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Cronaca

Gaza, in migliaia senza cibo da settimane. Netanyahu: “Non c’è fame a Gaza”, Trump ribatte

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Medio Oriente

Non c’è fame a Gaza“, ha detto il primo ministro israeliano mentre arrivano i primi aiuti dal cielo e da terra dopo l’inizio della tregua nella Striscia. Trump dalla Scozia ribatte: “Non sono d’accordo, ho visto immagini terribili“. Tonnellate di cibo sono state lanciate sia dall’Idf, sia dagli aerei di Paesi come Giordania ed Emirati, mentre camion egiziani sono entrati attraverso il valico di Rafah. Wafa denuncia altre vittime nella Striscia.

PROBLEMA DELLA FAME A GAZA

Primi passi per alleviare la crisi che continua a uccidere: sei persone sono decedute per fame nelle ultime 24 ore, di cui due bambini, altri 24 sono morti per gli attacchi nelle zone designate alla distribuzione di aiuti.

Il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas afferma che nelle ultime 24 ore sono morte nella Striscia 14 persone a causa della fame e della malnutrizione. Questo bilancio, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, porta il totale dei decessi per fame e malnutrizione a 147 dall’inizio della guerra, tra cui 88 bambini.

LA RISPOSTA DI TRUMP

Trump ribatte a Netanyahu rispetto alle frasi del premier israeliano sull’assenza del problema “fame” a Gaza: “Non sono d’accordo, abbiamo visto immagini terribili”

Non prendo una posizione sul riconoscimento dello Stato palestinese“. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump parlando coi giornalisti davanti al suo resort di Turnberry in Scozia con al fianco il premier britannico Keir Starmer e la moglie Victoria. Trump ha aggiunto di sapere che invece Starmer ha una posizione in merito.

Ho visto immagini di bambini molto affamati a Gaza“. Ha così smentito indirettamente il premier israeliano Benyamin Netanyahu che aveva negato la fame nella Striscia. Interpellato da un giornalista sulle affermazioni con cui il governo Netanyahu ha negato una carestia nella Striscia di Gaza, Trump ha risposto: “Non so, basandomi sulle immagini della televisione quei bambini sembrano molto affamati“. Ha quindi aggiunto che ora gli Usastanno mandando molto denaro, e altre nazioni stanno incrementando gli aiuti, inclusa questa” (il Regno Unito). Il presidente americano, alla domanda se Israele stesse facendo abbastanza per prevenire le vittime civili, ha poi replicato: “Non credo che nessuno sia sta facendo nulla di grande laggiù, l’intero posto è un macello. Ora servono cibo e sicurezza“.

Nel contempo il presidente americano ha ribadito che gli ostaggi nelle mani di Hamas, essendosi ridotti a suo dire a circa 20, “non vengono rilasciati” perché sono gli ultimi “scudi umani” per i miliziani e che “qualcosa di diverso deve essere fatto“. A Gaza, gli ha fatto eco Starmer, “la crisi umanitaria c’è” ed è “una catastrofe assoluta“. “Nessuno vuole vedere scene del genere, la gente in Gran Bretagna è indignata, serve un cessate il fuoco e noi ringraziamo il presidente per la sua leadership in questa direzione“, ha aggiunto, non senza evocare anche la necessità che Hamas “liberi gli ostaggi israeliani superstiti“.
Voglio che la gente abbia da mangiare in questo momento, per me questa è la priorità numero uno. Perché c’è molta gente che muore di fame. Il cessate il fuoco a Gaza è possibile“.

Medio Oriente

Foto: Il diario del lavoro

Classe 2002. Laureato in scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista/giornalista sportivo e grande appassionato di calcio,musica e spettacolo.

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Cronaca

Cacciatore accidentalmente ucciso a Carrù: il suo compagno di caccia stava mirando ad un cinghiale

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Foto: Freepik

A Carrù, ieri (nonché giorno di apertura nazionale della caccia al cinghiale), è morto un cacciatore.

Daniele Barolo, agricoltore  di 46 anni, è stato accidentalmente ucciso con un colpo di fucile nel petto dal suo compagno di caccia, (insieme a lui in quel momento), che a sua volta stava mirando ad un cinghiale.

I soccorritori non hanno fatto in tempo a sopraggiungere, ed una volta arrivati, ogni tentativo di rianimare il cacciatore sembra essete risultato vano. Stando a quanto dichiarato, dunque, l’uomo è morto sul posto.

Attualmente, il fucile è stato sequestrato dai carabinieri intenti a fare ulteriori indagini per poter comprendere quale traiettoria abbia seguito il proiettile.

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Cronaca

La Global Sumud Flotilla segnala dei droni non identificati

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Foto: Giornale la Voce

Un episodio segnalato dal canale telegram della Global Sumud Flotilla, (spedizione con l’imbarcazione di 44 paesi che sta raggiungendo le coste di Gaza per poter rompere il blocco israeliano) lascia non poche preoccupazioni.

Ecco quanto dichiarato: “Si sono avvistati più droni, la cui origine non è stata ancora identificata, vicino alla flotta e che la seguono. Questo improvviso aumento dell’attività aerea ci preoccupa

L’episodio si è verificato di domenica, più precisamente alle ore 21:09, e gli apparecchi avvistati risultavano essere tre.

Nonostante la rassicurazione fatta alle famiglie dei partecipanti l’attivista brasiliano Thiago Avila, (nonché membro del direttivo) scrive, dalla Familia Madeira I droni vicini devono essere considerati una potenziale minaccia

Per questo, alle barche è stata raccomandato di organizzare bene la guardia notturna di stanotte.

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Cronaca

Razzo israeliano rinvenuto tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione

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Foto: Repubblica di Palermo

Pochi giorni fa, tra Lampedusa e l’isolotto di Lampione, i pescatori del motopeschereccio Andrea Doria hanno avvistato un relitto metallico. Si tratta di un cilindro lungo circa 5 metri e largo 1,5.

Sulle fiancate sono ben visibili il logo dell’Agenzia Spaziale israeliana Minhalat HaHalal, che dipende dal ministero della Difesa e si occupa di missili e satelliti, oltre che una scritta in ebraico.

La zona resta sotto controllo, in attesa di decidere se procedere al recupero.

Il ministro della difesa Guido Crosetto ha escluso che l’oggetto faccia parte di un sistema militare israeliano in funzione, spiegando che si tratta con ogni probabilità di un frammento legato a un recente lancio spaziale.

La vicenda, tra indagini tecniche e risvolti diplomatici, è solo all’inizio.

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