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F1: Pagellone di Metà Stagione 2024

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FOTO: F1 24 GAMES; GRAFICA: JULYA MARSALA

La stagione 2024 di Formula 1 è giunta a metà del suo entusiasmante percorso, offrendo agli appassionati di motorsport emozioni e colpi di scena a ogni gran premio. Tra sorpassi mozzafiato, strategie audaci e incidenti spettacolari, i piloti e le scuderie hanno dato il massimo per lasciare il segno in un campionato sempre più competitivo e imprevedibile. Con il giro di boa ormai alle spalle, è il momento di fare il punto della situazione: chi ha brillato e chi ha deluso? Chi ha superato le aspettative e chi invece ha ancora molto da dimostrare? Ecco il nostro pagellone della prima parte di stagione 2024, un’analisi dettagliata delle performance di piloti e team, tra sorprese e conferme.

A cura di Julya Marsala

Max Verstappen : 9.5
Verstappen continua a essere il punto di riferimento assoluto in Formula 1. La sua guida è una sinfonia perfettamente orchestrata di velocità, precisione e intelligenza strategica. Ogni gara lo vede non solo lottare per la vittoria, anche se nelle ultime gare è mancata. Non c’è stata una singola occasione in cui abbia mostrato segni di cedimento, anzi, è riuscito a elevare ulteriormente il suo livello di prestazioni, rendendo la superiorità della Red Bull quasi scontata. La sua capacità di gestire ogni situazione, anche le più complesse, con una freddezza impressionante, lo rende un campione difficile da scalfire. In sintesi, Verstappen sta vivendo una stagione in cui sembra giocare su un livello completamente diverso, ma non del tutto inarrivabile rispetto alle scorse stagioni.

Lando Norris : 8,5
Norris sta emergendo come uno dei piloti più completi e promettenti della griglia. La McLaren, che all’inizio sembrava lontana dai top team, ha fatto un salto di qualità, e Norris ne ha tratto il massimo beneficio. La sua abilità nel trovare il limite della vettura è straordinaria, così come la sua capacità di gestire le gomme e la strategia in gara. Ha dimostrato una maturità impressionante per un pilota della sua età, spesso tenendo testa a piloti più esperti e con vetture più competitive. Norris è ormai una presenza costante nelle prime posizioni, e il suo obiettivo è chiaramente quello di lottare per vittorie e podi con regolarità. Se McLaren continuerà a progredire, non è difficile immaginarlo come un futuro contendente al titolo. Uno degli aspetti però da migliorare è senza dubbio la partenza, visto che ha perso diverse vittorie, a causa di un via non perfetto a differenza dei rivali

Charles Leclerc : 8-
La stagione 2024 di Leclerc è stata caratterizzata da una continua altalena tra grandi prestazioni e sfortunate battute d’arresto. Quando la Ferrari è in forma, Leclerc mostra il suo vero potenziale, perché è considerato uno dei piloti più talentuosi della sua generazione. La sua velocità sul giro secco è spesso ineguagliabile, e la sua capacità di gestire il ritmo di gara lo rende un avversario temibile. Tuttavia, il team italiano continua a essere afflitto da problemi tecnici e strategie discutibili, e Leclerc ne ha pagato il prezzo. Nonostante questo, il suo spirito combattivo non è mai venuto meno, e continua a spingere la squadra al limite, cercando di ottenere il massimo da ogni gara. La frustrazione è evidente, ma non ha perso la determinazione di lottare per le posizioni di vertice.

Oscar Piastri: 8
Piastri ha fatto un ingresso in Formula 1 da sogno, dimostrando fin da subito che il suo talento era reale e non solo frutto di speculazioni. In un team storico come McLaren, non si è fatto intimidire dalla pressione, mostrando una capacità di adattamento straordinaria per un rookie. La sua guida è stata pulita, efficace e sorprendentemente consistente, il che ha portato a risultati importanti, tra cui piazzamenti solidi in zona punti e conquistare la sua prima vittoria al Gran Premio d’Ungheria. Piastri ha dimostrato di essere un pilota completo, capace di mantenere la calma anche nelle situazioni più complesse, e di saper imparare rapidamente dai suoi errori. La sua presenza accanto a Norris crea una delle coppie più interessanti e promettenti della griglia.

Carlos Sainz: 7,5
Sainz si conferma come uno dei piloti più affidabili della griglia, ma la sua stagione è stata un po’ altalenante. Quando la Ferrari è competitiva, lo spagnolo sa essere incisivo, portando a casa punti importanti e piazzamenti significativi. Tuttavia, la battaglia interna con Leclerc e le difficoltà della vettura spesso lo hanno relegato in secondo piano. Sainz è un pilota metodico, che punta sulla costanza più che sui lampi di genio, e questo approccio gli permette di mantenere una buona posizione in campionato. Tuttavia, sembra mancare quella scintilla in più che potrebbe fare la differenza nelle gare cruciali. La sua stagione finora è stata buona, ma ci si aspetta che alzi ulteriormente il livello per mettere più pressione su Leclerc e per aiutare la Ferrari a rimanere nel gruppo di testa. Dopo l’annuncio del suo arrivo in casa Williams, il pilota spagnolo deve giocarsi il tutto per tutto.

Lewis Hamilton: 8
Hamilton è la definizione di resilienza. Nonostante la Mercedes non sia più la forza dominante di qualche anno fa, il sette volte campione del mondo continua a dimostrare perché è considerato uno dei migliori di sempre. La sua esperienza e capacità di adattamento sono evidenti ogni volta che scende in pista, riuscendo spesso a portare la vettura al di sopra delle sue possibilità. Alcune delle sue prestazioni nella prima metà del 2024 sono state degne dei suoi anni migliori, con rimonte spettacolari e una gestione della gara impeccabile, come la vittoria al gran premio di casa, che non accadeva dal 2021. Tuttavia, le difficoltà tecniche del team non gli hanno permesso di lottare costantemente per le vittorie, e il divario con Verstappen si è fatto sentire. Nonostante tutto, Hamilton rimane un pilota temibile, e la sua determinazione a continuare a vincere è intatta.

Sergio Perez : 5
Perez ha iniziato la stagione con grandi aspettative, soprattutto dopo alcune vittorie convincenti nel 2023, ma la prima metà del 2024 è stata complicata. Il messicano ha faticato a tenere il passo del compagno di squadra Verstappen, e alcune sue prestazioni sono state deludenti, con errori e mancanza di ritmo che hanno compromesso i suoi risultati. Perez rimane un pilota solido e un eccellente secondo nei tempi d’oro, capace di portare a casa punti importanti per il team, ma sembra mancare la consistenza necessaria per essere una minaccia costante. La pressione di dover dimostrare di essere all’altezza di Verstappen si è fatta sentire, e in alcuni casi ha influenzato negativamente le sue prestazioni. La seconda parte della stagione sarà cruciale per lui, se vuole confermarsi come un valido supporto per il team.

George Russell: 7,5
Russell continua a mostrare segni di maturità e talento puro. Nonostante una Mercedes meno competitiva, il giovane britannico ha saputo adattarsi e ottenere risultati solidi, dimostrando di essere un pilota completo. La sua guida aggressiva e la determinazione a sfidare Hamilton, uscente della scuderia tedesca, rendono ogni gara un affare interessante. Russell ha dimostrato di avere una grande capacità di apprendimento e di essere sempre pronto a sfruttare le opportunità che si presentano, anche in situazioni difficili. Tuttavia, il divario con i top team nelle ultime gara si fa sempre meno , e Russell dovrà continuare a spingere al massimo per colmare questo gap rimasto. La sua stagione finora è stata buona, ma ci si aspetta che possa fare ancora di più nella seconda metà dell’anno.

Fernando Alonso: 7
Alonso è un fenomeno senza tempo. Nonostante l’età, il pilota spagnolo continua a stupire con prestazioni che sfidano la logica. Al volante della sua Aston Martin, Alonso ha dimostrato di essere ancora uno dei migliori piloti in griglia, capace di competere con i giovani e di portare la squadra a risultati che solo pochi avrebbero previsto. La sua esperienza gli permette di leggere le gare come pochi altri, sfruttando ogni situazione a suo favore. La sua capacità di motivare il team e di estrarre il massimo dalla vettura è straordinaria. Alonso ha mostrato un po’ di lacune nella costanza ma un livello di prestazioni che molti piloti più giovani invidiano. È una delle stelle rilegate però alle stalle, ma allo stesso tempo é un esempio di come la passione e il talento possano superare ogni barriera.

Lance Stroll: 6
La stagione di Stroll è stata complessa e non all’altezza delle aspettative. Nonostante abbia a disposizione una vettura per lottare ai punti, il canadese ha faticato a tenere il passo. Stroll ha mostrato occasionalmente il suo talento, ma troppo spesso è stato relegato in posizioni secondarie, lontano dalla lotta per la top10. Le sue prestazioni sono state troppo incostanti, e la pressione di dover dimostrare il proprio valore in un team di proprietà del padre è sempre presente. Stroll ha bisogno di trovare maggiore consistenza e aggressività se vuole giustificare il suo posto in un team che punta in alto. Finora, ha deluso le aspettative, ma ha ancora tempo per cambiare il corso della sua stagione.

A cura di Angela Messina

Nico Hulkenberg: 7
Ottimo salto di qualità da parte di Nico Hulkenberg e del suo team in questa stagione. Il tedesco ha portato la Haas molto avanti in questa prima parte e grazie alle sue grandi prestazioni è riuscito a guadagnare quasi la totalità dei punti della sua scuderia. Le sue doti si fanno vedere soprattutto a Silverstone e a Spielberg, nelle quali conquista due bellissime seste posizioni. Il pilota è stato infatti confermato in Audi dopo i suoi ottimi risultati.

Yuki Tsunoda: 7
In questo inizio di stagione abbiamo visto un Yuki molto maturato e migliorato. Non è più impulsivo e riflette sulle sue decisioni. Il giapponese si ritrova con dieci punti in più rispetto a Ricciardo e porta a casa delle azioni di cui essere orgoglioso. I punti nel Gran Premio di casa sono sicuramente indimenticabili per Yuki e così dimostra che veramente merita un posto in Formula 1.

Daniel Ricciardo: 5.5
Ricciardo fa un inizio di stagione non al suo livello. Non riesce a performare bene come Yuki e presenta molte difficoltà. Tuttavia, negli ultimi Gran Premi è leggermente migliorato. Si vocifera un possibile sedile Red Bull, ma in questo momento non mi sembra la scelta migliore per l’australiano.

Oliver Bearman: 7
Il diciottenne britannico fa il suo debutto in Formula 1 nel Gran Premio dell’ Arabia Saudia con la Scuderia Ferrari. Non poteva esserci inizio migliore per la sua futura carriera. Avendo partecipato solamente ad una competizione della maggiore categoria, Bearman è riuscito a guadagnarsi la settima posizione su uno dei circuiti più difficili. Veramente notevole l’impresa attuata dal britannico che attualmente si trova quattordicesimo in classifica, davanti a molti piloti professionisti. Da notare soprattutto i suoi vari sorpassi, fatti con molta sicurezza e aggressività. Inoltre, le congratulazioni di grandi nomi di questo sport rendono maggiore l’orgoglio negli occhi del padre che durante tutto il Gran Premio lo guarda dagli schermi terrorizzato e al tempo stesso fiero di tutti i sacrifici ben fatti. Per la stagione 2025 lo vedremo gareggiare con la scuderia statunitense Haas.

Pierre Gasly: 5
Pierre Gasly fa lavorare la macchina spingendola il più possibile e a volte guadagnando anche buone prestazioni. Nonostante i tre ritiri è davanti in classifica a Esteban Ocon. Molto costante, ma sicuramente può fare di meglio.

Kevin Magnussen: 4
Magnussen è per adesso sicuramente un punto debole per la Haas, che sta pian piano risalendo. Le sue prestazioni dubbie e le sue molte penalità danno un duro colpo al team. Rispettoso è però l’aiuto al compagno di squadra. Rispetto a Hulkenberg è molto indietro e per di più è anche una testa calda. A volte supera il limite rendendo il contesto molto pericoloso anche per chi gli sta intorno.

Esteban Ocon: 5
Come il compagno di squadra il francese riesce a cavarsela nonostante il dubbio inizio di stagione dell’Alpine. Certamente Ocon ha commesso qualche grave errore, soprattutto a Monaco, ma riesce a gestire la macchina e a tenere testa in qualche combattimento con i suoi colleghi. Tutto questo confermato dalla Haas che lo ingaggia per la stagione 2025.

Alexander Albon: 5.5
Inizio di stagione molto difficile per Albon tra errori e intoppi, come il ritiro in Giappone e in Emilia-Romagna. Qualche punto lo porta a casa, gli unici della Williams, e molte volte è riuscito ad arrivare anche in Q3. Molto buona la costanza che dimostra e sicuramente merita una vettura migliore. Inoltre, ha anche conquistato il titolo di miglior sorpasso dell’anno in Canada, superando in un solo colpo Ricciardo e Ocon.

Logan Sargeant: 4
Le sue prestazioni sono come lo scorso anno molto discutibili e non sta dimostrando molto alla sua squadra. La vettura che ha tra le mani non è certamente adeguata a ottenere dei buoni risultati. Tuttavia, voglio regalare un punto in più allo statunitense a causa del suo grande sacrificio attuato in Australia. In quel weekend Sargeant ha infatti prestato la sua macchina al compagno di squadra dopo che quest’ultimo, facendo un incidente, ha distrutto la sua FW46. Non tutti avrebbero fatto questo sacrificio per il bene del team.

Guanyu Zhou e Valtteri Bottas: 3.5
Sicuramente la stagione dei piloti della Stake F1 Team non è iniziata nel migliore dei modi. La macchina con scarse prestazioni non li aiuta di certo e così i due si ritrovano senza nemmeno aver portato un punto alla loro scuderia, che in questo momento è l’ultima in classifica. Nonostante le basse aspettative, i risultati sono ugualmente deludenti, soprattutto per il finlandese. Valtteri Bottas potrebbe di certo fare di più e portare la sua scuderia un po’ più in alto. Non ci si aspetta un tale risultato da un pilota con una grande carriera alle spalle. D’altra parte abbiamo Zhou che pur provandoci non riesce a essere all’altezza dei suoi colleghi. Tuttavia, molte volte ha conquistato dei miglior piazzamenti rispetto al compagno di squadra.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Motogp: Pagella Piloti del Gran Premio di Barcellona

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Una gara che ha riscritto la storia! La stagione di Motogp 2024 si è appena conclusa con un duello all’ultimo respiro che ha visto trionfare Jorge Martin, incoronato nuovo campione del mondo. Tuttavia, Pecco Bagnaia non è da meno. Il campione uscente, pur non riuscendo a difendere il titolo, ha dimostrato una costanza e una determinazione fuori dal comune. Con 11 vittorie in gara e 7 successi nelle sprint, il pilota piemontese ha scritto pagine indelebili nella storia della MotoGP, entrando di diritto tra le leggende di questo sport. 

Ecco di seguito le pagelle del Gran Premio di Barcellona:

 

Pecco Bagnaia: 10 e Lode

Weekend da incorniciare per il pilota italiano Bagnaia il quale conquista la pole position, la sprint race e la gara. Ha dominato in lungo e in largo il Gran Premio di Barcellona e ancora una volta la sua Ducati gli ha permesso di esprimere il suo grande talento. Un gesto di grande sportività da parte del campione italiano, che pur nella delusione per non aver conquistato il titolo, ha dimostrato di essere un grande sportivo, capace di apprezzare il successo altrui.

 

Marc Marquez: 9

Dopo il weekend anonimo sembrava destinato a una gara altrettanto anonima, invece Marc Marquez ha sfoderato una performance inaspettata e ha conquistato la terza posizione nel campionato su Enea Bastianini. Un altro capitolo della sua carriera si chiude. La collaborazione tra Marquez e il team Gresini giunge al termine, ma ha portato a momenti indimenticabili per i tifosi e a risultati straordinari per il pilota spagnolo. Nella prossima stagione lo spagnolo sarà pronto a nuove sfide nel team ufficiale Ducati al fianco di Pecco Bagnaia.

 

Jorge Martin: 10 e Lode

Un terzo posto che vale un titolo mondiale. La più bella dimostrazione di come la costanza e la strategia possano fare la differenza. Jorge Martin ha dimostrato di avere una lucidità e una freddezza mentale fuori dal comune, sapendo gestire al meglio ogni gara e puntando sempre all’obiettivo finale. Un trionfo che premia la sua intelligenza tattica e la sua capacità di adattarsi a ogni situazione.

 

Alex Marquez: 8

Un quarto posto che sa di vittoria. Alex Marquez ha chiuso la stagione in crescendo, mostrando un talento cristallino e una determinazione che lo proiettano verso un futuro radioso. Nonostante il podio gli sia sfuggito per un soffio la sua crescita è stata evidente.

 

Aleix Espargaro: 7.5

L’ultimo giro, l’ultima bandiera a scacchi, l’ultimo applauso. Aleix Espargaro conclude con una meritata quinta posizione la sua carriera ricca di emozioni e di successi. La prima parte della sua gara viene contraddistinta da una dura lotta contro Enea Bastianini e da un grande gesto verso il suo grande amico Martin, difendendolo dall’attacco del numero 23. 

 

Brad Binder: 7

Dopo una qualifica difficile Binder supera ogni aspettativa. Con una gara attenta e precisa chiude in sesta posizione davanti anche al suo compagno di squadra. 

Enea Bastianini: 5

La seconda posizione nella sprint alza la prospettiva della gara di domenica per Bastianini, ma le cose non vanno come previsto. Parte bene difendendo il compagno di squadra Bagnaia, ma dopo una lunga lotta con Aleix Espargaro perde terreno e molte posizioni. Così il pilota italiano saluta la Ducati e guarda davanti a una nuova stagione con la KTM.

 

Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi: 5

Entrambi i piloti compiono una competizione discreta. Possono sicuramente fare di più, ma a seguito di un difficile fine settimana a Montmelò i due non sono riusciti a fare meglio di così.

 

Pedro Acosta: 5.5

Un avvio di gara promettente per il pilota spagnolo che arrivato verso la fine della competizione perde tutta la scintilla iniziale e conclude nella parte bassa della top 10. Tuttavia, questa prima stagione lo ha fatto conoscere come un talento puro e naturale. Il prossimo anno lo vedremo al fianco di Brad Binder. 

 

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Motogp: Bagnaia conquista Barcellona, ma è Martinator il nuovo campione del mondo

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L’atto finale di una stagione indimenticabile si corre a Barcellona. Un campionato che ci ha regalato emozioni uniche, sorpassi mozzafiato e duelli all’ultimo respiro. L’ultima gara è pronta a scrivere un capitolo epico nella storia della MotoGP. Tutti gli occhi puntati su Jorge Martin e Pecco Bagnaia. Chi dei due riuscirà a prevalere e a scrivere il proprio nome nella storia?

 

L’ultimo match del Motomondiale 2024 inizia con un Pecco Bagnaia che parte bene dalla pole position ma viene subito attaccato da Jorge Martin; poco dopo Marc Marquez si mette tra i due contendenti. La prima parte della competizione viene caratterizzata da una grande bagarre tra Enea Bastianini e Aleix Espargaro, il quale cerca di proteggere l’amico spagnolo della squadra Prima Pramac rallentando il numero 23. 

Bagnaia continua la sua gara sulla sua Ducati, mentre alle sue spalle sente il respiro caldo di un brillante Marc Marquez che si prende la terza posizione del mondiale tenendo dietro Bastianini scalato in settima posizione. 

Intanto la pressione per Aleix Espargaro sale quando gli ultimi dieci giri della sua carriera arrivano, l’asfalto si scalda sempre più e il pensiero di un ultimo podio si scatena nella mente. 

Accesa anche la lotta per la quinta posizione del Motomondiale tra Brad Binder e Pedro Acosta, mentre il futuro compagno di squadra di Bagnaia si avvicina sempre di più per blindare l’eventuale quarta vittoria di stagione, ma l’italiano non si arrende facilmente. 

L’ultimo giro inizia e la tensione sale per Jorge Martin il quale è sempre più vicino alla vittoria del mondiale dopo una vita di sogni e difficoltà. Pecco Bagnaia vince l’ultimo gran premio della stagione 2024 portandosi a casa l’undicesima vittoria, seguito da Marc Marquez e Jorge Martin, ma la gioia è nel box della Prima Pramac che festeggia il nuovo campione del mondo della Motogp, Martinator.

L’emozione è palpabile. Jorge Martin, con gli occhi lucidi e il cuore gonfio di gioia, solleva al cielo il trofeo. Un sogno che diventa realtà, il frutto di anni di sacrifici e dedizione.

 

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Motogp: Jorge Martin é il nuovo campione del mondo

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Jorge Martín Almoguera, classe 1998, nato a Madrid, è il nuovo campione del mondo della MotoGP. Il pilota spagnolo del team Ducati Pramac ha interrotto il dominio di Francesco Bagnaia, che aveva conquistato i due titoli precedenti, con una stagione caratterizzata da costanza, talento e determinazione.

La conquista del titolo mondiale

La stagione 2024 ha visto Jorge Martín trionfare grazie a una straordinaria regolarità, con 7 vittorie nelle Sprint Race e 3 successi nei Gran Premi domenicali. La lotta per il titolo è stata serrata fino al Gran Premio di Barcellona, l’ultimo appuntamento del campionato, con entrambi i contendenti, Martín e Bagnaia, che hanno dimostrato una solidità e una sportività disarmante.

La sconfitta del 2023, quando il pilota spagnolo arrivò secondo in classifica generale, non lo ha demoralizzato: sin dal primo Gran Premio del 2024, Jorge Martín ha creduto nelle sue possibilità di diventare il nuovo leader del campionato. Per il pilota madrileno, questo è il primo titolo mondiale nella classe regina e il secondo in carriera, dopo il trionfo nella Moto3 nel 2018.

Dagli inizi al successo mondiale

Cresciuto tra i motori, Jorge Martín ha iniziato a correre con le mini moto nel 2006. Dopo aver mostrato il suo talento, è approdato alla Red Bull Rookies Cup, dove ha completato due stagioni consecutive sul podio, vincendo il campionato nel 2014. Nel 2021 è passato in MotoGP con il team Ducati Pramac. Alla sua seconda gara nella classe regina, il Gran Premio di Doha, ha ottenuto la prima pole position della carriera e concluso la gara al terzo posto. Quell’anno è stato segnato da un grave infortunio durante le prove libere del GP del Portogallo, in cui si è fratturato il primo metacarpo della mano destra e il malleolo mediale destro. Nonostante abbia saltato quattro Gran Premi, è tornato in pista firmando una seconda pole position e la sua prima vittoria nel GP di Stiria, concludendo la stagione al nono posto e ottenendo il titolo di Rookie dell’anno. Nel 2023, Martín è rimasto con Ducati Pramac, affiancato da Johann Zarco. La stagione è stata caratterizzata dall’introduzione delle Sprint Race, che il pilota spagnolo ha saputo sfruttare al meglio. Dopo due podi iniziali, ha conquistato la sua prima vittoria stagionale nella Sprint del Gran Premio di Francia. Ha ottenuto numerose doppiette (vittoria sia nella Sprint che nella gara di domenica), tra cui quella al Gran Premio di Germania. Dal Gran Premio di San Marino in poi, Jorge Martín ha mostrato una forma eccezionale, vincendo sei gare (di cui quattro Sprint) e conquistando la testa del mondiale dopo la Sprint di Indonesia. Tuttavia, una caduta nella gara domenicale di quel GP ha permesso a Francesco Bagnaia di tornare in testa alla classifica. Nonostante altri successi, come la doppietta in Thailandia, e una grande prestazione nella Sprint del Qatar, il 2023 si è concluso con una caduta a Valencia e un secondo posto in campionato, dietro Bagnaia.

Il 2024: la stagione della rivincita

Il 2024 è stato l’anno della consacrazione. Jorge Martín ha finalmente realizzato il sogno di salire sul gradino più alto del podio mondiale, vincendo un titolo che rappresenta il coronamento di anni di sacrifici e lavoro. La sua dedizione, il talento e il desiderio di riscattarsi hanno fatto la differenza, regalando al pilota spagnolo il titolo di campione del mondo.

Il passaggio ad Aprilia

Dopo il successo con Ducati Pramac, Martín ha annunciato il passaggio al team ufficiale Aprilia per la stagione 2025, dove prenderà il posto del suo amico Aleix Espargaró. Questo cambio segna l’inizio di una nuova sfida, ma il pilota madrileno affronta il futuro con la consapevolezza di aver scritto una pagina importante nella storia del motociclismo.

Un anno da incorniciare

Il primo mondiale nella MotoGP è il più difficile da ottenere, ma anche il più desiderato. Jorge Martín, dopo anni di sacrifici e tentativi, è riuscito a conquistare il titolo che sognava, aggiungendosi al prestigioso club dei grandi campioni della classe regina. La stagione 2024 resterà per sempre nella memoria dello spagnolo, che con le unghie e con i denti ha raggiunto l’obiettivo più ambito.

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