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MotoGP, Silverstone: Bezzecchi trionfa tra bandiere rosse e colpi di scena.

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foto da Italpress

Una gara folle, un finale inaspettato e una vittoria che profuma di leggenda. Marco Bezzecchi conquista il Gran Premio del Regno Unito al termine di una corsa ricca di sorprese, riportando l’Aprilia al successo. In una domenica che sembrava destinata a celebrare Fabio Quartararo, è invece il pilota riminese a prendersi la scena, davanti a Johann Zarco e a un ritrovato Marc Marquez.

La gara si apre con un buon avvio per il francese della Yamaha, che scatta bene al via e impone da subito un ritmo elevato. Bagnaia, Marquez e Bezzecchi restano agganciati, ma il gruppo si sfalda presto: Dopo appena due giri, la direzione gara è stata costretta a esporre la bandiera rossa a causa di una pericolosa macchia d’olio sull’asfalto che ha provocato una sequenza di cadute nelle prime curve. Un’interruzione lunga quasi venti minuti, necessaria per liberare la pista dai detriti, che riscrive gli equilibri.

Alla ripartenza è di nuovo Quartararo a scappare. Il francese sembra imprendibile: giro dopo giro consolida il vantaggio, mentre dietro di lui si accende la lotta tra Bezzecchi, Zarco, Marquez e Morbidelli. Ma a sette giri dal termine, il colpo di scena: un guasto all’abbassatore posteriore mette KO la Yamaha numero 20. Quartararo è costretto a rientrare ai box, furioso, quando la vittoria sembrava già scritta.

Bezzecchi, fino a quel momento costante e pulito, fiuta il colpo. L’ultimo terzo di gara è un capolavoro di gestione e coraggio: l’italiano tiene dietro Zarco, resiste al tentativo di ritorno di Marquez e taglia il traguardo per primo. Esplode di gioia il box Aprilia, che torna sul gradino più alto del podio dopo il trionfo di Aleix Espargaró in Argentina nel 2023.

Completano il podio Zarco, secondo, e Marquez, terzo e sempre più competitivo. Ai piedi del podio un ottimo Franco Morbidelli, seguito da Alex Marquez e da Pedro Acosta.

Amaro, amarissimo il bilancio per Francesco Bagnaia: dopo un buon avvio, il campione del mondo finisce a terra, tradito da una staccata troppo aggressiva in curva 8. È il secondo zero consecutivo per il torinese, che ora vede avvicinarsi pericolosamente gli inseguitori in classifica.

Con Bagnaia out e Quartararo tradito dalla tecnica, il campionato si riapre: cinque piloti in 22 punti,  pronti a contendere il trono iridato. Il Mondiale 2025 si conferma imprevedibile, spettacolare, apertissimo.

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio, nba e formula 1.

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F1: La roulette si è fermata sul numero 4. Lando Norris vince sulle strade del Principato di Monaco.

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Se domandi ad un qualsiasi pilota quale gara vuole vincere in carriera, ti risponderà sicuramente Monte Carlo. Le strade del Principato non regalano niente a nessuno, muri sempre più vicini, curve sempre più strette e quella voglia di arrivare davanti a tutti in una gara che ogni volta sembra eterna. L’incognita delle due soste obbligatorie rimescola i dadi di ogni squadra, per tanto il finale non è già scritto. Una roulette che metterà davanti a tutti chi sarà lo stratega per eccellenza, perchè in questa edizione sarà proprio la pit-line a fare la differenza, ma a tirare le somme sarà sempre la bandiera a scacchi. 

Tutte le monoposto sono schierate in griglia, pronte al giro di formazione. L’attesa è alta, l’adrenalina si taglia con il coltello. Alla Curva 1 si vedrà chi avrà più cuore per accaparrarsi la testa della corsa. La partenza è perfetta per il poleman Lando Norris: uno scatto impeccabile, uno di quelli che arrivano quando servono davvero. Nonostante un leggero bloccaggio alla Saint Devote, l’inglese mantiene il comando. Anche Charles Leclerc parte forte, agguerrito come non mai, seguito da un Oscar Piastri determinato a riscattare una qualifica non brillante. Max Verstappen, da campione navigato, tallona chi ha davanti, pronto a farsi spazio tra le strettoie del Principato. Il primo colpo di scena arriva già nel corso del primo giro: Gabriel Bortoleto finisce a muro al Portier dopo una bagarre con Kimi Antonelli, ma riesce fortunatamente a ripartire. Approfittando della Virtual Safety Car, diversi piloti azzardano la prima sosta obbligatoria: Tsunoda, Gasly e Bearman giocano d’anticipo e smarcano subito un pit stop. Alla ripartenza, Leclerc punta Norris, ma la McLaren numero 4 si conferma una vera e propria astronave: inizia a fare il vuoto, mostrando tutta la sua supremazia. Il caos continua: Gasly sfiora il tamponamento su Tsunoda a causa di un problema ai freni, ma impatta con le barriere, creando scompiglio in corsia box, ma lasciando in pista solo una bandiera gialla. Intanto Verstappen alza il ritmo, cercando il varco su un Piastri non al meglio. Ottima gestione anche in casa Racing Bulls, dove Lawson permette ad Hadjar di guadagnare la posizione grazie al vantaggio della gomma nuova e al tempismo del pit stop. Tra i big, il primo a rientrare ai box è Lewis Hamilton, che riesce a effettuare una sosta “gratuita” su Hadjar. La Ferrari risponde con Leclerc, e subito dopo anche la McLaren richiama Norris, che rientra in pista davanti a Hamilton, mantenendo la posizione chiave. C’è chi effettua la prima sosta, chi addirittura la seconda, come Hadjar che prova una strategia coraggiosa, degna del casinò monegasco. Leclerc si ritrova leader provvisorio dopo il pit dei McLaren, ma la Red Bull indugia troppo con Verstappen, rischiando di farlo retrocedere su Piastri. I trenini di Monte Carlo si ripresentano anche quest’anno, ma molte squadre attendono colpi di scena per sfruttare bandiere gialle o Safety Car e smarcare pit stop senza perdere terreno.

In mezzo al gruppo, grande duello tra Lance Stroll e Oliver Bearman: l’inglese cerca il sorpasso sfruttando i doppiati, ma rischia grosso all’uscita delle Piscine. La Mercedes, in evidente difficoltà, non riesce a tenere il passo: Russell cerca di pressare Sainz, ma incappa in una penalità pesante: drive through per un contatto con lo spagnolo. Quasi una sorte simile per l’altra Mercedes, ma il contatto con la Williams viene risolto in pista con una cessione di posizione. Colpo di scena con il ritiro di Fernando Alonso, costretto a lasciare la sua Aston Martin in una via di fuga per un problema tecnico. Un addio amaro per il leone spagnolo, che saluta il pubblico del Principato troppo presto. Davanti, i primi quattro fanno il vuoto. Piastri rischia grosso sfiorando il muro, ma mantiene la vettura in pista. Leclerc tenta di nuovo l’undercut, rientrando prima ai box, ma Norris risponde e torna davanti con un pit perfetto. Verstappen inizia a faticare: l’usura delle gomme lo mette in difficoltà, e dietro a lui Norris e Leclerc si duellano, con il monegasco che si fa sempre più minaccioso negli specchietti dell’inglese. Gli ultimi giri sono da cardiopalma: Leclerc tenta il tutto per tutto per superare Norris, ma le curve del Principato sono strette e la McLaren è impenetrabile. Alla bandiera a scacchi è Lando Norris a trionfare, dominando Monaco con intelligenza e nervi saldi. Alle sue spalle un grande Charles Leclerc, secondo davanti a un solido Oscar Piastri. Max Verstappen chiude lontano dal podio in un weekend in salita per Red Bull, mentre Mercedes esce da Monte Carlo con più dubbi che certezze.

Il circus non si ferma: il prossimo appuntamento è già dietro l’angolo, con il Gran Premio di Barcellona, pronto a chiudere questo intenso trittico di gare consecutive.

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Motogp: Alex Marquez in vetta a Silverstone

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Il cielo sopra Silverstone è grigio e teso, l’asfalto è pronto a raccontare un’altra pagina epica della MotoGP. Dieci giri, uno sprint dove ogni errore pesa come un macigno e ogni sorpasso può valere la gloria. Tutti i riflettori sono puntati sui fratelli Marquez: Marc, il pluricampione alla caccia di un’altra perla, e Alex, deciso più che mai a imporsi con forza sul palcoscenico mondiale. Ma a mettere pepe sulla sfida ci sono anche nomi pesanti: Fabio Quartararo, tornato incisivo; Pecco Bagnaia, sempre un cliente scomodo; Fabio Di Giannantonio, in forma strepitosa; e soprattutto Marco Bezzecchi, pronto a ruggire dopo un inizio complicato. Si preannuncia una gara incandescente.

Semaforo rosso, poi il boato dei motori. È Quartararo a sorprendere tutti alla partenza, prende il comando davanti ai fratelli Marquez, ma la leadership dura poco: Marc attacca, passa e si prende la testa. Poco dopo, però, un lungo rovina i suoi piani e regala ad Alex il comando della gara. Bagnaia si porta subito nelle posizioni di vertice superando Quartararo, mentre alle loro spalle Di Giannantonio e Zarco iniziano a scaldare i coltelli. Bezzecchi, partito indietro, comincia una rimonta furiosa, girando su tempi da primato e sfilando uno dopo l’altro i rivali. Alex e Marc fanno il vuoto alle loro spalle, con un ritmo martellante che tiene a distanza Bagnaia. Quartararo fatica a reggere il passo, mentre “Diggia” lo infila con una manovra da manuale e si lancia all’inseguimento del podio. Zarco tiene botta ma deve guardarsi da un Bezzecchi indiavolato, che nel frattempo ha messo nel mirino le posizioni che contano.

Nel finale, Alex allunga e mette tra sé e Marc un margine rassicurante. Dietro, Di Giannantonio supera anche Bagnaia e si prende la terza posizione. Bezzecchi continua a martellare e sorpassa in sequenza Zarco e Bagnaia, chiudendo la sua rimonta con una splendida quarta posizione. Bandiera a scacchi vede Alex Marquez trionfare a Silverstone davanti a suo fratello Marc e a uno straordinario Di Giannantonio. Una gara tirata, combattuta, senza respiro. Bezzecchi chiude ai piedi del podio, seguito da Zarco, Bagnaia, Quartararo, Acosta, Miller e Marini. A punti anche Morbidelli, Mir, Vinales, Aldeguer, Bastianini, Oliveira, Espargarò, Savadori, Fernandez, Rins e Chantra.

Il prossimo appuntamento per i tifosi della Motogp è domani con il vero e proprio gran premio di Silverstone alle 14:00 (ora italiana)

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F1: Lando Norris conquista una pole da sogno a Monaco

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Arriva il momento tanto atteso di questo gran premio storico. Le qualifiche infuocano il Principato di Monaco e i piloti si spingono oltre il limite per conquistare una pole che, qui più che altrove, può valere mezza vittoria. I team si presentano tutti con gomme soft, tranne le Alpine che scendono con gomme medie. 

Davanti a tutti si posiziona Max Verstappen con un crono 1:11.920, seguito dalle due monoposto della scuderia di Maranello. I big continuano a combattersi il miglior tempo. Ancora impeding da parte di Lance Stroll ai danni di Pierre Gasly, dopo aver ricevuto già una posizione di penalità nella giornata di ieri. Si migliorano le Williams a pochi minuti dalla fine posizionandosi in quarta e quinta posizione, mentre a dettare il passo troviamo la Ferrari numero 16, seguito dalle due McLaren. Alla fine del Q1 bandiera rossa per Kimi Antonelli che si ritrova al muro all’uscita della chicane del porto. Il giovane della Mercedes non prenderà quindi parte alla Q2. Vengono quindi eliminati nella prima sessione Gabriel Bortoleto, Oliver Bearman, Pierre Gasly, Lance Stroll e Franco Colapinto.

Semaforo verde per la seconda sessione di qualifiche. Dopo i primi minuti cronometrati che vedono il numero 4 a dettare il passo, George Russell accusa un improvviso calo di potenza e, senza riuscire a riavviare la vettura per un problema elettrico, è costretto al ritiro. Giornata da dimenticare per la Mercedes. Alla ripartenza il pilota di casa compie un tempo di 1:10.581, ma poco dopo viene superato dall’inglese della scuderia di Woking. Vengono eliminati oltre le Mercedes, Nico Hulkenberg, Yuki Tsunoda e Carlos Sainz.

La sessione più importante del weekend ha inizio e si risvegliano le due McLaren mettendosi davanti a tutti con un crono di 1:10.464. Lando Norris compie il nuovo record della pista con 1:09.954 prendendosi così la pole position del Gran Premio di Monaco, seguito da Charles Leclerc e Oscar Piastri

Foto: SkySport

Domani alle 15 il semaforo si spegne su una gara che promette sorprese:

a Monaco, nulla è mai scritto.

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