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MotoGP Aragon 2025 – TOP e FLOP del weekend

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foto da OA sport

Il Gran Premio di Aragon 2025 ha regalato un mix perfetto di emozione, strategia e talento. La scena è stata dominata da un Marquez in stato di grazia, ma il weekend ha anche messo in luce sorprese positive e qualche pesante delusione. Ecco i TOP e FLOP del round spagnolo.

TOP

1. Marc Márquez 
Weekend perfetto per lo spagnolo, che torna alla vittoria e lo fa a modo suo: scatto bruciante al via, ritmo martellante e nessuna sbavatura. Domina ad Aragon con autorità assoluta, dimostrando che il connubio con Ducati funziona eccome. Il mondiale si riapre?

2. Alex Márquez 
Secondo posto mai realmente in discussione e una gara solida, sempre incollato al fratello Marc. La doppietta familiare fa storia e premia anche il lavoro del team Gresini. Finalmente Alex trova la continuità che gli era mancata.

3. Marco Bezzecchi 
Partito nelle retrovie, chiude ottavo dopo aver recuperato 12 posizioni: determinazione, sorpassi puliti e ritmo incisivo. Una prestazione da applausi per il pilota italiano, che dimostra di non aver perso lo smalto dei giorni migliori.

FLOP

1. Fabio Quartararo 
Caduta e fine anticipata della gara per il francese. Il feeling con la Yamaha continua a non esserci, e ogni weekend si trasforma in una lotta contro il mezzo. Il 2025 rischia di essere un anno da dimenticare.

2. Maverick Viñales 
Anche per lui una caduta rovina un fine settimana che prometteva meglio. Sempre veloce sul giro secco, ma ancora troppo fragile in gara. L’Aprilia si aspettava di più da un pilota del suo calibro.

3. Brad Binder
Anche per il sudafricano della KTM la domenica è finita nella ghiaia. L’ennesimo GP in chiaroscuro per un team che alterna sprazzi di competitività a giornate storte. La costanza rimane il grande problema.

Classifica sempre più compatta e morale altissimo per Marc Márquez che rilancia la sua candidatura al titolo proprio nel GP di casa. La MotoGP non smette di sorprendere, e la prossima tappa promette altre scintille.

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F1 – GP Canada: Russell comanda le FP2, Antonelli stupisce con un gran 3° posto.

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La seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Canada si è chiusa nel segno della Mercedes. George Russell ha piazzato il miglior tempo in 1:12.123, confermando il momento positivo del team sul circuito cittadino di Montréal. Dietro di lui, una McLaren in crescita con Lando Norris e una sorpresa assoluta: il giovane Kimi Antonelli, autore del terzo tempo.

Una FP2 molto equilibrata, con ben dieci piloti racchiusi in meno di sette decimi, ha confermato quanto il tracciato canadese premi chi riesce a trovare rapidamente il ritmo su un asfalto che, ancora molto verde, non perdona errori.

Russell si è mostrato subito a suo agio tra le curve del Circuit Gilles Villeneuve, riuscendo a massimizzare le prestazioni della sua auto in condizioni di gomma media. Alle sue spalle, Lando Norris ha risposto con un’ottima McLaren, più competitiva rispetto alla prima sessione e capace di sfruttare al meglio le soft.

Ma il vero nome che ha attirato l’attenzione è Kimi Antonelli: il bolognese ha dimostrato maturità e velocità, chiudendo a ridosso dei big e davanti a nomi come Alonso, Piastri e Verstappen.

Giornata da dimenticare per la Ferrari. Charles Leclerc vittima di un incidente nelle FP1, ha danneggiato seriamente il telaio della sua SF-25: la sostituzione ha impedito qualsiasi partecipazione alla seconda sessione, lasciandolo senza riferimenti in vista delle qualifiche.

Non sorride nemmeno Lewis Hamilton, solo ottavo. Il sette volte campione del mondo ha lamentato instabilità in frenata e difficoltà nel trovare il bilanciamento, nonostante un passo gara discreto con gomme medie.

Max Verstappen ha chiuso nono, dopo una FP2 passata a lavorare sul passo gara. Il campione del mondo ha mostrato un ritmo interessante sul long run, ma la RB21 sembra nervosa nelle curve a medio carico e meno efficace rispetto agli standard abituali. La Red Bull, per ora, resta un’incognita.

Oltre alla bella prestazione di Norris, anche Oscar Piastri si è confermato competitivo. McLaren sembra aver trovato un buon compromesso tra assetto e degrado gomme. Ma è la Williams a fare scalpore: Albon quarto e Sainz settimo confermano che la squadra di Grove ha fatto un importante passo avanti, soprattutto sul giro secco.

La battaglia è apertissima. Montréal non perdona e lo spettacolo, come sempre, è dietro l’angolo.

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F1, GP Canada – Libere 1: Verstappen davanti a tutti, Leclerc sbatte. Bene le Williams, McLaren in affanno

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A Montreal è di Max Verstappen il miglior tempo nella prima sessione di prove libere del Gran Premio del Canada. L’olandese della Red Bull ha girato in 1:13.193, mettendo subito in chiaro le gerarchie sul circuito cittadino del Gilles Villeneuve. Ma a stupire è stato soprattutto il secondo posto di Alex Albon su Williams, seguito dal compagno di squadra Carlos Sainz.

Una FP1 dai colpi di scena, a cominciare dall’incidente di Charles Leclerc, protagonista in negativo con un errore tra curva 3 e 4 che lo ha mandato dritto contro le barriere. Sessione interrotta per diversi minuti e lavoro compromesso per la Ferrari. Il monegasco ha commesso un errore in frenata, alla staccata di curva 3 ha bloccato la ruota anteriore sinistra perdendo completamente il posteriore della sua SF-25. L’impatto contro il muro è stato deciso, ma fortunatamente Leclerc è uscito illeso.

Il problema, però, è tecnico: la monoposto ha riportato danni non trascurabili e il team dovrà lavorare sodo per consentirgli di tornare in pista in FP2. Un avvio di weekend complicato per il pilota che si era detto fiducioso sull’equilibrio della vettura in vista di Montreal.

La sorpresa del giorno è firmata Williams: Albon è riuscito a inserirsi tra i big grazie a un assetto efficace nelle curve lente, sfruttando al massimo il potenziale dell’auto in condizioni ancora poco gommate. Con lui, anche Carlos Sainz , ha mostrato grande confidenza, firmando il terzo crono.

Verstappen, dal canto suo, ha chiuso davanti con una Red Bull apparsa solida in ogni fase del giro. Nessuna sbavatura, passo costante e grande efficienza in trazione: segnali inequivocabili che il campione del mondo è pronto a prendersi anche Montreal.

Delude invece McLaren, che non riesce a trovare la quadra con i nuovi aggiornamenti portati in Canada. Norris ha concluso col settimo tempo, con diversi problemi di bilanciamento che lo hanno portato anche a un’escursione sull’erba. Piastri ha faticato ancora di più, lamentando sottosterzo e mancanza di aderenza in trazione.

La scuderia di Woking ha portato un pacchetto aerodinamico evoluto, ma il comportamento dell’auto resta instabile soprattutto nei cambi di direzione. Il lavoro dei tecnici nelle FP2 sarà cruciale per rimettere in carreggiata un weekend nato male.

La seconda sessione di libere sarà fondamentale per fare chiarezza sui reali valori in campo. Ferrari dovrà verificare l’entità dei danni sulla vettura di Leclerc, mentre McLaren è chiamata a una rapida inversione di tendenza per non compromettere anche le qualifiche. Red Bull, intanto, punta a consolidare il vantaggio, ma occhio alla Williams: se confermerà il ritmo visto oggi, potrebbe inserirsi seriamente nella lotta.

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Oltre il Limite: il Gran Premio del Canada

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Dopo una settimana di pausa il circus si sposta in Canada, a Montreal. Il circuito intitolato in memoria di Gilles Villeneuve dopo il tragico 1982, è davvero singolare e distintivo per la sua capacità di fondere le peculiarità di un tracciato cittadino con quelle di una pista permanente. Questa peculiare combinazione rende ogni edizione del Gran Premio imprevedibile e ricca di colpi di scena, con i suoi 4,361 km da percorrere per 70 giri. Posizionato sull’isola artificiale di Notre-Dame le sue quattordici curve vengono alternate da lunghi rettilinei e inoltre presenta anche delle caratteristiche da stop-and-go. Le recenti modifiche rilevanti: negli anni passati, gli ultimi quattro metri della barriera esterna di Curva 1 sono stati rimossi per rendere più agevole il rientro in pista. Successivamente, il circuito ha beneficiato di un rifacimento completo dell’asfalto e della sostituzione dei cordoli.

Sotto il profilo strategico, questo circuito propende per un singolo pit-stop. Tuttavia, la frequente comparsa della safety car, dovuta all’elevata probabilità di errori e incidenti, può stravolgere i piani prestabiliti dai team. Le squadre devono quindi dimostrare una pronta reattività e adattabilità, in particolare se la corsa viene interrotta o, come spesso accade a Montréal, influenzata dalle condizioni meteorologiche avverse come la pioggia, che non è comunque prevista in questo weekend. Una delle sfide tecniche più iconiche del circuito è senza dubbio il “Muro dei Campioni“. Si tratta del muretto che delimita l’uscita dell’ultima chicane veloce, un punto famoso dove, nel corso degli anni, molti dei più grandi campioni hanno commesso errori e sono andati a sbattere.

ll pilota di casa, Lance Stroll, torna in pista dopo l’intervento al polso che non gli ha permesso di gareggiare nello scorso Gran Premio. Il record della pista appartiene a Sebastian Vettel il quale nel 2019 conquista nelle qualifiche un crono di 1:10.240. 

Questo weekend accoglierà anche la F1 Academy per il quarto round di questa stagione. Di seguito gli orari del Gran Premio del Canada:

Venerdì 13 giugno
17:00 Prove Libere 1 F1 Academy
19:30 Prove Libere 1 F1
23:00 Prove Libere 2 F1
00:25 Qualifiche F1 Academy

Sabato 14 giugno
15:10 Gara 1 F1 Academy
18:30 Prove Libere 3 F1
20:45 Gara 2 F1 Academy
22:00 Qualifiche F1

Domenica 15 giugno
16:45 Gara 3 F1 Academy
20:00 Gara F1

 

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