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F1: Pagellone di Metà Stagione 2024

La stagione 2024 di Formula 1 è giunta a metà del suo entusiasmante percorso, offrendo agli appassionati di motorsport emozioni e colpi di scena a ogni gran premio. Tra sorpassi mozzafiato, strategie audaci e incidenti spettacolari, i piloti e le scuderie hanno dato il massimo per lasciare il segno in un campionato sempre più competitivo e imprevedibile. Con il giro di boa ormai alle spalle, è il momento di fare il punto della situazione: chi ha brillato e chi ha deluso? Chi ha superato le aspettative e chi invece ha ancora molto da dimostrare? Ecco il nostro pagellone della prima parte di stagione 2024, un’analisi dettagliata delle performance di piloti e team, tra sorprese e conferme.
A cura di Julya Marsala
Max Verstappen : 9.5
Verstappen continua a essere il punto di riferimento assoluto in Formula 1. La sua guida è una sinfonia perfettamente orchestrata di velocità, precisione e intelligenza strategica. Ogni gara lo vede non solo lottare per la vittoria, anche se nelle ultime gare è mancata. Non c’è stata una singola occasione in cui abbia mostrato segni di cedimento, anzi, è riuscito a elevare ulteriormente il suo livello di prestazioni, rendendo la superiorità della Red Bull quasi scontata. La sua capacità di gestire ogni situazione, anche le più complesse, con una freddezza impressionante, lo rende un campione difficile da scalfire. In sintesi, Verstappen sta vivendo una stagione in cui sembra giocare su un livello completamente diverso, ma non del tutto inarrivabile rispetto alle scorse stagioni.
Lando Norris : 8,5
Norris sta emergendo come uno dei piloti più completi e promettenti della griglia. La McLaren, che all’inizio sembrava lontana dai top team, ha fatto un salto di qualità, e Norris ne ha tratto il massimo beneficio. La sua abilità nel trovare il limite della vettura è straordinaria, così come la sua capacità di gestire le gomme e la strategia in gara. Ha dimostrato una maturità impressionante per un pilota della sua età, spesso tenendo testa a piloti più esperti e con vetture più competitive. Norris è ormai una presenza costante nelle prime posizioni, e il suo obiettivo è chiaramente quello di lottare per vittorie e podi con regolarità. Se McLaren continuerà a progredire, non è difficile immaginarlo come un futuro contendente al titolo. Uno degli aspetti però da migliorare è senza dubbio la partenza, visto che ha perso diverse vittorie, a causa di un via non perfetto a differenza dei rivali
Charles Leclerc : 8-
La stagione 2024 di Leclerc è stata caratterizzata da una continua altalena tra grandi prestazioni e sfortunate battute d’arresto. Quando la Ferrari è in forma, Leclerc mostra il suo vero potenziale, perché è considerato uno dei piloti più talentuosi della sua generazione. La sua velocità sul giro secco è spesso ineguagliabile, e la sua capacità di gestire il ritmo di gara lo rende un avversario temibile. Tuttavia, il team italiano continua a essere afflitto da problemi tecnici e strategie discutibili, e Leclerc ne ha pagato il prezzo. Nonostante questo, il suo spirito combattivo non è mai venuto meno, e continua a spingere la squadra al limite, cercando di ottenere il massimo da ogni gara. La frustrazione è evidente, ma non ha perso la determinazione di lottare per le posizioni di vertice.
Oscar Piastri: 8
Piastri ha fatto un ingresso in Formula 1 da sogno, dimostrando fin da subito che il suo talento era reale e non solo frutto di speculazioni. In un team storico come McLaren, non si è fatto intimidire dalla pressione, mostrando una capacità di adattamento straordinaria per un rookie. La sua guida è stata pulita, efficace e sorprendentemente consistente, il che ha portato a risultati importanti, tra cui piazzamenti solidi in zona punti e conquistare la sua prima vittoria al Gran Premio d’Ungheria. Piastri ha dimostrato di essere un pilota completo, capace di mantenere la calma anche nelle situazioni più complesse, e di saper imparare rapidamente dai suoi errori. La sua presenza accanto a Norris crea una delle coppie più interessanti e promettenti della griglia.
Carlos Sainz: 7,5
Sainz si conferma come uno dei piloti più affidabili della griglia, ma la sua stagione è stata un po’ altalenante. Quando la Ferrari è competitiva, lo spagnolo sa essere incisivo, portando a casa punti importanti e piazzamenti significativi. Tuttavia, la battaglia interna con Leclerc e le difficoltà della vettura spesso lo hanno relegato in secondo piano. Sainz è un pilota metodico, che punta sulla costanza più che sui lampi di genio, e questo approccio gli permette di mantenere una buona posizione in campionato. Tuttavia, sembra mancare quella scintilla in più che potrebbe fare la differenza nelle gare cruciali. La sua stagione finora è stata buona, ma ci si aspetta che alzi ulteriormente il livello per mettere più pressione su Leclerc e per aiutare la Ferrari a rimanere nel gruppo di testa. Dopo l’annuncio del suo arrivo in casa Williams, il pilota spagnolo deve giocarsi il tutto per tutto.
Lewis Hamilton: 8
Hamilton è la definizione di resilienza. Nonostante la Mercedes non sia più la forza dominante di qualche anno fa, il sette volte campione del mondo continua a dimostrare perché è considerato uno dei migliori di sempre. La sua esperienza e capacità di adattamento sono evidenti ogni volta che scende in pista, riuscendo spesso a portare la vettura al di sopra delle sue possibilità. Alcune delle sue prestazioni nella prima metà del 2024 sono state degne dei suoi anni migliori, con rimonte spettacolari e una gestione della gara impeccabile, come la vittoria al gran premio di casa, che non accadeva dal 2021. Tuttavia, le difficoltà tecniche del team non gli hanno permesso di lottare costantemente per le vittorie, e il divario con Verstappen si è fatto sentire. Nonostante tutto, Hamilton rimane un pilota temibile, e la sua determinazione a continuare a vincere è intatta.
Sergio Perez : 5
Perez ha iniziato la stagione con grandi aspettative, soprattutto dopo alcune vittorie convincenti nel 2023, ma la prima metà del 2024 è stata complicata. Il messicano ha faticato a tenere il passo del compagno di squadra Verstappen, e alcune sue prestazioni sono state deludenti, con errori e mancanza di ritmo che hanno compromesso i suoi risultati. Perez rimane un pilota solido e un eccellente secondo nei tempi d’oro, capace di portare a casa punti importanti per il team, ma sembra mancare la consistenza necessaria per essere una minaccia costante. La pressione di dover dimostrare di essere all’altezza di Verstappen si è fatta sentire, e in alcuni casi ha influenzato negativamente le sue prestazioni. La seconda parte della stagione sarà cruciale per lui, se vuole confermarsi come un valido supporto per il team.
George Russell: 7,5
Russell continua a mostrare segni di maturità e talento puro. Nonostante una Mercedes meno competitiva, il giovane britannico ha saputo adattarsi e ottenere risultati solidi, dimostrando di essere un pilota completo. La sua guida aggressiva e la determinazione a sfidare Hamilton, uscente della scuderia tedesca, rendono ogni gara un affare interessante. Russell ha dimostrato di avere una grande capacità di apprendimento e di essere sempre pronto a sfruttare le opportunità che si presentano, anche in situazioni difficili. Tuttavia, il divario con i top team nelle ultime gara si fa sempre meno , e Russell dovrà continuare a spingere al massimo per colmare questo gap rimasto. La sua stagione finora è stata buona, ma ci si aspetta che possa fare ancora di più nella seconda metà dell’anno.
Fernando Alonso: 7
Alonso è un fenomeno senza tempo. Nonostante l’età, il pilota spagnolo continua a stupire con prestazioni che sfidano la logica. Al volante della sua Aston Martin, Alonso ha dimostrato di essere ancora uno dei migliori piloti in griglia, capace di competere con i giovani e di portare la squadra a risultati che solo pochi avrebbero previsto. La sua esperienza gli permette di leggere le gare come pochi altri, sfruttando ogni situazione a suo favore. La sua capacità di motivare il team e di estrarre il massimo dalla vettura è straordinaria. Alonso ha mostrato un po’ di lacune nella costanza ma un livello di prestazioni che molti piloti più giovani invidiano. È una delle stelle rilegate però alle stalle, ma allo stesso tempo é un esempio di come la passione e il talento possano superare ogni barriera.
Lance Stroll: 6
La stagione di Stroll è stata complessa e non all’altezza delle aspettative. Nonostante abbia a disposizione una vettura per lottare ai punti, il canadese ha faticato a tenere il passo. Stroll ha mostrato occasionalmente il suo talento, ma troppo spesso è stato relegato in posizioni secondarie, lontano dalla lotta per la top10. Le sue prestazioni sono state troppo incostanti, e la pressione di dover dimostrare il proprio valore in un team di proprietà del padre è sempre presente. Stroll ha bisogno di trovare maggiore consistenza e aggressività se vuole giustificare il suo posto in un team che punta in alto. Finora, ha deluso le aspettative, ma ha ancora tempo per cambiare il corso della sua stagione.
A cura di Angela Messina
Nico Hulkenberg: 7
Ottimo salto di qualità da parte di Nico Hulkenberg e del suo team in questa stagione. Il tedesco ha portato la Haas molto avanti in questa prima parte e grazie alle sue grandi prestazioni è riuscito a guadagnare quasi la totalità dei punti della sua scuderia. Le sue doti si fanno vedere soprattutto a Silverstone e a Spielberg, nelle quali conquista due bellissime seste posizioni. Il pilota è stato infatti confermato in Audi dopo i suoi ottimi risultati.
Yuki Tsunoda: 7
In questo inizio di stagione abbiamo visto un Yuki molto maturato e migliorato. Non è più impulsivo e riflette sulle sue decisioni. Il giapponese si ritrova con dieci punti in più rispetto a Ricciardo e porta a casa delle azioni di cui essere orgoglioso. I punti nel Gran Premio di casa sono sicuramente indimenticabili per Yuki e così dimostra che veramente merita un posto in Formula 1.
Daniel Ricciardo: 5.5
Ricciardo fa un inizio di stagione non al suo livello. Non riesce a performare bene come Yuki e presenta molte difficoltà. Tuttavia, negli ultimi Gran Premi è leggermente migliorato. Si vocifera un possibile sedile Red Bull, ma in questo momento non mi sembra la scelta migliore per l’australiano.
Oliver Bearman: 7
Il diciottenne britannico fa il suo debutto in Formula 1 nel Gran Premio dell’ Arabia Saudia con la Scuderia Ferrari. Non poteva esserci inizio migliore per la sua futura carriera. Avendo partecipato solamente ad una competizione della maggiore categoria, Bearman è riuscito a guadagnarsi la settima posizione su uno dei circuiti più difficili. Veramente notevole l’impresa attuata dal britannico che attualmente si trova quattordicesimo in classifica, davanti a molti piloti professionisti. Da notare soprattutto i suoi vari sorpassi, fatti con molta sicurezza e aggressività. Inoltre, le congratulazioni di grandi nomi di questo sport rendono maggiore l’orgoglio negli occhi del padre che durante tutto il Gran Premio lo guarda dagli schermi terrorizzato e al tempo stesso fiero di tutti i sacrifici ben fatti. Per la stagione 2025 lo vedremo gareggiare con la scuderia statunitense Haas.
Pierre Gasly: 5
Pierre Gasly fa lavorare la macchina spingendola il più possibile e a volte guadagnando anche buone prestazioni. Nonostante i tre ritiri è davanti in classifica a Esteban Ocon. Molto costante, ma sicuramente può fare di meglio.
Kevin Magnussen: 4
Magnussen è per adesso sicuramente un punto debole per la Haas, che sta pian piano risalendo. Le sue prestazioni dubbie e le sue molte penalità danno un duro colpo al team. Rispettoso è però l’aiuto al compagno di squadra. Rispetto a Hulkenberg è molto indietro e per di più è anche una testa calda. A volte supera il limite rendendo il contesto molto pericoloso anche per chi gli sta intorno.
Esteban Ocon: 5
Come il compagno di squadra il francese riesce a cavarsela nonostante il dubbio inizio di stagione dell’Alpine. Certamente Ocon ha commesso qualche grave errore, soprattutto a Monaco, ma riesce a gestire la macchina e a tenere testa in qualche combattimento con i suoi colleghi. Tutto questo confermato dalla Haas che lo ingaggia per la stagione 2025.
Alexander Albon: 5.5
Inizio di stagione molto difficile per Albon tra errori e intoppi, come il ritiro in Giappone e in Emilia-Romagna. Qualche punto lo porta a casa, gli unici della Williams, e molte volte è riuscito ad arrivare anche in Q3. Molto buona la costanza che dimostra e sicuramente merita una vettura migliore. Inoltre, ha anche conquistato il titolo di miglior sorpasso dell’anno in Canada, superando in un solo colpo Ricciardo e Ocon.
Logan Sargeant: 4
Le sue prestazioni sono come lo scorso anno molto discutibili e non sta dimostrando molto alla sua squadra. La vettura che ha tra le mani non è certamente adeguata a ottenere dei buoni risultati. Tuttavia, voglio regalare un punto in più allo statunitense a causa del suo grande sacrificio attuato in Australia. In quel weekend Sargeant ha infatti prestato la sua macchina al compagno di squadra dopo che quest’ultimo, facendo un incidente, ha distrutto la sua FW46. Non tutti avrebbero fatto questo sacrificio per il bene del team.
Guanyu Zhou e Valtteri Bottas: 3.5
Sicuramente la stagione dei piloti della Stake F1 Team non è iniziata nel migliore dei modi. La macchina con scarse prestazioni non li aiuta di certo e così i due si ritrovano senza nemmeno aver portato un punto alla loro scuderia, che in questo momento è l’ultima in classifica. Nonostante le basse aspettative, i risultati sono ugualmente deludenti, soprattutto per il finlandese. Valtteri Bottas potrebbe di certo fare di più e portare la sua scuderia un po’ più in alto. Non ci si aspetta un tale risultato da un pilota con una grande carriera alle spalle. D’altra parte abbiamo Zhou che pur provandoci non riesce a essere all’altezza dei suoi colleghi. Tuttavia, molte volte ha conquistato dei miglior piazzamenti rispetto al compagno di squadra.
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F1: Top & Flop GP Emilia-Romagna

Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna 2025 ha regalato emozioni intense e colpi di scena. Con 242.000 spettatori presenti nel weekend, record assoluto per il circuito, la gara ha visto Max Verstappen trionfare per la seconda volta in stagione, accorciando le distanze in classifica piloti.
Top – I protagonisti del weekend
1. Max Verstappen (Red Bull)
L’olandese ha conquistato la sua 65ª vittoria in carriera, superando Oscar Piastri alla prima curva e mantenendo il comando fino alla fine. Il successo coincide con il 400° GP della Red Bull in Formula 1, rendendo la giornata ancora più speciale per il team.
2. Lando Norris (McLaren)
Dopo una gara strategicamente impeccabile, Norris ha superato il compagno di squadra Piastri nelle fasi finali, conquistando il secondo posto. La sua performance solida conferma la crescita costante della McLaren.
3. Lewis Hamilton (Ferrari)
Partito 12°, Hamilton ha effettuato una rimonta impressionante fino al quarto posto, ottenendo il suo miglior risultato stagionale e dimostrando un buon feeling con la Ferrari sul circuito di casa.
Flop – Le delusioni del GP
1. Esteban Ocon (Haas)
Il pilota francese ha dovuto ritirarsi al 27° giro a causa di un problema tecnico, interrompendo una gara che già non lo vedeva protagonista. Un altro weekend complicato per lui e per la Haas.
2. Fernando Alonso (Aston Martin)
Dopo una buona qualifica, Alonso ha perso posizioni a causa di una strategia discutibile e sfortuna, chiudendo 11° e rimanendo ancora senza punti in stagione.
3. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
Il giovane talento italiano ha dovuto ritirarsi per un guasto all’acceleratore, interrompendo una serie positiva e deludendo i tifosi accorsi in massa per sostenerlo.
Il GP di Imola 2025 ha confermato la competitività di Red Bull e McLaren, mentre Ferrari ha mostrato segnali di ripresa. La prossima tappa a Monaco sarà cruciale per delineare ulteriormente la lotta al titolo.
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F1: Scacco matto in una mossa. Max Verstappen bleffa Oscar Piastri in curva 1 e blinda la vittoria ad Imola

“Non esiste una curva dove non si può sorpassare” – Ayrton Senna
Un circuito che contiene molti ricordi, un circuito fatto di vittorie, un circuito fatto di lotte indimenticabili. Il circuito Enzo e Dino Ferrari è teatro di battaglie e legame indissolubili che rimarranno per sempre nei cuori dei tifosi. Un gran premio che comincerà a svelare le carte in tavola per tutte le squadre, fino ad ora una supremazia McLaren, compromessa saltuariamente dall’uomo contro le macchine Verstappen, ma questa volta beffato da 0.037. millesimi nella giornata di ieri. Ad Imola i sorpassi sono difficili, ma come disse il tre volte campione del mondo, Ayrton Senna, non esiste curva dove non si può sorpassare, per tanto l’azione in pista non tarderà ad arrivare. Dopo il giro di formazione, i venti migliori piloti al mondo sono pronti per schierarsi in griglia e scoprire chi sarà davanti dopo curva-1.
Allo spegnimento dei semafori, a spuntarla con un tempo di reazione fulmineo è Oscar Piastri, seguito da un Max Verstappen agguerritissimo, che quasi stalla ma attenzione. Partenza complicata per Lando Norris, beffato ancora una volta da un ottimo scatto di Fernando Alonso. Verstappen commette un piccolo errore, ma è pronto a rifarsi: si fionda all’esterno di Piastri in curva e si prende la testa della gara. Ottimo avvio anche in casa Ferrari: Charles Leclerc guadagna subito un paio di posizioni ed entra in zona punti. Battaglia accesissima tra Andrea Kimi Antonelli e Lewis Hamilton, ma il giovane italiano non cede nulla al sette volte campione del mondo. È una gara di cuore per Leclerc, che cerca di riscattare la delusione di ieri. Inizia a costruire una delle sue prestazioni memorabili, con un sorpasso emozionante sull’amico Pierre Gasly. Nel mirino del monegasco ora c’è Lance Stroll, autore di una partenza complicata, forse a causa di una gestione gomme poco attenta che potrebbe pesare nella seconda metà di gara. Dopo il brutto start, Norris si avvicina minacciosamente a George Russell. I due sfiorano il contatto in lotta per la terza posizione: sbavatura verso l’esterno, ma Russell chiude in modo impeccabile. Questa bagarre tra i due inglesi attira l’attenzione del “vecchio leone” Fernando Alonso, che ne approfitta e si fa sotto. Norris però non molla e ci riprova: riesce a compiere un sorpasso perfetto all’esterno della Villeneuve, una manovra da applausi. Iniziano le strategie box. La Ferrari cambia piano, puntando su un undercut che a Imola può fare la differenza. Vengono imitati subito da Russell e Sainz. Isaak Hadjar, autore di un ottimo weekend con la sua Visa Cash App Racing, mostra un buon passo gara e si ritrova momentaneamente in quarta posizione, anche se deve ancora effettuare la sosta. Yuki Tsunoda è molto aggressivo su Oscar Piastri al momento del sorpasso, ma riesce comunque a completare la manovra senza difficoltà, avvicinandosi sempre di più alla finestra pit stop di Max Verstappen. Piastri continua la sua rimonta, superando anche Oliver Bearman e puntando ora Franco Colapinto. Per Leclerc la situazione si complica: perde troppo tempo dietro al giapponese e rischia di uscire alle spalle di Norris dopo la sosta. La gestione strategica della Ferrari, però, si dimostra sorprendentemente efficace: il target lap scelto si rivela competitivo, molto più di quanto ci si aspettasse nei giorni precedenti. Ma la vera battaglia deve ancora iniziare: tutto si deciderà nel momento in cui Lando Norris monterà gomme nuove e avrà pista libera per spingere. Là davanti, intanto, continua a dominare Max Verstappen, che sta costruendo un vantaggio significativo sulla McLaren di Norris, anche se deve ancora effettuare la sua sosta ai box.
Arriva il super jolly che serviva ai big per effettuare il pit-stop senza conseguenze: la Virtual Safety Car entra in pista a causa di un guasto alla Haas di Esteban Ocon, costretto al ritiro. È l’occasione perfetta per i leader per smarcare la sosta ai box con un impatto minimo sulla classifica. Riparte così la rimonta di Charles Leclerc, che dopo l’ennesimo pit-stop cerca di ricostruire la sua gara. I sorpassi non tardano ad arrivare, e con essi anche qualche contatto: da segnalare quello tra Carlos Sainz e Yuki Tsunoda, che verrà investigato dalla FIA ma non comporterà alcuna penalità per il pilota Red Bull. Le difficoltà della Mercedes sul passo gara diventano sempre più evidenti: entrambi i piloti vengono superati con facilità, vedendo compromesse le loro ambizioni. Oscar Piastri si fa strada nella lotta per il podio, superando Alexander Albon e mettendosi a caccia del compagno di squadra, Lando Norris. Nel frattempo, la gara di cuore promessa da Leclerc ai suoi tifosi prende forma: il monegasco continua a guadagnare terreno, superando avversari con determinazione, fino a insidiare la quarta posizione. Vuole dimostrare che qualcosa dagli errori di ieri è stato compreso. Ma arriva un altro colpo di scena: Andrea Kimi Antonelli è costretto al ritiro per un problema tecnico sulla sua monoposto. La direzione gara decide di mandare in pista la Safety Car, che stravolge nuovamente le strategie. Pit stop gratuito per Max Verstappen, che rientra subito seguito da Lando Norris, mentre Piastri resta fuori e guadagna la posizione sul compagno di squadra. Una scelta che lo rilancia in ottica podio, ma che potrebbe costargli nel finale. La Safety Car resta in pista a lungo e crea qualche confusione in casa Ferrari: Leclerc avrebbe voluto montare gomma rossa per attaccare nel finale, ma il box ha preferito non rischiare, optando sul rimanere fuori. Alla ripartenza, Verstappen scatta come un razzo, Leclerc è vicinissimo a Norris, addirittura più di quanto Norris non sia da Piastri. Hamilton si ritrova in bagarre con Russell, ma gli occhi sono puntati sulla battaglia serrata tra i due piloti McLaren, ormai incollati. Gran sorpasso di Lando Norris su Piastri, con una chiusura difensiva dell’australiano da manuale, ma non sufficiente a contenere la furia dell’inglese. Nel frattempo, la sfida tra Leclerc e Albon si infiamma: sfiorano il contatto, un episodio che finirà sotto l’attenzione della direzione gara. Tra i due litiganti… gode il terzo: Lewis Hamilton si avvicina a grandi passi, cercando di agguantare il podio che in questo momento è tra le mani di Piastri. Albon, però, non ci sta: torna all’attacco su Leclerc, in una lotta ormai senza esclusione di colpi, poi però fatto passare per evitare la penalità.
Ma davanti a tutti, ancora una volta, c’è solo lui, Max Verstappen. Il campione del mondo conquista la quarta vittoria consecutiva sul tracciato di Imola, dominando con autorevolezza davanti a Lando Norris e Oscar Piastri. Una prova di forza impressionante, che conferma il suo status di assoluto dominatore del campionato.
Il prossimo appuntamento non si farà attendere: tra una settimana la Formula 1 vola verso le strade del lusso e del glamour, per il Gran Premio di Montecarlo
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F1: Scacco matto da Re. Oscar Piastri crea la mossa divina e firma la pole position nel tempio di Senna

Una qualifica che vale più di tutto in un gran premio in cui i sorpassi sono estraente difficile da portare a segno. L’animo di ogni pilota li sprona ad arrivare sempre al limite, ma spesso, il loro limite è proprio la monoposto che hanno tra le mani. Le qualifiche al circuito Enzo e Dino Ferrari sembrano già scritte, però c’è sempre lui Max Verstappen che mette le McLaren nel mirino, questa volta non sarà da solo, con lui a mettere difficoltà i Papaya, ci saranno le due Mercedes con George Russell e con l’italiano Andrea Kimi Antonelli, per lui primo gran premio di casa.
Nella terra dei motori, il primo atto delle qualifiche vede scendere in pista la Kick Sauber di Nico Hülkenberg, seguita immediatamente dalle Ferrari, ancora in difficoltà sul giro lanciato. Con la nuova mescola C6 appena introdotta, e un feeling ancora lontano dall’ottimale, è difficile che questa gomma venga utilizzata durante il pomeriggio. I piloti iniziano subito a segnare i primi croni, ma ancora una volta i big ,eccezion fatta per la Ferrari , attendono che la pista migliori, diventando più calda e performante. Si prevede infatti un’evoluzione dell’asfalto che potrebbe valere fino a mezzo secondo verso la fine della sessione: il momento ideale per tentare il giro perfetto. La sessione viene subito interrotta a causa dell’incidente di Yuki Tsunoda alla curva 6: un impatto violento alla Tosa, fortunatamente senza conseguenze per il pilota giapponese, che comunque verrà trasportato al centro medico per accertamenti precauzionali. Ricomincia l’azione in pista, con un Isaak Hadjar già “on fire” dalla mattinata: si piazza in terza posizione. Arrivano i tempi dei top team. Il campione del mondo, Max Verstappen, comincia a mostrare di che pasta è fatto, portandosi davanti a tutti, mentre le due Papaya partono in modo conservativo, seguendo una strategia prudente per qualificarsi senza correre rischi inutili. La scuderia di Maranello vive questo primo atto all’insegna del brivido: viste le difficoltà, servono due ottimi croni da parte di entrambi i piloti per superare il taglio. Nel finale si scatena la bagarre: Franco Colapinto commette un errore cruciale alla curva del Tamburello, danneggiando la sua Alpine e ponendo fine alle speranze di qualificazione per altri. Gli eliminati del Q1 sono: Lawson, Hülkenberg, Ocon, Bearman e Tsunoda.
La sessione di Q2 inizia con un notevole ritardo, a causa dell’investigazione in corso su Bearman, sospettato di aver completato il suo giro lanciato sotto bandiera rossa. Il primo a scendere in pista è ancora una volta una Kick Sauber, questa volta con Gabriel Bortoleto, seguito a ruota da Max Verstappen e Lance Stroll. Verstappen inaugura la fase di time attack con un 1:15.400, ma è Charles Leclerc a segnare il miglior primo settore, dando un segnale di velocità in un weekend finora deludente per la Ferrari. Le McLaren tornano protagoniste, piazzandosi in prima e seconda posizione con tempi da pole, anche se siamo ancora solo in Q2. Adesso si fa sul serio: si lanciano le due Mercedes, seguite dalle due Ferrari. Tutti si migliorano, tranne Lewis Hamilton, che continua a rischiare l’eliminazione. Una Williams sorprende nel primo settore, ma è Carlos Sainz a chiudere un gran giro, portandosi davanti alle frecce arancioni. Finale da cardiopalma con entrambe le Ferrari vengono eliminate e non accedono al Q3. Gli eliminati del Q2 sono: Leclerc, Hamilton, Antonelli, Bortoleto e Colapinto.
Il momento decisivo. Un solo giro può valere un’intera qualifica : il giro perfetto, quello che segnerà le sorti della gara di domani. Al semaforo verde, scendono subito in pista le Aston Martin seguite dalle due McLaren, che scelgono di anticipare per avere pista libera e condizioni ideali. La tensione è palpabile nei box: ogni dettaglio, ogni millesimo potrebbe fare la differenza. Verstappen attende qualche secondo in più, poi esce con gomme nuove e tanta fame di pole. Norris lo segue a ruota. È chiaro: il duello per la prima fila sarà tra Red Bull e McLaren. Il primo tentativo vede Oscar Piastri in stato di grazia: pulito, preciso, aggressivo quando serve. Il secondo settore è eccezionale: il cronometro sorride e lo piazza in pole position provvisoria. La risposta di Verstappen non tarda ad arrivare: il campione del mondo spinge al limite, sfiora i cordoli, ma perde qualche decimo nel tratto centrale, dove la McLaren sembra avere qualcosa in più. Anche George Russell sorprende: un primo settore velocissimo e un giro solido lo portano davanti a Norris, che invece commette un piccolo errore in uscita dal Tamburello, compromettendo il suo ultimo giro lanciato. È una giornata amara per l’inglese della McLaren, che sembrava tra i favoriti per la pole. Ultimi istanti della sessione: tutti con il fiato sospeso. Norris non riesce a migliorarsi, Verstappen chiude al secondo posto, Russell terzo, e Piastri… resta là davanti, con un giro che definisce il suo weekend finora impeccabile.
La formula 1 scalda i motori per il prossimo appuntamento in programma nella giornata di domani alle ore 15:00 (ora italiana) per il Gran Premio dell’Emilia Romagna.
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