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F1: Come fai sognare. Charles Leclerc domina ad Austin con una doppietta incredibile. Terzo spettacolare Verstappen

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La serata italiana è illuminata da uno degli appuntamenti più attesi della stagione, soprattutto dopo la combattuta sprint race di ieri. Sul tracciato di Austin è tutto pronto per una gara intensa.

Il Gran Premio si accende già prima del semaforo verde, con l’annuncio della Mercedes riguardo alla monoposto numero 63, che partirà dalla pit lane a causa dell’incidente nelle qualifiche. Dopo il giro di formazione, tutte le vetture si schierano in griglia, pronte a darsi battaglia. Come di consueto, il campione del mondo Max Verstappen parte forte, mettendo subito sotto pressione il poleman Lando Norris, retrocedendolo in quarta posizione. Ottima partenza anche per Charles Leclerc, che scattato dalla quarta posizione, con una manovra intelligente alla prima curva, si porta in testa, mostrando un passo gara dominante. Prestazione solida anche per Carlos Sainz, che nonostante un piccolo problema alla power unit, mantiene un ritmo eccezionale.

Dopo una lunga assenza dalla scena, la safety car torna in pista a causa di Lewis Hamilton, fermatosi nella ghiaia dopo aver perso il controllo della sua monoposto. Buona la performance anche di Liam Lawson, alla sua seconda gara d’esordio che recupera diverse posizioni e si misura con i piloti più esperti. Oltre ai problemi per la Ferrari di Sainz, anche Max Verstappen della Red Bull deve fare i conti con alcune difficoltà tecniche, che si spera vengano risolte al pit stop.

Grande lavoro da fare per la Federazione, che ha dovuto gestire numerosi micro contatti in pista, con George Russell come unico pilota a ricevere una penalità, da scontare al pit stop. Il leader della gara continua a mantenere un ritmo impressionante, mentre il muretto della Ferrari di Sainz decide di tentare un undercut su Verstappen, richiamando lo spagnolo ai box. Franco Colapinto, nonostante le ottime prestazioni, continua a non avere un sedile garantito per la prossima stagione, malgrado la sua gara solida. I track limits restano una sfida per tutto il weekend, e in gara molti piloti li oltrepassano, tra cui Pierre Gasly, che riceve la bandiera bianco-nera e, poco dopo, una penalità di 5 secondi. Anche Yuki Tsunoda, pilota della Visacashapp, è costretto a scontare una penalità per manovre pericolose.

Il team McLaren, con il “Papaya”, comincia a migliorare il proprio ritmo rispetto agli avversari, ma al momento sono le Ferrari a dominare le prime due posizioni, seguite dal leader del mondiale, Max Verstappen. Nel frattempo, si accende una spettacolare bagarre tra Magnussen e Colapinto, che si danno battaglia lungo il suggestivo tratto “snake” del circuito di Austin. La sfida più attesa arriva quando Norris e Verstappen si trovano faccia a faccia in pista. L’olandese, come un leone, difende la sua posizione con grande tenacia contro gli attacchi dell’inglese della McLaren, in un confronto avvincente, che sarà proprio lui ad avere la meglio.

Colpo di scena incredibile nell’ultimo giro, quando Lando Norris viene messo sotto investigazione per aver tratto vantaggio lasciando la pista durante il sorpasso su Verstappen. La penalità per Norris arriva proprio allo scadere, cambiando l’ordine finale. A vincere la gara è Charles Leclerc, regalando alla Ferrari una splendida doppietta, con Carlos Sainz in seconda posizione e Max Verstappen a completare il podio. La Formula 1 tornerà in pista la prossima settimana per il Gran Premio del Messico.

Classe 2005. Studentessa in Scienze della Comunicazione all'università degli studi di Palermo. Aspirante giornalista sportivo e social media manager. Grande appassionata di motori, dalla formula1 alle moto.

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Top & Flop GP di Monza 2025

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Il tempio della velocità non tradisce mai. Anche quest’anno il Gran Premio d’Italia ha offerto al pubblico di Monza una domenica ricca di emozioni, con un protagonista assoluto e diverse storie da raccontare.

Top

Max Verstappen 
Ancora una volta è lui a scrivere la storia. Verstappen non ha bisogno di fuochi d’artificio: parte, gestisce, martella quando serve e lascia solo le briciole agli avversari. A Monza ha dato l’ennesima lezione di costanza e maturità sportiva, confermando che in questo momento non c’è rivale in grado di impensierirlo davvero. L’olandese ha trasformato l’autodromo in un’arena privata, aggiungendo un altro sigillo a una carriera che sembra non conoscere soste.

Lando Norris 
Il pilota inglese ha mostrato di aver fatto il definitivo salto di qualità. Secondo posto conquistato con grinta, ritmo costante e nessuna sbavatura. Lando non ha cercato sorpassi impossibili su Verstappen, ma ha consolidato la sua posizione, difendendo con autorità dagli inseguitori e portando la McLaren a un risultato di prestigio. Una prestazione che dà continuità a quanto di buono visto negli ultimi mesi e lo consacra come leader tecnico ed emotivo della scuderia di Woking.

Andrea Kimi Antonelli 
Un nono posto può sembrare poco, ma per un diciottenne alla prima Monza davanti a centinaia di migliaia di tifosi italiani vale come una vittoria. Antonelli ha mostrato maturità, intelligenza tattica e coraggio nei sorpassi, confermandosi una delle sorprese più luminose della stagione. La sensazione è che il futuro della Formula 1 abbia già preso la residenza a Bologna.

Flop

Ferrari 
Ogni anno Monza rappresenta il banco di prova più atteso. Ogni anno la Ferrari arriva carica di sogni e promesse, e troppo spesso se ne va con un’amara realtà. Leclerc ha chiuso quarto, vicino al podio ma lontano dalla vittoria, mentre il weekend nel complesso ha confermato che la Rossa, pur competitiva, fatica ancora a tenere il passo di Red Bull e McLaren. I tifosi hanno applaudito, ma lo hanno fatto più per amore che per reale soddisfazione.

George Russell 
Quinto al traguardo, ma con una gara quasi invisibile. La Mercedes non vive un momento brillante, ma ci si aspettava da Russell almeno la capacità di infastidire le Ferrari o inserirsi nella lotta per il podio. Invece, il suo GP è stato privo di guizzi, segnato da un ritmo ordinario e da un risultato che sa di occasione persa.

Aston Martin 
Se Alonso ha abituato a rimonte eroiche e Stroll a qualche lampo qua e là, a Monza entrambi sono apparsi in difficoltà. La monoposto verde non ha mai trovato la giusta velocità né sul dritto né nel misto, mostrando un pacchetto tecnico in affanno rispetto ai rivali diretti. Il risultato è stato un fine settimana anonimo, che lascia molti interrogativi sul futuro prossimo della scuderia.

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F1: Verstappen imprendibile a Monza, McLaren sul podio, Ferrari ai piedi

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Il Gran Premio d’Italia 2025 ha confermato ancora una volta lo strapotere di Max Verstappen, capace di dominare sul circuito di Monza con la solita freddezza strategica e una gestione perfetta delle gomme. L’olandese della Red Bull ha imposto un ritmo insostenibile per gli avversari, controllando la gara sin dallo spegnimento dei semafori e resistendo al tentativo iniziale delle McLaren.

La scuderia di Woking ha comunque ottenuto un risultato di grande prestigio: Lando Norris secondo e Oscar Piastri terzo. L’australiano, dopo un pit-stop complicato che lo aveva temporaneamente portato davanti al compagno, ha intelligentemente restituito la posizione a Norris, rispettando le gerarchie e dimostrando spirito di squadra. Entrambi hanno confermato la solidità di una McLaren che si candida ormai stabilmente come seconda forza del Mondiale.

Dietro il podio, le Ferrari hanno lottato ma senza mai impensierire Verstappen: Charles Leclerc ha chiuso quarto, sfruttando un buon passo con gomma media nella parte centrale di gara, mentre la rossa ha mancato il podio ancora una volta davanti al proprio pubblico. In quinta posizione George Russell, consistente per tutta la corsa, ha avuto la meglio sul compagno Lewis Hamilton, solo sesto e mai realmente competitivo nei confronti dei primi.

Il pubblico italiano ha potuto applaudire anche Andrea Kimi Antonelli, capace di portare a casa un prezioso nono posto, consolidando la sua crescita in Formula 1 con una gara solida e priva di errori.

La corsa ha invece riservato amarezze per Nico Hülkenberg, fermato da un problema tecnico prima ancora del via, e per Fernando Alonso, costretto al ritiro a metà gara per un guasto che ha interrotto il weekend dell’Aston Martin.

Con questo successo, Verstappen consolida ulteriormente la sua leadership iridata, lasciando poche speranze agli avversari: la Red Bull continua a viaggiare su un altro pianeta, mentre Ferrari e McLaren si contendono soltanto le briciole di un dominio che sembra destinato a durare.

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Motogp: Alex Marquez conquista la vittoria a Montmelò

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Il Gran Premio di Catalogna parte in modo esplosivo con un’ottima partenza di Alex Marquez, che si mette subito a dettare il passo. Tuttavia, il fratello, in sella alla Ducati ufficiale, non si lascia sfuggire l’occasione di lottare per la leadership. Per i primi giri, il numero 93 si mantiene saldamente in testa, ma al quarto giro Alex lo supera con delle traiettorie incredibili, aprendo ancora una volta la battaglia tra i due fratelli. Hanno avuto una partenza altrettanto notevole Enea Bastianini e Pecco Bagnaia. Dalla nona posizione, Bastianini si è subito messo all’inseguimento del podio, mentre Bagnaia ha recuperato immediatamente dieci posizioni, dimostrando una determinazione incredibile.

Continua il weekend sfortunato per Marco Bezzecchi, il quale a causa di un contatto con Franco Morbidelli, è caduto, finendo a terra anche Fabio Di Giannantonio; i due piloti si ritirano dalla gara. Intanto Bastianini riesce a prendere con forza la terza posizione su Pedro Acosta. 

A metà gara, l’inseguimento di Marc Marquez sul fratello del team Gresini si fa sempre più serrato. Il numero 73 non può permettersi il minimo errore se vuole mantenere il vantaggio. A pochi giri dalla fine, il Gran Premio si conclude anche per Franco Morbidelli, costretto al ritiro dopo un incidente in curva dieci. Nel frattempo, il rookie Ai Ogura si fa notare lottando e superando Bagnaia per la settima posizione, dimostrando grande talento.

Alex Marquez vince il Gran Premio catalano con forza, dopo una lunga battaglia con il fratello Marc Marquez, sul secondo gradino del podio e infine un fantastico Enea Bastianini.

Foto: SkySport

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