Motori
Oltre il limite : Gran Premio d’Austria

Domenica 17 agosto 2025 la MotoGP torna a infiammare il cuore degli appassionati con il Gran Premio d’Austria, tappa che segna il ritorno in pista dopo la pausa estiva e che promette di aprire una seconda parte di stagione ad altissima tensione. Il palcoscenico sarà ancora una volta il Red Bull Ring di Spielberg, circuito incastonato tra le montagne della Stiria, un tracciato lungo 4,3 chilometri che unisce lunghi rettilinei a staccate violente e curve lente, creando un mix perfetto per sorpassi spettacolari e finali in volata. La pista, con i suoi 65 metri di dislivello e la celebre salita verso la curva 3, è da sempre un banco di prova per i motori e per la capacità dei piloti di trovare il giusto equilibrio tra aggressività e gestione della gara. L’atmosfera si preannuncia elettrica, non solo per la cornice naturale mozzafiato e per il calore del pubblico austriaco, ma anche per le storie e le sfide che arrivano a Spielberg cariche di attese e rivincite.
Il grande osservato speciale sarà Marc Márquez, leader del mondiale e protagonista di una prima metà di stagione quasi perfetta, con un vantaggio consistente in classifica. Eppure, c’è un dato che pesa come un macigno: in Austria, dal ritorno del GP nel calendario nel 2016, non è mai riuscito a vincere. Più volte vicino al successo, il fuoriclasse spagnolo si è visto soffiare la vittoria per pochi decimi o addirittura centesimi, trasformando Spielberg in una sorta di “terra maledetta” che ancora aspetta di essere conquistata. Dall’altra parte della barricata c’è Pecco Bagnaia, dominatore incontrastato del Red Bull Ring nelle ultime stagioni, con tre vittorie consecutive che lo hanno reso il punto di riferimento assoluto su questo tracciato. Per il campione italiano, però, il 2025 non sta regalando la stessa continuità di risultati, e il GP d’Austria sarà l’occasione per rilanciarsi e dimostrare che, almeno tra le curve della Stiria, la corona di re non è in discussione.
Il weekend non sarà solo un appuntamento sportivo, ma anche una festa della storia e della passione per le due ruote. Il Red Bull Legends Parade riporterà in pista nomi leggendari come Dani Pedrosa, Casey Stoner, Andrea Dovizioso e Giacomo Agostini, che sfileranno davanti al pubblico in sella a moto che hanno scritto pagine memorabili del motociclismo, dalle iconiche MV Agusta alle storiche KTM da competizione. Sarà un tuffo nel passato che si intreccia con il presente, in un evento capace di emozionare tifosi di tutte le età.
Dopo le prove libere e le qualifiche, il sabato sarà animato dalla gara sprint, anticipo di un piatto forte che verrà servito domenica con la gara principale sulla distanza di 28 giri. Un tracciato che non perdona errori, un meteo sempre imprevedibile e la presenza di più contendenti al titolo renderanno questo GP un crocevia fondamentale per il campionato. Che si tratti di una nuova vittoria di Márquez, della riconferma di Bagnaia o dell’esplosione di un outsider, il Red Bull Ring è pronto a regalare ancora una volta uno spettacolo ad alto tasso di adrenalina, capace di far dimenticare in un attimo la pausa estiva e di rimettere al centro la pura essenza della MotoGP: velocità, rischio, emozione.
Motori
Top & Flop GP di Monza 2025

Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.
Top
Max Verstappen
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.
Lando Norris
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.
Andrea Kimi Antonelli
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.
Flop
Ferrari
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.
George Russell
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.
Aston Martin
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.
Motori
F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi

Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.
La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.
Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.
Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.
La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.
Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.
Motori
Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò

Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.
Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta.
A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.
Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.
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Foto: SkySport
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