Attualità
Un viaggio nella storia della Targa Florio. Curiosità e programma della manifestazione

Da oltre un secolo, la Targa Florio rappresenta molto più di una semplice gara automobilistica: è un simbolo radicato nella cultura motoristica e nella terra che l’ha vista nascere, la Sicilia. Ideata nel 1906 da Vincenzo Florio, visionario imprenditore palermitano, la Targa è la corsa più antica del mondo ancora disputata, capace di intrecciare epica sportiva, paesaggi mozzafiato e passione popolare come poche altre manifestazioni. Da circuito stradale estremo a evento di regolarità e rievocazione storica, ha attraversato epoche, guerre e rivoluzioni tecniche, mantenendo intatto il fascino delle origini.
Nel 2025, la Targa Florio continua a rinnovarsi pur restando fedele alla propria identità. L’edizione di quest’anno, in programma tra le strade delle Madonie, promette un fine settimana di grande spettacolo con un mix di competizione, heritage e valorizzazione del territorio. Auto storiche, vetture moderne e partecipanti da tutto il mondo, si alterneranno in una gara che è anche celebrazione del coraggio, della memoria e dell’eleganza meccanica. Un ponte tra passato e futuro che ogni primavera riporta in vita la leggenda.
Questa edizione sarà composta da 12 prove speciali, situate sulle strade più iconiche del parco delle Madonie. I tracciati presi come tela su cui tutte le vetture possono dipingere il giro perfetto sono:
- La Targa. E’ la prova simbolo dell’evento, quella che ripercorre idealmente lo spirito originale della corsa. Un tracciato tecnico e variegato, ricco di curve storiche e panorami mozzafiato, che riassume l’essenza della gara tra mito e memoria.
- La Campofelice – Collesano. Inserita per la prima volta, il tracciato offre un viaggio che parte dalla costa (Campofelice di Roccella) e sale verso le montagne madonite, giungendo a Collesano, dove comincerà il trasporto verso l’altra tappa. Collesano rappresenta uno dei luoghi più storici della Targa e il ritorno del tracciato di gara aggiunge un tocco di storia e tradizione in più
- La Scillato. Dopo il trasporto, avviato a Collesano, da Scillato comincia la prova più tortuosa di tutte. Un percorso di una decina di chilometri in salita, che mostra tutte le sue insidie nella serie di curve strette e tortuose. Infine il trasporto verso Polizzi, dove ha luogo l’ultima prova.
- La Generosa. Il gran finale merita un palcoscenico adatto, e Polizzi Generosa offre uno scenario unico. Un breve tragitto, una manciata di chilometri, ma ricco di immagini e curve mozzafiato. Tra curve impegnative e scorci aperti sulla vallata, è la prova che spesso decide il verdetto finale e regala emozioni fino all’ultimo metro.
VENERDÌ 9 MAGGIO 2025 – Day 1
Start: 08:00 – Partenza da Palermo, Campus UNIPA
Prove Speciali:
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SS1 – TARGA 1 – 09:30
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SS2 – CAMPOFELICE – COLLESANO 1 – 10:27
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SS3 – SCILLATO 1 – 11:24
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SS4 – LA GENEROSA 1 – 11:59
Rientro al Campus UNIPA – Regroup e Riordino
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SS5 – TARGA 2 – 16:35
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SS6 – CAMPOFELICE – COLLESANO 2 – 17:32
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SS7 – SCILLATO 2 – 18:24
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SS8 – LA GENEROSA 2 – 18:58
SABATO 10 MAGGIO 2025 – Day 2
Prove Speciali:
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SS9 – TARGA 3 – 10:45
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SS10 – CAMPOFELICE – COLLESANO 3 – 11:38
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SS11 – SCILLATO 3 – 12:24
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SS12 – LA GENEROSA 3 – 12:38
Attualità
Greta Thunberg e la Global Sumud: nave colpita da drone in Tunisia -Video

Dal ronzio al boato: così gli attivisti hanno vissuto l’attacco in piena notte.
Nella notte tra lunedì e martedì la Global Sumud Flotilla, la missione di attivisti diretta verso Gaza, ha vissuto momenti di panico: una delle navi pricipali, la Family Boat con a bordo anche Greta Thunberg, sarebbe stata colpita da un drone militare al largo delle coste tunisine.
Chi era di guardia ha raccontato di aver sentito un ronzio, poi un’esplosione e subito le grida: “Al fuoco, al fuoco!”.
L’equipaggio si è svegliato di corsa e ha cercato di mettersi in salvo. Oltre a Greta, sulla nave c’erano anche Yasemin Acar e Thiago Avila, figure chiave nell’organizzazione della Flotilla.
L’azione fa parte di una protesta internazionale e partecipata contro l’invasione israeliana a Gaza. La delegazione stava navigando vicino al porto tunisino di Sidi Bou Said quando è avvenuto l’attacco.
Le autorità tunisine però smentiscono: secondo Houcem Eddine Jebabli, portavoce della guardia nazionale, nell’area non c’erano droni. Per lui il fuoco potrebbe essere stato causato semplicemente da “delle sigarette”.
Attualità
La Global Sumud Flotilla e il tentativo di aprire un corridoio via mare per Gaza

Immagina tante piccole barche, cariche di cibo e medicine, che partono da diversi porti del Mediterraneo per andare a Gaza con un doppio scopo…
La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa civile (per cui 26 mila persone hanno fatto richiesta) completamente legale che riunisce decine di imbarcazioni protette dal diritto marittimo da 44 paesi (tra cui l’Italia)
L’obbiettivo è rompere il blocco imposto da Israele sulla striscia di Gaza e poter cosi portare aiuti concreti alle persone in difficoltà.
Non a caso il nome “Sumud” significa resistenza, perseveranza, resilienza in arabo, e simboleggia la volontà di non arrendersi di fronte all’ingiustizia.
La seconda partenza fissata dopo quella del 31 Agosto (da Genova – Barcellona), era prevista oggi, 4 settembre, con il resto delle barche con partenza prevista da Tunisia, Grecia e Sicilia; tuttavia, è stato poi reso noto che quella da Tunisi è stata posticipata al 7 settembre, a causa dei ritardi accumulati e delle difficili condizioni meteo.
Giorgia Meloni, in proposito, ha affermato che saranno adattate tutte le misure di tutela e sicurezza per poter così garantire il buon esito dell’operazione.
Attualità
Dal gruppo “Mia Moglie” al forum “Phica”: la lunga scia della violenza digitale sulle donne

Il gruppo Facebook “Mia moglie” è recentemente stato chiuso da Meta in seguito alle denunce di oltre mille donne, che si sono occupate di segnalare il gruppo alla polizia postale.
Più di 32 mila uomini hanno commentato e postato video e immagini delle loro compagne, senza il consenso di quest’ultime; e tra queste, sono presenti anche fotografie scattate di momenti di intimità.
Ecco la dichiarazione della portavoce di Meta a riguardo: “Abbiamo rimosso il Gruppo Facebook per violazione delle nostre policy contro lo struttamento sessuale di adulti. Non consentiamo contenuti che minacciano o promuovono violenza sesssuale, abusi sessuali o sfruttamento sessuale sulle nostre piattaforme. Se veniamo a conoscenza di contenuti che incitano o sostengono lo stupro, possiamo disabilitare i gruppi e gli account che li pubblicano e condividere queste informazioni con le forze dell’ordine”.
Eppure non si tratta di un caso singolo…
A scuotere l’opinione pubblica vi è anche il caso di Phica; (anch’esso chiuso recentemente) si tratta di un forum aperto dal 2005 dove migliaia di utenti condividevano immagini di donne rubate dai social o addirittura, dalla vita quotidiana.
La domanda a questo punto sorge spontanea: quanti altri gruppi di questo genere sono ancora presenti nel web?
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