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La Top11 della ventottesima giornata: Folorunsho e Shomurodov per la salvezza, ancora a segno Bisseck

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Grafica: Marianna Tavella

A dieci giornate dal termine, con la lotta salvezza più accesa che mai, ecco la Top11, più l’aggiunta di qualche menzione, della ventottesima giornata di Serie A.

PORTIERE: Mile Svilar (Fiorentina-Roma 2-2). Dall’arrivo di De Rossi è diventato il portiere titolare e, partita dopo partita, sta dimostrando di meritare ampiamente il posto. Oltre a una spiccata sicurezza con i piedi, Svilar si è confermato un gran para rigori, in occasione della vittoria contro il Feyenoord in Europa League. Al Franchi i viola hanno l’occasione di portarsi sul 3-1 e chiudere la partita, ma Svilar ipnotizza Biraghi e tiene in vita la Roma, che nel recupero trova il gol del pareggio;

DIFENSORE: Andrea Cambiaso (Juventus-Atalanta 2-2). Esterno, terzino, mezz’ala, ala offensiva. La sua duttilità tattica gli ha permesso di diventare un punto fermo della squadra di Allegri. Contro l’Atalanta gioca questo ruolo ibrido mezz’ala-esterno, grazie al continuo interscambio con Mckennie e grazie a questo asse i bianconeri trovano il gol del momentaneo pareggio, con il secondo gol stagionale di Cambiaso, freddo nell’indirizzare la palla sotto le gambe di Carnesecchi;

DIFENSORE: Yann Bisseck (Bologna-Inter 0-1). Trovare posto tra i titolari in questa Inter è tutto fuorché semplice, ma il giovane centrale tedesco ha saputo ritagliarsi il suo spazio grazie al suo strapotere fisico e alla sua velocità. Contro il Bologna Bisseck viene impiegato come braccetto difensivo di destra, ed è lui a stappare e indirizzare definitivamente con un inserimento da vero incursore, al secondo gol stagionale in appena sei presenze da titolare;

DIFENSORE: Diego Llorente (Fiorentina-Roma 2-2). Contro la Fiorentina, la Roma soffre per gran parte del match. Llorente ingaggia un duello rusticano con Belotti, che riesce a prendere le misure nella prima fase del secondo tempo, mandando in tilt l’esperto centrale spagnolo. Nel finale però la Roma si rigetta in avanti e nel recupero Llorente riceve palla da Ndicka e realizza un gol da centravanti vero, con un destro al volo che si insacca all’incrocio dei pali;

CENTROCAMPISTA: Oier Zarraga (Lazio-Udinese 1-2). La squalifica di Walace rappresentava un enorme problema per l’equilibrio dei bianconeri, con Cioffi che affida le chiavi del centrocampo allo spagnolo. Zarraga disputa un primo tempo attento e preciso, con le stesse mansioni di Walace, nel folle avvio del secondo tempo l’Udinese trova il vantaggio, viene riacciuffata ma la rasoiata di Zarraga si insacca alle spalle di Provedel, consegnando tre punti pesantissimi in ottica salvezza;

CENTROCAMPISTA: Michael Folorunsho (Lecce-Hellas Verona 0-1). Nel 2024 nessun giocatore ha realizzato più gol da fuori area di Folorunsho. Il centrocampista italiano è il jolly tattico di Baroni, che lo impiega in tutte le posizioni dalla metà campo in sù. Contro il Lecce viene schierato sulla trequarti e dopo meno di venti minuti raccoglie l’assist di Suslov e batte Falcone, per tre punti che allontanano lo spauracchio della retrocessione;

CENTROCAMPISTA: Teun Koopmeiners (Juventus-Atalanta 2-2). Sotto gli occhi attenti di Giuntoli, Koopmeiners si prende la scena allo Stadium. Nel primo tempo gioca alle spalle di Scamacca e De Ketelaere e si rivela subito una spina nel fianco per i bianconeri. Sul finire di primo tempo apre le danze con un mancino perfetto che finisce all’incrocio dei pali. Nel secondo tempo abbassa il suo baricentro, e dopo che la Juve si è portata in vantaggio, raccoglie l’assist di Djimsiti e realizza il suo decimo gol in campionato. Giocatore totale!

CENTROCAMPISTA: Christian Pulisic (Milan-Empoli 1-0). Dopo le critiche subite in seguito all’episodio di Lazio-Milan, Pulisic non si è lasciato trasportare da questo trend negativo. Contro l’Empoli la partita è tirata, bloccata e molto tattica e nervosa. Nel secondo tempo le occasioni sono poche e allora Pulisic raccoglie l’assist di Okafor, angola con il sinistro e porta i rossoneri al secondo posto;

ATTACCANTE: Eldor Shomurodov (Cagliari-Salernitana 4-2).  Il corposo reparto offensivo dei sardi ha costretto Ranieri a limitare il minutaggio degli attaccanti presenti. In questi primi mesi in terra sarda, Shomurodov non è riuscito a imporsi anche a causa dei suoi numerosi problemi fisici. Contro la Salernitana parte dalla panchina, ma quando entra nel secondo tempo si rivela subito decisivo. Prima realizza il gol che sembra chiudere la partita, poi i campani tornano in corsa e allora sgasa su Fazio e supera Ochoa in due tempi, collezionando i suoi primi due lampi in Sardegna;

ATTACCANTE: Dany Mota Carvalho (Genoa-Monza 2-3). Nella grande vittoria di Marassi, la prestazione del reparto offensivo brianzolo si racchiude tutto nel gol dell’attaccante portoghese. Lo schema su calcio d’angolo porta al cross Colpani e la palla arriva nei pressi di Dany Mota, che si coordina e in semirovesciata fulmina Martinez, realizzando uno dei gol più belli di questo campionato;

ATTACCANTE: Kvicha Kvaratskhelia (Napoli-Torino 1-1). Con l’arrivo in panchina di Calzona sembra esser tornato il ‘buon vecchio Kvara’. Nei primi mesi il georgiano sembrava l’alter-ego del giocatore fenomenale che aveva infiammato la Serie A la scorsa stagione. Adesso Kvara è tornato a essere incisivo e decisivo, e il gol e la grandissima prestazione contro il Torino, sono segnali incoraggianti in vista della sfida con il Barcellona;

 ALLENATORE: Gabriele Cioffi (UDINESE). La partita con la Salernitana aveva risucchiato l’Udinese in piena zona retrocessione e nel weekend in cui tutte le ‘piccole’ hanno sgranocchiato punti, la partita con la Lazio poteva essere mortifera. Ma all’Olimpico, nonostante l’assenza pesante di Walace, l’Udinese gioca una delle migliori partite della sua stagione. Lucidi, attenti, cinici e compatti, i bianconeri hanno ottenuto tre punti fondamentali per allontanarsi dalla zona calda.

MENZIONI: Tra le menzioni Maduka Okoye (Lazio-Udinese 1-2), fondamentale nel chiudere lo specchio ai biancocelesti dopo il doppio vantaggio bianconero. In difesa Berat Djimsiti (Juventus-Atalanta 2-2), autore dell’assist del pareggio di Koopmeiners; eAlessandro Bastoni (Bologna-Inter 0-1), autore dell’assist decisivo per il gol-vittoria di Bisseck. A centrocampo il gol pesantissimo di Kristian Thorstvedt (Sassuolo-Frosinone 1-0), fondamentale per continuare la corsa salvezza dei neroverdi; e il doppio assist di Weston Mckennie (Juventus-Atalanta 2-2) che ribalta una partita pesante per i bianconeri, poi raggiunti nel finale. In attacco la classe e l’assist decisivo di Florian Thauvin (Lazio-Udinese 1-2); e la rovesciata sublime per il pareggio diTonny Sanabria (Napoli-Torino 1-1)

Menzione anche per Marco Baroni (HELLAS VERONA). A gennaio l’Hellas ha venduto in blocco gran parte della rosa, e aveva stravolto completamente gli schemi e gli equilibri degli scaligeri. Baroni non ha mai espresso la propria opinione riguardo il mercato, ma ha continuato a fare il suo lavoro riponendo grande fiducia sui giocatori a sua disposizione, e i risultati sono dalla sua parte. Dopo il capolavoro effettuato l’anno scorso con il Lecce, adesso Baroni può replicare quanto fatto in Salento, da cui passa la sua corsa.

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