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A Theo e Leao bastano due minuti per riprendersi Milano, il Genoa beffa la Roma allo scadere

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Foto: X SerieA, SoyCalcio

Theo Hernandez e Leao ripagano la fiducia di Fonseca in novanta secondi. I rossoneri schiacciano il Venezia e rialzano la testa in vista della Champions e del derby imminente. La Roma manca nuovamente l’appuntamento con la prima vittoria stagionale, l’incornata di De Winter rovina la festa allo scadere.

Milan – Venezia

Un Milan travolgente ha riportato la luce a San Siro facendo sprofondare il Venezia sul fondo della classifica. La gara si inaugura con la partenza a razzo del Milan, che va in vantaggio dopo appena un minuto e trenta secondi proprio i giocatori finiti nell’occhio del ciclone mediatico: Leao serve col tacco Theo Hernandez che in corsa si imbuca in area e insacca sotto le gambe di Joronen con una conclusione rasoterra. Il blackout iniziale non scoraggia inizialmente la formazione di Di Francesco che tenta di sfruttare le corsie laterali (maggior punto debole dei rossoneri in questo avvio di campionato), per poi servire gli incursori a centro area, dove Oristanio e Pohjanpalo tentano più volte la coclusione. La voglia di rivalsa del Milan mette ai ferri corti il Venezia che continua a vacillare in difesa e subisce il raddoppio su calcio d’angolo al quarto d’ora: il pallone calciato a rientrare da Pulisic entra in rete grazie al tocco finale di Fofana. I Lagunari da lì in poi sprofondano nell’oblio perdendo concentrazione e lucidità, concedendo ben due calci di rigore ai rossoneri che nel giro di cinque minuti, con i penalty trasformati da Pulisic e Abraham chiudono una gara mai stata in discussione. Dopo tre giornate altamente insufficienti, il Milan archivia la pratica Venezia con quattro gol in mezz’ora (non accadeva dagli anni ’50). Grazie a questo enorme vantaggio, la squadra di Fonseca comanda i ritmi del gioco permettendo al tecnico portoghese di far rifiatare i suoi, in vista dell’impegno di martedì sera con il Liverpool, l’esordio della nuova Champions League. La serata complicata del Venezia si aggrava ancor più con l’espulsione di Nicolussi Caviglia per un’entrata pericolosa, che costa il doppio giallo e l’annullamento del gol della bandiera di Zampano. Il fischio finale decreta una rinascita per i rossoneri che sono chiamati a confermare questa rinascita in vista del derby della prossima giornata (Domenica 22 settembre alle 20:45). La prestazione opaca dei Lagunari, che non sono mai entrata in partita, lascia tante incognite sulla gestione del tecnico ex Frosinone, dopo quattro giornate sono tre sconfitte e un pareggio con un solo gol all’attivo e ben otto subiti.

Genoa – Roma

L’avvio di gara a Marassi vede un inizio molto frammentato con diversi duelli in mezzo al campo. Dopo l’incontro con la Juventus, De Rossi riconferma Pisilli dall’inizio con l’intento di creare un centrocampo più folto rinunciando a Soulé. Al 12′ l’allaccio tra De Winter e Dybala dentro l’area accende le polemiche per il mancato penalty a favore dei giallorossi, sebbene l’argentino sembrava in anticipo. Alla mezz’ora la Roma alza i giri e sfiora il vantaggio con Dovbyk , ma l’istinto di Gollini vince sull’ucraino. Poco dopo l’estremo difensore italiano si rende protagonista una seconda volta, sventando la conclusione mancina di El Sharaawy. Le iniziative giallorosse rendono completamente passivo il Genoa, costretto a rintanarsi nella propria metà campo. Al 37′ la conclusione di Pisilli (uomo in più per qualità e corsa in mezzo al campo), deviata da Gollini, favorisce il tap-in vincente di Dovbyk che trova la sua prima rete in Serie A. La rete del vantaggio galvanizza la Roma che cerca il raddoppio giocando a due tocchi contro un Genoa mentalmente spento. L’intervallo permette ai padroni di casa di schiarire le idee per tornare in partita. Nella ripresa troviamo un altro Grifone, molto più aggressivo e compatto, l’ingresso in campo di Malinovskyi rende più fluide le iniziative offensive, e quello di Vitinha completa il tridente d’attacco. Le scelte di Gilardino hanno invertito la passività del primo tempo a favore di grandi iniziative offensive alla ricerca del pari. All’ultimo respiro il cross di Vitinha trova la testata vincente di De Winter, che rovina la festa ai giallorossi che pregustavano la prima vittoria stagionale. I cambi di Gilardino hanno stravolto le sorti del match, mentre la Roma deve accontentarsi di un punto che sta molto stretto, e adesso De Rossi dovrà fare i conti con gli infortuni di Saelemaekers e Pellegrini.

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