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Oltre il limite: Gran Premio di Monte-Carlo

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La Formula 1 non si ferma ai box per questo weekend. Dopo la fine del gran premio dell’Emilia Romagna, il circus è pronto ad approdare nel borgo europeo del glamour e del lusso: Monte Carlo.

Una delle tappe più storiche di tutto il calendario presente già dalle prime edizioni e rimarrà tappa fissa anche negli anni avvenire. Un gran premio importante per Charles Leclerc, il weekend di casa, dove 365 giorni fa firma una vittoria importante per la sua carriera, ma sopratutto un vittoria che ha mostrato tutte le emozioni di un giovane ragazzo cresciuto a latte e motori sulle strade del principato. La scuderia Ferrari secondo alcuni fonti scenderà in pista con l’ala posteriore della SF-24, dove per l’appunto lo scorso anno ha blindato la pole con il padrone di casa e il terzo posto con Carlos Sainz.

Situato nel cuore del Principato di Monaco, questo circuito cittadino si snoda tra le strade strette e tortuose della città, offrendo uno scenario unico al mondo dove lusso, velocità e precisione si incontrano. A differenza di molti altri tracciati moderni, Monte Carlo premia più l’abilità del pilota che la potenza della monoposto, per tanto il tracciato del principato fare capire anche il vero potenziale dei rookie. Le barriere sono vicinissime e ogni errore può costare caro, rendendo ogni giro un esercizio di massima concentrazione. Il circuito è lungo poco più di tre chilometri e si percorre per 78 giri durante la gara, ma ogni metro rappresenta una sfida tecnica continua. Le curve strette, le frenate brusche e la quasi totale assenza di vie di fuga lo rendono uno dei circuiti più impegnativi dell’intero campionato. Tra i tratti più celebri ci sono la curva Sainte Dévote, spesso teatro di incidenti al via, il celebre passaggio davanti al Casinò, e soprattutto il tornante Fairmont Hairpin, la curva più lenta di tutta la Formula 1. Uno dei momenti più spettacolari del giro è il tunnel, dove le auto sfrecciano a oltre 270 km/h in un tratto buio prima di affrontare una difficile chicane in discesa.

Sorpassare è quasi impossibile, motivo per cui le qualifiche del sabato sono fondamentali: partire davanti spesso significa vincere. Per questo motivo, a Monaco, una pole position vale quanto ,se non più di , una strategia perfetta in gara. Una caratteristica principale che segnerà questo fine settimana sarà proprio la strategia da adottare in gara. Per aumentare l’azione in pista, la Federazione Internazionale dell’Automobile ha imposto le due soste ai box obbligatorie, che scombussolerà tutte le carte in tavole, in favore di chi avrà maggiore astuzia al muretto delle scuderie. Tutte le scuderia avranno la possibilità di duellarsi ad armi pari e solo la bandiera a scacchi giudicherà di avrà la meglio. 

L’azione nel principato non sarà sono per la Formula 1, ma scenderanno in pista già dal giovedì, anche entrambe le classe propedeutiche coi giovani talenti delle Academy.

Giovedì 22 maggio
13:10 Prove Libere F3
15:00 Prove Libere F2

Venerdì 23 maggio
11:05 Gruppo 1 Qualifiche F3
11:29 Gruppo 2 Qualifiche F3
13:30 Prove Libere 1 F1
15.10 Gruppo 1 Qualifiche F2
15:34 Gruppo 2 Qualifiche F2
17:00 Prove Libere 2 F1

Sabato 24 maggio
10.45 Gara Sprint F3
12:30 Prove Libere 3 F1
14:15 Gara Sprint F2
16:00 Qualifiche F1

Domenica 25 maggio
08.00 Feature Race F3
09:40 Feature Race F2
15:00 Gara F1

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Top & Flop GP di Monza 2025

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Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.

Top

Max Verstappen 
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.

Lando Norris 
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.

Andrea Kimi Antonelli 
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.

Flop

Ferrari 
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.

George Russell 
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.

Aston Martin 
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.

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F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi

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Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.

La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.

Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.

Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.

La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.

Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.

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Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò

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Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.

Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta. 

A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.

Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.

Foto: SkySport

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