Motori
F1: Le pagelle del GP dell’Arabia Saudita
E’ appena trascorso il secondo Gran Premio della stagione 2024. Adesso i piloti cominciano seriamente a confrontarsi con la propria monoposto. Tra alti e bassi, ecco le pagelle del GP d’Arabia
Max Verstappen: 10
Siamo solo alla seconda gara stagionale ma il campione olandese sembra inarrestabile. Fortissimo in qualifica conquistando la pole position davanti a Charles Leclerc con un gap quasi di mezzo secondo; per non parlare della sua performance in gara. Il cannibale, nonostante le voci che girano intorno al suo futuro e a quello della squadra, mantiene una tale lucidità da demolire ogni avversario.
Charles Leclerc e Sergio Perez: 8
Per il messicano, il weekend appena trascorso è stato il migliore da Miami 2023, guidando con una eleganza e maestria che non si vedeva da tempo, chiudendo in seconda posizione con un distacco di tredici secondi dal leader, a causa della penalità per unsafe release nei confronti di Alonso al momento del pit-stop. Charles Leclerc invece, ha mostrato il potenziale della Ferrari riuscendo a conquistare il primo podio stagionale con annesso il giro veloce durante l’ultimo giro della gara; ma sono ancora molte le difficoltà della scuderia. Il monegasco è riuscito ad ottenere il miglior risultato possibile per la giornata di ieri.
Oliver Bearman: 10 e lode
48 ore prima del gp era pronto a disputare la Sprint Race di Formula 2 partendo dalla pole position, una frazione di secondi dopo si trovava su una monoposto di Formula 1 pronto per il suo debutto nella massima categoria. Tutti nel paddock non si aspettavano questa prestazione fenomenale forse neanche lui,ma è riuscito a tenere testa dal sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e a Lando Norris, concludendo la gara in settima posizione; migliore piazzamento all’esordio per un pilota è la sesta piazzola nel lontano 1986.
Oscar Piastri e Lando Norris: 8-
Una gara un pò con alti e bassi per Lando Norris, comportandosi benissimo nel print stint di gara riuscendo anche a mantenere il comando del gran premio davanti a Max Verstappen, ma la risalita é difficile quando davanti hai un sette volte campione iriditato con la gomma piu morbida tra le disponibili, ma ciò non toglie che l’inglese della McLaren abbia guidato in modo lineare riuscendo comunque a chiudere in zona punti. Hamilton fa impazzire un po la Scuderia della McLaren perché non solo Norris ha avuto difficoltà ma anche il compagno di squadra, Oscar Piastri. L’australiano é riuscito a conquistare la quarta piazza grazie al duello con la Mercedes numero 44, tenendosi sotto il secondo per circa venti giri prima di superarlo.
Fernando Alonso: 6
Gara anonima per lo spagnolo ma merita la sufficenza per aver portato la sua monoposto in quinta posizione a differenza del suono compagno di squadro costretto al ritiro per via di un contatto col muro.
Lewis Hamilton e George Russell: 7
Entrambi i piloti della scuderia tedesca si sono comportati dignitosamente nel corso della gara anche se con tutte le lotte in pista con gli avversari il compenso di punti è davvero minimo, infatti il sette volte campione del mondo porta a casa solo due punti chiudendo in nona posizione, mentre Russell si posiziona al sesto posto.
Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen: 6
Ultimo pilota ad andare a punti è proprio Hulkenberg, che riesce a guadagnare il primo punto per la Haas. Gara un pò compromessa per la scuderia americana visto che il suo pilota Kevin Magnussen è riuscito ad ottenere ben 20 secondi di penalità; a parte ciò mi sento di dare la sufficenza al pilota danese per la gara e la guida che applicava nonostante ormai il gran premio per lui fosse terminato ma non ha demordito.
Esteban Ocon: 5
Altra gara per il pilota francese veramente dura, non c’è molto da dire, l’Alpine deve cominciare a stabilire realmente i loro obiettivi per il futuro e permettere ai loro piloti di correre per vincere.
Alex Albon e Logan Sargeant: 5+
Un piccolo spiraglio di luce in casa Williams? Per Sargeant non una gara totalmente fallimentare come quella in Bahrain, teneva abbastanza un passo gara ottimo riuscendo però a piazzarsi quattordicesimo. Apparentemente non un ottimo risultato ma visto le difficoltà di feeling, è un gradino più alto per cominciare ad esprimere il talento. Per quanto riguarda Albon, invece conosciamo bene il suo talento ma per chiudere solo undicesimo vuol dire che non si trovata molto con la sua vettura, preferendo preservarsi e capire cosa non va con il suo team di ingegneri.
Yuki Tsunoda e Daniel Ricciardo: 5-
La vettura gemella della RB19 prometteva bene durante i test ma adesso sembra più la SF1000. Entrambi i piloti avevano un passo gara veramente discutibile, non riuscivano a tenere testa neanche alle Williams anche esse in difficoltà. Problema maggiore dell’australiano: il sottosterzo, che durante gli ultimi giri, è stato l’artefice di un bandiera gialla per via di un testa coda provocando quasi un contatto. Il Giapponese oltre a qualche carenata con Magnussen, ha condotto una gara anonima.
Valtteri Bottas e Guanyu Zhou: 4
Un disastro! Entrambe le gare compromesse dal team Stake, a causa di un problema al momento del pit-stop poiché le anteriori destre sia della vettura numero 77 che della numero 24, erano fissate al blocco frenante e facevano per tanto fatica ad estrarle. Il Team chiude il gran premio con un giro di distacco dal leader Verstappen.
Lance Stroll e Pierre Gasly: N.C.
Anche qui per l’Alpine non è andata come sperava, ritiro immediato per la vettura numero 10 di Gasly, a causa di un malfunzionamento del cambio sulla monoposto. Mega errore per Lance Stroll invece, poteva condurre un ottima gara insieme a Fernando Alonso ma a causa di un suo errore di direzione ha messo la sua Aston Martin nel muro.
Motori
Motogp: Pagella Piloti del Gran Premio di Barcellona
Una gara che ha riscritto la storia! La stagione di Motogp 2024 si è appena conclusa con un duello all’ultimo respiro che ha visto trionfare Jorge Martin, incoronato nuovo campione del mondo. Tuttavia, Pecco Bagnaia non è da meno. Il campione uscente, pur non riuscendo a difendere il titolo, ha dimostrato una costanza e una determinazione fuori dal comune. Con 11 vittorie in gara e 7 successi nelle sprint, il pilota piemontese ha scritto pagine indelebili nella storia della MotoGP, entrando di diritto tra le leggende di questo sport.
Ecco di seguito le pagelle del Gran Premio di Barcellona:
Pecco Bagnaia: 10 e Lode
Weekend da incorniciare per il pilota italiano Bagnaia il quale conquista la pole position, la sprint race e la gara. Ha dominato in lungo e in largo il Gran Premio di Barcellona e ancora una volta la sua Ducati gli ha permesso di esprimere il suo grande talento. Un gesto di grande sportività da parte del campione italiano, che pur nella delusione per non aver conquistato il titolo, ha dimostrato di essere un grande sportivo, capace di apprezzare il successo altrui.
Marc Marquez: 9
Dopo il weekend anonimo sembrava destinato a una gara altrettanto anonima, invece Marc Marquez ha sfoderato una performance inaspettata e ha conquistato la terza posizione nel campionato su Enea Bastianini. Un altro capitolo della sua carriera si chiude. La collaborazione tra Marquez e il team Gresini giunge al termine, ma ha portato a momenti indimenticabili per i tifosi e a risultati straordinari per il pilota spagnolo. Nella prossima stagione lo spagnolo sarà pronto a nuove sfide nel team ufficiale Ducati al fianco di Pecco Bagnaia.
Jorge Martin: 10 e Lode
Un terzo posto che vale un titolo mondiale. La più bella dimostrazione di come la costanza e la strategia possano fare la differenza. Jorge Martin ha dimostrato di avere una lucidità e una freddezza mentale fuori dal comune, sapendo gestire al meglio ogni gara e puntando sempre all’obiettivo finale. Un trionfo che premia la sua intelligenza tattica e la sua capacità di adattarsi a ogni situazione.
Alex Marquez: 8
Un quarto posto che sa di vittoria. Alex Marquez ha chiuso la stagione in crescendo, mostrando un talento cristallino e una determinazione che lo proiettano verso un futuro radioso. Nonostante il podio gli sia sfuggito per un soffio la sua crescita è stata evidente.
Aleix Espargaro: 7.5
L’ultimo giro, l’ultima bandiera a scacchi, l’ultimo applauso. Aleix Espargaro conclude con una meritata quinta posizione la sua carriera ricca di emozioni e di successi. La prima parte della sua gara viene contraddistinta da una dura lotta contro Enea Bastianini e da un grande gesto verso il suo grande amico Martin, difendendolo dall’attacco del numero 23.
Brad Binder: 7
Dopo una qualifica difficile Binder supera ogni aspettativa. Con una gara attenta e precisa chiude in sesta posizione davanti anche al suo compagno di squadra.
Enea Bastianini: 5
La seconda posizione nella sprint alza la prospettiva della gara di domenica per Bastianini, ma le cose non vanno come previsto. Parte bene difendendo il compagno di squadra Bagnaia, ma dopo una lunga lotta con Aleix Espargaro perde terreno e molte posizioni. Così il pilota italiano saluta la Ducati e guarda davanti a una nuova stagione con la KTM.
Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi: 5
Entrambi i piloti compiono una competizione discreta. Possono sicuramente fare di più, ma a seguito di un difficile fine settimana a Montmelò i due non sono riusciti a fare meglio di così.
Pedro Acosta: 5.5
Un avvio di gara promettente per il pilota spagnolo che arrivato verso la fine della competizione perde tutta la scintilla iniziale e conclude nella parte bassa della top 10. Tuttavia, questa prima stagione lo ha fatto conoscere come un talento puro e naturale. Il prossimo anno lo vedremo al fianco di Brad Binder.
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Motogp: Bagnaia conquista Barcellona, ma è Martinator il nuovo campione del mondo
L’atto finale di una stagione indimenticabile si corre a Barcellona. Un campionato che ci ha regalato emozioni uniche, sorpassi mozzafiato e duelli all’ultimo respiro. L’ultima gara è pronta a scrivere un capitolo epico nella storia della MotoGP. Tutti gli occhi puntati su Jorge Martin e Pecco Bagnaia. Chi dei due riuscirà a prevalere e a scrivere il proprio nome nella storia?
L’ultimo match del Motomondiale 2024 inizia con un Pecco Bagnaia che parte bene dalla pole position ma viene subito attaccato da Jorge Martin; poco dopo Marc Marquez si mette tra i due contendenti. La prima parte della competizione viene caratterizzata da una grande bagarre tra Enea Bastianini e Aleix Espargaro, il quale cerca di proteggere l’amico spagnolo della squadra Prima Pramac rallentando il numero 23.
Bagnaia continua la sua gara sulla sua Ducati, mentre alle sue spalle sente il respiro caldo di un brillante Marc Marquez che si prende la terza posizione del mondiale tenendo dietro Bastianini scalato in settima posizione.
Intanto la pressione per Aleix Espargaro sale quando gli ultimi dieci giri della sua carriera arrivano, l’asfalto si scalda sempre più e il pensiero di un ultimo podio si scatena nella mente.
Accesa anche la lotta per la quinta posizione del Motomondiale tra Brad Binder e Pedro Acosta, mentre il futuro compagno di squadra di Bagnaia si avvicina sempre di più per blindare l’eventuale quarta vittoria di stagione, ma l’italiano non si arrende facilmente.
L’ultimo giro inizia e la tensione sale per Jorge Martin il quale è sempre più vicino alla vittoria del mondiale dopo una vita di sogni e difficoltà. Pecco Bagnaia vince l’ultimo gran premio della stagione 2024 portandosi a casa l’undicesima vittoria, seguito da Marc Marquez e Jorge Martin, ma la gioia è nel box della Prima Pramac che festeggia il nuovo campione del mondo della Motogp, Martinator.
L’emozione è palpabile. Jorge Martin, con gli occhi lucidi e il cuore gonfio di gioia, solleva al cielo il trofeo. Un sogno che diventa realtà, il frutto di anni di sacrifici e dedizione.
Motori
Motogp: Jorge Martin é il nuovo campione del mondo
Jorge Martín Almoguera, classe 1998, nato a Madrid, è il nuovo campione del mondo della MotoGP. Il pilota spagnolo del team Ducati Pramac ha interrotto il dominio di Francesco Bagnaia, che aveva conquistato i due titoli precedenti, con una stagione caratterizzata da costanza, talento e determinazione.
La conquista del titolo mondiale
La stagione 2024 ha visto Jorge Martín trionfare grazie a una straordinaria regolarità, con 7 vittorie nelle Sprint Race e 3 successi nei Gran Premi domenicali. La lotta per il titolo è stata serrata fino al Gran Premio di Barcellona, l’ultimo appuntamento del campionato, con entrambi i contendenti, Martín e Bagnaia, che hanno dimostrato una solidità e una sportività disarmante.
La sconfitta del 2023, quando il pilota spagnolo arrivò secondo in classifica generale, non lo ha demoralizzato: sin dal primo Gran Premio del 2024, Jorge Martín ha creduto nelle sue possibilità di diventare il nuovo leader del campionato. Per il pilota madrileno, questo è il primo titolo mondiale nella classe regina e il secondo in carriera, dopo il trionfo nella Moto3 nel 2018.
Dagli inizi al successo mondiale
Cresciuto tra i motori, Jorge Martín ha iniziato a correre con le mini moto nel 2006. Dopo aver mostrato il suo talento, è approdato alla Red Bull Rookies Cup, dove ha completato due stagioni consecutive sul podio, vincendo il campionato nel 2014. Nel 2021 è passato in MotoGP con il team Ducati Pramac. Alla sua seconda gara nella classe regina, il Gran Premio di Doha, ha ottenuto la prima pole position della carriera e concluso la gara al terzo posto. Quell’anno è stato segnato da un grave infortunio durante le prove libere del GP del Portogallo, in cui si è fratturato il primo metacarpo della mano destra e il malleolo mediale destro. Nonostante abbia saltato quattro Gran Premi, è tornato in pista firmando una seconda pole position e la sua prima vittoria nel GP di Stiria, concludendo la stagione al nono posto e ottenendo il titolo di Rookie dell’anno. Nel 2023, Martín è rimasto con Ducati Pramac, affiancato da Johann Zarco. La stagione è stata caratterizzata dall’introduzione delle Sprint Race, che il pilota spagnolo ha saputo sfruttare al meglio. Dopo due podi iniziali, ha conquistato la sua prima vittoria stagionale nella Sprint del Gran Premio di Francia. Ha ottenuto numerose doppiette (vittoria sia nella Sprint che nella gara di domenica), tra cui quella al Gran Premio di Germania. Dal Gran Premio di San Marino in poi, Jorge Martín ha mostrato una forma eccezionale, vincendo sei gare (di cui quattro Sprint) e conquistando la testa del mondiale dopo la Sprint di Indonesia. Tuttavia, una caduta nella gara domenicale di quel GP ha permesso a Francesco Bagnaia di tornare in testa alla classifica. Nonostante altri successi, come la doppietta in Thailandia, e una grande prestazione nella Sprint del Qatar, il 2023 si è concluso con una caduta a Valencia e un secondo posto in campionato, dietro Bagnaia.
Il 2024: la stagione della rivincita
Il 2024 è stato l’anno della consacrazione. Jorge Martín ha finalmente realizzato il sogno di salire sul gradino più alto del podio mondiale, vincendo un titolo che rappresenta il coronamento di anni di sacrifici e lavoro. La sua dedizione, il talento e il desiderio di riscattarsi hanno fatto la differenza, regalando al pilota spagnolo il titolo di campione del mondo.
Il passaggio ad Aprilia
Dopo il successo con Ducati Pramac, Martín ha annunciato il passaggio al team ufficiale Aprilia per la stagione 2025, dove prenderà il posto del suo amico Aleix Espargaró. Questo cambio segna l’inizio di una nuova sfida, ma il pilota madrileno affronta il futuro con la consapevolezza di aver scritto una pagina importante nella storia del motociclismo.
Un anno da incorniciare
Il primo mondiale nella MotoGP è il più difficile da ottenere, ma anche il più desiderato. Jorge Martín, dopo anni di sacrifici e tentativi, è riuscito a conquistare il titolo che sognava, aggiungendosi al prestigioso club dei grandi campioni della classe regina. La stagione 2024 resterà per sempre nella memoria dello spagnolo, che con le unghie e con i denti ha raggiunto l’obiettivo più ambito.
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