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Attualità

Extra Omnes: come funziona e chi parteciperà al Conclave

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Foto: Fanpage

Con la morte di Papa Francesco, ecco come funzionerà il prossimo Conclave, scoprendo tutte le regole, le tradizioni e le curiosità.

Quando un Papa muore o si dimette (come avvenne con Benedetto XVI nel 2013), la Chiesa Cattolica avvia un antico e solenne processo per eleggere il suo successore: il Conclave. Lo svolgimento di uno dei più antichi rituali seguirà un regolamento preciso, dettagliato e perfezionato su ogni fronte nei minimi dettagli. Dopo l’iniziale incertezza sulla data precisa di quando sarebbe cominciato, oggi le Congregazioni Generali hanno deciso che il Conclave comincerà ufficialmente il 7 maggio.

Come funziona e dove si terrà?

Con la morte di Papa Francesco, si è aperto ufficialmente il periodo della “Sede Vacante“, durante il quale la Chiesa è senza il suo capo visibile. A gestire gli affari ordinari sarà il Camerlengo, il cardinale Kevin Farrell. Dopo i nove giorni di celebrazioni funebri chiamati “Novendiales” e il funerale papale, vengono riuniti tutti i Cardinali provenienti da ogni parte del mondo. Ad eleggere il 267° vescovo di Roma, si riuniranno 252 Cardinali, anche se i votanti saranno 135, poiché tutti i Cardinali con età superiore a 80 anni, potranno solamente presidiare ma non eleggere il nuovo Papa. Dopo che tutti i Cardinali avranno prestato giuramento all’interno della Cappella Sistina, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche pronuncerà la frase “Extra Omnes” (fuori tutti). Dal momento dell’enunciato e dall’inizio di uno dei riti più affascinanti e ignoti del mondo, i Cardinali saranno completamente isolati dal mondo esterno, e inizieranno a esprimere segretamente e attraverso un foglio piegato la propria preferenza. Ogni giorno si potranno svolgere fino a quattro votazioni (due al mattino, due al pomeriggio). Per essere eletto, un Cardinale deve ottenere i due terzi dei voti. Se dopo molti scrutini nessuno dovesse raggiungere la maggioranza richiesta, si potranno cambiare le regole e procedere per ballottaggio tra i due Cardinali più votati.

La fumata nera e la fumata bianca:

Il rito della fumata avviene dopo ogni sessione di votazione dove dallo sfiatatoio della Cappella Sistina, viene rilasciata una fumata dal colore nero o bianco. In caso di fumata nera (significato che il Papa non è stato eletto), i Cardinali sono richiamati alla votazione, mentre se la fumata sarà bianca, a breve verrà annunciato il nuovo Santo Padre. La fumata, indipendentemente dal colore, si ottiene bruciando le schede votate, mescolate con sostanze chimiche che colorano il fumo.

L’accettazione e l’annuncio:

Quando un Cardinale riceve il numero sufficiente di voti, viene avvicinato da uno dei Porporati organizzatori, che chiederà con una frase in latino, se il prescelto accetta o meno l’incarico. In caso di rinuncia, i Cardinali ricominceranno la votazione, escludendo dalle proprie preferenze il cardinale che ha rinunciato all’incarico. Nel momento in cui il Cardinale invece accetta, viene chiesto anche quale nome papale vuole assumere. Poco dopo, il Cardinale protodiacono si affaccia dal balcone di San Pietro, annunciando al mondo il nuovo Papa, ma non prima di pronunciare la famosa formula “Habemus Papam!”

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista/presentatore sportivo e grande appassionato di calcio.

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Attualità

Guerra Israele – Iran: Usa interviene e impone una tregua fragile

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La notte tra sabato e domenica è stata soggetta dal bombardamento americano nei tre siti nucleari iraniani. L’attacco non ha causato il totale annientamento, ma ha ritardato solo di pochi mesi il programma atomico iraniano, diversamente da come aveva annunciato il presidente Donald Trump. 

RETROSCENA DELL’ATTACCO

E’ stato rivelato da un rapporto del Pentagono, destinato a rimanere segreto e contestato da Trump, riferisce che l’attacco con le bombe di profondità che solo gli USA possiedono, ha distrutto gli ingressi di due dei tre siti, ma non ha distrutto gli ambienti sotterranei, ma anzi ha lasciato intatte le componenti principali ed essenziali del programma iraniano d’arricchimento dell’uranio.

Dunque il rapporto, significa che l’Iran impiegherà più tempo per dotarsi dell’atomica, se realmente lo voleva e vuole fare, conservando la sua capacità di farlo. Il che, secondo molti media USA, rende traballante la tregua tra Israele e Iran annunciata dal presidente Trump e confermata, nonostante qualche esitazione e numerose violazioni da parte di entrambi i presidenti: Masoud Pezeshkian per l’Iran e Benjamin Netanyahu per Israele.

ISRAELE-IRAN: CONTROVERSA ACCETTAZIONE DEL CESSATE IL FUOCO

Proprio ieri il presidente Netanyahu ha generato l’ira del magnate presidente, non convinto dell’opportunità del cessate al fuoco con l’Iran. Secondo diverse fonti anonime citate dall’Ap, Trump durante una telefonata conciata, ha chiarito a Netanyahu che era ora di cessare la guerra e di tornare alla diplomazia e che gli Stati Uniti non avrebbero più compiuto azioni offensive contro l’Iran.

Dopo la conversazione con Trump, Netenyahu si è impegnato a sospendere gli attacchi e a rispettare la tregua stabilita, dichiarando di aver raggiunto i propri obiettivi, il che però non coincide con il vero, stando al rapporto dell’intelligence militare statunitense. Lo stesso si è inoltre impegnato a fare Pezeshkia, annunciando la fine della “guerra dei 12 giorni“.

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Scenari di guerra , gli USA attaccano l’Iran: follia o necessità? -Video

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La situazione in Medio Oriente è sempre più tesa. 

Dopo l’attacco di Israele contro l’Iran, gli Stati Uniti hanno deciso di entrare ufficialmente nel conflitto con un attacco notturno contro tre siti di ricerca iraniani sospettati di essere coinvolti nello sviluppo di armi nucleari.

L’Iran aveva già ritirato dagli accordi internazionali sul nucleare e aveva ostacolato il lavoro degli ispettori dell‘Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, e adesso la situazione è precipitata.

Leggi anche Guerra in Medio Oriente, notizia shock degli USA: “Israele sta per attaccare L’Iran”

Il ministro degli esteri iraniano ha condannato l’attacco, affermando che l’Iran si riserva tutte le opzioni per difendere la propria sovranità e il proprio popolo. Inoltre, l’Iran ha dichiarato che questo attacco porterà delle conseguenze eterne.

La comunità internazionale è divisa: il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso allarme per l’attacco americano, mentre alcuni paesi, tra cui l’Italia, hanno difeso l’iniziativa statunitense come misura per prevenire lo sviluppo di armi atomiche da parte dell’Iran.

La situazione è estremamente volatile e potrebbe portare a una pesante escalation. Gli Stati Uniti hanno affermato di aver agito per difendere i propri interessi e quelli dei propri alleati, ma l’Iran non sembra intenzionato a cedere. La domanda adesso è: cosa succederà dopo? La risposta potrebbe cambiare il corso della storia.

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USA, arrestato il presunto killer di Minneapolis: aveva sparato a due politici democratici

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Minneapolis

È stato arrestato l’uomo sospettato degli attacchi a Minneapolis, in cui sono stati uccisi un parlamentare dello stato del Minnesota e di averne sparato a un altro: lo riporta il New York Times citando le autorità locali.

La caccia all’uomo è durata due giorni e, nel mentre, Vance Boelter aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver ucciso la deputata Melissa Hortman e il marito e aver ferito il senatore John Hoffman e sua moglie.

Poco prima di entrare in azione ha scritto ai suoi coinquilini: “Ho bisogno di riposo. Vi voglio bene, non volevo finisse così. Potrei morire a breve“.

Minneapolis

Foto: ANSA

L’IDENTIKIT DEL KILLER DI MINNEAPOLIS

Il killer è un cristiano evangelico fermamente contrario all’aborto e, insieme alla moglie, gestisce una società di sicurezza privata, la Praetorian Guard Security Services.

Di recente lavorava sei giorni alla settimana in due imprese di pompe funebri per “arrivare a pagare i conti” a fine mese, ha detto in un video postato online.
Un lavoro che svolgeva dopo avere frequentato nel 2023 e 2024 un corso online sulle scienze mortuarie, che si aggiunge al suo dottorato in leadership, al master in scienze del management e alla laurea in relazioni internazionali.

Prima della società di sicurezza con la moglie, ha gestito un negozio 7Eleven a Minneapolis, ma è stato anche il direttore di una stazione di servizio a St Paul.
Più di recente su LinkeIn si è descritto come l’amministratore delegato di Red Lion Group, azienda nella Repubblica Democratica del Congo impegnata a creare posti di lavoro per la popolazione locale.

Boelter e sua moglie in passato dirigevano un’organizzazione no profit chiamata Revoformation Ministries e una versione archiviata del suo sito web – riporta il Washington Post – chiamava il killer ‘reverendo‘ affermando che era stato ordinato sacerdote nel 1993.

Prima dell’11 settembre, Vance aveva già compiuto viaggi in diverse zone di Gaza e della Cisgiordania – si legge sul sito -. Si rivolgeva ai militanti islamici per condividere il Vangelo e dire loro che la violenza non era la risposta“.

Il killer è stato portato al carcere della contea di Hennepin ed è stato incriminato a livello federale con diverse accuse per le quali rischia la pena di morte.
Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha tirato un sospiro di sollievo dopo la cattura e poi ha esortato gli americani a ribellarsi a una normalità di violenza politica: “Non possiamo diventare insensibili. Siamo un paese diviso. Il modo per risolvere i problemi – ha detto l’ex candidato alla vicepresidenza di Kamala Harrisnon è l’odio, ma è l’umiltà, la grazia e la civiltà“.

LE DICHIARAZIONI DEI SUOI CONOSCENTI

Non ho idea di cosa stesse pensando, stava cercando lavoro ma forse le cose non hanno funzionato, forse si è arreso e ha deciso di andarsene nel tripudio della gloria“: ha dichiarato David Carlson, suo inquilino, raccontando di come Boelter vivesse con lui in una stanza in affitto e, lo scorso venerdì, aveva pagato quattro mesi anticipati nonostante vivesse con grosse difficoltà economiche e psicologiche.

Nel manifesto trovato nell’auto del killer sono stati trovati 70 nomi di politici, inclusi tutti i democratici al Congresso del Minnesota, oltre che dei gestori di alcune cliniche Planned Parenthood per l’aborto.

David Carlson ha raccontato che Boelter era andato in Africa alcuni mesi fa nella speranza di avviare una società per la sicurezza.
Quando è rientrato ha accettato un lavoro che prevedeva l’estrazione di bulbi oculari da cadaveri per la donazione di organi.
Carlson gli ha parlato l’ultima volta venerdì sera intorno alle 19, quando Boelter era già a letto così da essere riposato per il giorno successivo ma nulla lasciava presagire un gesto folle, ha precisato Carlson descrivendo il killer come una brava persona e difendendolo da coloro che tentano di dipingerlo come un esaltato di destra.

Boelter non parlava di politica e non aveva mai nominato le sue vittime, ha aggiunto il coinquilino riferendo però che consultava il sito Infowars del cospirazionista Alex Jones e aveva votato per Donald Trump nel 2024.

LA RICOSTRUZIONE DELL’ATTENTATO DI MINNEAPOLIS

Il killer di Minneapolis, giubbotto anti-proiettile sopra la maglietta e i pantaloni blu, si è presentato a casa del senatore Hoffman a Champlin, due membri democratici del Congresso dello Stato, in piena notte: l’allarme è scattato alle due del mattino quando la polizia è arrivata alla residenza in seguito a una sospetta sparatoria.

Un’ora e mezzo dopo gli agenti hanno ricevuto una chiamata di emergenza vicino Brooklyn Park, nell’abitazione della deputata Hortman.
Arrivate sul posto, le forze dell’ordine si sono trovate davanti a un uomo che usciva dalla casa della deputata con giubbotto antiproiettile e il distintivo.

Nel viale davanti casa era parcheggiata un’auto con le luci di emergenza accese.
Il killer ha aperto il fuoco contro gli agenti e poi è scappato dal retro della casa della deputata: da allora aveva fatto perdere le sue tracce fino al ritrovamento grazie ad un drone degli agenti di polizia, qualche giorno dopo.
La deputata Melissa Hortman e il marito sono morti, mentre il senatore John Hoffman e la moglie sono rimasti gravemente feriti.

 

Minneapolis

In foto: le due vittime del killer di Minneapolis
Foto: ANSA

 

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