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Autonomia differenziata festeggiata con bandiere padane dalla Lega -Video

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Foto: L’Adige

Dopo un dibattito acceso e ricco di colpi di scena, è stato approvato il disegno di legge sull’Autonomia Differenziata.

Ma ciò che ha catturato l’attenzione di tutti non è stato solo il risultato del voto: dai banchi della Lega, sono spuntate bandiere regionali di ogni tipo, oscurando per un momento il tricolore italiano.

Un’immagine che ha suscitato applausi e polemiche, e che ha visto prevalere i colori regionali di Lombardia, Veneto, Piemonte e altre regioni settentrionali, con una sola bandiera del Sud, quella della Calabria.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha dichiarato con enfasi: “Una giornata storica, vittoria di tutti gli italiani”.

Le sue parole riflettono l’idea che l’Autonomia Differenziata sia un passo avanti per il Paese intero, anche se le modalità e le implicazioni pratiche della riforma restano al centro di un acceso dibattito.

Il disegno di legge passerà ora al vaglio del Senato, dove ci si aspetta un dibattito altrettanto acceso.

Ma intanto, il gesto delle bandiere regionali continua a suscitare discussioni. È stato un semplice atto di esultanza o un segnale politico forte e chiaro?

In ogni caso, il messaggio sembra essere stato recepito: l’Autonomia Differenziata è una realtà che, nel bene o nel male, cambierà il volto dell’Italia.

Classe 2004. Studentessa in Lettere all’Università degli studi di Palermo. Aspirante editor e giornalista. Appassionata di musica, vintage e letteratura.

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Ricostruire e conservare i ricordi con l’intelligenza artificiale

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Dai centri di ricerca a Barcellona a Berkley, in California, fino a Kyoto, Giappone, la tecnologia dell’intelligenza artificiale viene impiegata per ricreare i ricordi.

Un esempio è il Public Office of Synthetic Memories situato presso Disseny Hub Barcelona, un progetto sviluppato da Domestic Data Streamers in collaborazione con l’amministrazione spagnola e la BIT Habitat Foundation.

Il centro si propone di utilizzare l’IA per dare forma visiva ai ricordi delle persone che stanno perdendo la memoria a breve o lungo termine. Questi sono i ricordi personali e intimi dei soggetti coinvolti non registrati precedentemente e rischiano di andare persi.

COME FUNZIONA?

Il procedimento avviene attraverso due fasi principali:

  1. Raccogliere le testimonianze: Le persone interessate a ricostruire un determinato ricordo vengono intervistate approfonditamente riguardo a quell’esperienza specifica che desiderano preservare nella memoria. Durante queste interviste vengono raccolti dati descrittivi e visivi basati sulle loro narrazioni.
  2. Creazione di memorie visualizzate: Attraverso l’utilizzo del Generative AI (GEN-AI), i dati raccolti durante le interviste vengono trasformati in immagini o video che rappresentano graficamente il ricordo parzializzato dai partecipanti. Tale processo sfrutta algoritmi sofisticati che cercano di interpretare ed esprimere dettagli rilevanti del ricordo coerentemente con ciò che è stato testimoniato.

L’AI è programmato per generare rappresentazioni visive in base a dettagli e contesti forniti, cercando di tradurre graficamente i ricordi della persona. Tale procedura non solo si propone di tutelare la memoria personale, ma anche di sviluppare un registro mnemonico che possa contribuire alla comprensione e conservazione della storia collettiva.

“Il 17 maggio 2024 – si legge sul sito del centro spagnolo – abbiamo inaugurato un ufficio di memoria pubblica, il primo nel suo genere, aperto a tutti i cittadini con il vicesindaco di Barcellona Laia Bonet. Questa struttura fungerà da centro di ricerca, archivio e ufficio per la ricostruzione della memoria visiva, invitando i cittadini a partecipare al recupero e alla ricostruzione delle loro memorie visive non documentate.”

In aggiunta al Centro di Ricerca spagnolo che impiega l’Intelligenza Artificiale per ricreare i ricordi, esistono altri importanti laboratori attivi in questo campo innovativo che fonde neuroscienza, tecnologia e AI avanzate.

Un esempio è rappresentato dal laboratorio del Dr. Jack Gallant presso l’Università di Berkeley. In collaborazione con il suo team di ricerca, il Dr. Gallant ha sviluppato modelli IA in grado di generare immagini e video basati sui segnali cerebrali umani rilevati tramite la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Questa tecnica consente ai ricercatori di monitorare l’attività cerebrale mentre un individuo osserva contenuti visivi.

I dati raccolti mediante fMRI vengono utilizzati per addestrare algoritmi AI capaci poi di ricostruire digitalmente gli elementi visivi originali osservati dalla persona, interpretandoli direttamente dai segnali neurali registrati durante le sessioni sperimentali.

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Settimana della lingua italiana: perché è così importante

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Foto: Freepick

Dal 14 al 20 ottobre 2024, si terrà la XXIV edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, un evento annuale di rilevanza internazionale che mira a promuovere la lingua e la cultura italiana in ogni angolo del globo. Questa iniziativa, coordinata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con l’Accademia della Crusca, coinvolge ambasciate, consolati, istituti di cultura, scuole e università in una rete di eventi culturali, accademici e artistici.

Leggi anche: Per i ricercatori dell’USC la rotazione della Terra rallenterà di un secondo entro il 2029

Durante la settimana, sono previsti numerosi eventi nelle maggiori città del mondo, con conferenze, spettacoli teatrali, concerti, proiezioni di film e laboratori linguistici. Le iniziative coinvolgeranno anche scuole di italiano, università e accademie per promuovere lo studio della lingua soprattutto tra i giovani, e tra le manifestazioni più attese, spiccano la presentazione di nuove opere di narrativa italiana, performance teatrali in lingua, e incontri con autori, poeti e artisti.

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Per i ricercatori dell’USC la rotazione della Terra rallenterà di un secondo entro il 2029

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Foto: Media inaf

L’esito della ricerca ancora in corso, viene continuamente arricchito con nuovi dati, attualmente pubblicati su “Nature”.

Essa conferma quanto alcuni geologi avevano sospettato: il nucleo interno della Terra, il cuore solido che si trova sotto migliaia di chilometri di crosta e mantello, ha rallentato la sua rotazione dopo decenni.

Misurando le onde sismiche, gli studiosi hanno rilevato un cambiamento minimo nella rotazione del nucleo interno, e ciò potrebbe cambiare la lunghezza dei nostri giorni di pochi frazioni di secondo.

L’ipotesi più probabile è che questa variazione sia dovuta al cambiamento climatico: è lo scioglimento dei ghiacci polari, in Groenlandia ed Antartide a rallentare la velocità di rotazione terrestre, potendo cosi causare, entro il 2029, l’introduzione del cosiddetto “secondo intercalare negativo (cioè sembra essere previsto un secondo in meno).

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