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F1: El Matador si assicura la Pole in Messico
I semafori si sono spenti e la battaglia per la pole position è stata infuocata come mai prima. Dopo un’intensa lotta, è stato Carlos Sainz a trionfare, sigillando un giro perfetto e lasciando gli avversari a bocca aperta.
Le qualifiche iniziano benissimo per Max Verstappen che con un crono di 1:16.998 si mette a dettare il passo, ma deve stare attento a Lando Norris e Carlos Sainz che non hanno intenzione di mollare il ritmo per la pole position. Il pilota che ci regala più sorprese in questo Q1 è Pierre Gasly che si posiziona a pochi decimi dal pilota in vetta.
Due colpi di scena caratterizzano questa sessione; Oscar Piastri e Sergio Perez fuori dai giochi e non accederanno nemmeno al Q2. Le aspettative erano altissime, ma la realtà è stata ben diversa. Sergio Perez, che sembrava contare tutta la sua carriera su questo weekend, ha commesso diversi errori, deludendo i suoi fan di casa. Gli altri eliminati in questa prima parte di qualifiche sono Franco Colapinto, Esteban Ocon e Zhou Guanyu.
Dopo qualche minuto di pausa si torna in pista e il primo a lanciarsi è Alexander Albon che compie un grande tempo considerando il suo utilizzo delle gomme già usate. Tuttavia, si contestano continuamente la testa della classifica Verstappen e Norris, mentre viene cancellato il tempo di Charles Leclerc, il quale riprova a conquistare un crono negli ultimi minuti del Q2. Cercano di migliorarsi anche i piloti a rischio eliminazione, ma non riescono a causa della bandiera rossa provocata da Yuki Tsunoda in curva 12. Vengono quindi eliminati le due Racing Bulls, le due Aston Martin e Valtteri Bottas.
Il duello più importante è arrivato. La pole position è vicina e i dieci piloti rimasti hanno dodici minuti per conquistare il primo posto in griglia di partenza. L’adrenalina sale alle stelle mentre i piloti scatenano l’inferno in pista, alla ricerca del tempo perfetto. E che tempo! Carlos Sainz ha appena firmato un giro stratosferico, 1:16.055 e viene seguito dal compagno di squadra lontano tre decimi da lui.
Sainz contro Leclerc, il duello infiamma le qualifiche! I due piloti si studiano, si sfidano, si superano a vicenda. Ma è proprio nel momento decisivo che El Matador trova la zampata vincente. La pole position è sua, la prima della stagione. Lo spagnolo viene seguito da Max Verstappen e Lando Norris.
Prossimo appuntamento domani alle ore 21 (ore italiane) per il Gran Premio del Messico.
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MotoGp: Pagelle piloti del Gran Premio della Malesia
Penultimo appuntamento del motomondiale. Bagnaia vince in Malesia e tenta la rimonta in vetta alla classifica su Jorge Martin. Il pilota spagnolo è a un passo dalla vittoria del suo primo mondiale, e il secondo posto in gara aumenta le sue chance di vittoria. Ecco le pagelle del Gran Premio della Malesia:
Pecco Bagnaia (1° classificato): 9.5
Vince una gara importantissima per cercare di ristabilire le speranze della corsa al titolo. Sovrasta Martin tenendolo ingabbiato durante tutta la durata del duello e mette a segno una prestazione da vero numero uno rimandando i festeggiamenti all’ultima gara della stagione.
Jorge Martin (2° classificato): 9
Dopo il secondo posto ottenuto nella sprint race, ottiene e difende duramente il secondo posto della gara non rischiando nulla, mettendo un altro importante tassello verso la corsa al titolo. Gli basterà guadagnare due punti nella prossima sprint a Barcellona per diventare ufficialmente campione.
Enea Bastianini (3° classificato): 7
Conquista il podio e si tiene fuori dal duello Bagnaia/Martin facendo la sua parte e ritrovandosi a solo un punto di distanza dal terzo posto nel mondiale occupato da Marc Marquez.
Alex Marquez (4° classificato): 7
Va vicinissimo al podio facendo una gara di sacrificio. Riesce a tenere sotto controllo Pedro Acosta con molte difficoltà evita di prendersi rischi, non necessari, durante tutto il corso della gara.
Pedro Acosta (5° classificato): 7
Cerca di insidiare continuamente Marquez ma senza ottenere risultati. Ottiene punti preziosi e non compie pazzie che potevano costargli a caro prezzo.
Fabio Quartararo (6° classificato): 7.5
Dopo essere caduto nelle prime due curve e uscito zoppicante. Si pensava che non sarebbe più rientrato in gara, e invece torna e fa una grande prestazione concludendo al sesto posto, dando un barlume di speranza alla Yamaha.
Maverick Viñales (7° classificato): 6.5
Dopo una partenza convincente si inserisce nella lotta per i primi sette e mantiene un buon ritmo per tutta la durata della gara, che gli permette di chiudere in settima posizione.
Alex Rins (8° classificato): 7
Rins si piazza in top 10 per la prima volta e ottiene il miglior risultato quest’anno da quando è entrato a far parte della Monster Energy mettendo in mostra degli ottimi miglioramenti.
Marco Bezzecchi (9° classificato): 5
Dopo essere partito dalla quattordicesima posizione, Bezzecchi è capace di gestire al meglio l’usura delle gomme riuscendo a centrare la top 10 nonostante un pò di nervosismo che lo contraddistinto per tutta la gara.
Augusto Fernandez (10° classificato): 6
Fa una buona gara riuscendo ad entrare tra i migliori dieci, mantiene un buon ritmo e anche una buona gestione delle gomme.
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F1: Pagelle piloti del Gran Premio del Brasile
Max Verstappen torna a vincere dopo dieci gare. Torna nel gradino più alto del podio in seguito a una gara leggendaria, e archivia il discorso mondiale. Norris, partito in pole position, termina sesto e compromette la sua corsa verso il mondiale piloti. Grandi sorprese, tanti colpi di scena. Ecco a voi le pagelle del Gran Premio del Brasile:
Max Verstappen (1° classificato): 10 e lode
Prestazione leggendaria del pilota olandese, che dimostra ancora una volta cosa significa essere un campione. Parte diciassettesimo nella griglia di partenza e mette in scena una rimonta spettacolare. La bandiera rossa al giro 32 gli regala una sosta gratis e lui ne approfitta, collezionando giri veloci su giri veloci. 62 vittorie, discorso mondiale praticamente archiviato. Una delle più grandi imprese della carriera di questo grandissimo pilota.
Esteban Ocon (2° classificato): 9.5
Dopo aver disputato delle ottime classifiche, conferma la sua grinta anche in gara facendo una grande prestazione. Dimostra di essere capace di sfruttare al meglio tutte le occasioni. Anche lui giova di un pit stop gratuito grazie alla bandiera rossa che gli permette di effettuare una solida gara, mascherata soltanto dalla rimonta leggendaria di Verstappen.
Pierre Gasly (3° classificato): 8.5
Gran weekend per Alpine che vede a podio anche Gasly. Dopo delle qualifiche poco brillanti, in pochi si sarebbero aspettati questo risultato. È toccato al francese dimostrare le sue qualità, effettuando una bella rimonta durante tutta la gara, e conquistando questo risultato importante per la scuderia francese.
George Russell (4° classificato): 7.5
Prestazione molto solida del pilota britannico. Fin dai primi momenti brucia Norris in partenza e guadagna la prima posizione. Svolge poi una buona gara con solidità e lucidità, muovendosi bene sotto la pioggia.
Charles Leclerc (5° classifica): 7.5
Weekend non facile in casa Ferrari, dopo la bandiera rossa causata da Sainz. Il monegasco dà tutto sé stesso in pista, dimostrando grinta e forza di volontà. Soffre per buona parte di gara l’asfalto bagnato e cerca continuamente di tenere la macchina sotto controllo, nonostante tutto fa il massimo possibile visto anche le difficoltà della sua SF-24 dovute alle condizioni avverse e si piazza al quinto posto cercando di contenere Verstappen e tenendo dietro di se entrambe le McLaren. Menzione d’onore per il doppio sorpasso su Norris e Russell.
Lando Norris (6° classificato): 4
Pessima gara del pilota della McLaren. In seguito a una pole position ottenuta durante delle buone qualifiche, spreca tutto e commette tanti errori, dimostrando ancora una volta di non sapere gestire al massimo le difficoltà. Il mondiale piloti sembra ormai sfumato, e le ultime prestazioni del pilota britannico dimostrano una poca attitudine alla lotta al vertice. Norris dovrà migliorare in futuro e mettersi alle spalle gli errori e dimostrare veramente il suo valore.
Yuki Tsunoda (7° classificato): 7.5
Un vero peccato la settima posizione ottenuta dal giapponese. Dopo aver concluso le qualifiche al terzo posto si poteva sperare di ambire a qualcosa di più, con tanti rimpianti per la gara interrotta mentre lui con le full wet appena montate stava volando. Una gestione sfortunata che ha compromesso la gara di Tsunoda, che rimane altamente sopra la sufficienza.
Oscar Piastri (8° classificato): 5
Non riesce ad incidere l’australiano in gara. Le qualifiche poco brillanti avevano presentato molte difficoltà del pilota McLaren nel weekend, anche in gara fatica, prendendosi anche una penalità ampiamente evitabile per un contatto con Bearman.
Liam Lawson (9° classificato): 7
Bravo a non commettere errori e a dimostrare di sapersi adattare alle condizioni meteorologiche avverse. Autore di una prestazione solida che si concluden con un posto in zona punti, a conferma dei grandi margini di miglioramento di questo pilota.
Lewis Hamilton (10° classificato): 5
Dopo la clamorosa eliminazione prematura nelle qualifiche, Lewis non riesce a mettere a segno una grande prestazione. Commette tanti errori, risulta a tratti spento, ma riesce comunque a entrare in zona punti.
Motori
F1: Nella terra di Senna, una rimonta da campione del mondo. Mad Max vince a Interlagos
Il Gran Premio del Brasile, tappa iconica del calendario di Formula 1, si corre sul leggendario circuito di Interlagos a San Paolo. Conosciuto per il suo layout tecnico e i repentini cambiamenti climatici, Interlagos è un tracciato che mette a dura prova piloti e team, alternando curve strette, saliscendi impegnativi e rettilinei veloci. La gara brasiliana è spesso teatro di colpi di scena e strategie imprevedibili, complice una tradizione di pioggia e temporali che possono stravolgere le sorti della corsa in qualsiasi momento. In questa edizione, l’interesse è particolarmente alto: condizioni meteo instabili, penalità e partenze dalla retroguardia per alcuni big rendono la griglia ancora più competitiva e incerta.
La gara inizia con una partenza movimentata: Lance Stroll esce di pista già nel giro di ricognizione, incagliandosi nella sabbia e bloccando l’inizio della competizione finché la sua monoposto non viene rimossa. La partenza viene quindi interrotta e posticipata di 10 minuti, mentre i meccanici lavorano per mantenere le gomme alla giusta temperatura. Nel frattempo, Lando Norris viene messo sotto investigazione per essersi mosso alla fine del primo giro di formazione durante la pausa causata dall’incidente di Stroll. Una volta ripartiti, George Russell effettua una partenza impressionante, superando Norris e prendendo il comando. Yuki Tsunoda si posiziona in terza posizione, mentre Charles Leclerc mantiene la posizione di partenza. Max Verstappen, partito indietro in griglia, inizia subito una furiosa rimonta, risalendo fino alla decima posizione in pochi giri. Norris cerca di inseguire Russell mantenendo un ritmo elevato e sperando di evitare una penalità, mentre Verstappen si mostra aggressivo nella lotta per superare Pierre Gasly. Proseguendo la sua rimonta, Verstappen riesce a superare Gasly e Alonso, arrivando in ottava posizione e successivamente passa anche Piastri, raggiungendo il settimo posto. Nel frattempo, Oliver Bearman riceve una penalità di 10 secondi per un contatto con Franco Colapinto. Verstappen continua a guadagnare posizioni, superando Lawson senza particolari difficoltà e piazzandosi sesto, puntando ora a raggiungere Leclerc. La gara si fa intensa e si apprende che diversi piloti, tra cui Norris, Russell, Tsunoda e Lawson, verranno investigati al termine della competizione per infrazioni alla procedura di partenza. Leclerc, nel tentativo di tenere il passo di Esteban Ocon, è costretto anche a guardarsi da Verstappen, che incalza alle sue spalle. Russell intanto mantiene un vantaggio di oltre un secondo su Norris, mentre si prevede un peggioramento delle condizioni meteo con pioggia intensa in arrivo nei prossimi minuti. Russell consolida la sua posizione al comando, seguito da Norris e Tsunoda. Nel gruppo alle loro spalle, Ocon, Leclerc e Verstappen si sfidano per il quarto posto, mentre Hamilton perde terreno, subendo il sorpasso di Bearman. Leclerc sfiora un lungo ma riesce a mantenere la posizione su Verstappen, evitando il contatto per pochi centimetri. Russell e Norris decidono di aumentare ulteriormente il ritmo, distaccandosi da Tsunoda di circa 10 secondi.
Il primo a fermarsi per un pit stop è Leclerc, che opta per gomme intermedie, una decisione presa autonomamente contro il parere del team. Al rientro, si trova in tredicesima posizione dietro Bearman e Hamilton. Poco dopo, viene attivata la Virtual Safety Car a causa di una bandiera gialla per un’uscita di pista di Nico Hulkenberg, e molti piloti ne approfittano per rientrare ai box e cambiare gomme. In seguito alla ripartenza, Russell e Norris perdono alcune posizioni dopo i loro pit stop, e Ocon ne approfitta per passare in testa alla gara. Verstappen, si avvicina al vertice, anche se entrambi devono ancora effettuare un’altra sosta. Intanto, la pioggia riprende con forza, rendendo la pista sempre più insidiosa e introducendo nuove incertezze per i team e i piloti, per tanto la federazione decide di schierare la Safety Car. Ma la situazione si complica ulteriormente quando Franco Colapinto perde il controllo della monoposto e finisce contro il muro, portando alla sospensione della gara con bandiera rossa. In questa fase, la bandiera rossa concede a diversi piloti un vantaggio strategico: Ocon, Verstappen e Gasly possono ora usufruire di un pit stop “gratis”, risparmiando tempo prezioso. Molto lavoro per la Federazione, visto le numerose infrazioni commesse dai piloti in pista, come per Nico Hulkenberg, che durante la VSC schierata proprio da lui, torna in pit line infrangendo il regolamento. Per tanto il pilota tedesco viene squalificato dalla corsa. Al semaforo verde tutti i piloti che dovranno scendere in pista, hanno l’obbligo di montare gomma intermedia per effettuare una partenza in rolling start, ovvero dietro la SC, ma neanche il tempo della bandiera verde che Oliver Bearman finisce nell’erba. Grave errore per Lando Norris che perde numerose posizioni a causa della pioggia ma non é il solo. La pioggia si fa sempre più copiosa riducendo al minimo la visibilità per tutti. Altro testa coda per Oliver Bearman con un leggero contatto alle barriere questa volta, ma il leader provvisorio della gara, Esteban Ocon vola sulle sue intermedie e sognando la vittoria che manca da Ungheria 2021. Fioccano le Safety Car in questo gran premio, schierata questa volta per via dell’incidente di Carlos Sainz, finito nuovamente in barriera allo stesso modo della qualifica. Grande partenza per Charles Leclerc e Max Verstappen che riescono a conquistare posizioni importanti, ma un altra terribile ripartenza per Lando Norris che scala fino alla settima posizione. Bagarre incredibile nelle retrovie tra Bearman- Hamilton- Alonso, quest’ultimo però finisce largo perdendo numerose posizioni. Ordine di scuderia in casa Mclaren, ma cambia ben poco per l’australiano visto la penalità che pende sulle sue spalle. Continua il periodo buio per Sergio Perez: il pilota messicano, durante la bagarre con Liam Lawson, ha mostrato difficoltà commettendo vari errori, tra cui lasciare la porta aperta a un sette volte campione del mondo, che lo supera senza difficoltà e lo spinge fuori dalla zona punti. Si fa sempre più intensa la battaglia per il gradino più basso del podio tra Pierre Gasly che negli ultimi giri si trova in piena difficoltà e George Russell che ha saputo sfruttare meglio la sua gomma intermedia. La pista si va piano piano asciugando e si torna a vedere la Ferrari dei gran premi scorsi ma ormai il gap con gli avversari è consistente per tentare una rimonta clamorosa. Un martello invece è il leader del gran premio, Max Verstappen, che dopo quel meraviglioso sorpasso, ha cominciato a dettare il passo, segnando giri veloci su giri veloci, come se volesse dimostrare la sua potenza.
È stata una gara senza fine, un ritorno ai tempi d’oro della Formula 1, con colpi di scena capaci di tenere il pubblico incollato allo schermo. Una corsa che Ayrton Senna avrebbe desiderato correre e vincere. Max Verstappen ha offerto una performance da campione del mondo, lanciando un messaggio chiaro e potente ai suoi avversari nella lotta per il titolo. A completare il podio ci sono le due Alpine, protagoniste di una prova di forza straordinaria che le ha portate sotto i riflettori. Dopo un weekend così intenso, la Formula 1 si prepara per una pausa di due settimane, per poi tornare sul palcoscenico più glamour del campionato: le strade di Las Vegas.
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