sua forma a “8”, l’unico tracciato della Formula 1 con un tratto sopraelevato che attraversa un altro segmento della pista. Questo layout offre un mix di curve veloci, sezioni tecniche e rettilinei strategici, rendendolo un tracciato estremamente esigente dal punto di vista del bilanciamento della vettura e delle capacità di guida. Il carico aerodinamico medio-basso impone un’attenta gestione dell’assetto, rendendo ogni giro una sfida per i piloti.

Per gli appassionati italiani, sarà un altro weekend da sveglia all’alba a causa del fuso orario.

Orari del Gran Premio del Giappone

Venerdì 4 aprile

  • 04:30 – FP1
  • 08:00 – FP2

Sabato 5 aprile

  • 04:30 – FP3
  • 08:00 – Qualifiche

Domenica 6 aprile

  • 07:00 – Gara

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Motogp: Marc Marquez all’ultimo giro conquista la Sprint su Bezzecchi e Quartararo

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Sotto un cielo plumbeo e una pista umida, il Sachsenring ha regalato una Sprint da batticuore, dove adrenalina, coraggio e talento si sono mescolati in un mix esplosivo. Il tracciato tedesco, dichiarato bagnato in partenza, ha imposto un equilibrio precario a tutti i piloti, costretti a gestire al limite aderenza e rischio. Ma è proprio in queste condizioni che emergono i veri campioni. E oggi, Marc Marquez ha mostrato perché quel numero 93 incute ancora rispetto.

La partenza è stata caotica e intensa: Marquez e Morbidelli scattano bene, ma alla prima curva è Marco Bezzecchi a spuntarla, prendendosi la leadership davanti al compagno italiano Morbidelli e a Fabio Quartararo. Il #93, però, va lungo nei primi metri, retrocedendo e lasciando spazio a un iniziale dominio tricolore. Il primo colpo di scena arriva poco dopo: Morbidelli, in pieno slancio e in seconda posizione, perde l’anteriore alla curva 8 e scivola a terra. Caduta spettacolare, fortunatamente senza conseguenze, se non per la tuta che si apre nell’impatto. Bezzecchi resta al comando, ma l’azione vera è tutta dietro. Marquez, partito bene ma scivolato in quinta posizione, inizia una rimonta chirurgica. Prima si libera di Di Giannantonio con una manovra da manuale, poi ingaggia un breve ma intenso duello con Acosta e lo lascia alle spalle. Acosta però non molla e più tardi risponde con un doppio sorpasso su Bagnaia e Oliveira, portandosi in decima posizione, anche se un lungo in ghiaia gli costerà terreno prezioso.

A metà gara, è Bezzecchi a tenere ancora il comando con un ritmo martellante, mentre Quartararo cerca di ricucire lo strappo. Ma dietro di loro, come un’ombra che si avvicina inesorabile, c’è Marc Marquez. Prima brucia Quartararo con un sorpasso deciso, ma al limite del contatto. Poi si mette nel mirino Bezzecchi, riducendo giro dopo giro il distacco con precisione chirurgica. A tre tornate dalla fine, la gara si trasforma in un duello a due: Bezzecchi contro Marquez. L’italiano resiste, si difende, tiene il ritmo. Marquez ci prova, si fa vedere, studia ogni movimento del rivale senza forzare ancora l’affondo. Ed eccolo, all’inizio dell’ultimo giro, il momento che decide tutto. Marquez affonda il colpo, passa Bezzecchi e si prende la testa della gara. L’italiano lotta fino all’ultimo metro, ma il campione di Cervera è implacabile e taglia il traguardo davanti a tutti, firmando un successo di classe e grinta.

Un finale da leggenda per una Sprint che resterà nella memoria degli appassionati. E ora, occhi puntati sulla gara di domani: se questo è stato solo un antipasto, la domenica al Sachsenring promette scintille

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Motogp: Pole straordinaria per Marquez al Sachsenring sotto la pioggia

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In una sessione di qualifiche caratterizzata da un meteo fortemente piovoso, Marc Marquez ha dimostrato ancora una volta la sua maestria sul bagnato conquistando una strepitosa pole position al Sachsenring. Il “Re del Sachsenring” ha fermato il cronometro su un impressionante 1:27.811, mettendo a segno un tempo che lo ha nettamente distinto dagli altri piloti. Alle sue spalle, uno straordinario Johann Zarco ha brillato, arrivando a soli sei centesimi dal tempo di Marquez dopo aver superato il Q1 insieme a Maverick Viñales. Sfortunatamente per quest’ultimo, la sessione ha preso una piega negativa a soli due minuti dall’inizio della Q2: una caduta alla curva 4 ha costretto Viñales a recarsi al centro medico per accertamenti. Un’ottima sessione di qualifiche ha visto protagonisti anche Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli, che si sono contesi la terza posizione fino all’ultimo. Entrambi i piloti hanno dimostrato un grande feeling con le difficili condizioni del tracciato, e si sono piazzati rispettivamente in terza e quarta posizione. 

Giornata da dimenticare, invece, per Pecco Bagnaia, che non è riuscito a trovare il giusto feeling con le condizioni e ha chiuso fuori dalla top 10 senza un crono significativo. La sua prestazione lo vedrà partire dalle retrovie, rendendo la sua gara in Germania una vera e propria rimonta.

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MotoGP – Pre-qualifiche Sachsenring: Di Giannantonio da record, beffati i fratelli Marquez

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Colpo di scena al Sachsenring: Fabio Di Giannantonio si prende la scena nelle Pre-qualifiche del Gran Premio di Germania con un giro capolavoro in 1:19.071, nuovo record assoluto della pista, beffando in extremis i fratelli Marquez e mandando un messaggio forte e chiaro a tutta la concorrenza. Una prestazione perfetta, arrivata nel momento più caldo della sessione, che ha lasciato tutti a bocca aperta e lo ha proiettato in vetta alla classifica dei tempi.

Alex e Marc Marquez, che fino a quel momento sembravano pronti a contendersi il miglior crono tra di loro, si sono dovuti accontentare della seconda e terza posizione. In particolare Marc, che conosce il Sachsenring come le sue tasche e che qui ha vinto più volte, ha preferito non spingere ulteriormente nel finale, evitando di rischiare inutilmente in vista della qualifica ufficiale. Una scelta di prudenza che potrebbe avergli tolto il gusto della pole provvisoria, ma che dimostra una lucidità da veterano.

Alle spalle del terzetto di testa, buone notizie per Fabio Quartararo, che chiude quarto con una Yamaha finalmente competitiva. Il francese sembra ritrovare fiducia e feeling dopo un avvio di stagione complicato, e si candida per essere tra i protagonisti del weekend. Quinta piazza per Pedro Acosta, sempre più solido e veloce, seguito da un convincente Franco Morbidelli, che dimostra di poter ancora dire la sua in mezzo ai grandi, settima posizione per Marco Bezzecchi, davanti a Jack Miller, Francesco Bagnaia e Brad Binder.

Fuori dai primi dieci, e quindi costretti a passare dalla tagliola del Q1, diversi nomi pesanti. Tra questi spicca Enea Bastianini, autore di una sessione sottotono, che dovrà trovare il giro della vita per entrare in Q2. Anche Maverick Vinales e Johann Zarco, apparsi spenti, saranno chiamati a un sabato da leoni per non compromettere l’intero fine settimana.

Con le qualifiche alle porte e un Di Giannantonio in formato deluxe, il weekend tedesco si apre nel segno della sorpresa. Ma al Sachsenring, si sa, tutto può cambiare in un attimo. E con Marc Marquez che non ha ancora mostrato tutte le sue carte, lo spettacolo è appena cominciato.

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