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Ayrton Senna: trent’anni dalla sua scomparsa

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gettyimages.com | Dettagli licenza Autore: Paul-Henri Cahier | Ringraziamenti: Getty Images Copyright: Paul-Henri Cahier

Nel mondo dell’automobilismo, i ricordi sono un aspetto importante ma ancor di più è chi li crea. All’interno del Circus della Formula 1,sono tantissimi i piloti che vengono ricordati , magari per una vittoria inaspettata, un sorpasso all’ultimo respiro ma di certo per essere leggenda non basta solo questo.

Le leggende in questo sport rimangono per sempre; in ogni gara senza un motivo apparente risuoneranno i loro nomi, come quello di Michael Schumacher oppure quello di Niki Lauda, però di certo non mancherà mai quello di Ayrton Senna. Come disse una volta, un grande amico del pilota brasiliano ma prima di tutto un grande giornalista sportivo Leonildo Turrini detto “Leo” che “Nessuno muore mai davvero fin quando qualcuno sarà in grado di ricordarlo”, ed è cosi anche la figura di Senna.

Ayrton Senna è uno dei più grandi della Formula 1, magari non dal punto di vista dei numeri, ma di certo ha il primo posto nel cuori dei tifosi. Il bambino nasce a San Paolo in una famiglia agiata, crescendo si appassiona sempre di piú ai kart e sfrutta ogni occasione per guidare, anche sotto la pioggia, per perfezionare le sue abilità di “Mago della pioggia“, tale soprannome che gli resterà per tutta la vita. Il pilota si forma attraverso esperienze in Brasile, Italia e Inghilterra, con obiettivi chiari e una voglia di vittoria e grazie a ciò, avrebbe vinto tre titoli mondiali con la McLaren. La svolta per il pilota arriva a Montecarlo nel 1984, quando, in una pioggia torrenziale il 3 giugno, il giovane brasiliano di 24 anni, alla guida della modesta Toleman, riesce a risalire dalla 13ª posizione in griglia al 2º posto, mettendo sotto pressione il leader del campionato Prost, in una gara interrotta da Jacky Ickx, successivamente accusato di favoritismo. Questa gara era solo il sesto Gran Premio in Formula 1 per Ayrton, sufficiente per far emergere il suo talento straordinario. Il suo trionfo definitivo avviene a Estoril nel 1985, sempre sotto la pioggia battente ormai aspetto importante delle sue imprese eroiche: la sua Lotus nera sembra planare sull’acqua mentre il suo casco giallo fluorescente risalta tra le difficoltà che affondano gli altri piloti. Per dare un’idea della sua superiorità, il secondo classificato, Michele Alboreto sulla Ferrari, arriva con un distacco di oltre un minuto, una forbice tipica delle gare di endurance, non dei Gran Premi di Formula 1. Queste sono solo due delle grandi imprese del pilota brasiliano,era un pilota completo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’automobilismo. La sua velocità bruciante era unita ad una guida ruvida e geniale, capace di regalare sorpassi mozzafiato e prestazioni da brivido. Un talento naturale, perfezionato da una dedizione maniacale e da un’innata ricerca della perfezione. La sua intelligenza era evidente sia dentro che fuori dalla pista. Aveva il coraggio di rischiare, sempre con la consapevolezza di poter controllare la situazione. Un uomo profondo e sensibile nella vita privata, si trasformava in un combattente tenace sul tracciato.

Ayrton ha illuminato il mondo delle corse con tre titoli mondiali, 41 Gran Premi vinti e 65 pole position. La sua stella si è spenta troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati. L’eredità di Senna è immensa. Le sue gesta hanno ispirato generazioni di piloti, da Michael Schumacher a Sebastian Vettel, fino a Lewis Hamilton e Max Verstappen. Pur superando alcuni dei suoi record, nessuno è mai riuscito a eguagliare la sua statura leggendaria.

Le date in questo sport sono tanto rilevanti tanto quanto i ricordi, ed 1 Maggio 1994 è una di quelle date indelebili. Siamo ad Imola, Emilia Romagna, in onore del Gran Premio di San Marino. Uno dei gran premi più importanti del campionato, le aspettative sono alte ma vengono stroncate già al sabato, il 30 aprile. Durante la sessione di prove, un incidente tra la curva del Tamburello e la curva Villeneuve dedicata al pilota canadese , mette un punto alla vita di Roland Ratzenberger; la scomparsa precoce del pilota austriaco, ha provocato a tutto il paddock un senso d’impotenza verso la morte,  mettendo a dura prova anche i piloti piu forti mentalmente. Ayrton era a conoscenza di quello a cui andava incontro ogni volta che saliva in auto, lui era nato per correre, ma nonostante ciò era comunque molto scosso dall’accaduto e preoccupato anche per se stesso,  un sensazione permamente nella sua testa che da lì a poco si sarebbe sfortunatamente avverata. Dopo meno di 24h, la luce di Ayrton si sarebbe spenta nella stessa curva dell’austriaco, al Tamburello, perdendo il controllo della sua monoposto ed andando ad impattare nelle barriere di sicurezza. Erano le 14:17, e già dai primi secondi, tutto il mondo aveva capito che il faro della Formula 1 se ne era andato e non sarebbe tornato. La memoria di Ayrton Senna, rimane sempre all’interno del Circus anche se non fisicamente, sarà sempre parte integrante di ogni azione, il suo ricordo rimarrà indelebile fino alla fine dei giorni.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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F1: Super George Russell vince il Gran Premio D’Austria

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Il Gran Premio d’Austria 2024 di Formula 1 promette di essere uno degli eventi più spettacolari della stagione. Situato nel pittoresco scenario del Red Bull Ring a Spielberg,  noto per le sue curve veloci, i repentini cambi di pendenza e un’atmosfera carica di adrenalina, è il luogo ideale per vedere in azione i migliori piloti del mondo e le più avanzate tecnologie automobilistiche.

Max Verstappen ha preso subito il comando, seguito da Lando Norris e George Russell. Tuttavia, un contatto iniziale ha danneggiato l’ala anteriore della Ferrari di Charles Leclerc, costringendolo a rientrare ai box per le riparazioni. Nei primi giri, Verstappen ha iniziato a costruire un vantaggio solido, portandosi a 2 secondi di distanza da Norris e 3 secondi da Russell. Leclerc, nel frattempo, è stato relegato nelle retrovie, in diciannovesima posizione, dopo aver sostituito l’ala anteriore danneggiata.  Un duello entusiasmante tra le Haas di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen per il quattordicesima posto ha aggiunto ulteriore spettacolo. Al giro 24, Verstappen e Norris sono rientrati contemporaneamente ai box, con Oscar Piastri che ha preso momentaneamente il comando. Tuttavia, Verstappen è uscito dai box davanti a Norris, ma subito dopo è stato messo sotto investigazione per una possibile “unsafe release”. Nel frattempo, Lewis Hamilton ha ricevuto una penalità di 5 secondi per aver superato la linea d’ingresso della corsia box. La gara ha visto ulteriori complicazioni quando Fernando Alonso ha ricevuto una penalità di 10 secondi per un contatto con Zhou Guanyu. Verstappen ha continuato a dominare la gara, mantenendo un vantaggio di 7″1 su Norris e 11″ su Russell. Charles Leclerc, nonostante i suoi sforzi, era ancora in diciottesima posizione, lottando per risalire la classifica. Un altro colpo di scena si è verificato quando Sergio Perez ha ricevuto una penalità di 5 secondi per eccesso di velocità in corsia box, complicando ulteriormente la sua gara e le sue possibilità di lottare per le posizioni di vertice.

Max Verstappen ha mantenuto saldamente la testa della corsa, aumentando il suo vantaggio su Lando Norris e George Russell. Con un distacco di 7,8 secondi su Norris e 12,1 su Russell, l’olandese della Red Bull sembra inarrestabile, mentre Carlos Sainz, Lewis Hamilton, Oscar Piastri e Sergio Perez seguono più distanti. Charles Leclerc, dopo una terza sosta ai box, si trova in difficoltà nelle retrovie. Pierre Gasly e Esteban Ocon hanno dato vita a un duello spettacolare, con Gasly che ha effettuato un sorpasso incrociando la traiettoria e Ocon che ha cercato di rispondere.  Oscar Piastri, in lotta con Hamilton per il quinto posto, dimostra grande aggressività. La classifica vede Verstappen in testa, seguito da Norris, Russell, Sainz, Hamilton, Piastri, Perez, Hulkenberg e Magnussen, con Ocon che chiude la top ten e Leclerc in diciassettesima posizione.

I pit stop sono stati un elemento chiave della gara. Kevin Magnussen, Pierre Gasly, Esteban Ocon e Lance Stroll hanno effettuato i loro rientri ai box in successione. Verstappen ha mantenuto il comando con 7 secondi su Norris. Russell ha poi effettuato il suo pit stop, seguito poco dopo da Sainz, permettendo a Piastri di sorpassare Hamilton. George Russell ha messo a segno il giro più veloce della gara dopo il suo secondo pit stop, consolidando la quinta posizione.

Max Verstappen ha mantenuto saldamente la testa della corsa, ma le cose hanno preso una piega inaspettata quando Lando Norris ha iniziato a pressare l’olandese. Norris, con gomme dure nuove, ha sfidato Verstappen, che stava lottando con gomme medie usate. Nonostante i tentativi di sorpasso, Norris ha avuto difficoltà a mantenere la posizione, andando largo e restituendo il comando a Verstappen. La battaglia è stata intensa, con Verstappen che ha dovuto difendersi strenuamente dagli attacchi di Norris, nonostante l’aderenza compromessa e i doppiaggi da gestire.

Un momento cruciale è arrivato quando un contatto tra Verstappen e Norris ha causato danni a entrambi, costringendoli a rientrare ai box. Durante il pit stop, Verstappen ha avuto una sosta lenta, probabilmente per evitare rischi di penalità legati a un precedente pit stop. Questo ha permesso a George Russell di prendere temporaneamente il comando della gara. La situazione si è ulteriormente complicata con il ritiro di Norris e l’entrata della Virtual Safety Car a causa dei detriti in pista. Alla ripresa della gara, Russell ha mantenuto un vantaggio di 3 secondi su Oscar Piastri, con Carlos Sainz in terza posizione. Piastri ha mostrato grande determinazione, attaccando e superando Sainz, mentre Russell cercava di mantenere il suo vantaggio. Con soli pochi giri alla fine, la tensione in pista era palpabile.

Oscar Piastri e Carlos Sainz hanno completato il podio, con Sainz che ha portato la Ferrari in terza posizione. Lewis Hamilton e Max Verstappen hanno chiuso rispettivamente al quarto e quinto posto. Tuttavia, la gara di Verstappen è stata segnata da un episodio controverso: una penalità di dieci secondi per un movimento scorretto durante l’attacco di Norris, che ha influenzato il risultato finale. Negli ultimi giri, Russell ha mantenuto il comando con sicurezza, resistendo alla pressione di Piastri.  La vittoria di Russell segna un’importante successo per il pilota britannico e per il team Mercedes, in una gara che ha offerto spettacolo e competizione ad ogni curva. Con questa vittoria, George Russell si afferma come uno dei protagonisti della stagione di Formula 1 2024.

 

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Motogp: Dominio assoluto di un grande Pecco Bagnaia ad Assen

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Inizia il Gran Premio di Assen e vediamo ancora una splendida partenza da parte di Francesco Bagnaia, mentre grande battaglia tra Martin, Viñales e Marc Marquez. Caduta in curva 1 di Alex Rins e successivamente pochi giri dopo incidente anche di Marco Bezzecchi, il quale si riprende velocemente rientrando in gara. Fantastica serie di sorpassi di Di Giannantonio su Acosta, Viñales e Marc Marquez posizionandosi temporaneamente in terza posizione. A venti giri alla fine Bezzecchi dopo il suo incidente si ritira definitivamente dalla gara, seguito dal ritiro di Joan Mir con la sua Honda

Pecco Bagnaia compie il tempo record in gara con un crono di 1:32.015, migliorando sempre di più con 1:31.866. Bastianini recupera la posizione da Pedro Acosta posizionandosi in sesta posizione a nove giri dalla fine. Miguel Oliveira riceve due long lap penalty da scontare. Contatto durante il sorpasso tra Bastianini e Marquez; il numero 23 della Ducati si trova adesso ad un passo dal podio, conquistando l’ultimo gradino poco dopo su Maverick Viñales. L’ultimo giro vede la caduta di Acosta.

 

Un grandissimo Pecco Bagnaia vince il Gran Premio di Assen in Olanda per la terza volta consecutiva con un assoluto dominio e con lui troviamo sul podio Jorge Martin e il compagno di squadra Enea Bastianini. Seguiti da Marc Marquez, Di Giannantonio, Maverick Viñales, il quale riceve una posizione di penalità, Binder, Alex Marquez, Raul Fernandez, Morbidelli e chiudono la zona punti Miller, Quartararo, Zarco, Augusto Fernandez e Oliveira

 

Prossimo appuntamento per il Gran Premio di Germania.

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F2: Gabriel Bortoleto vince la Featured Race in Austria

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Il pilota brasiliano Gabriel Bortoleto ha conquistato la vittoria nella Feature Race di Formula 2 in Austria, dimostrando una prestazione impeccabile. Sul podio con lui sono saliti Franco Colapinto e Isack Hadjar, protagonisti di una gara intensa e ricca di colpi di scena.

La gara è iniziata con un imprevisto: ben tre vetture si sono spente durante il giro di formazione, tra cui quella del poleman Dennis Hauger. Alla partenza, il rookie Joshua Duerksen ha preso il comando, seguito da Bortoleto e Colapinto. Tuttavia, Bortoleto non ha perso tempo e al quarto giro ha preso la testa della corsa. Colapinto ha superato Duerksen al sesto giro, mentre i piloti su gomme morbide hanno iniziato i loro pit stop. Paul Aron ha avuto un pit stop sfortunato, uscendo dietro Hadjar e Duerksen, e ha ricevuto una penalità di 5 secondi per essersi mosso in frenata.

A metà gara, la classifica vedeva Colapinto in testa, seguito da Cordell e O’Sullivan. Oliver Bearman, vincitore della Sprint Race, ha dovuto ritirarsi a causa di un problema tecnico. Andrea Kimi Antonelli, nonostante un buon passo gara, ha chiuso in quattordicesima posizione a causa di un problema al pit stop. La lotta tra i compagni di squadra in Campos, Marti e Hadjar, è stata accesa, con Hadjar che si lamentava della difesa di Marti via radio. Al giro 27, Marti ha lasciato passare Hadjar su consiglio del team per cercare di riprendere Bortoleto. Tuttavia, Marti è finito sotto investigazione per un’infrazione sotto Virtual Safety Car.

Negli ultimi giri, Colapinto ha iniziato la sua rimonta con gomme nuove, superando Marti e Hadjar per conquistare la seconda posizione. Bortoleto ha mantenuto il comando fino alla fine, vincendo la gara davanti a Colapinto. Marti sarà investigato dopo la gara per il pit stop effettuato sotto Virtual Safety Car

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