Motori
Oltre il limite: Gran Premio di Miami

Dopo una settimana di pausa, la Formula 1 è pronta a volare sulle coste di Miami Beach per una delle tappe più vivaci di tutto il campionato. Con un altra vittoria in archivio per Oscar Piastri, attuale leader del campionato piloti, ci si aspetta molto dal pilota Australiano, ma attenzione al compagno di squadra, Lando Norris, dove su questo tracciato 365 giorni fa, metteva a segno la sua prima vittoria nella categoria regina delle monoposto.
Nel cuore di Miami, circondato dall’imponente Hard Rock Stadium, sorge uno dei tracciati più moderni e spettacolari del calendario di Formula 1: il Miami International Autodrome. Introdotto nel mondiale nel 2022, questo circuito cittadino temporaneo ha rapidamente conquistato l’attenzione di appassionati e piloti per il suo layout veloce, tecnico e perfettamente integrato nel contesto urbano americano.Con una lunghezza di 5,412 chilometri e ben 19 curve, il tracciato si sviluppa attorno a un’infrastruttura sportiva già iconica, offrendo una scenografia unica. Uno degli aspetti più interessanti del circuito di Miami è la sua varietà tecnica. Il layout alterna lunghi rettilinei, che permettono velocità superiori ai 340 km/h, a sezioni lente e complesse, come la chicane tra curva 14 e 15, posizionata in salita e seguita da una rapida discesa. L’aggiunta di tre zone DRS – fondamentali per facilitare i sorpassi – rende la gara imprevedibile e dinamica. Il settore più tecnico è quello compreso tra le curve 11 e 16, che mette a dura prova la trazione e la stabilità delle monoposto. Un altro elemento distintivo è il dislivello altimetrico tra le curve 13 e 16, dove il tracciato attraversa cavalcavia e una corsia autostradale dismessa, introducendo variazioni di pendenza inedite per un circuito cittadino.
La grande prestazione di Charles Leclerc nel Gran Premio dell’Arabia Saudita ha riacceso le speranze dei tifosi di vedere una Ferrari finalmente competitiva su un maggior numero di tracciati. A Miami, dove la Formula 1 fa tappa per il terzo anno consecutivo, la Scuderia di Maranello ha sempre mostrato un buon feeling con il circuito, anche quando la monoposto non era tra le più performanti. Negli ultimi due anni, complice la partnership con diversi enti e sponsor statunitensi, la Ferrari ha introdotto un tocco cromatico inedito in occasione del GP di Miami. Anche quest’anno non si smentisce: i piloti vestiranno tute caratterizzate da un blu intenso, colore scelto per omaggiare questi accordi commerciali. Resta però da capire se anche la livrea della SF-25 subirà una trasformazione totale o manterrà elementi del classico rosso Ferrari. Trattandosi di un circuito semi-cittadino, non sono attesi grandi pacchetti di aggiornamenti in questo weekend. Tuttavia, a movimentare il paddock ci pensa Franco Colapinto. Il giovane argentino sembra sempre più vicino al team Alpine, pronto a prendere il posto di Jack Doohan, che ha raggiunto il limite di partecipazioni ai “gran premi di prova”. Non è ancora arrivata una comunicazione ufficiale, ma il paddock è in fermento: il ritorno del talento sudamericano in orbita F1 sembra ormai imminente.
Infine, sarà la sera italiana a tingersi dei colori della Formula 1. Il fuso orario americano si farà sentire, ma il weekend promette spettacolo e passione per tutti gli appassionati, pronti a vivere un altro entusiasmante capitolo della stagione.
Venerdì 2 maggio
18:30 Prove Libere
22:30 Qualifica Sprint
Sabato 3 maggio
18:00 Sprint
22:00 Qualifiche
Domenica 4 maggio
22:00 Gara
Motori
Motogp: Marc Marquez all’ultimo giro conquista la Sprint su Bezzecchi e Quartararo

Sotto un cielo plumbeo e una pista umida, il Sachsenring ha regalato una Sprint da batticuore, dove adrenalina, coraggio e talento si sono mescolati in un mix esplosivo. Il tracciato tedesco, dichiarato bagnato in partenza, ha imposto un equilibrio precario a tutti i piloti, costretti a gestire al limite aderenza e rischio. Ma è proprio in queste condizioni che emergono i veri campioni. E oggi, Marc Marquez ha mostrato perché quel numero 93 incute ancora rispetto.
La partenza è stata caotica e intensa: Marquez e Morbidelli scattano bene, ma alla prima curva è Marco Bezzecchi a spuntarla, prendendosi la leadership davanti al compagno italiano Morbidelli e a Fabio Quartararo. Il #93, però, va lungo nei primi metri, retrocedendo e lasciando spazio a un iniziale dominio tricolore. Il primo colpo di scena arriva poco dopo: Morbidelli, in pieno slancio e in seconda posizione, perde l’anteriore alla curva 8 e scivola a terra. Caduta spettacolare, fortunatamente senza conseguenze, se non per la tuta che si apre nell’impatto. Bezzecchi resta al comando, ma l’azione vera è tutta dietro. Marquez, partito bene ma scivolato in quinta posizione, inizia una rimonta chirurgica. Prima si libera di Di Giannantonio con una manovra da manuale, poi ingaggia un breve ma intenso duello con Acosta e lo lascia alle spalle. Acosta però non molla e più tardi risponde con un doppio sorpasso su Bagnaia e Oliveira, portandosi in decima posizione, anche se un lungo in ghiaia gli costerà terreno prezioso.
A metà gara, è Bezzecchi a tenere ancora il comando con un ritmo martellante, mentre Quartararo cerca di ricucire lo strappo. Ma dietro di loro, come un’ombra che si avvicina inesorabile, c’è Marc Marquez. Prima brucia Quartararo con un sorpasso deciso, ma al limite del contatto. Poi si mette nel mirino Bezzecchi, riducendo giro dopo giro il distacco con precisione chirurgica. A tre tornate dalla fine, la gara si trasforma in un duello a due: Bezzecchi contro Marquez. L’italiano resiste, si difende, tiene il ritmo. Marquez ci prova, si fa vedere, studia ogni movimento del rivale senza forzare ancora l’affondo. Ed eccolo, all’inizio dell’ultimo giro, il momento che decide tutto. Marquez affonda il colpo, passa Bezzecchi e si prende la testa della gara. L’italiano lotta fino all’ultimo metro, ma il campione di Cervera è implacabile e taglia il traguardo davanti a tutti, firmando un successo di classe e grinta.
Un finale da leggenda per una Sprint che resterà nella memoria degli appassionati. E ora, occhi puntati sulla gara di domani: se questo è stato solo un antipasto, la domenica al Sachsenring promette scintille
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Motogp: Pole straordinaria per Marquez al Sachsenring sotto la pioggia

In una sessione di qualifiche caratterizzata da un meteo fortemente piovoso, Marc Marquez ha dimostrato ancora una volta la sua maestria sul bagnato conquistando una strepitosa pole position al Sachsenring. Il “Re del Sachsenring” ha fermato il cronometro su un impressionante 1:27.811, mettendo a segno un tempo che lo ha nettamente distinto dagli altri piloti. Alle sue spalle, uno straordinario Johann Zarco ha brillato, arrivando a soli sei centesimi dal tempo di Marquez dopo aver superato il Q1 insieme a Maverick Viñales. Sfortunatamente per quest’ultimo, la sessione ha preso una piega negativa a soli due minuti dall’inizio della Q2: una caduta alla curva 4 ha costretto Viñales a recarsi al centro medico per accertamenti. Un’ottima sessione di qualifiche ha visto protagonisti anche Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli, che si sono contesi la terza posizione fino all’ultimo. Entrambi i piloti hanno dimostrato un grande feeling con le difficili condizioni del tracciato, e si sono piazzati rispettivamente in terza e quarta posizione.
Giornata da dimenticare, invece, per Pecco Bagnaia, che non è riuscito a trovare il giusto feeling con le condizioni e ha chiuso fuori dalla top 10 senza un crono significativo. La sua prestazione lo vedrà partire dalle retrovie, rendendo la sua gara in Germania una vera e propria rimonta.
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MotoGP – Pre-qualifiche Sachsenring: Di Giannantonio da record, beffati i fratelli Marquez

Colpo di scena al Sachsenring: Fabio Di Giannantonio si prende la scena nelle Pre-qualifiche del Gran Premio di Germania con un giro capolavoro in 1:19.071, nuovo record assoluto della pista, beffando in extremis i fratelli Marquez e mandando un messaggio forte e chiaro a tutta la concorrenza. Una prestazione perfetta, arrivata nel momento più caldo della sessione, che ha lasciato tutti a bocca aperta e lo ha proiettato in vetta alla classifica dei tempi.
Alex e Marc Marquez, che fino a quel momento sembravano pronti a contendersi il miglior crono tra di loro, si sono dovuti accontentare della seconda e terza posizione. In particolare Marc, che conosce il Sachsenring come le sue tasche e che qui ha vinto più volte, ha preferito non spingere ulteriormente nel finale, evitando di rischiare inutilmente in vista della qualifica ufficiale. Una scelta di prudenza che potrebbe avergli tolto il gusto della pole provvisoria, ma che dimostra una lucidità da veterano.
Alle spalle del terzetto di testa, buone notizie per Fabio Quartararo, che chiude quarto con una Yamaha finalmente competitiva. Il francese sembra ritrovare fiducia e feeling dopo un avvio di stagione complicato, e si candida per essere tra i protagonisti del weekend. Quinta piazza per Pedro Acosta, sempre più solido e veloce, seguito da un convincente Franco Morbidelli, che dimostra di poter ancora dire la sua in mezzo ai grandi, settima posizione per Marco Bezzecchi, davanti a Jack Miller, Francesco Bagnaia e Brad Binder.
Fuori dai primi dieci, e quindi costretti a passare dalla tagliola del Q1, diversi nomi pesanti. Tra questi spicca Enea Bastianini, autore di una sessione sottotono, che dovrà trovare il giro della vita per entrare in Q2. Anche Maverick Vinales e Johann Zarco, apparsi spenti, saranno chiamati a un sabato da leoni per non compromettere l’intero fine settimana.
Con le qualifiche alle porte e un Di Giannantonio in formato deluxe, il weekend tedesco si apre nel segno della sorpresa. Ma al Sachsenring, si sa, tutto può cambiare in un attimo. E con Marc Marquez che non ha ancora mostrato tutte le sue carte, lo spettacolo è appena cominciato.
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