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La Top11 della trentesima giornata: Sanabria e Marusic per sognare l’Europa, Saelemaekers lussuoso

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A otto giornate dalla fine dei giochi si accende la lotta salvezza e la corsa per l’Europa. Dopo il week-end pasquale, ecco la Top11 con l’aggiunta di qualche menzione, della trentesima giornata di Serie A.

PORTIERE: Marco Carnesecchi (Napoli-Atalanta 0-3). Dopo la convocazione in nazionale, scende in campo in casa dei campioni in carica. Prestazione dopo prestazione, Carnesecchi ha blindato il suo posto tra i pali nell’undici titolare, e la gara del Maradona conferma la crescita esponenziale di questo grande portiere. Chiude la porta a Osimhen in più occasioni, nega il gol della speranza a Lobotka con un colpo di reni incredibile e porta a casa un altro clean sheet. Solido!

DIFENSORE: Federico Dimarco (Inter-Empoli 2-0). Definirlo un semplice esterno sarebbe riduttivo per il suo continuo movimento in campo e per i suoi numeri. Il gol che stappa -e indirizza- la gara è un concentrato di tecnica e sfrontatezza, con il mancino al volo da fuori area, ma i gol e le giocate di Dimarco stanno diventando sempre di più una costante per il gioco spumeggiante dei nerazzurri. 5 gol e 6 assist stagionali, non un semplice esterno;

DIFENSORE: Charalampos Lykogiannis (Bologna-Salernitana 3-0). Schierato dal 1′ a causa dell’indisponibilità di Beukema. Il terzino greco si fa trovare pronto, gioca una partita lucida e tatticamente intelligente. Sempre pericoloso nei calci piazzati e nelle palle inattive e nel finale si regala anche la gioia personale del gol, con un inserimento centrale da centrocampista, dopo l’assist al bacio di Saelemaekers;

DIFENSORE: Adam Marusic (Lazio-Juventus 1-0). Con l’arrivo di Tudor, si torna alle origini. Schierato nuovamente come quinto a tutta fascia, riesce a essere più ordinato nelle giocate e determinante in fase offensiva. Ha l’occasione per segnare nel secondo tempo, ma il suo tiro viene deviato provvidenzialmente da Bremer. Nel finale si getta in area come un centravanti, anticipa Sekulov e riporta in corsa i biancocelesti per la Champions;

CENTROCAMPISTA: Riccardo Orsolini (Bologna-Salernitana 3-0). La partita giocata in nazionale contro l’Ecuador aveva certificato nuovamente il suo grande stato di forma, e nel lunch match di Pasquetta non fa mancare tutta la sua energia e la sua verve agonistica. Apre le danze con un gol da cineteca: stop orientato, dribbling e conclusione a giro sul secondo palo. Decimo gol in campionato e Bologna sempre più sù;

CENTROCAMPISTA: Nicolò Barella (Inter-Empoli 2-0). Imprescindibile per lo scacchiere tattico di Inzaghi, e decisivo in mezzo al campo. Sempre nel vivo dell’azione, sempre lucido nelle scelte e soprattutto frizzante nella doppia fase. Non timbra il cartellino, ma è uno dei migliori in campo, e si conferma sempre di più un punto fermo per questa Inter, sempre più vicina al grande traguardo;

CENTROCAMPISTA: Aleksej Miranchuk (Napoli-Atalanta 0-3). In questo 2024 è riuscito a scalare le gerarchie e diventare un jolly fondamentale per il Gasp. Dopo il gol in nazionale, nel primo tempo di Napoli semina il panico tra i difensori partenopei. Dopo pochi minuti colpisce un palo, poi realizza il gol del vantaggio con un pizzico di fortuna, e infine serve a Scamacca il pallone del raddoppio. Determinante!

CENTROCAMPISTA: Alexis Saelemaekers (Bologna-Salernitana 3-0). L’incontro con Thiago Motta ha cambiato radicalmente il suo ruolo. Adesso il belga è un giocatore sempre più completo e tecnicamente sublime. Una continua spina nel fianco per la difesa della Salernitana, poi prima dell’intervallo cala la gemma: una conclusione di collo pieno che si insacca all’incrocio dei pali. Nella ripresa dispensa la sua qualità e brillantezza verso i compagni, come il tacco che spiana la strada a Lykogiannis per il tris;

ATTACCANTE: Tonny Sanabria (Torino-Monza 1-0). I problemi fisici ne hanno condizionato il minutaggio nelle ultime gare. Nello scontro con il Monza parte dalla panchina, ma Juric necessita della sua ‘garra’ e quando entra in campo cambia la partita. Duella continuamente con tutti i difensori brianzoli, e soprattutto mette la firma per una vittoria fondamentale per i granata, grazie al gol su calcio di rigore. Per continuare a sognare l’Europa;

ATTACCANTE: Gianluca Scamacca (Napoli-Atalanta 0-3). Nonostante una stagione tormentata dai problemi fisici, la presenza in campo del centravanti romano è fondamentale per i bergamaschi. Il gioco spalle alla porta di Scamacca apre gli spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, poi mette il suo timbro nella gara con una conclusione astuta sul secondo palo, che beffa sul tempo Meret e si porta a quota dieci gol stagionali;

ATTACCANTE: Rafael Leao (Fiorentina-Milan 1-2). In una stagiona discontinua, i suoi gol stanno cominciando finalmente a incidere. Dopo il gran gol in nazionale, Leao semina il panico tra i difensori della Fiorentina. Nel primo tempo ingaggia una sfida con Terracciano, che riesce a chiudergli lo specchio della porta in più occasioni. Nel secondo tempo serve di tacco l’assist a Loftus-Cheek per il vantaggio, dopo il pareggio di Duncan riporta subito avanti i rossoneri, incursione e scatto da centometrista, dribbling su Terracciano e gol a porta vuota;

ALLENATORE: Gian Piero Gasperini (ATALANTA). In attesa del doppio appuntamento europeo con il Liverpool, la dea continua la sua corsa verso la Champions. A Napoli i bergamaschi sfoggiano una prestazione sontuosa, tre gol e tre punti pesantissimi, che certificano quanto la mano di Gasperini abbia cambiato la storia di questo club.

MENZIONI: Tra le menzioni le parate di Wladimiro Falcone (Lecce-Roma 0-0) che permettono ai salentini di ottenere un punto, con l’amaro in bocca, contro la Roma. In difesa la grande prestazione da stopper di Isak Hien (Napoli-Atalanta 0-3) in marcatura su Victor Osimhen; e Mario Gila (Lazio-Juventus 1-0) che si conferma come uno dei difensori più in forma del campionato. A centrocampo l’ennesimo gol di Ruben Loftus-Cheek (Fiorentina-Milan 1-2) protagonista di un 2024 finora impressionante; e Ibrahim Sulemana (Cagliari-Hellas Verona 1-1) autore del gol -dell’ex- che permette ai sardi di continuare a lottare per la salvezza in una posizione complicata, ma non critica. In attacco il gran gol di Federico Bonazzoli (Cagliari-Hellas Verona 1-1) che apre le danze nel match salvezza dell’Unipol Domus; e Florian Thauvin (Sassuolo-Udinese 1-1) autore del pareggio dei bianconeri nel delicatissimo incontro del Mapei.

MENZIONE per Igor Tudor (LAZIO). Dopo meno di due settimane dal suo arrivo, sembra aver cambiato radicalmente la Lazio. I biancocelesti contro la Juve giocano una grande partita, tanta corsa e sacrificio, pressing asfissiante e uno spirito generale di grande abnegazione. Il gol di Marusic permette al tecnico croato di festeggiare l’esordio nel migliore dei modi, e in questa settimana tra la Coppa Italia e il derby con la Roma, Tudor può far svoltare la stagione ai biancocelesti, ancora in corsa per l’Europa che conta.

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