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F1: Scacco matto da Re. Oscar Piastri crea la mossa divina e firma la pole position nel tempio di Senna

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Una qualifica che vale più di tutto in un gran premio in cui i sorpassi sono estraente difficile da portare a segno. L’animo di ogni pilota li sprona ad arrivare sempre al limite, ma spesso, il loro limite è proprio la monoposto che hanno tra le mani. Le qualifiche al circuito Enzo e Dino Ferrari sembrano già scritte, però c’è sempre lui Max Verstappen che mette le McLaren nel mirino, questa volta non sarà da solo, con lui a mettere difficoltà i Papaya, ci saranno le due Mercedes con George Russell e con l’italiano Andrea Kimi Antonelli, per lui primo gran premio di casa. 

Nella terra dei motori, il primo atto delle qualifiche vede scendere in pista la Kick Sauber di Nico Hülkenberg, seguita immediatamente dalle Ferrari, ancora in difficoltà sul giro lanciato. Con la nuova mescola C6 appena introdotta, e un feeling ancora lontano dall’ottimale, è difficile che questa gomma venga utilizzata durante il pomeriggio. I piloti iniziano subito a segnare i primi croni, ma ancora una volta i big ,eccezion fatta per la Ferrari , attendono che la pista migliori, diventando più calda e performante. Si prevede infatti un’evoluzione dell’asfalto che potrebbe valere fino a mezzo secondo verso la fine della sessione: il momento ideale per tentare il giro perfetto. La sessione viene subito interrotta a causa dell’incidente di Yuki Tsunoda alla curva 6: un impatto violento alla Tosa, fortunatamente senza conseguenze per il pilota giapponese, che comunque verrà trasportato al centro medico per accertamenti precauzionali. Ricomincia l’azione in pista, con un Isaak Hadjar già “on fire” dalla mattinata: si piazza in terza posizione. Arrivano i tempi dei top team. Il campione del mondo, Max Verstappen, comincia a mostrare di che pasta è fatto, portandosi davanti a tutti, mentre le due Papaya partono in modo conservativo, seguendo una strategia prudente per qualificarsi senza correre rischi inutili. La scuderia di Maranello vive questo primo atto all’insegna del brivido: viste le difficoltà, servono due ottimi croni da parte di entrambi i piloti per superare il taglio. Nel finale si scatena la bagarre: Franco Colapinto commette un errore cruciale alla curva del Tamburello, danneggiando la sua Alpine e ponendo fine alle speranze di qualificazione per altri. Gli eliminati del Q1 sono: Lawson, Hülkenberg, Ocon, Bearman e Tsunoda.

La sessione di Q2 inizia con un notevole ritardo, a causa dell’investigazione in corso su Bearman, sospettato di aver completato il suo giro lanciato sotto bandiera rossa. Il primo a scendere in pista è ancora una volta una Kick Sauber, questa volta con Gabriel Bortoleto, seguito a ruota da Max Verstappen e Lance Stroll. Verstappen inaugura la fase di time attack con un 1:15.400, ma è Charles Leclerc a segnare il miglior primo settore, dando un segnale di velocità in un weekend finora deludente per la Ferrari. Le McLaren tornano protagoniste, piazzandosi in prima e seconda posizione con tempi da pole, anche se siamo ancora solo in Q2. Adesso si fa sul serio: si lanciano le due Mercedes, seguite dalle due Ferrari. Tutti si migliorano, tranne Lewis Hamilton, che continua a rischiare l’eliminazione. Una Williams sorprende nel primo settore, ma è Carlos Sainz a chiudere un gran giro, portandosi davanti alle frecce arancioni. Finale da cardiopalma con entrambe le Ferrari vengono eliminate e non accedono al Q3. Gli eliminati del Q2 sono: Leclerc, Hamilton, Antonelli, Bortoleto e Colapinto.

Il momento decisivo. Un solo giro può valere un’intera qualifica : il giro perfetto, quello che segnerà le sorti della gara di domani. Al semaforo verde, scendono subito in pista le Aston Martin seguite dalle due McLaren, che scelgono di anticipare per avere pista libera e condizioni ideali. La tensione è palpabile nei box: ogni dettaglio, ogni millesimo potrebbe fare la differenza. Verstappen attende qualche secondo in più, poi esce con gomme nuove e tanta fame di pole. Norris lo segue a ruota. È chiaro: il duello per la prima fila sarà tra Red Bull e McLaren. Il primo tentativo vede Oscar Piastri in stato di grazia: pulito, preciso, aggressivo quando serve. Il secondo settore è eccezionale: il cronometro sorride e lo piazza in pole position provvisoria. La risposta di Verstappen non tarda ad arrivare: il campione del mondo spinge al limite, sfiora i cordoli, ma perde qualche decimo nel tratto centrale, dove la McLaren sembra avere qualcosa in più. Anche George Russell sorprende: un primo settore velocissimo e un giro solido lo portano davanti a Norris, che invece commette un piccolo errore in uscita dal Tamburello, compromettendo il suo ultimo giro lanciato. È una giornata amara per l’inglese della McLaren, che sembrava tra i favoriti per la pole. Ultimi istanti della sessione: tutti con il fiato sospeso. Norris non riesce a migliorarsi, Verstappen chiude al secondo posto, Russell terzo, e Piastri… resta là davanti, con un giro che definisce il suo weekend finora impeccabile.

La formula 1 scalda i motori per il prossimo appuntamento in programma nella giornata di domani alle ore 15:00 (ora italiana) per il Gran Premio dell’Emilia Romagna.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Oltre il Limite: Il Gran Premio della Gran Bretagna

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La Formula 1 approda a Silverstone, una delle tappe più attese e iconiche del Campionato Mondiale. Questo circuito leggendario non è solo la culla del primo Gran Premio della storia, vinto da Nino Farina su Alfa Romeo nel lontano 1950, ma continua a regalare emozioni indimenticabili. Emozioni come quelle del Gran Premio della Gran Bretagna della passata stagione, in cui abbiamo assistito a un momento storico: Lewis Hamilton ha conquistato la sua nona vittoria a Silverstone, l’ultima con la Mercedes, lasciando un segno indelebile in questo tempio della velocità. Silverstone vedrà scendere in pista non solo Hamilton in rosso, ma un’intera schiera di piloti di casa; Lando Norris, tra i favoriti per la vittoria, George Russell, il cui futuro con Mercedes è al centro di speculazioni in questo weekend, e il giovane rookie Ollie Bearman, che ha già mostrato lampi di grande potenziale.

Il leggendario circuito di Silverstone, con i suoi 5,891 chilometri di estensione e le 17 curve, è un vero banco di prova. È, infatti, un tracciato che unisce lunghi rettilinei ad alta velocità a sequenze di curve tecniche e impegnative, garantendo sorpassi spettacolari e gare al cardiopalma. Tra le sezioni più iconiche, spicca la velocissima combinazione di Maggotts, Becketts e Chapel, un susseguirsi di curve ad alta velocità che richiede una precisione millimetrica. La sua mista conformazione lo rende un circuito completo, che esalta le abilità dei piloti e la performance delle monoposto, promettendo sempre uno spettacolo indimenticabile. Il record assoluto sul giro del circuito di Silverstone in Formula 1 è detenuto da Max Verstappen. L’olandese, al volante della sua Red Bull, ha fatto segnare un impressionante crono di 1:27.097 durante il Gran Premio di Gran Bretagna del 2020.

Oltre alla Formula 1, Silverstone si prepara ad accogliere anche le emozionanti gare di Formula 2 e Formula 3, che promettono spettacolo e duelli ravvicinati.

Ecco il programma dettagliato del weekend:

Venerdì 4 luglio

9:40 PL1 F3 

10:55 PL1 F2

13:30 PL1 F1

14:55 Qualifiche F3

15:50 Qualifiche F2

17:00 PL2 F1

Sabato 5 luglio

10:10 Sprint Race F3

12:30 PL3 F1

14:10 Sprint Race F2

16:00 Qualifiche F1

Domenica 6 luglio 

10:25 Feature Race F3

12:00 Feature Race F2

16:00 Race F1

 

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GP D’AUSTRIA 2025 – TOP E FLOP DEL WEEKEND DI AUSTRIA

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Il Red Bull Ring non tradisce mai: tra saliscendi mozzafiato, incidenti al via, rimonte entusiasmanti e strategie al millimetro, il Gran Premio d’Austria ha offerto spettacolo e colpi di scena. McLaren trionfa, Ferrari rialza la testa, Red Bull crolla in casa e Mercedes naviga nell’incertezza. Ecco i tre Top e i tre Flop del weekend più verde del calendario.

TOP

Lando Norris 

Il weekend perfetto coronato con la vittoria totale di domenica. Dopo la delusione di Montreal, Norris si prende la scena in Austria con una gara gestita con freddezza, ritmo impressionante e nessuna sbavatura. È la sua terza vittoria stagionale e arriva nel momento in cui serviva di più: rilancia le sue ambizioni iridate e mette pressione al compagno di squadra. Il messaggio è chiaro: non sarà Oscar a vincere da solo.

Gabriel Bortoleto 

Alla sua prima stagione completa in F1 , Bortoleto regala al team di Faenza un risultato da sogno: Top Ten e punti pesantissimi conquistati con classe e freddezza. Il brasiliano mostra talento puro, capacità di leggere la gara e nervi saldi nei corpo a corpo. Un diamante grezzo che sta già brillando.

Charles Leclerc 

La Ferrari non vince, ma torna competitiva, e Leclerc è il simbolo della riscossa. Weekend concreto, senza strafare, ma con tanta sostanza. Parte bene, resta sempre nel gruppo di testa e approfitta del crollo Red Bull per prendersi un podio importantissimo. In Austria era fondamentale rispondere dopo i problemi di Montreal, e Charles lo fa alla grande.

Flop

Max Verstappen 

Una weekend da dimenticare: Verstappen viene colpito da Antonelli ed è costretto al ritiro dopo appena 10 secondi di gara. Il pubblico ammutolisce, Red Bull perde la faccia, e Max saluta l’Austria con uno zero pesantissimo in classifica. Certo, non è colpa sua… ma la frustrazione nel box Red Bull era palpabile.

Yuki Tsunoda 

Weekend opaco, fiacco, anonimo. Gara passiva e mai realmente in zona punti, chiusa in sedicesima posizione. Mentre Verstappen si lecca le ferite, Yuki non riesce a portare nemmeno un punto alla squadra nella gara di casa.

Mercedes

Russell fa il massimo e chiude quinto, ma il vero disastro arriva con Kimi Antonelli: il giovane rookie italiano parte bene, ma entra troppo aggressivo in curva 1 e centra Verstappen. Contatto inevitabile, penalità sacrosanta, e poi ritiro. Una giornata storta che però mostra quanto Mercedes stia ancora faticando nel gestire il passo gara.

Il GP d’Austria 2025 mette le cose in chiaro: McLaren è padrona, Ferrari cresce, Red Bull crolla proprio dove un tempo dominava, e Mercedes è smarrita. Piastri e Norris stanno ridefinendo gli equilibri, con una calma glaciale da veterani.

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F1: Lando Norris vince il Gran Premio d’Austria

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La domenica del Gran Premio d’Austria è iniziata con un colpo di scena già prima del via. Durante il giro di formazione, la vettura di Carlos Sainz ha avuto un problema tecnico e si è bloccata in prima marcia, impedendogli di muoversi dalla griglia di partenza. Lo spagnolo è riuscito a rientrare ai box, ma la sua gara è finita prima del previsto; infatti, poco dopo essere entrato nella corsia dei box, la sua monoposto ha preso fuoco, costringendolo al ritiro.

Qualche minuto dopo le monoposto tornano in griglia di partenza e allo spegnimento del semaforo partono bene le due McLaren mettendosi subito a dettare il passo, mentre nel centro del gruppo Kimi Antonelli colpisce Max Verstappen. Entrambi i piloti sono stati costretti al ritiro, un duro colpo sia per il giovane esordiente che per il campione del mondo. 

La ripartenza viene caratterizzata da una lunga bagarre tra George Russell e Lewis Hamilton, che si difende in modo impeccabile. Gli occhi sono tutti puntati sulle due McLaren, Lando Norris e Oscar Piastri si stanno dando battaglia per la leadership, scambiandosi continuamente la prima posizione in una lotta serrata. Nel frattempo, si ritira anche la monoposto di Alexander Albon, completando un weekend disastroso per la Williams. Il muretto Ferrari sta continuando a dare indicazioni precise a Charles Leclerc, chiedendogli di effettuare il “lift and coast” in ogni curva, rendendo così difficile la guida al monegasco. 

Iniziano i pitstop e la bagarre tra Norris e Piastri si calma un po’, mentre un contatto tra Tsunoda e Colapinto, causa una penalità di dieci secondi al numero 22. 

La parte centrale del Gran Premio prosegue in modo tranquillo senza nessuna bagarre caratteristica. Tuttavia, vediamo una Ferrari che si è confermata come seconda forza del weekend con i due piloti costantemente in terza e quarta posizione.Al secondo pit stop, Oscar Piastri è quasi stato coinvolto in un incidente. All’uscita dai box, il pilota australiano ha rischiato una collisione con Franco Colapinto, che sembrava non averlo visto. 

Mancano solo dieci giri al termine e la lotta per la vittoria si riaccende. Norris e Piastri si sono nuovamente avvicinati. Piastri sta sfruttando ogni occasione per mettere una pressione costante sul suo compagno di squadra. Intanto Gabriel Bortoleto risale la zona punti essendo il primo brasiliano a punti dopo Felipe Massa nel 2017. 

Taglia la bandiera a scacchi Lando Norris che vince nel Red Bull Ring, seguito da Oscar Piastri e da Charles Leclerc, il quale conquista il quarto podio della stagione.

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