Motori
F1: Piastri domina le FP2 bagnate a Suzuka, Verstappen e Leclerc assenti
Dopo la sessione di questa mattina si prove libere sul tracciato di Suzuka, ora è la volta delle libere 2.
Oscar Piastri ha dominato una sessione influenzata dalla pioggia, con la maggior parte dei piloti che ha ritardato l’uscita a causa delle difficili condizioni. La sessione è iniziata con una pioggia battente che ha costretto i piloti a rimanere ai box per i primi 15 minuti. Lewis Hamilton è stato il primo a rompere il ghiaccio, uscendo con gomme intermedie per un giro esplorativo. Il sette volte campione del mondo è stato presto seguito da altri piloti, tra cui Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda. Il giapponese ha fatto segnare il primo tempo cronometrato della sessione, con un 01:40.946, ma il suo tempo è stato presto battuto da Piastri, che ha girato in 1:34.725 con gomme morbide negli ultimi minuti della sessione. Hamilton ha concluso la sessione al secondo posto, a 0.234 secondi da Piastri, mentre Charles Leclerc ha completato il podio virtuale con un distacco di 0.409 secondi.
Tra i piloti che non hanno preso parte alla sessione ci sono Max Verstappen, Sergio Perez, Fernando Alonso, Lance Stroll, Pierre Gasly, George Russell e Logan Sargeant, che ha avuto un incidente nelle FP1.
La sessione è stata divisa in due parti: una iniziale con pochissima attività; e una finale con un’esplosione di giri quando la pista si è asciugata. Il giovane australiano ha già dimostrato il suo talento nelle FP1 e ha confermato le buone impressioni nelle FP2. Piastri ha girato con grande disinvoltura sul bagnato e ha trovato un ottimo feeling con la sua McLaren. I due piloti che si contendono il titolo mondiale non hanno forzato eccessivamente in condizioni difficili. Hamilton ha comunque ottenuto un buon secondo tempo, mentre Leclerc è stato un po’ più indietro. I due piloti Red Bull hanno deciso di non prendere parte alla sessione per non rischiare di danneggiare la vettura in vista delle qualifiche. Incognita meteo per le qualifiche e libere 3: le previsioni del tempo per sabato sono incerte. Se dovesse piovere ancora, Piastri potrebbe essere l’uomo da battere.
Le FP3 si terranno sabato alle 11:30 ora locale, seguite dalle qualifiche alle 15:00.
Motori
F1: Una nuova era per il Cavallino Rampante
Dopo 16 anni la Scuderia Ferrari è tornata a contendersi con la sua rivale storica il Campionato Costruttori 2024. In un’epoca piena di cambiamenti, strategie sofisticate e competizione senza tregua, il Cavallino Rampante ha dimostrato di essere ancora una volta una parte fondamentale di questo sport, con una stagione tra alti e bassi, battaglie indimenticabili e sotto la guida esperta di Frédéric Vasseur.
La storia
La Ferrari è ormai un’icona della Formula 1, presente fin dalla nascita del campionato nel 1950, con 16 titoli costruttori e 15 titoli piloti è inoltre la squadra più vincente nella storia della massima categoria. Dalle prime vittorie con Alberto Ascari ai successi con grandi leggende come Niki Lauda, Michael Schumacher e Kimi Raikkonen, il Cavallino Rampante ha segnato decenni di innovazione, storia e passione. La lotta per il Campionato Costruttori 2024 rappresenta una nuova sfida, riaffermando la Ferrari come simbolo del motorsport e cuore pulsante della Formula 1, manifestando le sue intenzioni di lottare nuovamente per il campionato costruttori 2025, anche grazie alla presenza del sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton.
Oltre ai successi, la Ferrari ha affrontato sfide leggendarie e rivalità epiche. Possiamo citare i duelli con la McLaren degli anni ’80, le battaglie con la Williams di Alain Prost e Ayrton Senna, o le sfide più recenti con la Mercedes. Infine, il destino ha voluto che dopo anni la Rossa si scontrasse ancora una volta con la McLaren, in un finale di stagione da cardiopalma. Fino all’ultima curva del Gran Premio di Abu Dhabi, le due scuderie si sono sfidate con una ferocia che ha tenuto con il fiato sospeso milioni di tifosi.
Facciamo un passo indietro.
Le prime gare hanno evidenziato un notevole progresso della Ferrari rispetto alle stagioni precedenti. Non solo la vettura si è dimostrata all’altezza dei piloti, ma anche l’intero team ha vissuto una profonda trasformazione, sia a livello tecnico che mentale. Non si assisteva a una stagione così buona dal 2018. La Scuderia di Maranello, grazie a una SF24 molto competitiva e ai suoi piloti che hanno dimostrato la loro maturità e bravura al volante. Come le statistiche avevano preannunciato, la Ferrari è riuscita a conquistare cinque gran premi iconici dei ventiquattro previsti in calendario seguiti da un grande numero di podi memorabili. Tra questi spiccano l’indimenticabile doppietta in Australia, una gara dominata da Carlos Sainz, ancora in convalescenza per l’operazione all’appendice, dopo il ritiro di Max Verstappen. La vittoria di casa a Montecarlo, conquistata da Leclerc in onore del padre, ha toccato il cuore di tutti i tifosi. E poi, l’emozione indescrivibile di rivedere la Rossa trionfare a Monza, sempre con il monegasco, che ha regalato ai tifosi un sogno che sembrava irrealizzabile. Le vittorie ad Austin e l’ultima di Sainz in Messico hanno completato un quadro ricco di successi e soddisfazioni.
Nell’ultima parte di stagione, con la Red Bull ormai fuori dai giochi, la battaglia per il titolo costruttori si è infiammata tra McLaren e Ferrari. Un errore della scuderia britannica in Qatar ha riacceso le speranze di Maranello, ma il weekend di Abu Dhabi si è rivelato ricco di colpi di scena. Errori, penalità e addii hanno reso l’atto finale del campionato un vero e proprio thriller. Malgrado l’incredibile rimonta di Charles, la solidità di Carlos e l’astuzia degli strateghi, tutto ciò non è bastato per raggiungere il tetto del mondo. Nonostante la sconfitta tutto il team è pronto a lottare fin dalla prima curva.
Il Futuro
La Ferrari si prepara ad un nuovo capitolo della sua storia. La separazione da Sainz, dopo anni di collaborazione, segna la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova era. Nonostante la visibile crescita dello spagnolo il team ha deciso di portare un po’ più di esperienza in casa con un pilota che potrebbe portare molti benefici alla scuderia dati i suoi anni passati in Mercedes.
L’arrivo di Hamilton, una leggenda vivente della Formula 1, promette scintille. La rivalità tra il monegasco e il britannico sarà sicuramente uno degli aspetti più affascinanti della prossima stagione. Le loro diverse esperienze e i loro stili di guida daranno vita a una dinamica inedita all’interno della Scuderia. La Ferrari avrà a disposizione due dei piloti più forti del mondo, in grado di lottare per la vittoria in ogni gara e di portare la squadra verso nuovi successi.
Motori
Il successo McLaren racchiuso nei suoi protagonisti: Lando, Oscar e Andrea Stella
Con la vittoria ottenuta ieri da Lando Norris al GP di Abu Dhabi, McLaren si è assicurata il titolo costruttori. Il team con sede a Woking torna nel gradino più alto della classifica costruttori dopo 26 anni. Il successo della scuderia papaya è frutto del lavoro efficace e graduale di Andrea Stella, del cinismo di Lando Norris e della costanza di rendimento di Oscar Piastri.
Se la McLaren è tornata a vincere un mondiale costruttori, diventando a tutti gli effetti una big, gran parte del merito va attribuito ad Andrea Stella. Il lavoro dell’ingegnere italiano nominato Team Principal nel dicembre 2022, si racchiude in tre capisaldi: efficenza, bilanciamento aerodinamico e continuità.
In termini di efficenza la McLaren, forte del motore Mercedes, ha dimostrato nel corso dell’intera stagione di essere veloce e di potere competere con le maggiori pretendenti al titolo.
Gli aggiornamenti portati da Stella in Austria l’anno scorso hanno favorito un miglioramento progressivo di entrambe le monoposto. Nel corso della stagione ciò che ha fatto si che la McLaren fosse così competitiva è data dalla “composizione” della macchina: partendo dal fondo e spostandosi sulle ali, la scuderia papaya si è dimostrata veloce in tutti i tipi di tracciato, mostrando così una crescita esponenziale dal punto di vista del bilanciamento aerodinamico. Nonostante le difficoltà della prima parte di stagione, piloti e monoposto hanno sempre massimizzato il risultato. L’affidabilità della MLC38 si evince da un dato: la McLaren è l’unico team in griglia ad essere arrivato sempre alla bandiera a scacchi (nessun ritiro nel corso della stagione)
Dando voce alla pista il cerchio si restringe verso i due piloti, Norris e Piastri. Due facce della stessa medaglia che hanno saputo bilanciare i propri limiti e punti di forza. Da una parte il temperamento e la costanza di Piastri, dall’altra l’emotività e il cinismo di Norris.
Il pilota australiano nella prima parte di stagione ha trovato molte difficoltà. Il poco feeling con la macchina e le prestazioni non molto esaltanti della McLaren sembravano lapidarie in vista della classifica piloti e costruttori, ma grazie al lavoro continuo dei meccanici – e alla supervisione di Stella- Piastri è tornato a brillare nella seconda parte di stagione. I successi ottenuti a Baku e in Ungheria sono i primi squilli del pilota ventitreenne, e i diciotto risultati “utili” consecutivi (dopo il tredicesimo posto di Miami, Piastri è sempre andato a punti) certificano la crescita esponenziale di uno dei piloti più promettenti dell’intero paddock.
La lotta con Verstappen ha mostrato le fragilità emotive di Lando. In alcuni frangenti della stagione il pilota britannico, nonostante una macchina più prestante della Red Bull, non è riuscito a dominare agonisticamente le gare. D’altro canto il pilota classe 99’ ha dimostrato un grande cinismo in gare in cui sia la macchina, che lui stesso, erano decisamente performanti. 666 punti per la McLaren, di cui 392 portano il sigillo di Norris che quest’anno, come non lo era mai stato, è risultato decisivo e indiavolato. La gestione lucida e spettacolare della gara di Abu Dhabi ha messo la parola “fine” al mondiale costruttori. Forse era destino che a sancire il successo della McLaren fosse proprio Lando Norris, spesso tormentato dalle sue ombre, ma tra i settori di Yas Marina il britannico trionfa con una prestazione fatta della calma dei forti.
Tanta attesa e curiosità attorno alla scuderia di Woking, chiamata a difendere il titolo costruttori e magari sognare qualcosa di più. In attesa della presentazione della nuova monoposto, fissata per il 18 febbraio 2025…
La Formula 1 si tinge di Papaya!
Motori
F1 Academy: Pulling e Weug brillano sotto le luci di Abu Dhabi
La stagione di F1 Academy 2024 è stata ricca di emozioni, sorpassi e colpi di scena. Dalle battaglie serrate al trionfo finale di Abbi Pulling, abbiamo assistito a un campionato avvincente e appassionante. L’ultimo appuntamento è avvenuto a Yas Marina e ha regalato tre fantastiche gare, a seguito della cancellazione della seconda gara in Qatar.
Abbi Pulling ha dominato le qualifiche della F1 Academy, conquistando la pole position per tutte e tre le gare in programma. Un inizio perfetto per la campionessa britannica che conferma ancora una volta la sua maestria al volante.
Gara 1
Parte bene Chloe Chambers che dalla seconda posizione si mette a dettare il passo mettendosi dietro Pulling, ma con un piccolo errore in curva 9 l’americana perde la macchina e finisce nelle retrovie. Nel frattempo gli occhi sono puntati sulla bagarre tra Dorian Pin e Emely De Heus per il gradino finale del podio; successivamente nel terzo giro la francese riesce a raggiungere il suo obiettivo.
Nel settimo giro, durante una ravvicinata battaglia tra Chloe Chambers, Lola Lovinfosse e Tina Haussmann, la macchina numero 3 subisce dei contatti con le avversarie e finisce in ultima posizione. Negli ultimi giri invece vediamo una Dorian Pin di fuoco che tenta di prendere la seconda posizione in gara, la quale viene però difesa divinamente da Hamda Al Qubaisi. La prima gara programmata ad Abu Dhabi finisce con un fantastica Abbi Pulling che conquista la sua ottava vittoria, seguita da Hamda Al Qubaisi e Doriane Pin.
Gara 2
La britannica dell’Alpine parte bene per la seconda gara a Yas Marina, ma in curva 9 viene superata da Chambers dopo un bloccaggio che sembra aver causato qualche problema alla vettura, ma la giovane non si arrende e non si allontana dalla Haas. Intanto una collisione tra Lola Lovinfosse e Carrie Schreiner causa un problema allo pneumatico posteriore sinistro di quest’ultima, che la costringe al ritiro, mentre viene data una penalità di dieci secondi alla francese. Anche Lia Block riceve una penalità di cinque secondi per aver effettuato una falsa partenza.
Successivamente vediamo Abbi Pulling riconquistare la leadership della gara e mantenerla nonostante gli attacchi della numero 14. Si infiamma la competizione con la bagarre tra Maya Weug e Nerea Marti per la quinta posizione. Alla fine del dodicesimo giro un importante incidente viene causato dalle due vetture di Lola Lovinfosse e Jessica Edgar, provocando l’uscita della Safety Car e il ritiro di due vetture per il team Rodin Motorsport. La gara si conclude con un’altra vittoria di Abbi Pulling seguita da Chloe Chambers e Hamda Al Qubaisi ed entra in decima posizione conquistando un punto la Wild Card di Hannah Logan supportata da Away.
Gara 3
Una partenza da brivido dà il via alla finale. Pulling domina, ma un contatto tra Pin e Chambers rimescola le carte in tavola, aprendo le porte a Maya Weug e Hamda Al Qubaisi, ora in una sfida testa a testa per il trionfo, ma la Ferrari riesce a superare la numero 8, mettendosi subito alle costole dell’Alpine. Un duello epico si consuma in testa alla gara tra quattro contendenti. Con un’azione geniale, la pilota olandese della Ferrari riesce a superare le avversarie e a imporre il proprio ritmo, conducendo la gara fino alla bandiera a scacchi. Intanto dietro questo spettacolo Bianca Bustamante causa una collisione e le viene assegnata una penalità di dieci secondi. A due giri dal termine Hamda Al Qubaisi si gira con la sua vettura a causa di Lia Block, facendo uscire la safety car e perdendo la possibilità di fare un triplo podio nel suo gran premio di casa; Block riceve così una penalità e sale sul podio Nerea Marti. La stagione 2024 si conclude quindi con la vittoria di Maya Weug, la quale conquista la prima vittoria Ferrari ad Abu Dhabi, seguita da Abbi Pulling e Nerea Marti.
La Prema Racing sale sul gradino più alto del podio nel campionato costruttori 2024, sconfiggendo la Rodin Motorsport e confermandosi la squadra più forte della stagione grazie alle loro tre vetture guidate da Doriane Pin, Maya Weug e Tina Hassmann.
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