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JayZ: il marito di Beyoncé accusato di violenza insieme a Diddy

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fonte: Deadline

Il noto rapper Jay Z, nonché marito della pop star di fama mondiale Beyoncé, è accusato di violenza verso una bambina di 13 anni, l’accaduto sarebbe avvenuto ad una festa organizzata per gli MTV Music Awards, i cui fatti risalirebbero esattamente 24 anni fa, nel 2000. 

Jay Z è stato accusato di aver violentato una donna, all’epoca appena 13 enne, ma non da solo, bensì insieme a Sean Combs, conosciuto ormai da tutti come Puff Diddy. I fatti, secondo la CNN, risalirebbero al 2000 e si presume che l’abuso sia avvenuto durante una festa in occasione degli MTV Music Awards.

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LA TESTIMONIANZA DELLA VITTIMA

La presunta vittima, che accusa sia il rapper che Sean Combs, sostiene che durante la festa abbia bevuto un drink che l’avrebbe fatta “stordire” e poco dopo i due rapper e produttori discografici a turno, l’avrebbero violentata.

La denuncia in questione è stata presentata dall’avvocato Tony Buzbee, il quale si è già battuto per più di 20 cause per violenza sessuale contro P.Diddy.

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Anche se la denuncia della donna, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, era stata già presentata ad ottobre, accusando lo stesso Sean Combs e un altro uomo rimasto ignoto fino ad oggi, perché l’identità dell’uomo è stata svelata soltanto poche ore fa.

Inoltre nella denuncia si legge anche la presenza di una terza persona, che avrebbe assistito allo stupro senza alcun intervento in aiuto della ragazzina: “Un’altra celebrità rimase a guardare mentre Combs e Carter (Jay-Z, ndr) aggredivano a turno la minore. Molte altre persone erano presenti all’after party, ma non hanno fatto nulla per fermare l’aggressione. Carter è stato con Combs durante molti degli episodi qui descritti. Entrambi gli autori devono affrontare la giustizia.”

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LA NEGAZIONE DI JAY Z E LA RISPOSTA ALL’AVVOCATO

Sentendo l’accusa Jay Z non ha esitato ha negare ogni accusa e anzi, sostiene di provenire da un mondo dove “proteggiamo i bambini“. Inoltre, ha risposto all’avvocato che ha presentato la denuncia, tramite un tweet pubblicato su X dall’etichetta discografica Rod Nation, di proprietà del cantante, scrivendo: “Il mio avvocato ha ricevuto un tentativo di ricatto, chiamato lettera di richiesta, da un avvocato di nome Tony Buzbee. Secondo i suoi calcoli, la natura di queste accuse e l’attenzione dell’opinione pubblica mi avrebbero spinto a patteggiare. No, signore, ha avuto l’effetto opposto! Mi ha fatto venire voglia di smascherarla per la frode che è. Queste accuse sono di natura così atroce che la imploro di sporgere una denuncia penale, non civile.”

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Classe 2003. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'Università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista e graphic designer e appassionata della cultura giapponese, delle riviste della nuova generazione e ogni forma d'arte.

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Da adesso sarà più facile distinguere i Buchi Neri grazie all’IA

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Foto: Università degli Studi di Milano-Bicocca

L’astronomia delle onde gravitazionali è recentemente stata rivoluzionata da una tecnica artificiale definita “Spectral Clusterning”.

Fino ad oggi, l’identificazione degli elementi è sempre stata effettuata in base alla massa di ognuno, campione per campione; ma la necessità di un approccio basato sulla distribuzione a posteriori nel suo complesso ha portato allo sviluppo di una nuova metodologia potenziata attraverso lo Spectral Clusterning, che rende possibile l’analisi dell’insieme completo dei dati senza dover ricorrere ai precedenti rigidi schemi.

Si tratta nello specifico di un progetto portato avanti dall’Università di Milano-Bicocca, con a capo l’astrofisico Davide Gerosa che ha spiegato nel dettaglio la motivazione dietro lo sviluppo dell’imminente novità: «Fino a oggi, il metodo più diffuso per l’identificazione degli oggetti prevedeva di etichettare il più massiccio come “1” e il meno massiccio come “2”. Tuttavia, questa scelta, apparentemente intuitiva, introduce ambiguità nelle misure, specialmente nei sistemi binari con masse simili. Ci siamo chiesti: è davvero la scelta migliore?»

Lo studio, pubblicato su Physical Review Letters (una tra le più prestigiose riviste di fisica) chiarisce come attraverso l’applicazione di questa nuova metodologia la precisione della misurazione del buco nero sia migliorata almeno del 50%, e come sia diventata più affidabile la stessa distinzione degli oggetti.

Dallo Physical Review Journals⤵️
https://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.134.121402

Secondo quanto riportato, gli interferometri Ligo/Virgo, utilizzati per la rilevazione delle onde gravitazionali nell’accertazione di Buco Nero/ Stella di Neutroni potrebbero aver errato del 10% nell’attribuzione dell’oggetto compatto osservato.

Come già ribadito da Garosa «I risultati sono sorprendenti: le misurazioni dello spin sono più precise e distinguere i buchi neri dalle stelle di neutroni diventa più affidabile» 

Diciamolo… un vero e proprio passo avanti per la scienza!

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Cile: meraviglie scoperte nelle profondità dell’oceano, oltre 160 nuove specie

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Durante un esplorazione dei canyon sottomarini al largo del Cile nelle profondità dei fondali oceanici, un gruppo di ricercatori ha scoperto una grande quantità di specie sconosciute.

Nelle profondità dell’Oceano Pacifico, grazie alle scoperte dei ricercatori, sono state scoperte 160 nuove specie nel corso di una campagna di ricerca. La spedizione vorrà successivamente fornire la documentazione scientifica per rafforzare la tutela di questo ecosistema, istituendo anche nuove aree marine protette.

I territori delle profondità oceaniche sono luoghi straordinari e fitti di mistero. Non sorprende infatti che ad oggi, la biodiversità delle regioni sottomarine di varie parti del mondo, siano ancora in parte sconosciute ai ricercatori. E’ proprio nell’ecosistema del Pacifico che gli studiosi del Schmidt Ocean Institute, in collaborazione con altri istituti e atenei, hanno documentato un ecosistema straordinario.

LA SCOPERTA SORPRENDENTE

La campagna di ricerca, guidata dai professori Erin E. Easton e Javier Sellanes, ha osservato 160 specie dalla cresta Salas y Gómez fino all’Isola di Pasqua, appartenente al territorio del Cile: di queste 160 specie, almeno 50 potrebbero essere completamente nuove agi occhi della scienza.

NUOVE SPECIE

Le nuove specie scoperte comprendono stelle marine, coralli, spugne, polpi, ricci di mare, granchi, pesci e altri organismi marini incontrate in una spedizione durata 40 giorni, la quale ha interessato 10 montagne sottomarine e principalmente l’isola di Pasqua.

    v foto @focus

Le indagini sono avvenute a bordo della R/V Falkor dello Schmidt Ocean Institute grazie a tecnologie all’avanguardia e nuove telecamere. Questa nuova strumentazione ha permesso al team di analizzare il fondale registrando l’avvistamento di corallo del genere Leptoseris, il più profondo del mondo.

Inoltre, la cresta Salas y Gomez rappresenta una risorsa naturale di enorme valore per la scienza con oltre 110 montagne sottomarine. In questi territori vive la presenza di balene, tartarughe marine, squali e molte altre specie. Le acque però sono di alto mare, dunque appartengono a più Stati internazionali, da qui nasce il Tratto sull’alto mare delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di tutelare questo patrimonio di enorme importanza ecologica, migliorando la comprensione di questi ambienti.

 

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Marine Le Pen condannata: svanisce il sogno delle elezioni

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La leader del movimento di ultra destra francese RN, Marine Le Pen è stata dichiarata ineleggibile e, insieme ad otto eurodeputati, dichiarata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici.

Scatenato un caos politico a due anni dalle elezioni presidenziali del 2027. Per la leader del partito RN (Rassemblement National), tre volte candidata e sconfitta all’Eliseo, il suo peggior incubo diventa realtà: il tribunale di Parigi ha ritenuto colpevole la leader e altri 8 deputati europei del partito RN di appropriazione indebita di fondi pubblici.

La condanna prevista è di 5 anni di ineleggibilità e 4 anni in carcere tra cui due con la condizionale, con effetto immeditato, compromettendo la sua candidatura alla presidenza per la quarta volta, nel 2027. Anche i dodici assistenti processati insieme a loro sono stati dichiarati colpevoli di ricettazione, stimando una somma di 2,9 milioni di euro dal tribunale. Attualmente, la presidente del tribunale di Parigi che ha deciso la condanna di Le Pen è messa sotto protezione della polizia dopo aver ricevuto numerose minacce.

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE

Il tribunale di Parigi, ritiene che il caso abbia causato una frode di 2,9 milioni di euro per il contribuente europeo, facendo pagare al Parlamento europeo delle persone che in realtà lavoravano per il partito, a livello nazionale e non a livello europeo.

Poco dopo l’apertura dell’udienza, il tribunale di Parigi ha dichiarato colpevoli di appropriazione indebita nove europarlamentari europei, tra cui la leader Le Pen, la quale si gioca il suo avvenire nella carriera politica. Inoltre, sono stati dichiarati colpevoli per ricettazione anche i dodici ex assistenti parlamentari presenti in tribunale.

Per Marine Le Pen, l’accusa aveva chiesto 5 anni di cui 2 con la condizionale e l’ineleggibilità con effetto immediato, senza attendere gli altri gradi di giudizio successivi.

LE PEN IN AULA

L’accusata Le Pen, vestita di blu si è seduta in prima fila in aula al Tribunale di Parigi al fianco del suo ex compagno e vice presidente del partito, Louis Aliot. La pronuncia delle sentenze nella sala colma tra pubblico e giornalisti, sarebbe dovuta durare almeno due ore. A riguardo il presidente della corte ha avvertito dicendo: “Sarà un po’ lungo“, parole enunciate poco prima di aprire l’udienza lungo le rive della Senna.

Da parte del tribunale non c’è volontà di mantenere la suspense ma faremo come sempre, fornendo un certo numero di spiegazioni sulle decisioni prese” ha precisato il presidente della corte, la risposta dell’avvocato di Le Pen dopo la condanna: “Faremo appello“.

DUE MESI DI PROCESSO

Il processo sugli assistenti dei deputati del RN tenutosi a Strasburgo è durato due mesi e la sentenza rischia di cambiare per sempre la carriera politica della leader dell’ultra destra francese, nonché figlia del  del fondatore del Front National, Jean-Marie Le Pen, scomparso a 96 anni lo scorso gennaio.

L’atteggiamento che Marine Le Pen ha deciso di assumere in queste settimane con l’obiettivo di abbassare la tensione, è quello dell’ostentazione alla serenità, la quale ha espresso a Le Figaro: Non ci penso affatto – la paura non fa superare il pericolo.”

LE PEN DENUNCIA UNA SENTENZA POLITICA

In un intervista in diretta da TF1, Marine Le Pen ha denunciato una sentenza politica. A riguardo, il rappresentante del partito RN ha enunciato: “Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato.”

“CONTRO DI ME UNA BOMBA NUCLEARE”

Contro di me il sistema ha tirato fuori la bomba nucleare“, ha dichiaro la leader di RN, rivolgendosi in modo sfacciato contro ciò che ritiene “un’ingerenza dei magistrati nell’elezione presidenziale – Non lasciatevi intimidire.” ha aggiunto Le Pen, combattiva più che mai dinanzi ai suoi, assicurando: “Ci saremo fino alla vittoria, il sistema non riuscirà a rubarci la vittoria, a rubarci l’Eliseo.”

In controffensiva, lo stato maggiore lepenista ha sferrato un duro attacco contro le toghe, situazione che ha spinto il procuratore generale della Corte di cassazione, Rémy Heitz, ad uscire dalla precauzione. Il verdetto sul caso degli assistenti del Front National al Parlamento europeo e la frode da 2,9 milioni di euro “non è una sentenza politica“, ha ribattuto l’alto magistrato: “Questa sentenza non è politica ma giudiziaria, pronunciata da tre magistrati indipendenti, imparziali“.

Lo stesso .assicura un verdetto: “in conformità con la legge, in applicazione dei testi votati dal Parlamento“. Da parte sua, il premier François Bayrou, che si era detto colpito per l’esito del processo, ha aperto ad una riflessione parlamentare sull’applicazione provvisoria, “con cui sentenze pesanti e gravi non possono essere oggetto di ricorso“.

Il governo “non ha il diritto” di “criticare” una decisione del tribunale, ha poi aggiunto esprimendo un sostegno “incondizionato e potente” ai magistrati che hanno preso questa decisione. Il procuratore Heitz ha poi definito “inammissibili” gli “attacchi molto personali contro dei giudici e le minacce che possono essere oggetto di “procedimenti penali“.

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