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Allegri riacciuffa il Cagliari con il tridente, all’Unipol Domus finisce 2-2

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Foto: X Juventus F.C.

Nell’anticipo della 33ª giornata, la Juventus pareggia 2-2 in casa del Cagliari. Dopo un gran primo tempo dei sardi, terminato sul parziale di 2-0, i bianconeri sono riusciti a riacciuffare il pareggio grazie a Vlahovic e all’autogol di Dossena.

All’Unipol Domus l’avvio vede un Cagliari motivato e intraprendente, aggressivo e determinato fin dall’inizio al cospetto di una Juve poco energica. Le prime occasioni sono tutte di marca rossoblù con due conclusioni a giro di Luvumbo e Shomurodov, entrambe alte sopra la traversa. Con il passare dei minuti la manovra del Cagliari trova sempre più spazio soprattutto grazie alla posizione ibrida di Zito Luvumbo, metronomo offensivo dei sardi con il compito di svariare da destra a sinistra. L’episodio che stappa la gara arriva al 30‘ quando l’arbitro viene richiamato dal VAR per un presunto tocco di mano di Bremer. Il direttore di gara giudica l’intervento falloso e assegna il calcio di rigore. Dal dischetto Gaetano spiazza Szczesny e porta in vantaggio il Cagliari. La rete del centrocampista in prestito dal Napoli è un’ulteriore iniezione di fiducia per i sardi, che continuano a correre e pressare incessantemente. Al 37′ Shomurodov imbuca in verticale per Luvumbo che scarta Szczesny e si procura il secondo calcio di rigore della partita, con annessa ammonizione per l’estremo difensore polacco. Questa volta dal dischetto si presenta Yerry Mina che non cambia angolo e anche lui spiazza Szczesny e porta il Cagliari sul 2-0. Prima dell’intervallo la Juve trova la rete della speranza con Vlahovic, ma la rete viene annullata per un fuorigioco di Chiesa, autore dell’assist per l’attaccante serbo.

All’intervallo i due allenatori decidono di ritoccare le loro squadre, con Allegri che inserisce Yildiz al posto di Alcaraz, per aumentare il peso dell’attacco; mentre Ranieri inserisce Prati al posto di Sulemana, per mantenere alto il ritmo del centrocampo. Il primo squillo del secondo tempo è proprio di Prati, con un tiro da fuori area che costringe Szczesny all’intervento in tuffo. Al 61′ la Juve riapre la gara con il gran calcio di punizione, da punizione insolita, di Dusan Vlahovic, al sedicesimo centro in campionato. La rete del centravanti serbo riaccende i bianconeri che provano a riacciuffare il pareggio, sfruttando un comprensibile calo fisico dei sardi. Nell’ultimo quarto di gara Allegri tenta il tutto per tutto inserendo tutti gli attaccanti disponibili. La scelta sembra pagare subito perché all’86′ Yildiz crossa in mezzo alla ricerca di Milik ma la deviazione decisiva è quella di Dossena, che beffa Scuffet e rimette la gara in parità. L’ultima occasione della gara è un tiro debole di Yildiz che viene bloccato con sicurezza da Scuffet.

Pareggio che avvicina la Juventus all’aritmetica qualificazione alla prossima Champions League, avvantaggiata dal quinto slot sbloccato ufficialmente ieri dopo il passaggio del turno di Fiorentina e Atalanta. Per il Cagliari è l’ennesimo passo in avanti verso la salvezza, che adesso comincia a concretizzarsi sempre di più, visto il vantaggio di sei punti degli uomini di Ranieri sul terzultimo posto, occupato momentaneamente dal Frosinone.

Nell’altro anticipo di questa 33ª giornata di Serie A, la Lazio vince di misura a Marassi contro il Genoa. Il gol decisivo è quello di Luis Alberto, su assist di Kamada.

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