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F1: George Russell firma la prima vittoria stagionale sul circuito Gilles Villeneuve, davanti a Verstappen e Antonelli.
La sera italiana si accende con il rombo della Formula 1 con il Gran Premio del Canada. Dopo una qualifica spettacolare, con un incredibile George Russell autore di una pole position all’ultimo respiro, la McLaren sembra ancora la monoposto da battere. Ma gli avversari Ma gli avversari incalzano sempre più minacciosamente negli specchietti retrovisori della vettura campione del mondo. A decidere tutto, però, sarà come sempre la bandiera a scacchi e una strategia impeccabile, fondamentale su un circuito come quello canadese.
Con il giro di formazione completato, i venti migliori piloti al mondo si schierano in griglia, fatta eccezione per Pierre Gasly — costretto a partire dalla pit-lane per via della sostituzione di alcune componenti sulla sua Alpine, aggravata da una pessima qualifica — e per Liam Lawson. Una prima fila non del tutto inedita: è la terza volta che i due si ritrovano affiancati, ma i malumori delle ultime gare rendono l’atmosfera ancora più tesa. Attenzione anche a Max Verstappen, che ha soltanto un punto residuo sulla superlicenza prima di rischiare l’esclusione da un Gran Premio. Allo spegnimento dei semafori, in curva 1 scatta perfettamente George Russell, autore di una partenza impeccabile. Ottima anche la partenza del suo compagno di squadra, Kimi Antonelli, che riesce subito a prendersi la terza posizione su Oscar Piastri. Nelle retrovie volano scintille tra Colapinto e Albon, con quest’ultimo che rientra in pista in condizioni potenzialmente pericolose dopo un contatto. Dopo pochi giri, diversi piloti iniziano a soffrire di graining, in particolare la Mercedes numero 12. In casa Ferrari si parte a rilento, soprattutto per Charles Leclerc, a cui dal muretto viene comunicato insistentemente un lift and coast marcato. Il passo gara della Mercedes, che a inizio weekend sembrava preoccupante, smentisce già nei primi giri tutte le previsioni negative. Leclerc continua a girare con un ritmo deludente, penalizzato da una gomma dura che non sta performando come previsto. Lando Norris si accende, cercando il sorpasso su un coriaceo Fernando Alonso, mettendo poi nel mirino la Ferrari di Lewis Hamilton. Nel frattempo, Kimi Antonelli si fa sempre più minaccioso negli specchietti del campione del mondo Max Verstappen, che, afflitto da un pesante graining, è costretto al pit stop. Anche per il leader George Russell è il momento di rientrare: esce ai ferri corti con Verstappen, ma riesce a rimanere davanti all’olandese. Al comando si ritrova Antonelli, che però deve ancora effettuare la sua sosta, eseguita appena un giro dopo. Lando Norris sale al comando davanti a Leclerc, entrambi partiti con la mescola più dura e ora protagonisti di una grande rimonta. Nonostante un avvio difficile, le loro monoposto si accendono e diventano le più veloci in pista. Tuttavia, con le gomme nuove in temperatura, Russell e Verstappen riescono a superare Leclerc e puntano dritti su Norris. In casa Ferrari, la strategia su Leclerc fa discutere: via radio, il monegasco esprime il proprio disappunto per il nuovo treno di gomme dure montato, che lo costringe a una seconda sosta obbligatoria.
Il poleman, Russell, tornato leader, imprime un ritmo indiavolato e guadagna secondi preziosi su Verstappen. Iniziano le seconde soste: apre le danze proprio il campione del mondo della Red Bull, mettendo le due Mercedes in una momentanea doppietta. Duello ruota a ruota all’uscita box tra Verstappen e Antonelli: ma con gomma fredda, l’italiano non riesce a tenere la posizione. Gara da dimenticare per Lewis Hamilton, anonimo fin dall’inizio, penalizzato da un problema ai freni confermato dal box Ferrari. Meno azione nelle retrovie, ma tra Stroll e Gasly non manca la tensione: il canadese sarà investigato per non aver lasciato spazio al francese in fase di sorpasso, spingendolo fuori pista. Il primo vero colpo di scena arriva quando Alexander Albon parcheggia la sua Williams in una via di fuga: la gara è finita per lui, dopo un’accesa discussione via radio per problemi alla power unit. Continua il calvario di Yuki Tsunoda: dopo una qualifica disastrosa e una penalità, viene superato da un sorprendente Hülkenberg, in gran forma nelle ultime gare. Charles Leclerc smarca finalmente l’ultimo pit stop, rientrando in pista nel pieno della lotta per le posizioni di vertice. A pochi giri dalla fine, la gara si infiamma: cinque piloti racchiusi in cinque secondi danno vita a un finale al cardiopalma. Kimi Antonelli è protagonista di una prestazione straordinaria, in piena corsa per il primo podio della sua carriera, proprio su un tracciato inedito per lui. La battaglia si accende soprattutto tra i due piloti McLaren, apparsi in difficoltà nonostante le previsioni ottimistiche della vigilia. Oscar Piastri si fa aggressivo e tenta l’affondo su Antonelli, ma l’italiano difende con decisione e lucidità, senza lasciare spazio all’australiano.
A due giri dalla fine, il colpo di scena: Lando Norris, nel tentativo di sorpassare il compagno di squadra nel momento più delicato, sbaglia completamente traiettoria, finisce largo e impatta contro il muro. Un errore pesantissimo che lo costringe al ritiro e gli fa perdere punti preziosi in ottica mondiale. L’incidente provoca l’ingresso della safety car, che congela le posizioni e rischia di accompagnare il gruppo fino alla bandiera a scacchi .Nel frattempo, si accende un nuovo caso: Max Verstappen, in una manovra poco chiara, supera momentaneamente George Russell proprio sotto regime di safety car. L’infrazione non sfugge alla direzione gara, che apre un’investigazione e lascia in sospeso il risultato finale. Se confermata, la manovra potrebbe costare caro all’olandese, con una penalità che rischia di escluderlo dal prossimo Gran Premio. Tensione anche in casa McLaren, dove l’errore di Norris e le tensioni accumulate con Piastri sembrano destinati a lasciare strascichi pesanti all’interno del team. Tra errori, incidenti e strategie controverse, il Gran Premio del Canada si chiude proprio sotto regime di safety car. George Russell vince una gara impeccabile, gestita con grande maturità dal primo all’ultimo giro. Max Verstappen chiude secondo, ma resta sotto investigazione per l’infrazione commessa nel finale. A completare il podio è un sorprendente Kimi Antonelli, autore di una corsa solida, intelligente e aggressiva quanto basta per conquistare il primo podio in carriera, in una delle piste più tecniche e imprevedibili del calendario. Una giornata da ricordare per lui, e una gara che lascia aperti scenari tesi e incerti per il prosieguo del mondiale
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Top & Flop GP di Monza 2025
Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.
Top
Max Verstappen
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.
Lando Norris
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.
Andrea Kimi Antonelli
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.
Flop
Ferrari
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.
George Russell
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.
Aston Martin
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.
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F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi
Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.
La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.
Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.
Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.
La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.
Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.
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Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò
Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.
Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta.
A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.
Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.
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Foto: SkySport


