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Oltre il limite: Gran Premio del Bahrain

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foto da formulapassion

Nel deserto del Bahrain non ci sono miraggi, ma soltanto verità ad alta velocità, il sipario si alza sulla quarta tappa del Mondiale di Formula 1 2025, e sotto le luci artificiali del circuito di Sakhir, i migliori piloti del mondo sono pronti a scrivere un nuovo capitolo di questa stagione già infuocata. Tra duelli millimetrici e strategie affilate, la gara in notturna promette scintille – e non solo per il calore dell’asfalto.

Il Circuito Internazionale del Bahrain, situato nel cuore del deserto di Sakhir, non è solo uno degli appuntamenti più spettacolari del calendario, ma anche uno dei più tecnici. Lungo 5.412 metri, il tracciato offre tutto ciò che un pilota può desiderare – lunghi rettilinei per sfruttare il DRS, curve lente che premiano la trazione e staccate decise dove servono nervi d’acciaio. Ma a rendere questa gara unica è l’atmosfera: si corre sotto le stelle, con la sabbia del deserto che si insinua nell’aria e il pubblico internazionale assiepato sulle tribune illuminate. È un Gran Premio che fonde spettacolo e intensità.

Dopo le prime tre gare, la classifica piloti è una polveriera pronta a esplodere. Lando Norris guida con sorprendente costanza grazie a una McLaren che sembra finalmente pronta per il titolo. Ma Max Verstappen, dopo il successo solido a Suzuka, è di nuovo minaccioso alle sue spalle, deciso a riportare Red Bull al comando dopo un avvio meno dominante del previsto. Alle loro spalle, George Russell tiene alta la bandiera Mercedes, mentre Charles Leclerc e Lewis Hamilton cercano continuità con una Ferrari che alterna lampi di competitività a giornate opache, il sette volte campione del mondo, al primo anno in rosso, è determinato a invertire la rotta dopo un inizio difficile. Con la SF-25 aggiornata e un team che lo sostiene, il Bahrain potrebbe essere il punto di svolta per lui e per la Ferrari.

Il Bahrain non è una pista che si improvvisa: freni sotto stress, trazione fondamentale in uscita curva e gestione gomme cruciale con le alte temperature. Il degrado termico sarà uno dei grandi protagonisti della strategia di gara: chi saprà adattarsi, potrà guadagnare secondi preziosi, soprattutto nelle fasi centrali della corsa.

Attenzione anche al meteo: il vento può portare sabbia sull’asfalto e rendere le condizioni improvvisamente scivolose, mettendo in difficoltà anche i migliori.

L’equilibrio tra i top team è più sottile che mai. Ogni punto può fare la differenza in un campionato dove nessuno sembra voler mollare. Red Bull non ha più il dominio incontrastato degli anni scorsi. McLaren sogna il colpo grosso. Ferrari vuole tornare finalmente protagonista. E dietro, la lotta di centro gruppo tra Aston Martin, Alpine e una sorprendente Haas, alimenta un campionato che – fin da subito – si sta rivelando spettacolare.

La notte del Bahrain non perdona gli errori, ma esalta i campioni, con le classifiche ancora in bilico e il vento del deserto pronto a cambiare le carte in tavola, il Gran Premio si annuncia come uno snodo cruciale per le sorti del campionato. Quando si spegneranno i semafori, conteranno solo coraggio, velocità e sangue freddo.

Il weekend di gara seguirà il seguente programma: 

Venerdì 11 aprile:
– 11:05 FP1 F2
– ⁠13:30 Prove libere 1 F1
– ⁠15:55 Qualifiche F2
– ⁠17:00 Prove libere 2 F1

Sabato 12 aprile:
– 14:30 Prove libere 3 F1
– ⁠16:15 Sprint Race F2
– ⁠18:00 Qualifiche F1

Domenica 13 aprile:
– 13:25 Featured Race F2
– ⁠17:00 Gara F1

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio, nba e formula 1.

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Motogp: Marc Marquez vince la Sprint Race in Qatar

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I piloti scendono in pista per la tanto attesa Sprint Race in Qatar. Parte bene il poleman Marc Marquez e Fabio Quartararo, intanto Bagnaia cerca di recuperare qualche posizione, ma fallisce e torna nella posizione iniziale. La terza posizione viene strappata via a Quartararo da parte di Franco Morbidelli. I primi giri hanno offerto uno spettacolo avvincente, con i fratelli Márquez impegnati in un’intensa battaglia per il comando; successivamente i due si staccano dal gruppo, mentre Ai Ogura continua a guadagnare posizioni, superando Johann Zarco, il quale si ritira poco dopo, e Pedro Acosta, distinguendosi ancora una volta. 

A quanto pare Pedro Acosta sembra avere qualche piccolo problema perché viene superato anche da Pecco Bagnaia e da Marco Bezzecchi, dopo che stava compiendo una gara molto soddisfacente. Nel tentativo disperato di riconquistare il terzo gradino del podio, Quartararo forza la manovra, ma un errore all’ultimo giro lo costringe a cedere la posizione a Fermìn Aldeguer, scivolando in quinta piazza.

Vince Marc Marquez la Sprint in Qatar seguito dalla Gresini di Alex Marquez e Franco Morbidelli

Foto: SkySport

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F1: Oscar piastri dipinge il giro perfetto sulle curve del Bahrain.

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Il gran premio del Bahrain entra nel vivo dell’azione in vista delle qualifiche, che decreteranno chi sarà il poleman di domani. Con una McLaren ancora in vetta in tutte le prove libere, il futuro sembra già scritto, ma attenzione sempre a Max Verstappen. Dopo la beffa in Giappone, dal campione del mondo in carica ci si aspetta di tutto ma a parlare sarà, come sempre, la pista. 

Il Q1 vede scendere per primo in pista é Fernando Alonso, che, dopo il problema allo sterzo durante la giornata di ieri, vuole capire quale sia il vero potenziale della sua Aston Martin. Comincia male la sessione di qualifiche per Esteban Ocon, con numerosi problemi al sedile che lo costringono a rimanere tanto tempo al box ma il cronometro continua a scorrere. Per Max Verstappen continuano i problemi con il bilanciamento della sua monoposto compromettendo il giro lanciato che lo avrebbe posizionato davanti a tutti. I due piloti della McLaren cominciato con dei time attack “umani” mettendosi comunque al comando ma con un margine più accessibile agli avversari. Kimi Antonelli, ancora una volta, mostra la sua confidenza con la monoposto mettendosi il lotta con i grandi alle spalle di un ottimo Charles Leclerc, terzo. Tanta difficoltà per Carlos Sainz, nonostante sia il quarto gran premio stagionale, il pilota spagnolo non è riuscito a trovare la giusta quadra con la nuova vettura trovandosi spesso dietro al suo compagno di squadra Albon. Gli unici a non aver segnato ancora il tempo in questo Q1 sono i due della redbull, momentaneamente rilegati all’ultima fila ma sono pronti a segnare il loro crono. La ferrari tenta l’azzardo per salvare un set con Leclerc rimanendo ai box. Gli eliminati del primo atto di questa qualifica sono Albon, Bortoleto, Lawson, Stroll e Bearman. 

Con il semaforo verde in Q2, nessuno dei piloti scende subito in pista. Ad aprire le danze é la RedBull con Tsunoda, seguito a ruota da tutti gli altri piloti. Le difficoltà continuano in casa Haas con Esteban Ocon: il pilota francese, nel suo tentativo di lancio, perde il controllo della sua monoposto finendo nelle barriere in Curva 2, lo stesso luogo in cui, nel 2020 si verificò il grave incidente di Romain Grosjean. La bandiera rossa segna un punto cruciale visti gli 11 minuti segnati nel cronometro, pertanto al momento della ripartenza sarà possibile effettuare solo un giro lanciato. Una situazione ottimale in casa Ferrari nel box 16 per preservare un altro treno di gomme essenziale per il Q3. Alla ripartenza parte forte Kimi Antonelli mettendosi al comando con alle spalle il suo compagno di squadra George Russell, per poi essere beffato da Carlos Sainz che sale in seconda posizione. Le Mclaren volano sulle curve del Bahrain riportando tutti coi piedi per terra e mostrando chi ha la macchina più forte. Entrambi i piloti della Scuderia Ferrari ritornano in pista a 3 minuti dalla fine della sessione intermedia. Incredibile Pierre Gasly: nel corso del suo ultimo giro lanciato realizza un settore centrale perfetto che lo manda diretto in terza posizione. Gli eliminati sono Doohan, Hadjar, Hulkenberg, Alonso e ovviamente Ocon.

L’ultimo atto di una qualifica incredibile decreterà chi partirà davanti a tutti nella giornata di domani. Con una pole position già assegnata al venerdì alla McLaren, è ora il momento di scoprire se sarà davvero così. Il primo a scendere in pista è Yuki Tsunoda, che per la prima volta in stagione porta la seconda Red Bull fino al Q3. Tutti e dieci i piloti iniziano a segnare giri veloci uno dopo l’altro, ma nonostante l’ottima prestazione, Max Verstappen continua a lamentare un forte problema ai freni. Una direzione gara in netto ritardo comunica, dopo diversi minuti, la cancellazione di più giri per violazione dei track limits, scombussolando l’ordine dei tempi. A due minuti dal termine, al comando c’è ancora lui, Oscar Piastri, seguito da George Russell e Lando Norris, ma adesso tutti si preparano per il giro decisivo. Il primo a lanciarsi è l’italiano Kimi Antonelli, che migliora nel primo settore, ma bisogna attendere il tempo di George Russell, che fa segnare un fucsia nello stesso tratto. Fatica invece Lewis Hamilton. Tempismo perfetto per la McLaren di Lando Norris, che riesce a prendere la scia della Red Bull di Tsunoda. Tanta delusione per Hamilton, che dopo essere salito in quinta posizione, scivola fino alla nona. Colpo grosso per Pierre Gasly e Carlos Sainz, che si piazzano rispettivamente in quinta e ottava posizione.

Una pole position da manuale per Oscar Piastri, seguito da George Russell. Ma attenzione a Charles Leclerc, che con una Ferrari tutt’altro che perfetta si prende la terza posizione. Delusione per Lando Norris, che a causa di diverse sbavature è costretto ad accontentarsi della sesta piazzola in griglia. L’azione in pista per oggi termina qui, ma domani si preannuncia una gara all’insegna delle emozioni. Il prossimo appuntamento è in programma alle 17:00 (ora italiana) per il Gran Premio del Bahrain.

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F1: Le McLaren blindano ancora una volta la prima fila nelle prove libere.

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Ultimo turno di prove libere prima delle  qualifiche in Bahrain, e l’attesa è alta. Le squadre si preparano per rifinire gli ultimi dettagli in vista del sabato decisivo, tra simulazioni qualifica e long run per raccogliere dati utili in ottica gara. Tutti i big sono pronti a scendere in pista, ma il caldo e l’evoluzione della pista potrebbero giocare un ruolo chiave anche in queste prove libere 3.

L’azione in pista  si é aperta con un clima torrido e i piloti ancora lontani dalle rispettive monoposto, preferendo attendere temperature più favorevoli. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Oliver Bearman, subito in pista con gomme Hard nuove, seguito poco dopo da Esteban Ocon e Lewis Hamilton. Mentre Hamilton ha abortito il primo tentativo per una sbavatura in curva-11, Ocon ha segnato un 1:36.409, migliorando il crono del compagno di squadra.

Charles Leclerc ha cominciato la sua sessione su un set di Soft usate, lo stesso già impiegato nelle libere 2, mentre Ocon ha lamentato problemi di bouncing e Bearman ha sottolineato il grip molto basso rispetto al giorno precedente. Gasly e Doohan sono poi entrati in azione con Medium nuove, prima che le due Ferrari segnassero i primi riferimenti: Hamilton davanti a Leclerc di appena 57 millesimi. Lando Norris è stato tra i primi big a uscire con le Soft nuove, seguito da Yuki Tsunoda con le Hard. Norris ha subito dettato il ritmo con un 1:33.796, staccando nettamente Hamilton. Verstappen, nonostante un primo settore promettente, ha commesso un errore in curva-11 e si è subito lamentato via radio: “La macchina sembra terribile”. Con la pista più gommata e le condizioni in leggero miglioramento, Alonso ha strappato il secondo tempo, a quattro decimi da Norris, prima che Oscar Piastri mettesse tutti d’accordo con un super 1:33.324. Leclerc, intanto, risaliva in quarta posizione con 1:34.535, nonostante un piccolo cambio d’assetto. Verstappen è poi rientrato e, con una macchina migliorata, si è messo tra le due McLaren. Russell ha finalmente iniziato il suo programma e, con Medium nuove, ha segnato un tempo simile a quello di Antonelli. Il pilota inglese ha poi avuto un contatto ravvicinato con Lawson, suscitando la protesta del neozelandese via radio. Poco dopo, Russell è andato in testacoda in curva-11, commentando che era la sessione con meno grip mai vissuta.

Problemi anche per Nico Hulkenberg, costretto a fermarsi fuori pista in curva-8, ma senza bandiera rossa grazie al buon lavoro dei marshal. Una volta tornata la bandiera verde, Verstappen e gli altri big hanno montato le Soft nuove per la simulazione qualifica. Gasly ha sorpreso tutti con un 1:32.974, battendo Verstappen, ma è stato superato da un clamoroso 1:31.646 di Piastri. Nel frattempo, Tsunoda e Norris hanno commesso errori nei rispettivi giri veloci: il primo è andato lungo in curva-1, il secondo ha abortito il tentativo dopo un errore in curva-11. Le Mercedes hanno provato a rispondere con Russell e Antonelli alle spalle di Piastri, ma lontani oltre un secondo. Norris è tornato secondo con lo stesso treno di gomme ma a sei decimi dal compagno, mentre Leclerc si è inserito terzo a 8 decimi. Hamilton, invece, ha faticato molto con le Soft nuove, chiudendo decimo e lontano dal vertice. Nelle battute finali, Tsunoda è tornato in pista con le Hard usate per simulare un possibile passo gara.

La sessione si è conclusa con una McLaren dominante, una Ferrari in crescita e una Red Bull ancora alla ricerca del giusto bilanciamento. L’ultima parola, però, spetta alle qualifiche in programma alle 18:00 (ora italiana).

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