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MotoGP: Assen è terra di conquista per Marc Marquez! Bezzecchi e Bagnaia completano il podio, Alex Marquez KO

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foto da Paddock News 24

Il Gran Premio d’Olanda 2025 si tinge ancora una volta di rosso Ducati,  il protagonista assoluto è Marc Marquez, che dopo la vittoria nella Sprint del sabato si conferma imbattibile anche nella gara della domenica. Sullo storico circuito di Assen, il #93 ha dominato con freddezza e lucidità, costruendo la vittoria giro dopo giro e gestendo con maestria la pressione di uno scatenato Marco Bezzecchi, secondo con l’Aprilia.

Partito bene dalla seconda fila, Marquez ha impiegato pochi giri per portarsi in testa, superando Bagnaia e mantenendo poi un ritmo costante e imprendibile. Il ducatista ha martellato come ai vecchi tempi, senza sbavature, ma con la lucidità del campione esperto che sa quando forzare e quando gestire. Dietro di lui, Bezzecchi ha provato in tutti i modi a restargli incollato: il pilota Aprilia ha dimostrato grande tenacia, rimanendo in scia per lunghi tratti, ma senza mai trovare il varco giusto per sferrare un vero attacco. La sua seconda posizione è comunque un segnale importante per Noale, che può sorridere dopo settimane complicate.

Chiude il podio un Pecco Bagnaia leggermente in ombra rispetto ai due davanti. L’italiano è partito bene, ha lottato nelle prime fasi, ma ha progressivamente perso contatto, scegliendo di non prendersi rischi e assicurarsi punti pesanti in ottica campionato. La sensazione, però, è che Pecco debba ritrovare quella brillantezza che lo ha reso dominante nelle passate stagioni, soprattutto contro un Marquez così in forma.

Ancora una prova convincente per il rookie meraviglia Pedro Acosta, che chiude quarto e primo tra gli “umani” in una gara dove l’esperienza ha fatto la differenza. Il talento della GasGas continua a sorprendere per maturità e gestione della gara. Quinto posto per Maverick Viñales, costante ma mai realmente esplosivo, seguito da un ottimo Fabio Di Giannantonio.

A punti anche Franco Morbidelli, settimo, autore di una gara concreta e senza errori, utile per ricostruire fiducia e rilanciarsi nella classifica generale dopo un avvio di stagione a intermittenza.

Nota dolente della giornata è l’incidente occorso ad Alex Marquez, caduto nella fase centrale della corsa. Il fratello minore di Marc stava risalendo la classifica quando ha perso l’anteriore in staccata, finendo rovinosamente nella ghiaia. Gli esami in clinica mobile hanno poi confermato una frattura alla mano, che lo terrà fuori con ogni probabilità per le prossime tappe del campionato.

Con questa vittoria, Marquez si riporta prepotentemente in corsa per il titolo. La Ducati lo ha ormai cucito addosso come un abito su misura, e Marc sembra aver ritrovato non solo la forma fisica, ma anche la fame dei tempi migliori. Bezzecchi e Bagnaia restano in scia, ma il #93 ha mandato un messaggio chiaro: per il Mondiale, ci sarà anche (e soprattutto) lui.

Il Motomondiale ora si prepara al prossimo round con una certezza: Marc è tornato. E fa paura.

Classe 2004. Studente in Scienze della Comunicazione all’Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e grande appassionato di calcio, nba e formula 1.

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Motogp: Marco Bezzecchi firma la pole position in Austria

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Le qualifiche del sabato hanno regalato emozioni e colpi di scena a non finire. Dopo una Q1 combattuta, Enea Bastianini e Marco Bezzecchi sono riusciti a conquistare l’accesso diretto al Q2, mentre Luca Marini è stato il primo escluso e partirà 13° in griglia. Alle sue spalle scatteranno Jorge Martin, Fabio Di Giannantonio e Fabio Quartararo.

Nel Q2 il protagonista assoluto è stato Marco Bezzecchi, autore di un giro straordinario in 1:28.060 che gli ha consegnato la pole position. Alle sue spalle si è piazzato Alex Marquez, mentre Johann Zarco ha vissuto un sabato da dimenticare. Da segnalare anche la sfortuna di Pedro Acosta che nel tentativo di migliorare il proprio tempo e dopo essere salito fino al quarto posto, è rimasto a piedi, riuscendo però a riportare rapidamente la moto ai box per un ultimo assalto.

Il momento più sorprendente è arrivato con Marc Marquez, protagonista di una caduta in curva due che ha danneggiato la sua moto. Nonostante l’incidente, il campione spagnolo scatterà comunque dalla seconda fila insieme a Enea Bastianini e Fermín Aldeguer. In prima fila, accanto a Bezzecchi ci saranno Alex Marquez e Pecco Bagnaia, pronti a giocarsi la vittoria domenicale.

Prossimo appuntamento alle 15 per la Sprint Race del GP austriaco

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Oltre il limite : Gran Premio d’Austria

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Domenica 17 agosto 2025 la MotoGP torna a infiammare il cuore degli appassionati con il Gran Premio d’Austria, tappa che segna il ritorno in pista dopo la pausa estiva e che promette di aprire una seconda parte di stagione ad altissima tensione. Il palcoscenico sarà ancora una volta il Red Bull Ring di Spielberg, circuito incastonato tra le montagne della Stiria, un tracciato lungo 4,3 chilometri che unisce lunghi rettilinei a staccate violente e curve lente, creando un mix perfetto per sorpassi spettacolari e finali in volata. La pista, con i suoi 65 metri di dislivello e la celebre salita verso la curva 3, è da sempre un banco di prova per i motori e per la capacità dei piloti di trovare il giusto equilibrio tra aggressività e gestione della gara. L’atmosfera si preannuncia elettrica, non solo per la cornice naturale mozzafiato e per il calore del pubblico austriaco, ma anche per le storie e le sfide che arrivano a Spielberg cariche di attese e rivincite.

Il grande osservato speciale sarà Marc Márquez, leader del mondiale e protagonista di una prima metà di stagione quasi perfetta, con un vantaggio consistente in classifica. Eppure, c’è un dato che pesa come un macigno: in Austria, dal ritorno del GP nel calendario nel 2016, non è mai riuscito a vincere. Più volte vicino al successo, il fuoriclasse spagnolo si è visto soffiare la vittoria per pochi decimi o addirittura centesimi, trasformando Spielberg in una sorta di “terra maledetta” che ancora aspetta di essere conquistata. Dall’altra parte della barricata c’è Pecco Bagnaia, dominatore incontrastato del Red Bull Ring nelle ultime stagioni, con tre vittorie consecutive che lo hanno reso il punto di riferimento assoluto su questo tracciato. Per il campione italiano, però, il 2025 non sta regalando la stessa continuità di risultati, e il GP d’Austria sarà l’occasione per rilanciarsi e dimostrare che, almeno tra le curve della Stiria, la corona di re non è in discussione.

Il weekend non sarà solo un appuntamento sportivo, ma anche una festa della storia e della passione per le due ruote. Il Red Bull Legends Parade riporterà in pista nomi leggendari come Dani Pedrosa, Casey Stoner, Andrea Dovizioso e Giacomo Agostini, che sfileranno davanti al pubblico in sella a moto che hanno scritto pagine memorabili del motociclismo, dalle iconiche MV Agusta alle storiche KTM da competizione. Sarà un tuffo nel passato che si intreccia con il presente, in un evento capace di emozionare tifosi di tutte le età.

Dopo le prove libere e le qualifiche, il sabato sarà animato dalla gara sprint, anticipo di un piatto forte che verrà servito domenica con la gara principale sulla distanza di 28 giri. Un tracciato che non perdona errori, un meteo sempre imprevedibile e la presenza di più contendenti al titolo renderanno questo GP un crocevia fondamentale per il campionato. Che si tratti di una nuova vittoria di Márquez, della riconferma di Bagnaia o dell’esplosione di un outsider, il Red Bull Ring è pronto a regalare ancora una volta uno spettacolo ad alto tasso di adrenalina, capace di far dimenticare in un attimo la pausa estiva e di rimettere al centro la pura essenza della MotoGP: velocità, rischio, emozione.

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F1: Top e Flop del Gran Premio d’Ungheria

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Si è appena conclusa la prima parte del calendario di Formula 1, che ha visto un’altra doppietta della McLaren e un ottimo podio per George Russell. Ma il Gran Premio d’Ungheria non è stato privo di delusioni. Analizziamo insieme i top e i flop di questo weekend.

Top

La McLaren si è dimostrata ancora una volta una forza inarrestabile, firmando un weekend da protagonista assoluta. La scuderia ha dominato le prove libere, mettendo in mostra un passo gara superiore, per poi cogliere il massimo risultato anche in gara, pur partendo da una posizione non di vertice. La chiave del successo è stata la combinazione perfetta tra l’efficienza della vettura, una strategia aggressiva e l’eccellenza dei suoi piloti. Lando Norris ha dato prova di grande maturità: dopo una partenza complicata, ha saputo mantenere la calma, ha gestito le gomme con maestria e ha sferrato l’attacco al momento giusto, conquistando una meritata vittoria. Oscar Piastri non è stato da meno, disputando una gara pulita e aggressiva che, pur non portandolo sul gradino più alto del podio, ha mostrato ancora una volta il suo talento cristallino.

Gabriele Bortoleto, il rookie del giorno, ha dimostrato un talento eccezionale fin dalle qualifiche, culminate in una gara magistrale. Ha saputo gestire la pressione, tenendo dietro un campione del mondo come Max Verstappen e attaccando contemporaneamente Fernando Alonso, nonostante il primo pit stop avvenuto al quarantesimo giro. 

Infine è d’obbligo menzionare il weekend che ha fatto per un po’ tornare speranza ai tifosi di Charles Leclerc. Dopo aver conquistato una pole position assolutamente inaspettata, ha guidato il gruppo con sicurezza per oltre metà gara. Nonostante il timore che le due McLaren stessero attuando una strategia per metterlo in difficoltà, è riuscito a resistere strenuamente fino al quarantesimo giro. A quel punto, un probabile problema al telaio lo ha costretto a un’inevitabile guida difensiva e alla conseguente perdita di posizioni, perdendo purtroppo il podio. Indubbiamente il team avrebbe potuto gestire il problema in modo più efficace, ma il pilota monegasco ha dato il massimo per conquistare il podio con la sua Ferrari.

Flop

Questo fine settimana, il team Red Bull ha faticato più del solito, entrando in una classifica a cui non è abituato. I problemi interni al team hanno probabilmente influito sulle prestazioni della vettura, che non si è dimostrata all’altezza delle sue antenate che dominavano i campionati scorsi. Nonostante le difficoltà, Max Verstappen ha cercato di fare la differenza, regalandoci sorpassi spettacolari e audaci. Tuttavia, anche la sua determinazione non è bastata per superare il nono posto. Dall’altra parte del box, Yuki Tsunoda non ha ancora trovato il giusto feeling con la sua monoposto, venendo eliminato già in Q1 e terminando la gara nelle ultime posizioni.

L’Alpine sta attraversando un momento difficile, con una vettura che non riesce a essere completamente competitiva e dei piloti che non riescono a dare ovviamente il massimo in queste condizioni. L’ingresso di Franco Colapinto nel team, arrivato a sostituire Jack Doohan dopo sole due gare, aveva creato aspettative di miglioramento che, finora, non sono state ripagate. L’argentino non ha ancora messo a segno nessun colpo di scena. Anche Pierre Gasly, pilota di esperienza da cui ci si aspetterebbe molto di più, continua a faticare, non riuscendo a superare il Q1. 

Infine, Lewis Hamilton che sta attraversando un periodo difficile. Nelle qualifiche non è riuscito a superare il Q2, partendo dalla dodicesima posizione, e la sua delusione era evidente nelle interviste del sabato. In gara non è riuscito a recuperare posizioni, arrivando al traguardo esattamente dove era partito, dietro a Isack Hadjar.

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