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E alla fine arriva Gabbia! Il Milan vince il derby della Madonnina

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Nel secondo big match della quinta giornata il Milan batte l’Inter 2-1 e si aggiudica il Derby della Madonnina. Al vantaggio iniziale di Pulisic aveva risposto il diagonale di Dimarco, ma nel finale il colpo di testa di Gabbia permette ai rossoneri di tornare alla vittoria in un derby dopo sei sconfitte consecutive.

Nel rovente clima di San Siro le due squadre arrivano al primo, grande, appuntamento del campionato. La scelta di Fonseca di affidarsi alla coppia Abraham-Morata, rinunciando a Loftus-Cheek in mediana, sembra pagare nei primi minuti perché i rossoneri riescono a sorprende la squadra di Inzaghi, con il movimento in mezzo al campo di Pulisic che manda in tilt le marcature dei giocatori dell’Inter, e al 10’ è proprio lo statunitense a sbloccare il derby, con una serpentina in mezzo ai difensori nerazzurri e un tocco di punta che batte Sommer. Il vantaggio sembra spezzare le gambe ai nerazzurri, visti i tanti errori in fase di impostazione e in fase di pressing (a Manchester avevano permesso all’Inter di mettere in gran difficoltà la squadra di Guardiola), però la squadra di Inzaghi non si scompone e comincia a trovare soluzioni nei lanci lunghi da esterno a esterno, per sfruttare la compattezza centrale del Milan che non riesce a seguire i movimenti di Dimarco e Dumfries. Al 28’ Barella cambia gioco verso Dimarco che serve di prima Lautaro, abile nel saltare Gabbia e servire Dimarco, libero di controllare incrociare alle spalle di Maignan, per un pareggio che rimette in gara i nerazzurri ed equilibra un derby che sembra aver cambiato inerzia. Contro ogni pronostico, il centrocampo dell’Inter sembra in difficoltà contro i movimenti continui di Morata e Pulisic, testimoniati dai due cartellini gialli di Mikitharyan e Calhanoglu per falli tattici. Al 41’ l’Inter sfiora il sorpasso, con la sponda di Lautaro per il destro incrociato di Thuram, dove è necessario un intervento strepitoso di Maignan a evitare il quinto sigillo in campionato del numero 9 nerazzurro.  

La ripresa si apre subito con un guizzo del Milan, con Emerson Royal che crossa al centro dove Leao incorna di testa ed è provvidenziale Sommer in tuffo. Così come nel primo tempo, anche al rientro dagli spogliatoi il Milan cerca di imporsi sul piano del gioco e sull’agonismo, e l’Inter sembra approcciare nuovamente in maniera ‘pigra’ rispetto alle solite prestazioni accese ed eccelse. Inzaghi sceglie la via del pragmatismo e all’ora di gioco decide di richiamare in panchina Calhanoglu e Mikitharyan, entrambi ammoniti, per inserire Asllani e Frattesi, oltre alla staffetta Dumfries-Darmian. Al 74′ è ancora il Milan a sfiorare il vantaggio, con il contropiede guidato da Abraham e Leao, che conclude verso la porta di Sommer che risponde in tuffo. Al 76′ Reijnders illumina in verticale per l’inserimento di Abraham, sfilato alle spalle di Acerbi, che chiude troppo la conclusione e calcia a un passo dal secondo palo. Nel finale l’Inter, nonostante i cambi di Inzaghi, continua a rimanere compassata al cospetto di un Milan molto audace e coraggioso. All’88’ i rossoneri trovano il vantaggio, con il calcio di punizione di Reijnders che pesca l’incornata di Gabbia sul primo palo, dove Sommer non può arrivare. Nel finale l’Inter si getta completamente in avanti ma la difesa rossonera tiene e in contropiede sfiora il terzo gol, con Okafor che calcia fuori su assist di Chukwueze.

Vittoria di morale per il Milan, al termine di una settimana contraddistinta dal k.o in Champions contro il Liverpool. La scelta di cambiare modulo ha dato ragione a Fonseca che è riuscito a imbrigliare l’Inter, in continua difficoltà soprattutto a centrocampo. La squadra di Inzaghi confeziona la prima sconfitta stagionale, e la prestazione altamente incolore apre un dibattito sulla titolarità e la centralità di alcuni giocatori, apparsi fuori condizione. Il pareggio di Manchester sembrava indirizzare definitivamente la stagione dei campioni d’Italia, che adesso sono chiamati a dare un segnale forte al campionato e alla propria stagione. Tre punti che permettono al Milan di agganciare l’Inter a quota 8 punti e adesso il campionato ha una nuova capolista, con il Torino di Vanoli che rimane saldo al primo posto in classifica.

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