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Cronaca

USA: Trump chiude l’università di Harvard agli stranieri, quasi seimila studenti sfollati

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Foto: Fortune Italia

Nuovo scontro tra il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e uno fra i più prestigiosi atenei del mondo, Harvard. Una scelta dettata dal fatto che il campus “non è sicuro” e per “sradicare il male dell’antiamericanismo”.

“Vi scrivo per informarvi che, con effetto immediato, la certificazione del programma per studenti e visitatori stranieri dell’università di Harvard è revocata“, ha scritto la segretaria alla sicurezza interna Kristi Noem all’ateneo.
Di conseguenza, nessuno studente straniero potrà iscriversi all’università di Harvard e coloro che sono già iscritti dovranno trovare una nuova collocazione o saranno espulsi con effetto immediato.

Una scelta sorprendente e ai limiti del surreale che ha scatenato l’indignazione generale, persino dell’ateneo stesso, il quale ha deciso di fare causa all’amministrazione Trump per violazione del primo emendamento.

LE PAROLE DI TRUMP

La risposta del presidente americano non si è fatta attendere: “Perché Harvard non dice che quasi il 31% dei suoi studenti – scrive il presidente su Truth – proviene da Paesi stranieri, ma questi Paesi, alcuni dei quali per nulla amici degli Usa, non pagano nulla per l’istruzione dei loro studenti, né intendono mai farlo? Nessuno ce l’ha detto! Vogliamo sapere chi sono quegli studenti stranieri, una richiesta ragionevole visto che diamo a Harvard miliardi di dollari, ma Harvard non è esattamente disponibile. Vogliamo quei nomi e quei Paesi. Harvard ha molti soldi, usateli e smettetela di chiedere al Governo di continuare a concedervi soldi”.

LA RISPOSTA DELL’ UE

La stretta varata da Donald Trump sulle iscrizioni degli studenti stranieri all’università di Harvard, sarà discussa dai ministri dei 27, che si sono già riuniti negli scorsi giorni nel consiglio competitività.
“La decisione del governo degli Stati Uniti mi rattrista molto, non è un segnale positivo né per le giovani generazioni né per il mondo libero. E spero vivamente che il governo degli Stati Uniti annulli questa decisione perché è davvero disastrosa. Ci sono perdenti da entrambe le parti ed è una decisione davvero sbagliata e spero tanto che venga cambiata. Sono molto preoccupata“.

L’ha detto la ministra tedesca per la Ricerca, la Tecnologia e lo Spazio, Dorothee Bar.

HARVARD NEL CAOS

Iniziano a circolare le prime stime dei danni che questo scontro sta causando al prestigioso ateneo a stelle e strisce.
La rivista scientifica Nature ha infatti raccolto dati e documenti, calcolando che i ricercatori dell’università hanno perso quasi mille borse di studio per un valore di oltre 2,4 miliardi di dollari.

Nel mentre il presidente dell’ateneo Alan Garber ha comunicato che tale decisione è “illegale e ingiustificata, che crea un danno irreparabile ai danni di Harvard. Senza i suoi studenti internazionali, Harvard non sarebbe Harvard“.

 

Classe 2002. Laureato in scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista/giornalista sportivo e grande appassionato di calcio,musica e spettacolo.

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Cronaca

Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale

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Foto: Freepik

A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.

Daniele Barolo, agricoltore  di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.

I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.

Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.

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Cronaca

La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati

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Foto: Giornale la Voce

Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.

Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa

L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.

Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia

Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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